Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Nymeria Eireen Emrys    17/01/2013    7 recensioni
Un giovane ragazzo dai capelli neri come la pece e gli occhi blu.
Una fanciulla dai lunghi mossi capelli corvini e gli occhi verdi.
Un servo. La pupilla del re.
Un mago. Una strega.
Bontà e Malvagità.
Amore e Odio.
Un coppia di opposti che si completano a vicenda.
Semplicemente Merlino e Morgana.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merlino, Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Amor, ch'a nullo amato amar perdona

 

 

Il sole stava dolcemente tramontando lasciando il suo posto alle stelle nel cielo nero. Un brillante arancione colorava lo sfondo di quel difficile giorno appena giunto al termine.

Merlin osservava distrattamente il paesaggio circostante, perso in altri mille pensieri. Di fronte a lui si estendeva una verde vallata contornata da numerosi boschi e sparse tra la brughiera vi erano piccole abitazioni di contadini affiancate da campi di grano. In lontananza si poteva scorgere l'immenso candido palazzo di Camelot con le sue guglie nere, le sue torri circolari e le sue possenti mura di cinta.

Quel maledetto giorno stava finendo, il terrore e la paura erano finalmente scomparsi ed ora era finalmente giunto il tempo per il grandioso Albion. Per tanti anni si era aspettato quel momento così sperato che avrebbe portato prosperità e splendore nel regno di Camelot.

Molto sangue era stato versato: soldati, vittime innocenti, nemici e molti altri uomini. Albion era pronto a sbocciare tra le macerie di una lunga guerra contro l'odio e l'avidità.

Il destino aveva seguito il suo corso e il grande progetto di Merlin ed Arthur si stava avverando a discapito però di molte vite. Il rancore e l'ira erano stati abbattuti ed un amore era andato distrutto.

Un amore riconosciuto e sbocciato quel stesso giorno era stato devastato dall'ultima battaglia, non avendo più alcuna possibilità di rifiorire.

Un qualcosa di estremamente prezioso era andato perduto.

Un amore vero e sincero.

Una lacrima solitaria solcò il viso pallido del mago rigandogli la guancia e riempendo il suo cuore di un dolore, che molto difficilmente sarebbe scomparso. Avrebbe ricordato per sempre quel giorno in cui il suo destino si era compiuto, ma il suo amore ne era rimasto annichilito.

La loro storia non sarebbe mai stata dimenticata.


 

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende

 

Poteva rammentarsi chiaramente il primo giorno che aveva incontrato Morgana, la sua strega.

Era un giorno soleggiato quando il ragazzo allegro come un bambino, era appena giunto a Camelot recandosi al castello alla ricerca del medico di corte, Gaius. Era stato accolto con gentilezza e benevolenza da quell'uomo un po' avanti con l'età che in futuro avrebbe considerato come un vero e proprio padre.

Quello stesso giorno aveva visto un giovane coraggioso cavaliere, Arthur, con il quale aveva avuto un acceso diverbio e lo aveva subito preso in antipatia. Qualche giorno dopo aveva salvato per la prima volta la vita di quel principe così borioso ed arrogante ed era stato nominato il suo servo.

Mai avrebbe potuto immaginare un'occupazione più difficile.

Tutto ciò però gli aveva permesso un incontro ravvicinato con la pupilla del re, Morgana. Era da pochi giorni il servo di Arthur, quando sbadato com'era, era entrato nella stanza sbagliata potendo scorgere da vicino quella donna, che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.

Si era finto la sua cameriera Gwen per non essere scoperto e aveva potuto notare la sua leggiadria e la sua naturale bellezza. Morbidi capelli corvini incorniciavano quel volto dolce ancora da ragazza, labbra rosse carnose a forma di cuore attiravano l'attenzione di tutti gli uomini e occhi verdi, ridenti, luminosi scrutavano il mondo circostante con curiosità e attenzione.

Nel corso dei mesi Merlin si era affezionato notevolmente a quella giovane così pura, si era dimostrato per lei un vero amico incominciando a covare nel cuore un sentimento che andava oltre alla semplice amicizia. Morgana era bella, buona e dal cuore d'oro.

Merlin, quel giovane mago costretto a nascondersi, era un ragazzo estremamente gentile, altruista e valoroso. Tutti lo amavano per la sua semplicità e inaudita dolcezza, persino Morgana era rimasta colpita da quel ragazzo dai profondi occhi blu.

Solo in cuore umile e gentile come quello di Merlin, Amore avrebbe potuto risiere.

 

 

Amor, ch'a nullo amato amar perdona

 

Amore aveva catturato tra le sue braccia i cuori dei due giovani per unirli tramite quel sentimento così nobile non curandosi però del destino così funesto per loro. Amore li aveva raggirati impedendo in alcun modo ai due giovani amanti di poter vivere la loro bruciante passione.

Merlin si era innamorato di Morgana.

Morgana si era innamorata di Merlin.

Amore li aveva costretti perchè se uno ama una persona l'altra non può far altro che ricambiare.

Amore li avrebbe distrutti portandoli solo a grandi dolori e rimorsi.

Merlin spinto da quel sentimento così forte, quando aveva scoperto che la sua amica fidata era una strega, aveva tentato in tutti i modi di aiutarla. Morgana si era affidata a lui confidandogli le sue paure nei confronti della magia. Quel giorno il giovane mago l'aveva condotta dai druidi che avrebbero potuto spiegarle l'uso della magia.

Merlin ricordava bene quel giorno in cui si era veramente reso conto di amarla e avrebbe potuto, se avesse voluto, confessarle il suo segreto.

 

Morgana tutta tremante si era avvicinata a lui chiedendogli se ci fosse Gaius. Era terrorizzata a morte, poteva avere potere magici e non sapeva a chi rivolgersi. Merlin che ne aveva compreso il temuto motivo, le disse dolcemente: “Cosa vi preoccupa Morgana?”

Lei aveva risposto lacrimante: “Nulla.”

Potete fidarvi di me, my lady.”

Merlin, io ho paura...” aveva singhiozzato con voce flebile.

Il ragazzo aveva atteso pazientemente che lei riprendesse a parlare scrutandola con dolcezza, lei così aveva detto: “ Io... Ho paura. Prima i sogni premonitori e poi ho incendiato quella tenda. Che cosa devo fare? E se fosse magia? Io non so che fare.”

Non dovete aver paura, Morgana.”

Ma tu non capisci, io sono la pupilla del re e se lo scoprisse... sarei morta.”

Forse non è magia.”

Dubiti per caso di me? Mi ritieni una bugiarda?”

No, ma il consiglio di Gaius sarebbe più saggio.”

Gaius non mi crede e i suoi rimedi non servono a nulla. Merlin fingi che io non ti abbia detto nulla, ti prego.”

Morgana lo aveva scrutato con i suoi timidi occhi verdi pieni di paura e se ne era andata via piangendo. Merlin a quella vista si era stretto il cuore e quella sera stessa si era recato da lei fingendo di portarle un rimedio per dormire. Aveva bussato alla porta e una Morgana confusa gli aveva aperto, gli aveva fatto segno di entrare e si era spostata per lasciarlo passare. Merlin le aveva detto: “ Gaius mi ha dato questo rimedio per lei, mia signora.”

Non mi fa nulla e per favore dimentica ciò che ti ho confidato” sussurrò lei.

Il vostro segreto è in buone mani con me e Morgana io credo che i druidi vi potrebbero aiutare.”

Morgana si era meravigliata del comportamento dolce di quel ragazzo e uno strano calore si era insinuato nel suo cuore.

Merlin avrebbe voluto aiutarla lui stesso confessandole il suo potere e insegnandole ad usare la sua magia. Avrebbe potuto spiegarle che la magia non era un male, ma un dono da coltivare ed accrescere. Un qualcosa di inestimabile con il quale si potevano aiutare molte persone. Non ne ebbe il coraggio e tutto da quel momento non poté che peggiorare.

 

Erano passati i mesi e Camelot era in pericolo sotto l'attacco di Morgause, l'unici ancora svegli erano i due giovani maghi. Il Grande Drago gli aveva spiegato che l'unico modo per fermare quella strega bionda e malvagia era avvelenare Morgana, la fonte dell'incantesimo. Merlin andò contro il suo amore per inseguire il suo destino e aiutare Arthur. Aveva rinunciato lui a qualcosa di importante affinché la magia potesse ritornare sotto il regno del principe. Da quel giorno tutto era cambiato.

L'amore era diventato Odio.

Morgana utilizzava la sua magia per il male, il rancore e la rabbia l'avevano logorata dentro. Era cambiata diventando la temuta strega Pendragon.

Il suo amore era stato dimenticato e nascosto sotto cumuli di odio nero. Le antiche amicizie erano state cancellate, eliminate, distrutte.

Morgana era diventata l'algida strega intoccabile dal cuore di ghiaccio e gli occhi verdi, spenti, freddi, collerici.

Merlin quando la rivide scorse una nuova Morgana e sembrava che la sua amata fosse scomparsa rimpiazzata da un suo clone malvagio.

Lei che una volta era così altruista e buona, ora era solo malvagia e avida. Voleva Uther morto e il regno di Camelot essendone la giusta discendente. Voleva solo vendetta e la testa di suo fratello.

Merlin per difendere Arthur si era opposto a lei, naturalmente senza mai scoprire la sua vera identità, e numerose volte aveva sventato i suoi diabolici piani.

Mai però aveva avuto il coraggio di ucciderla rimaneva nel suo cuore la sua Morgana, unica amata.

Morgana e Merlin era opposti.

L'uno il bene l'altro il male.

Luce e Ombra.

Giorno e Notte.

Sole e Luna.

Due pianeti che si attraevano uno contro l'altro senza mai scontrarsi.

Erano l'uno il fuoco, bruciante e caldo, pericolo e intrigante, l'altro l'acqua, pura e limpida.

Morgana era il fuoco che bruciava nel petto del giovane mago. Era tentatrice e sensuale.

Merlin era l'acqua, l'unico in grado di fermare quel fuoco, qual'era la sua amata.

L'acqua spegneva gli incendi provocati dal maligno fuoco.

Due opposti che però insieme si uniscono formando vapore, tiepido e confortevole.

Una coppia di opposti che insieme formavano un'armonia speciale.

Senza l'uno non sarebbe esistito neanche l'altro.

Fuoco e Acqua.

Morgana e Merlin.

 

Amor, condusse noi ad una morte

 

Amor così crudele li condusse ad una morte inevitabile, se Albion avesse dovuto nascere. Merlin seguì la sua mente e la ragione, invece che i sentimenti e l'amore. L'ultimo scontro fu cruciale per quella coppia di nemici ed amanti.

I due eserciti, quello di Arthur e quello di Morgana, si scontrarono per l'ultima volta nella pianura di Camlann in quel terribile giorno di Aprile.

I cavalieri di Camelot combatterono valorosamente, molti morirono dando la loro vita nella speranza di un futuro ricco di libertà per le mogli e i figli.

Molti nemici vennero abbattuti, ma il culmine della battaglia era appena arrivato.

Morgana vestita di nero si stava dirigendo a cavallo verso il suo amato fratellastro volendo ucciderlo una volta per tutte. Merlin la vide e il suo cuore provato perse un battito a quella visione.

Era così bella. Malvagia, sì, ma bella.

Morgana appena fu più vicino ad Arthur si accorse che era stato sferzato giù dal suo cavallo bruno, così scese anche lei e con passi solenni si avvicinò a lui. Un lungo vestito nero come la pece le fasciava quel corpo slanciato e leggiadro. I capelli corvini erano sciolti lasciati in balia del vento e un strano luccichio risplendeva nei suoi occhi verdi. Portava nella mano destra un piccolo pugnale affilato pronta per uccidere.

Merlin rimase imbambolato a fissarla e non poté che rimanerne affascinato. Arthur all'avanzare della sorella si voltò verso di lei e si preparò a combattere nonostante un lampo di paura gli avesse offuscato la vista. Merlin allora comprese ciò che doveva compiere, capì che la fine era giunta e che doveva essere lui, Emrys ad affrontarla. Così spinse di lato Arthur dandogli una spallata e gli sussurrò: “Ci penso io a lei.”

Il re era basito, ma di fronte a quello sguardo così deciso, non poté che capitolare e fidandosi di lui lasciò che i due si scontrassero. Nel frattempo il re difendeva il suo amico uccidendo tutti quelli che provavano ad attaccarlo.

Merlin così si diresse verso la sua amata e la scrutò con uno sguardo deciso e determinato.

Morgana quando lo vide scoppiò a ridere e disse: “Come osi tu traditore, tentare di fermarmi? Lasciami passare.”

Il mago rispose: “No mai. Dovrai prima uccidermi.”

Con immenso piacere.” Sibilò la strega irata perchè le doleva il cuore anche solo a sfiorare quell'indifeso servo.

Lei si stava avvicinando sempre di più e solo qualche metro li separava ormai, la strega alzò una mano e con un incantesimo lanciò Merlin lontano, che sbatté la schiena contro una roccia.

Nonostante la profonda ferita da cui sgorgava molto sangue, il ragazzo si rialzò e Morgana rimase molto colpita dalla sua forza così gli disse: “ Io non ti rialzerei se fossi in te, caro Merlin. Ormai la tua fine è giunta.”

Era pronta a scagliare un'altra magia contro di lui quando Merlin si rialzò in piedi. Il cuore le battè forte e si sentì arrossire, si giustificò naturalmente dando la colpa all'emozione di aver quasi vinto.

Ma osservando attentamente quel fanciullo non poté che ritenerlo bello e tenero, i capelli neri pieni di polvere, quei maledetti occhi blu che riuscivano a scrutarle l'anima e quelle orecchie che lei desiderava solo accarezzare gentilmente. Per Merlin era arrivato il momento di mostrare al mondo chi fosse veramente, togliere la maschera e essere se stesso.

La fanciulla senza pietà gli lanciò contro un altro incantesimo, ma di fronte alla sorpresa di tutti i presenti Emrys svelò la sua identità.

Un lampo dorato aveva illuminato gli occhi azzurri di Merlin che aveva fermato appena in tempo la magia della sua acerrima nemica. Morgana spalancò gli occhi sbalordita e confusa e gli chiese balbettando: “ Ma tu sei un mago? Ma come è possibile, Merlin?”

E il mago a lei: “Sono Emrys.”

La strega allora impallidì sul serio e molte cose le furono chiare, altre invece le sembravano ancora amene, così si rivolse ancora a lui: “Non è possibile. Tu non puoi essere Emrys, lui era diverso. Io...non...capisco”.

Merlin non le rispose, semplicemente continuò a guardarla e lei aggiunse: “Ma perchè non me lo avevi mai detto quando eravamo...” Non riuscì a pronunciare alcuna parola dopo quel misero “eravamo” un singhiozzo l'aveva scossa da capo a piedi. Emrys avrebbe solo voluto abbracciarla, ma la strega sembrava di un'altra idea infatti non sapendo cosa dire, incominciò a lanciargli una magia dopo l'altra a cui naturalmente il giovane mago rispose con prontezza.

Durante la loro interminabile battaglia non essendo in grado di confessarsi a parole si leggevano uno negli occhi dell'altro. Gli occhi blu di Merlin negli occhi verdi di Morgana.

 

Mi dispiace Morgana davvero.

 

Perchè Merlin perchè? Noi eravamo amici...

 

Non potevo, dovevo compiere il mio destino.

 

Mi hai abbandonata.

 

Io volevo dirti tutto, ma sono stato costretto a non farlo.

 

Perchè mi hai avvelenato?

 

Dovevo proteggere Arthur più della mia stessa vita. Io ho scelto il destino e la bontà, non l'amore. Tu hai preferito dedicarti alla tua vendetta.

 

Ma se io lo avessi saputo sarebbe stato diverso.

 

Lo so, mia Morgana, lo so.

 

Finirà tutto vero?

 

Si presto molto presto.

 

Ti amo Merlin.

 

Ti amo Morgana.

 

 

Occhi negli occhi si confessarono i loro sentimenti finchè un lampo squarciò l'aria colpendo Morgana, che cadde a terra. Prima di morire aveva compreso che tutto era stato inutile, lei aveva sbagliato inseguendo la sua maledetta vendetta perdendo così tutti i suoi amici e il suo amato.

Merlino le corse incontro e la prese tra le braccia e per la prima e l'ultima volta la baciò.

Un bacio bagnato dalla lacrime.

Un bacio d'addio.

Un bacio che sapeva tanto di “Grazie di tutto. Ora che ho capito di amarti, tutto è finito”.

Un bacio che sanciva la fine di una guerra e l'inizio di una nuova era.

Prima che Morgana morisse, Merlin le sussurrò qualcosa all'orecchio che le fece brillare gli occhi di felicità e mai nessuno scoprì cosa lui le disse.

Morgana gli morì tra le braccia e continuò a tenerla stretta a sé finchè Arthur non si avvicinò a lui per aiutarlo, sostenerlo, consolarlo come solo un migliore amico è in grado di fare.

 

Morgana e Merlin si amavano.

Erano loro le due facce della medaglia che permettevano al mondo di rimanere in equilibrio.

Una coppia di opposti che si bilanciavano a vicenda.

Ora con la scomparsa di Morgana rimaneva solo lui Emrys, il grande mago.

Aveva salvato il mondo che conosceva, ma ora era solo senza più la sua metà che lo completava.

Morgana fu il buio e divenne luce.

Il buio diventò il silenzio della luce.

Morgana,

Like a shooting star, flying across the room
So fast, so far
You were gone too soon
You're part of me and I'll never be the same
Here without you
You were gone too soon


 

_Emrys_'s Space

Ciao! :)
Eccomi qua con la mi seconda storia che spero nonostante l'ora tarda qualcuno abbia letto.
Sono un pò emozionata e spero che qualcuno possa essere piaciuta
Mi piacerebbe che qualcuno lasciasse qualche recensione affinchè io possa migliorare.
Mi scuso in anticipo in caso ci fossero eventuali errori ad esempio di battitura ma anche di altro genere.
Ho abbandonato il piccolo tenero druido Mordre (sigh :') ) e mi sono dedicata alla coppia che amo di più Merlino/Morgana. 
Sono una mergana convinta io! :)
Spero ancora per qualche miracolo che ci possa essere un bacio o anche solo un abbraccio tra i due! :)
Vabbè comunque vi lascio alla prossima... 
Con affetto e a presto,
_Emrys_

 

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Nymeria Eireen Emrys