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Autore: funny1723    17/01/2013    2 recensioni
Tratto dal testo:
"Non so con precisione quando sia successo, non so da quanto mi preoccupo per lei. Forse sto impazzendo, dopotutto lei è la preda, solo la preda."
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccola di nuovo. Passeggia canticchiando con quel suo cestino. I capelli nascosti da quel orribile cappuccio rosso. Trotterella tutta felice, ignara degli orrori del mondo. Non sa l'errore che sta facendo, non sa cosa l'aspetta. Quando varcherà quella soglia la dovrò uccidere. Dopotutto è la mia natura: io sono l'assassino, io sono la paura, io sono il lupo. Vorrei non doverlo fare, vorrei non aprisse mai quella porta. Non so con precisione quando sia successo, non so con precisione da quanto mi preoccupo per lei. Forse sto impazzendo, dopotutto lei è la preda, solo la preda. Eppure da quel primo istante in cui l'ho vista, da quando ho sentito il suo odore giovane, forte, innocente, la verità mi si è mostrata prepotente: non le posso fare del male. Buffo, no? Sono disteso qui, sul letto di sua nonna, a rinnegare la mia natura e pregare che quella porta rimanga chiusa, mentre lei, ignara di tutto, grida saluti gioiosi dalla finestra. _Salve nonnina_agita la mano mentre parla, ad enfatizzare. Stupida, stupida ragazzina incoscente. _Oh, Cappuccetto, cara, avvicinati_ le faccio un cenno con la mano. Avanza sorridendo ed il suo odore mi colpisce, mi ricorda ciò che ero. _ Che occhi grandi che hai_ gli occhi del lupo._ È per guardarti meglio_ E Dio solo sa quanto è vero: la guarderei per ore, per anni, per secoli. Arrossisce lievemente ed un ringhio mi agita lo stomaco. _Che orecchie grandi che hai_ le orecchie del lupo. _È per sentirti meglio_ Così bella e viva, così umana. _ Che denti grandi che hai_ I denti del lupo. _È per mangiarti meglio_ il peso di ciò che ho appena detto mi schiaccia. Cappuccetto sgrana quei suoi occhi azzurri, scioccata. La paura prende il posto dello stupore: ha capito. Spalanca la bocca. L'odore delle lacrime che le pungono i lati degli occhi mi rammenta le mie; è passato così tanto tempo da allora... I ricordi mi fanno sbandare. In quel istante la porta si apre. Un uomo alto quasi quanto l'entrata riempie il mio campo visivo. Il cacciatore. I suoi occhi duri sono puntati nei miei, ma non guardano me, non vedono me, vedono il lupo. Imbraccia il fucile. Prende la mira. Resto fermo. Spara un colpo al cuore. Il cuore dell'uomo.


Allora? Che ne pensate? È la mia seconda storia magari andando avanti miglioro XD
   
 
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