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Autore: TeddySoyaMonkey    22/01/2013    2 recensioni
"I neuroni avevano lasciato un ultimatum con scritto "torneremo quando smetterai di far fare il nostro lavoro alla fanciulla del piano di sotto""
SCRITTA A SCOPO SATIRICO
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPECIE A PARTE

 

I soffici, ricciuti, batuffolosi, boccolosi capelli del ragazzo formavano onde castane dalla prelibata consistenza, mentre, microfono alla mano, cantava... più o meno.

Lo stadio era pieno della musica scaturita dalle dolci e lucide labbra caramellose di Harry, non che la mandria di facoceri inferociti disposti a tutto pur di strappargli una ciocca di capelli o peli del pube lo stesse davvero ascoltando.

Tutti gli individui che avevano sborsato fior di quattrini per assistere a quel concerto erano esemplari di sesso femminile avvolte in leggins e felpe marcate Abercrombie. A molte di loro era sbavato il lucidalabbra e i capelli bruciacchiati dalla piastra erano diventati un indistricabile groviglio mentre sbraitavano come le più soavi scimmie urlatrici, spintonandosi tra di loro in un modo che un osservatore esterno avrebbe potuto definire lotta per la sopravvivenza in una fossa di bestie feroci in stile Bear Grylls.

Dal canto suo l'oggetto dei loro più promisqui desideri fissava il pubblico con sguardo da animale braccato, impaurito e intimidito dall'idillio di estrogeni e altri ormoni che lo attorniava.

Sapeva di non avere via di fuga e sapeva che se si fosse avvicinato troppo ai bordi del palco quelle creature nel fiore della più brufolosa adolescenza gli avrebbero attanagliato le caviglie, per poi trascinarlo nelle loro tane, dove, almeno così aveva sentito nelle leggende metropolitane, i muri erano ricoperti dal suo viso con un'insistenza tale da far pensare ad un'organizzata setta di pericolosi maniaci.

E, in effetti, l'unico pensiero che passava per il cervello delle ragazze (nel quale comunque i neuroni avevano lasciato un ultimatum con scritto "torneremo quando smetterai di far fare il nostro lavoro alla fanciulla del piano di sotto") era rivolto ai pantaloni attillati del cantante, che delineavano strategicamente le più o meno visibili doti del ragazzo.

Povero Harry, così giovane e già frutto di sconosciuti soprusi mentali da parte delle più accanite adolescenti in fase ormonale.

C'è anche da dire che con i pantaloni più strizzati di un laccio emostatico e le labbra imbronciate in modo provocante più che il ragazzino che era sembrava una donna di facili costumi dell'Ottocento rivisitata in chiave moderna e con qualche aggiunta.

Ma, d'altra parte era la sua faccia da putto a favore del colesterolo sommata al suo modo di fare da Casanova della pubblicità della Vodafone che lo rendevano desiderabile.

Gli altri componenti della band erano anch'essi idolatrati e, di tanto in tanto, qualche fan particolarmente sessualmente frustrata si perdeva in fantasie sature di bava sul lato oscuro di uno o dell'altro, ma il vero fulcro della travolgente passione era proprio Harry.

Tra il comporre sonetti, scrivere surrogati di storie iperglicemiche, cantare lodi al lato B dei ragazzi o andare in giro con aria trasognata da cocainomane le Directioners non avevano molto tempo libero, ma durante il corso della giornata riuscivano comunque a ritagliarsi del tempo per punteggiarsi le felpe di spille con la faccia dei loro idoli o innalzare, nei casi più estremi, altarini nella loro stanza con ogni singola tipologia di gadget che riguardasse i cantanti.

Gli esemplari più estremisti poi non mancavano mai di infilare dappertutto i tentacoli del loro animo di Directioners, aggiungendo una citazione di un membro qui e dell'altro lì, anche in un saggio di filosofia in cui, puntualmente, il professore non mancava di ricordare che Harry Styles non aveva ancora vinto un premio Nobel, non era ancora salito al governo di uno Stato o comunque non aveva ricevuto nessun riconoscimento per i suoi pensieri profondi.

Ebbene, di fronte a tali ignobili insulti, l'esemplare singolo attaccava in modo diretto alla giugulare o se, per sfortuna della vittima, l'esemplare era in gurppo, attaccava in branco, dilaniando e spolpando poco a poco.

Erano animali strani queste Directioners

 

Angolo di Ted:

Sì, colpite, dritto al cuore.

Via alle bandierine rosse! Fuoco e fiamme! Lapidazioni e torture! Sì!

[...]

Mi sembra superfluo consigliare di farsi quattro risate davanti ad una storia satirica, vero?

-Teddy

  
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