Al parco.

Risa inizia a correre sul prato di un parco, a perdifiato. Otani la rincorre.
Il ragazzo corre sempre più veloce, per poterla raggiungere… Risa, dal canto suo, ride.
-Risa: ridammi subito il mio cappello!- urla Otani.
-Neanche morta!- risponde, senza fiato, la ragazza.
Risa, per giocare, aveva appena preso il cappello di Otani… Su questo c’era un’immagine di Umibozu. Da bravo fan del cantante, Otani se l’era comprato.
I due innamorati aspettavano questo pomeriggio da molto tempo. Otani studiava sempre di più, per gli esami e quella stessa mattinata li aveva, finalmente, conclusi.
Non vedevano l’ora di rivedersi, di lasciare lo studio alle spalle!
Otani acquista sempre più velocità, ormai le é vicino. Il ragazzo le salta addosso, facendo rotolare entrambi, a terra.
Otani sopra a Risa. Lei ancora ride, mentre Otani la tiene per i polsi.
Il ragazzo rimane a guardarla, incantato.
-Ok, fine dello scherzo: puoi riprenderti il cappello.- comunica Koizumi.
Non si avverte alcuna risposta da parte del ragazzo, rimasto a guardare i suoi occhi color nocciola.
-Atsushi, mi potresti lasciare i polsi?- domanda Risa.
Otani si riprende, sentendo il tono di voce, irritato, della sua ragazza e il nome con cui lo ha chiamato.
-Eh? Oh… Certo, scusami… Non so cosa mi sia preso.-
Costui lascia la presa ai polsi di Koizumi, mettendosi a sedere vicino ad ellaa, a gambe incrociate.
La ragazza, si rialza, massaggiandosi i polsi… Un po’ indolenziti.
Otani, “disconnesso” dal mondo , guarda in basso, pensoso.
Risa lo guarda e poi gli rivolge la parola.
-Ehi…? Otani che hai? -
Ancora una volta non si ode risposta da parte del suo ragazzo.
-Otani? Otani?- continuava la ragazza.
-Otani!- urla lei, guadagnandosi mille occhiatacce da parte di tutti.
Otani trasalisce dopo aver sentito l’urlaccio di Risa, totalmente inaspettato, per lui.
-Scusate, scusate.-  lei, rivolgendosi alla folla del parco,  cerca di sistemare la situazione, portandosi le mani davanti al volto, muovendole in avanti e indietro, lentamente con un falso sorriso “stampato” in faccia.
-Ma che hai da urlare, gigantessa?!?- dice spaventato, il ragazzo, mettendosi in una posizione di “difesa”, portando le mani davanti il proprio volto.
-Scusami, nano da giardino, ma eri “immerso” nei tuoi pensieri!- si giustifica Risa.
-Ehi senti un po’, tu: ‘nano da giardino ‘ lo dici a tuo fratello!- Atsushi replica, incrociando le braccia e dando le spalle alla propria compagna.
-Scusa, ma mio fratello non é proprio un nano… Tu lo sei!- lo punzecchia Koizumi, ridacchiando, conducendo la sua mano destra sino alla bocca, per fare la sua solita risata.
Il suo compagno, sentendo la sua risatina,  si volta e le urla contro: -E ora che c’è da ridere?!?-
-Nulla, solo che sei così buffo! Hai un qualcosa di comico!- confessa Risa, tra le risate.
-E, di grazia, si potrebbe sapere che cos’ho di così comico?- domanda Otani.
-Non lo so… Forse perché hai detto che il nomignolo: ‘nano da giardino ’ dovevo affibbiarlo a mio fratello! Ahahahahah… Lui é alto, non ricordi?!? Ahahahahah.- risponde Risa, non trattenendo delle piccole risate.
-Mi stai facendo innervosire…! Smettila subito di ridere, sottospecie di grattacielo!- esclama Atsushi.
Risa, invece, continua; non riesce proprio a smettere di ridere per quel ‘qualcosa di comico’ che trova nel suo ragazzo.
Quest’altro, invece, non fa che innervosirsi, alla vista dell’esuberante Koizumi che si piega in due dalle risate.
-Finito di ridere?!?- domanda ancora Otani… Piuttosto seccato.
Risa torna un attimo seria, pensando a prima, a quando costui si era “sommerso” nei suoi pensieri… Decisa gli domanda: -Posso sapere, principe dei nani, a cosa stavi pensando poco prima? Eri così assente…! A cosa pensavi?-
-A… Nulla, Koizumi… Lascia stare.- risponde l’interessato.
-Non credo proprio che tu pensavi al nulla… Se è così: sognavi ad occhi aperti, anche in questo caso ti avrei chiesto a cosa…-
Venne interrotta da Otani:- A te!-
Risa rimase di stucco. Non se l’aspettava una simile risposta… Deduceva che avesse pensato a Kanzaki, Nakao… Qualsiasi altra persona all’infuori di lei… Dato che il loro rapporto é basato soprattutto sul loro strano modo di canzonarsi a vicenda…
-A me?!? Dai, su… Non scherzare e dimmi la verità!- rispose Koizumi, un po’ imbarazzata.
-Per una volta che faccio il classico fidanzato… D’altronde non pretendo che una stupida gigantessa possa capirmi…- dice Otani, lievemente amareggiato.
-Stupido nanerottolo, come ti permetti?!? Non potevo credere ad una cosa del genere…! DI solito, non mi pensi quasi mai…- si giustifica Risa.
-Bah… In realtà non é la prima colta, sai? Quando studiavo, non ce la facevo volevo smettere subito… Ma poi ho pensato al fatto che, se tu eri accanto a me, mi avresti motivato solo per farmi prendere un buon voto… In sintesi: eri, sei e sarai il mio solo ed unico pensiero che mi fa andare avanti.- confessa il ragazzo, con tutto il coraggio che riesce a “tirar fuori” quando é necessario.
Risa, incantata dalle parole di Otani, non può che saltargli addosso, troppo felice della confessione del ragazzo.
-Aaaaah… Otani sei così dolce… Come un cucciolo di coniglio!-
-Ma guarda tu questa matta: osa paragonarmi ad un coniglio! Ma con chi sono dovuto capitare?- si lamenta Atsushi.
-Per tua informazione, caro, i conigli sono molto dolci e carini… A pensarci bene non assomigliano, per niente, a te! Tu sembri più una scimmia, si: una brutta e vecchia scimmia!- replica Risa, “staccando” la presa su Otani.
Nella mente di entrambi affiorano le immagini di Otani con il corpo di una scimmia vecchia, che fa ridere l’autrice dell’assurda allegoria.
-Ma tu stai sempre a ridere?!?- domanda la povera vittima della metafora di Risa.
-No, non ricordi quando mi hai rifiutata per ben due volte?!? Secondo te ridevo?-
-Mmmh… Non saprei…- risponde, ironico, il nano.
-Scemo!- esclama Risa, dando ad Otani, un lieve schiaffo sulla nuca.
Una risata travolgente tra i due, richiama l’attenzione della folla che passeggiava tranquilla nelle vicinanze.
-Dai, alziamoci… Dobbiamo andare, non credi?- propone Risa, alzandosi e porgendo, dopo, la mano ad Otani, per invitarlo ad alzarsi.
-Ok… La prossima volta che usciamo ci riveniamo. E’ un ordine, gigantessa, capito?- dice Otani, ironico, provocando un’altra risata.
-Si, promesso!- approva la ragazza.
Otani, con l’aiuto di Risa la quale gli ha teso la mono, si alza.
La rossa si é appena accorta di avere tenuto, per tutto il tempo passato, il berretto di Otani in mano e glielo mette in testa.
-Grazie... Torre di Pisa.- ringrazia lui, arrossendo lievemente.
-Prego, bassotto.- risponde Koizumi, con un dolce sorriso.
Atsushi, non resiste e, colpito dal suo sorriso, la bacia; cingendola con un braccio, sul collo.
Risa, all’inizio è colpita da gesto del suo ragazzo, ma affatto dispiaciuta e chiudendo gli occhi si lascia trasportare da quel bacio.
Si staccano: dare queste scene in luogo pubblico… Non é da loro!
Imbarazzata, Risa guarda il suo ragazzo che ha abbassato lo sguardo.
-Andiamo, su!- ordina Risa, rossa in volto.
-C-certo.- balbetta Otani.
E, prendendosi per la mano, i due proseguono la loro passeggiata.

Fine.

Angolino di Nadynana
*sale sul palco*
Salve a tutti! Questa é la prima storia che pubblico su questo fandom…
Vi piace? Spero proprio di si! :D
*guarda il pubblico e capisce che il giudizio é negativo*
Prima che mi tirate i pomodori devo fare una cosa.
*prende un ombrello ma si accorge troppo tardi che l’oggetto é sprovvisto della parte impermeabile che lo riveste*
Ops.
nd. Tutti: ”Attaccate!”
*lanciano i pomodori*
Aaaaaaah!
Ora sono tutta sporca! Va bene che questa One-shot é una schifezza, ma…
Che cos’altro devo dire?!? Ah, si: mi scuso per aver reso i personaggi terribilmente OOC, ma il fatto é che io li adoro troppo quei due! *wwww*
Nessuno mi ha obbligata a scrivere questo schifo, ma volevo almeno scrivere qualcosa su uno dei miei cartoni preferiti…
Se volete, lasciatemi una recensione!
Ora vi saluto!
-Nadynana