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Autore: mnemophobica    20/01/2013    2 recensioni
"Mi piace l'amore in generale. Poi mi piaceva lui in particolare".
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Anna tirò fuori l'accendino e fece scattare la fiamma. Aspirò soddisfatta.

-Dovresti smettere di fumare- le disse Federica.

Anna liquidò le sue parole con un gesto seccato della mano, ma, dopo averla spenta, cominciò a tossire.

-Visto?- proruppe Federica con saccenza -te l'avevo det..-

-Sì, me l'avevi detto.- la interruppe Anna.

-Prima,- proseguì lei- me lo diceva anche Luca di smettere di fumare.-

Era passato più di un mese da quando Luca se n'era andato ed era più di un mese che Anna non lo nominava; evitava tutti i discorsi che avrebbe potuto portare a lui. Le sue amiche l'avevano assecondata e avevano cura di non nominarlo mai, eliminando così ogni traccia della sua esistenza.

Ora, finalmente, Anna si decise a parlare. Federica attese, paziente.

-Poi è paradossale. Luca fuma più di me eppure voleva che io smettessi. E fra i due quello che avrebbe dovuto smettere era lui: fa sport a livello agonistico! A lui riuscivano tutti gli sport, ti ricordi? Calcio, pallavolo, corsa, salto in alto, in lungo, nuoto. Era bravo in tutto. Sapeva persino saltare a corda, quale maschio sa saltare a corda? Sapeva fare anche quella cosa strana… com'è che era?-

-Far girare due volte la corda con un salto solo?- azzardò Federica.

-Sì, quello, brava!- Anna si interruppe e l'amica le scoccò un'occhiata in tralice.

-Sai,- disse scegliendo le parole con cura- è strano che dopo un mese, di punto in bianco, parli di Luca, io…-

-Non sto parlando di Luca, sto parlando della sua bravura negli sport- precisò Anna placidamente.

-Certo, ma se vuoi possiamo parlarne. Di Luca, intendo. Oppure possiamo anche solo parlare di quanto era bravo a saltare a corda, possiamo farlo. Cioè, se vuoi.- concluse lei faticosamente.

Anna non rispose subito. Si alzò e ripose il pacchetto nella borsa, si sistemò la gonna e guardò Federica dritta negli occhi. Federica pensò che stesse per piangere.

-No, lasciamo perdere, andiamo al bar piuttosto!- disse in fretta.

-Secondo te perché dovrei voler parlare di Luca?- Anna parlò con estrema lentezza.

-Non lo so, in fondo siete stati insieme a lungo. Fa bene parlare di quello che ci fa male, aiuta a dimenticare.-

-Dimenticare?- rispose lei -pensi che io possa dimenticare? No, non ti azzardare a dire niente!- disse vedendo Federica aprire la bocca- come credi che io possa dimenticarlo e andare avanti se non posso nemmeno fumare senza che mi venga in mente? Come faccio? Mi sento un'idiota, lo capisci? Io sono sempre stata brava a dare consigli ipocriti agli altri: "non ti fidare, ti sta usando, vuole solo scopare, non ti merita!". Eppure sono stata la prima a fidarmi, a farmi usare, a farmi scopare. Pensa un po'!- Anna stava praticamente urlando.

-Anna- Federica poggiò la mano sulla sua- lo so che sei furiosa, sfiduciata, lo so che sei stanca. Ma so anche che Luca ti amava-

-E allora perché? Dimmelo!- ormai Anna piangeva.

Federica le scostò i capelli dagli occhi e le disse molto seriamente: -Perché non ti amava abbastanza.-

 

***PRIMA***

-Secondo te perché la pioggia è sempre strumentalizzata nei film?-

-In che senso?- Luca guardò Anna in attesa che gli spiegasse.

-Adesso piove giusto?- iniziò lei, schizzandolo con l'ombrello -Se noi fossimo in un film, questa non sarebbe solo una normale passeggiata di due persone con l'ombrello.-

-Ah no?- Luca seguiva sempre con molta attenzione i discorsi folli di Anna.

-No, certo che no! In questo momento, se fossimo in un film, tu saresti venuto da me sotto la pioggia per dichiararmi il tuo amore e poi mi baceresti. Ovviamente tutto con una canzone di James Blunt in sottofondo.- concluse Anna soddisfatta.

Luca rise e le si avvicinò e finalmente lo fece. Prese il suo volto fra le mani e lo avvicinò al suo, i nasi si sfiorarono e le labbra si unirono. Dopo due minuti -o dopo giorni di sole- si separarono.

-C'è solo problema.- disse Luca.

-Ah sì, quale?-

-Io odio James Blunt.-

Anna rise.

Un'ora dopo, mentre saliva le scale, Anna analizzò la situazione. Entrò in casa di corsa e afferrò il telefono.

-Pronto?- Giulia rispose dopo due squilli.

-Luca mi ha baciata- lo disse tutto d'un fiato, realizzando che Luca l'aveva effettivamente baciata.

-Finalmente!- commentò Giulia per nulla impressionata -E' quasi un anno che parli di lui ad ogni ora del giorno e della notte, adesso che ti ha baciata forse la smetterai.-

-Non vuoi sapere nemmeno com'è stato?- Anna non si lasciò smontare dalle parole dell'amica.

-Com'è stato?- le chiese.

-Bagnato.- 

-Bagnato?- 

-Pioveva, no?-

Giulia riagganciò.

 

 

***ADESSO***

-Che significa che non mi amava abbastanza?- chiese Anna.

-Significa che amava i tuoi pregi, ma non i tuoi difetti, significa che sarebbe stato pronta a difenderti se tu fossi fossi stata nel giusto, ma non se fossi stata nel torto. Significa che non era pronto al peggio di te.- Federica finì di parlare guardando davanti a sé, sapeva che se avesse guardato Anna e visto le lacrime che scendevano, non sarebbe riuscita a parlarle con franchezza. Ma lei voleva abbastanza bene ad Anna da non nasconderle niente. Così proseguì.

-Se anche tu non lo avessi amato abbastanza, saresti potuti stare insieme. Ma tu l'amavi di più e lui lo sapeva. E questo lo ha spaventato. Ed è normale, non biasimarlo.-

Anna aspettò un po' prima di rispondere, come se stesse soppesando bene le parole.

-Non lo biasimo. Lui è stato sincero. Ma io ci credevo, in questo anno sono sempre stata felice. Mi ero accorta di amare Luca più di quanto lui amasse me, ma ho pensato che il mio amore potesse bastare per entrambi. Mi sbagliavo.-

Federica si alzò e abbracciò Anna e, insieme, andarono verso casa, sperando di lasciarsi alla spalle il fantasma di Luca una volta per tutte. 

 

 

***PRIMA***

Anna giocherellava distrattamente con i lacci della felpa di Luca. Erano sdraiati sull'erba e lei aveva appoggiato la testa sulle sue gambe. 

Era Aprile, ormai faceva caldo, la primavera era arrivata.

-Mi piace tanto la primavera- disse a Luca -il 21 Marzo dovrebbe essere festa nazionale-.

-E perché ti piace così tanto?- le chiese lui.

-Perché a primavera la gente si innamora.- 

Anna si girò a guardare Luca e lui parlò con grande serietà.

-Io però mi sono innamorato di te in autunno-.

 

 

Eppure dovrei essere preparata: ho letto così tanti libri, guardato così tanti film, visto così tante coppie sfaldarsi che non dovrei più buttarmi a capofitto nelle situazioni, sempre pensare alle conseguenza, senza prendere le dovute precauzioni psicologiche senza mettermi il casco, ecco. Io non imparo mai, continuo a buttarmi, a fidarmi, ad uscire senza ombrello. Ma il fatto è che mi piace l'amore in generale. Poi mi piaceva Luca in particolare.

  
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