1=AKUMA NO MI=
-Gomu-gomu......Bara-bara.....sube-sube…..moku-moku…..mera-mera……Sono
i tesori del mare, il mistero di tutti i pirati…...non puoi fermarti una volta
che li hai mangiati! E’ l'inizio del miracolo........IL FRUTTO DEL DIAVOLO!-
Una ragazza, vestita in
modo alquanto strano, raccontava questa storia ai propri cuginetti. Il suo tono
di voce era basso...quasi stesse sussurrando, ma era puramente voluto, per
incutere loro terrore. Stava seduta in cima ad una scogliera,su un grosso masso
dal roseo colore, mentre i tre bambini, le sedevano intorno sul prato, e la
ascoltavano, chi più, chi meno, con visibile interesse. Era il luogo ideale per
un racconto del genere, il vento soffiava impetuoso, quasi a voler ricreare un
degno scenario alla storia, scompigliando all’improvvisata narratrice i lunghi
capelli viola leggermente mossi, che vorticosamente, si arricciavano su se
stessi. -E' il fato? O si tratta di destino? Tutti ne sono talmente spaventati
da non osare nemmeno toccarlo.... ma una persona ha sacrificato una parte di sé
stessa al Diavolo...-.
-è stato per fortuna
che lo ha mangiato!?- aveva interrotto curiosa Aya, la più grande dei tre, ma
che aveva comunque, un’età in cui non si
è considerati ancora dei ragazzi…
-Fortuna? Beh, non si
può dire proprio così, perché sapete...chi lo mangia perde la capacità di
nuotare!-.
-Quanti ne esistono al
mondo?-.
-Uff…..certo che voi
bambini siete proprio curiosi a quest’età! Non fate altro che farmi delle
domande in continuazione! Possibile che non vi abbia messo nemmeno un pochino
di paura addosso?-.
-NO!- affermò convinto
il suo gentile pubblico.
-Accidenti....non sono
proprio brava nel raccontare cose del genere vero?-.
Il secondo spettatore
si alzò in piedi, un metro e venti di esuberante spirito fanciullesco nascosto
sempre da arroganza, come a convincersi di essere adulto più che bambino.
-Beh...se continui a tenere quel sorriso beota sulla faccia mentre racconti, è
logico che nessuno ci crederà mai!-.
La ragazza scattò in
piedi, presa da un improvviso eccesso di rabbia
-INNANZITUTTO! smettila
con quell'aria spaccona, piccolo moccioso succhialatte!-
Subito dopo, rendendosi
conto della sua reazione esagerata, inspirò profondamente cercando di
rilassarsi, e tornò a sedere sulla roccia levigata rimanendo in silenzio per un
pò di tempo, sotto gli sguardi attenti dei suoi tre cugini.
-Anche colui che stò
cercando è una persona estremamente orgogliosa e superba...però è diverso…lui
è... è uno dei miei idoli!- prese il suo Zainetto color del mare, con stampata
una croce bianca, e tirò fuori una bottiglietta d'acqua. Bevve avidamente,
offrendo una sorsata anche ai tre piccini.
-Va bene.....vorrà dire
che userò quest'esperienza come prova di forza...devo farci l’abitudine e
preparmi, per quando un giorno finalmente l’incontrerò!-
-Non m’interessano i
tuoi ideali! Ti ho chiesto quanti tipi di frutti del mare ci sono! Voglio
sapere quanti ne esistono!!!- aveva ribattuto con fare deciso Tetsu, sbattendo
il piedino per terra per far valere ancora di più la domanda appena rivolta
alla narratrice che sembrava non badargli. Ma doveva farsi valere, per poter
affermare la sua forza di “uomo” in mezzo a tutto quel gentil sesso…
-Non c'è modo di
saperlo....non c'è modo di scoprirlo, è un'altro grande mistero, questo è il
leggendario frutto del diavolo! L’unica cosa che posso dirti è che esistono tre
categorie principali...il Paramecia, ovvero, quelli che permettono di cambiare
le proprietà del proprio corpo; lo Zoan che fa acquisire le sembianze degli
animali e il Logia che permette di trasformarsi completamente nel potere che
questo gli ha conferito…..come il colonnello Smoker di cui vi ho parlato
ricordate?- sbuffò la giovane cercando una possibile risposta esauriente da
dargli -però se proprio ci tieni.... potresti metterti in viaggio con una bella
zattera e andare a studiare tutte le varietà esistenti! E magari, chissà che
non capiti proprio nell’isola dove sono maturati la prima volta…. potresti
anche mangiarne uno! Però non so quanto ti convenga, ognuno ha capacità diversa,
e anche un diverso aspetto, non saprai del potere che acquisisci fino a che non
l’avrai ingoiato!-.
-ALLORA DIVENTERO’ UNO
STUDIOSO E SCOPRIRO’ TUTTI I TIPI ESISTENTI!!!- Rispose serio e deciso.
-Sempre che tu ci
riesca- l’aveva sbeffeggiato la cugina con fare ammonitore -Hai un solo secondo
per guardare la tua vita e valutare l’offerta………..se lo mangi... ci sono quelli
che la desiderano, e quelli che non la vogliono... l'abilità del diavolo! Come
pensi di fare? Trovare delle piccole cavie su cui fare gli esperimenti?- Tetsu
continuava a stringere i piccoli pugni tremanti per la rabbia dall'essere stato
deriso in quel modo... LUI che voleva farsi grande agli occhi delle sorelle…
-Questo è il leggendario...-.
-Frutto del diavolo-
aveva concluso la più piccola facendola sorridere. La ragazza aveva capito con
quanta attenzione Yui aveva seguito il suo discorso…
-e come si dice in
giapponese??-.
-Akuma no mi!- rispose
la bambina dai castani capelli raccolti, che si era subito ricordata delle
strane parole per lei incomprensibili che la cugina le stava insegnando….
“e’ incredibile quanta
influenza io abbia su quella piccola, pende praticamente dalle mie labbra!” si
disse la giovane. “Piano piano stà diventando una mia piccola copia...chissà
cosa pensa sua madre quando si rende conto di avere una miniatura della sua
nipote scavezzacollo che gironzola per la casa?” pensava dirigendosi ad un
ritmo veloce verso la stanza dell'ostello ultra economico nel quale si era
trasformata,momentaneamente nella sua abitazionbe, mentre i due cappelli che
indossava, le si agitavano violentemente sulle spalle per via del vento.....
Era una ragazza strana,
decisamente, ma senza nessun vizio particolare per la testa, almeno
apparentemente, nonostante le continue lamentele che rivolgeva alla propria
zia, si offriva di buon grado a tenere a bada le tre piccole pesti, anche
perché si divertiva a prenderle in giro, e poi come lei stessa andava
affermando, doveva abituarsi,per il giorno in cui, avrebbe trovato il suo uomo
ideale…
-Il cielo è chiaro! Il
vento è delizioso! HOLY HOLIDAY!-.
-Chi lo dice questo?-
domandò Zoro con fare perplesso alzando un sopracciglio, e intromettendosi nel
discorso del proprio capitano, mentre sollevava per la millecinquecentoduesima
volta l’asta con due enormi pesi attaccati.
-L'ho deciso proprio
adesso!-.
Il sole immortale si
leva ogni mattina e discende ogni notte nel regno dei morti. Era sorto da poco
e l’orizzonte si andava tingendo di purpurei toni ma a Rufy sembrava
un’eternità. Seduto su Merry,la polena dalla forma caprina della caravella
osservava, con lo sguardo fisso nel vuoto, lo spettacolo che la natura aveva
deciso di presentargli, mentre aspettava una voce tanto attesa che lo
cercasse....per lui quella voce era tutto....non poteva iniziare la giornata
senza di lei, sarebbe stato come un guscio senza anima. Ad un tratto la porta
cominciò ad aprirsi ed eccola....quella voce che stava per farsi sentire a gran
gola dalle sue orecchie, che tanto la cercavano…
-E’ PRONTA
-ECCOMIIIIIIIIII!!!- il
ragazzo di gomma si era lanciato immediatamente in cucina con un gom gom
rocket, travolgendo il biondo cuoco, che aveva prontamente agguantato un
coltello ben affilato, pronto a sperimentare una nuova ricetta di sua
invenzione che vedeva come portata principale appunto il suo capitano...-Forse
per distruggerlo dovrei usare un bel macete affilato da abbattimento...e usare
del limone per rendere più digeribile la gomma.....- stava pensando a come
sbarazzarsene nel modo più doloroso possibile, e cucinarlo in maniera
commestibile, perché fin da piccolo gli era stato insegnato, provandolo lui
stesso sulle sue spalle, che il cibo non và sprecato soprattutto quando si
naviga per mare, che riserva sempre sorprese imprevedibili -Altrimenti alle mie
Nami-san e Robin-chan rimarrà sul loro delicato stomachino…..-
Rufy: Ascolto le
notizie di Nami mentre cerco di prendere le uova di Usop tentando di non farmi
scoprire.....Uh? Zoro? Sta dormendo sul tavolo.
-Non mi seccate!- aveva
immediatamente replicato lo spadaccino, avendo capito le intenzioni di Rufy
grazie al suo istinto, collaudato in più occasioni e nelle situazioni più
impensabili.
- Arrenditi Capitano,
dovresti aver capito che riesce ad anticipare le tue mosse- fece notare Robin.
-Ma voglio riuscire
prima o poi, a prenderlo in fallo!-.
-Penso che sia
un’impresa impossibile....è attento persino quando dorme!-.
-Ma prima o poi
riuscirò a fargli un bello scherzetto…..- rise divertito della sua stessa
pensata.
-Seee! aspetta e spera!
Non riusciresti a fare uno scherzo nemmeno a Chopper...-si unì al coro Usop.
“è così inutilmente
energico.......” pensò lo spadaccino quasi in segno di rimprovero, uscendo
dalla cucina per andare a riposarsi sul ponte, che in quel momento, era un
luogo sicuramente più tranquillo di dov’era. Affiancato dalle tre fide
spade,inseparabili compagne, si era posizionato all’ombra del campo di
mandarini, diffondevano un dolce profumo per tutta la caravella essendo in
piena fioritura; ma solo lì, riusciva a cogliere l'intensità di quello'odore
che tanto portava alla sua mente strani episodi di vita ormai quotidiana. Il
ragazzo dal cappello di paglia aveva capito in pieno i pensieri che il compagno
gli aveva rivolto con lo sguardo, lo seguì all'esterno e con un sorriso
stampato in volto disse semplicemente -Lo so! Oggi è il giorno di Rufy!- (Ma da
quando Rufy è così perspicace N.d.a?).
La merenda di Sanji è
pudding di pesce...alla fine si è dovuto accontentare per ripiego. Il medico di
bordo aveva caldamente sconsigliato di cucinare il gommoso capitano, per
cercare di salvare la vita di Rufy in primis, utililizzando come alibi, la
salute delle due belle ragazze che tanto adorava, facendogli notare che,
rosolandolo al forno, avrebbe ottenuto uno strano intruglio liquido per niente
commestibile che avrebbe potuto danneggiare seriamente la loro salute. E come
poteva Sanji, non desistere dalla vendetta di fronte a queste conseguenze?
Nami ha steso sul
tavolo della cucina le mappe oceaniche. Stà studiando per riuscire a capire
dove ci troviamo con esattezza…..cosa impossibile almeno per me, che mi faccio
trasportare dalla corrente proprio in senso letterale. Le avevo sentito
raccontare che nessuno aveva mai disegnato la cartina completa della Grandu
Line e quello infatti, è il suo scopo.
Riverbero su una cassa
in legno, apparecchiata con delle provette contenenti liquidi di colori diveri
Usop, è alle prese con una nuova bomba ed è saltato in aria nuovamente. Chissà
se prima erano commestibili………
Uh? Zoro? Qualunque
cosa tu faccia, lui dorme.
-Non mi seccate!-
proferì aprendo leggermente l’occhio destro per fissarlo malamente. Possibile
che sia sempre così scorbutico?