«Kanda, voglio farti una domanda. Puoi anche non rispondermi se vuoi. Se tu avessi saputo prima chi Alma realmente era, come ti saresti comportato?»
Lui non mi ha mai risposto. Non che mi aspettassi che lui lo facesse, ma avevo l'assoluta necessità di porgli quella domanda.
Credo che non abbia voluto rispondermi, ma credo anche che lui ancora non lo sapesse.
Lo saprà adesso? Ci starà ancora pensando o avrà deciso di rilegare questa domanda in un angolo remoto della sua mente?
Dopo tutti questi anni, credo che sia stupido continuare a pormi queste domande, ma non posso farne a meno.
Nonostante tutto continuo a volergli bene. Ho il cuore tenero e invecchiare non mi ha migliorato. Da ragazzo sciocco qual'ero sono diventato un vecchio sciocco. E insieme al mio carattere a non cambiare sono stati i miei capelli: bianchi erano e bianchi sono rimasti.
Probabilmente nemmeno lui è cambiato. Scommetto che se ci reincontrassimo adesso, mi chiamerebbe ancora "mammoletta". Non mi sono mai realmente arrabbiato per quel nomignolo, ma mi era automatico affermare il mio nome.
Non avrei mai voluto vedere il suo passato. Forse perché io ho sempre custodito gelosamente i miei ricordi, e credo che, essendo il passato ciò che realmente ci distingue l'uno dall'altro, sia la cosa più privata che abbiamo. Al contrario del nome che è forse ciò che meno ci appartiene. Possiamo vivere senza il nome ma non senza il nostro passato.
Ovviamente il nostro rapporto è cambiato da quel momento. Lui sa che io so. E io non ho potuto fare finta di nulla.
Ho tratto le mie conclusioni. Lui ha amato Alma per ciò che era e non per i ricordi che portava con se.
Se lo avesse saputo prima?
Forse avrebbe smesso di dannarsi, e avrebbe trovato la pace.
Ma questo è quello che penso io.
Vorrei sentire quello che lui ha da dire, quello che davvero pensa.
Vorrei sapere se per lui sarebbe stato più semplice sopportare i fiori di loto.
Questo è ciò che vorrei sapere. E che mai saprò.