Little Soldier Boy, come marching home...

 

.* * * .

Non era certo dovesse essere proprio così.
Per ognuno doveva essere differente dopotutto.

Cosa avrebbe dovuto sentire?

Rimorso forse.
Aveva infranto una promessa, le avrebbe detto che sarebbe rimasto con lei. Ma il suo tempo stava terminando, anzi il suo tempo non esisteva più.
Intanto la sentiva. Chizuru.
Stava piangendo per lui, ma lui non poteva più asciugare le sue lacrime. La mano che un tempo sapeva impugnare una katana con forza e senza esitazione, che l'avrebbe protetta senza esitazione, adesso era così debole.

Dolore?
Era arrivato al limite, più in là di quanto avrebbe mai potuto spingere il suo corpo ormai così diverso, non più umano. Non più suo.Era buffo come il dolore fosse tale da non distinguere più da dove provenisse. Da essere paragonabile quasi ad una sorta di torpore. Era davvero ancora legato al suo corpo, o se ne era già distaccato?

Invece, Hijikata si sentiva stranamente in pace; lui che la vera pace non l'aveva quasi mai conosciuta, la stava abbracciando. Non sentiva nient'altro, se non quell'unica calma interiore.
Perchè non avrebbe dovuto.
 

Una brezza leggera faceva danzare i petali del ciliegio in quell'aria stranamente tersa.
Vedeva, più che sentire, i petali rosati che con grazia quasi ultraterrena si posavano sui loro corpi, il suo e quello di Chizuru. Una sottile similtudine. Anche lui stava appassendo.
Era fra le braccia della donna che aveva imparato ad amare, quella testarda ragazza di Edo che si era fatta largo nel suo cuore, per quei pochi istanti che ancora gli rimanevano. Istanti muti che li avrebbero legati per sempre, una vicinanza fatta di anima più che di carne.
Aveva vinto contro Kazama, portato con se un nemico della Shinsengumi, lottato fino all'ultimo istante per quell'ideale che Kondou-san gli aveva affidato perchè lo aveva ritenuto degno di tale incarico. Proprio lui.

Ma ci era riuscito davvero? Era riuscito a tenere alto quello stendardo?
Cosa avrebbe detto Kondou-san?

Sentiva che a breve lo avrebbe scoperto.

Era pronto a lasciare questa vita.
Quella che lo vedeva come vice-comandante della Shinsengumi, come un rasetsu sul baratro tra pazzia e umanità, come Hakuouki, l'ultimo nome che gli era appartenuto.

“Toshi.”

Sì, era pronto ad essere solo Toshi.

“Sto arrivando, Kondou-san.”

“Puoi rientrare Toshi. Hai fatto bene. Hai fatto davvero bene.”

 

Little soldier boy, come marching home.

Sono a casa.

.* * * .

Sembra che la sottoscritta non riesca ad uscire dal baratro delle flashfic ultimamente.
*Sospira*

La mia prima fanfiction sul fandom di Hakuouki. Conosco la storia da un po', ma questa è la prima cosa che pubblico in merito.
Non è nulla di che, niente di troppo pretenzioso, ma spero comunque possa essere gradevole U_U

Alla prossima! (spero con un qualcosa di più stimolante di questo.)