The eight pages.

 

 

Ed eccone un'altra. 

Un'altra bambina che con la sua torcia dalla luce flebile adesso illuminava di poco la strada davanti a sè.

Gli alberi erano spogli e privi di vita, l'erba alta arrivava fino alle ginocchia, e una civetta, che interrompeva quell'inquietante silenzio.

Nella mano, stretti in un pugno, c'erano sette fogli, con sopra orribili disegni.

In quel bagno, le sembrava di aver sentito dei passi, per poi vedere una figura alta e vestita di nero.

Presa dalla paura, uscì immediatamente per poi correre attraverso la fitta vegetazione.

Perchè c'erano dei fogli in quella foresta? Che significato avevano? Domande, continuava a porsi domande mentre cercava una via di fuga.

 

 

Leave me alone..

Lasciatelo solo, non ama la compagnia, odia tutto e tutti.

 

È sempre stato solo in quella foresta, si sentiva terribilmente solo.
Il suo aspetto era la causa della sua solitudine,
Il mondo e la gente, lo aveva estrainato.

 

Don't look or it takes you.

Non bisogna guardarlo.

Odiava essere osservato, di come la gente lo guardasse male solo per il suo aspetto.

E ci rimaneva male quando scappavano via urlando terrorizzate, ma  col tempo, aveva apprezzato quelle urla, 

e ben presto, diventarono una dolce melodia.

 

Follows!

Ti segue! Ormai ti ha vista! Sei diventata la sua preda,  non potrai più fuggire.

Il tuo destino è segnato!

 

Always whatches! No Eyes!

Lui ti guarda sempre, ovunque tu sia, ti osserva, inutile nascondersi, sà tutto di te.

 

Can't run!

Inutile correre, inutile fuggire.

Non si scappa da lui. Ti seguirà sempre. 

 

Help me! 

Chiedere aiuto non servirà a niente, lui non ha pietà.

 

 

Era sudata, stanca, le gambe non la reggevano e si sentiva al limite.

S'imbatte in un camioncino di colore blu, su cui c'era attaccata un'altra di quelle stupide note. 

La raccolse, asciugandosi gli occhi bagnati con il polso per poi puntarci contro la luce della torcia ormai scarica.

"NONONONONONO"

E anche quella nota, era un mistero, chiedendosi cosa potesse significare.

 

 

NONONONONONO

La supplica della vittima.

L'urlo disperato di cui esso ne andava pazzo.

 

 

Si fermò lì, respirando veloce con l'adrenalina a mille.

Grosso errore.

Sentii nuovamente quel brivido glaciale dietro la schiena e andandosi a voltare lo vide ancora una volta, ma stavolta, qualcosa la bloccava,

era immobile e le lacrime ripresero a scendere veloci.

 

-Già stanca?-

 

Il suo urlo invase l'intero bosco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Angolino dell'autrice:

Eh si, scrivere storie alle quattro del mattino

mi fa sentire realizzata XD

È molto breve, lo ammetto, ma volevo, diciamo dare un significato
a quelle note, anche se in realtà qualcosa dentro di me dice che è
quello il significato di ciascuna di esse xD

Di sicuro, avrete notato che nel secondo pezzo, in cui dice 
È sempre stato solo... ecc. che non ha il titolo di nessuna 
pagina, perchè quella è la nota in cui si rappresenta un omino (Sleder)
da solo in mezzo ai boschi.
Spero che vi sia piaciuta almeno un po', e vorrei sapere il vostro 
parere tramite una recensione.
 

Aloha!