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Autore: daphne 92    23/01/2013    7 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Era una calda notte di fine luglio, nel giardino della casa numero 3 di Privet Drive non si muoveva una foglia.
Un ragazzo di sedici anni dai capelli neri scompigliati, e una cicatrice a forma saetta si trovava seduto nella sua stanza, il caldo gl'impediva di dormire e i suoi incubi di certo non l'aiutavano, Voldemort si divertiva a visitare i suoi sogni, la sua mente, ogni singola notte, sentiva ancora le urla nella testa, le persone che mentre venivano torturate chiedevano il suo aiuto.
Harry ancora non aveva imparato ad ignorare quei terribili sogni, non dormiva per più di quattro ore a notte ormai.
Sfinito ormai dalla mancanza di sonno si passò una mano tra i capelli bagnati dal sudore e allungando il braccio prese il libro di 'Storia della Magia', se non riusciva a dormire tanto valeva fare qualcosa di costruttivo, senza rendersene conto osservò l'orologio a forma di orsetto che aveva in camera, uno dei tanti scarti che i Dursley gli avevano gentilmente prestato.
La mezzanotte era passata da pochi minuti, era iniziato l'ultimo giorno di luglio, la data che tutto il mondo magico festeggiava più del Natale, era il suo compleanno.
-Tanti auguri Harry- disse Harry sarcastico mentre un grugnito particolarmente forte di Duddley si sentì in tutta la casa.
-Grazie per gli auguri Diddino- disse Harry osservando il soffitto.
Senza dedicare un minuto di più al suo compleanno Harry ricominciò a studiare storia della magia, era arrivato agli ultimi capitoli, aveva appena finito di leggere il capitolo dedicato a Silente, sapeva benissimo quale capitolo avrebbe dovuto leggere dopo, quello dedicato alla storia magica moderna, il capitolo dedicato al suo scontro con Voldemort.
-Direi che sono esonerato dall'..- disse Harry ma non riuscì a completare la frase, sentì una forte fitta alla testa, gli mancava il respiro e la vista gli si annebbiò, era come se tutte le sue ossa si stessero spezzando contemporaneamente, niente gli aveva mai fatto così male, neanche essere cruciato.
-Aiuto- sussurrò debolmente Harry raggomitolandosi in posizione fetale, per poi perdere i sensi.
Erano passate più di due ore quando Harry aprì nuovamente gli occhi, si sentiva tutto intorpidito, la sua vista era sfocata, con fatica si toccò il volto per sentire se aveva gli occhiali e rimase sorpreso quando si accorse che li aveva, lentamente se li tolse e subito il mondo intorno a lui divenne chiaro, non aveva più bisogno degli occhiali.
Convinto di essere stato posseduto nuovamente da Voldemort si diresse verso lo specchio, altra gentile concessione dei Dursley, era appartenuto alla cugina morta di Vernon, Harry era più che convinto che i suoi zii glielo avevano regalato sperando che gli portasse la stessa fortuna.
Si aspettava di vedere la sua cicatrice infiammata, forse sanguinante, era ciò che succedeva ogni notte ormai, ogni volta che Voldemort si divertita a renderlo parte delle sue conquiste.
Quello che vide allo specchio però lo sconvolse, non era lui, non si ritrovò di fronte al ragazzino malnutrito dagli occhi verdi, i capelli scuri impazziti e la famosa cicatrice sulla fronte.
La persona riflessa nello specchio aveva un fisico longilineo, i lineamenti del viso aristocratici, gli occhi grigi che tendevano al colore del ghiaccio, i capelli biondi quasi bianchi scompigliati e ribelli, la sue pelle era diafana quasi trasparente, era etereo.
Preso dal panico per il repentino cambiamento del suo aspetto fisico e incapace di darsi una spiegazione sensata afferrò la sua bacchetta e si diresse verso la porta, l'allarme di casa Dursley iniziò a suonare ed Harry iniziò a correre più velocemente che poteva, dopo aver corso per almeno due chilometri si fermò, era senza fiato, gli faceva male tutto senza più forze si lasciò cadere sul marciapiede e incominciò a fare dei respiri profondi, pian piano il panico lo abbandonò ed Harry seppe cosa fare, estrasse la bacchetta come aveva fatto pochi anni prima ma questa volta sapeva cosa stava facendo, aveva chiamato il Nottempo.
Era quasi l'alba, i primi raggi di sole iniziavano a vedersi all'orizzonte quando il rumore di un autobus in corsa fece sobbalsare Harry che si tolse velocemente dal marciapiede, e il Nottempo si fermò a pochi centimetri dai suoi piedi.
-Nottempo ultima corsa per Diagon Alley- disse il ragazzo brufoloso scendendo le scale.
-Quanto le devo?- chiese Harry fissando la strada con le mani in tasca.
-1 galeone, hai una faccia conosciuta, ti ho mai visto nei giornali?- chiese il ragazzo osservando meglio Harry.
-Credo proprio di no- disse Harry frugandosi in tasca e dando un galeone al ragazzo che lo lasciò passare continuando ad osservarlo.
Harry si affrettò a salire e a sedersi nel posto più lontano dall'entrata e anche il più nascosto affinchè nessuno lo riconoscesse, dette una rapida occhiata ai passeggeri e si accorse che nessuno lo stava indicando o stava mormorando qualcosa come ogni volta accadeva ogni volta che lo riconoscevano.
Fu allora che si ricordò della trasformazione, per la prima volta da quando era nato si sentì libero, poteva fare tutto ciò che fanno le persone normali, questa consapevolezza lo riempì di gioia e si ritrovò a pensare che forse non tutti i mali vengono per nuocere, magari questa trasformazione avrebbe migliorato la sua vita.
Era talmente perso nei suoi pensieri che non si accorse che il nottempo si era fermato e tutti i passeggeri si stavano preparando a scendere.
-Siamo arrivati gente! Paiolo Magico, Diagon Alley!- disse il ragazzo che poco fa gli aveva fatto il biglietto.
Harry scese velocemente dal Nottempo ed entrò al paiolo magico,chiese una stanza per la notte a Tom e una volta sul letto scrisse due lettere una indirizzata a  Ron e l'altra ad Hermione in cui diceva che tutto andava come al solito e di non preoccuparsi, di avvertire gli altri che tra pochi giorni sarebbe tornato dai Dursley.
Aveva deciso già da prima di non voler dire a Ron e a Hermione della sua trasformazione, convinto che fosse momentanea e deciso a sfuttarne tutti i benefici senza i rimproveri di Hermione e le ansie di Ron.
Quando ebbe finito di scrivere le due lettere le mise nella cassetta della posta riservata agli ospiti, i suoi pensieri in quel momento andarono ad Edvige che in viaggio, stava consegnando una lettera a Remus, si chiese se l'avrebbe trovato, sperando con tutto il cuore che non fosse tornata a Privet Drive.
Dopo aver dormito qualche ora decise che era giunto il momento anche per lui di avere un normale pomeriggio a Diagon Alley, senza nessuno che lo scortasse e senza la gente che si avvicinava per stringergli la mano, o peggio chiederli un autografo.
Per prima cosa andò alla Gringott, per fortuna portava sempre con sè la chiave della camera blindata dei Potter, dopo aver prelevato un bel pò di galeoni uscì dalla Gringott con un sorriso felice stampato in volto, era arrivato il momento di fare shopping.
Ogni volta che era andato a Diagon Alley era sempre in compagnia degli Weasley e si era sempre sentito in colpa quando al momento di comprare qualcosa lui poteva comprare tutto nuovo mentre gli Weasley compravano tutto di seconda mano, adesso finalmente era solo e poteva viziarsi un pò.
Il suo primo stop fu il negozio dedicato al Quidditch dove comprò dei nuovi guanti in pelle di drago da cercatore e un kit di manutenzione per la Firebolt, poi si diresse in un negozio di vestiti e si comprò un intero guardaroba nuovo, dopo la trasformazione tutti i suoi vestiti gli stavano stretti ed erano corti perchè adesso era una manciata di centimetri più alto, infine soddisfatto della sua giornata di shopping tornò al paiolo magico.
I giorni passarono e i propositi di Harry di tornare dai Dursley erano scomparsi completamente, aveva deciso che per una volta nella sua vita voleva divertirsi senza pensare a quanto poteva essere rischioso, aveva deciso di mettersi al primo posto nella sua lista delle priorità e non si sentiva per niente in colpa, sentiva che stava cambiando.
Era come se quella notte non avesse cambiato solo il suo aspetto ma anche dato inizio ad un lento cambiamento interiore.
Ben presto Harry si convinse che se la trasformazione fosse stata opera di Voldemort a quest'ora doveva essere già morto, visto che ormai erano passate due settimane, inoltre si convinse che non c'erano pericoli a stare a Diagon Alley, nei giorni precedenti aveva incontrato dei  mangiamorte che l'avevano si osservato ma non con astio, era come se l'avessero scambiato per qualcun altro, lo guardavano con occhi pieni di dubbio e di confusione.
Neanche i membri dell'ordine sapevano di questo cambiamento quindi tutti quelli che aveva incontrato non lo avevano degnato di uno sguardo impegnati come erano a cercarlo, Harry si sentì un pò in colpa quando vide che stavano mettendo anche dei volantini..poi si chiese se l'avevano scambiato per un cane.
Il giorno in cui la vita di Harry cambiò era una calda giornata di agosto, il prescelto stava camminando per le calde vie di Diagon Alley deciso a comprare un gelato, all'improvviso di fronte al negozio di Quidditch vide due persone bionde che conosceva ormai bene, i Malfoy, passò tranquillamente vicino ai due coniugi, aveva avuto molti di questi incontri con i mangiamorte, aveva visto perfino Bellatrix, non era più preoccupato ormai.
I Malfoy lo guardarono intensamente, ad Harry sembrò che Narcissa avesse smesso di respirare, da un momento all'altro si ritrovò tra le braccia della donna bionda che incominciò a singhiozzare tra le lacrime, Lucius li guardava da lontano con uno sguardo dubbioso ma stranamente anche pieno di speranza.


Questa storia è la versione riveduta e corretta della mia storia "La famiglia Malfoy", visto che oggi ho completato la mia altra storia "Growing up as a Black-Lestrange" su FB ho deciso di ricominciare a dedicarmi a questa FF. Riscriverò tutti i vecchi capitoli per poi continuare con i nuovi. Spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo ;)

Baci
Daphne
   
 
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