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Autore: LaTuM    24/01/2013    2 recensioni
Era davvero un pessimo compleanno, quello. Certo, non che in genere i suoi compleanno fossero particolarmente significativi o memorabili, ma in un modo o dell'altro riusciva sempre a trovare il modo di festeggiare per conto suo e con Sam, quando il fratello era diventato abbastanza grande da poter divertirsi con lui.
[Happy B-day Dean Winchester!]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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Blow the Candles Out

Titolo: Blow the Candles Out
Autore: LaTuM
Capitoli: capitolo unico
Stato: conclusa
Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, Castiel
Pairing: Dean/Castiel
Rating: PG15
Genere: Commedia
Avvisi: --
Conteggio parole: 986
Riassunto: Era davvero un pessimo compleanno, quello. Certo, non che in genere i suoi compleanno fossero particolarmente significativi o memorabili, ma in un modo o dell'altro riusciva sempre a trovare il modo di festeggiare per conto suo e con Sam, quando il fratello era diventato abbastanza grande da poter divertirsi con lui.

Disclaimer: Supernatural è della CW.


Blow the Candles Out


“Dai Sammy! È il mio compleanno! Non farmi restare chiuso in questa topaia!” brontolò Dean dando un pugno al cuscino dietro la testa che non ne voleva sapere di schiacciarsi e farlo stare comodo.

“Devi cercare di dormire e riposarti...”

“Tzé... è perfettamente inutile!”

“Non sono io quello che è scivolato su una lastra di ghiaccio scendendo dalla macchina rompendosi una caviglia e prendendosi una commozione cerebrale.”

“Non è la prima e come vedi non ho mai subito alcun danno.”

“La cosa è del tutto opinabile” rispose Sam prendendo le chiave dell'Impala sotto lo sguardo minaccioso di Dean che ancora – dopo tutti quegli anni – non sopportava l'idea che il fratello prendesse la sua Baby.

“Trattala bene!”

“Lo sai che lo farò. Hai bisogno di qualcosa?”

“Che quel maledetto angelo portasse qui il suo culo piumoso e mi rimettesse in sesto!”

“A parte quello...”

“Birra. E porno.”

“Vada per la prima.”

“E non dimenticarti della torta!”

“Me la sono mai dimenticata?”

“Un'infinità di volte, se è per questo...” rispose Dean offeso.

Sam alzò gli occhi al cielo ed uscì dalla capanna di Rufus che oramai i due utilizzavano come base. Avevano apportato delle modifiche tali per renderla a prova di angelo, con un sigillo rimovibile ogni volta che volevano lasciare libero l'accesso a Castiel. Sam sperava con tutto il cuore che l'angelo si degnasse di raggiungerli velocemente, perché sopportare Dean in quelle condizioni era davvero troppo. Suo fratello aveva un bel dire che le commozioni cerebrali che si era preso anni prima non avevano lasciato segni. Certo, da che il suo corpo era stato completamente ricostruito dopo il suo soggiorno all'Inferno, i danni precedenti erano stati riparati, ma di colpi ne aveva presi ugualmente tanti – se non di più – anche dopo. Il tocco dell'angelo magari poteva evitare che la situazione deteriorasse ulteriormente. Sam raggiunse l'Impala e mise in modo, guidando per mezzora finché non raggiunse la città più vicina. Ogni volta che si spostavano cercavano sempre di non andare nello stesso posto a mangiare o fare la spesa, ma quando erano stanziati fissi diventava più difficile... anche se la cosa però aveva anche i suoi lati positivi, pensò prima di parcheggiare davanti alla bakery della città.

Dean rimase nella capanna di Rufus due ore senza poter far nulla: Sam era andato a fare la spesa, di Castiel nemmeno l'ombra – dannato angelo! - e non aveva ancora capito se gli faceva più male la caviglia che pulsava o la testa. Avrebbe tanto voluto prendere un antidolorifico, ma gli unici che aveva erano quelli che il medico gli aveva vietato di prendere per non aggravare ulteriormente la sua condizione – per quanto non fosse comunque nulla di grave – e finché Sam non fosse tornato si sarebbe dovuto tenere entrambi i dolori. Era davvero un pessimo compleanno, quello. Certo, non che in genere i suoi compleanno fossero particolarmente significativi o memorabili, ma in un modo o dell'altro riusciva sempre a trovare il modo di festeggiare per conto suo e con Sam, quando il fratello era diventato abbastanza grande da poter divertirsi con lui. Poi ci avevano sempre pensato le donne a renderlo felice, ma da che era tornato dal Purgatorio, le occasioni non si erano presentate così facilmente, per quanto lui non avesse perso il suo tocco capace di far cadere qualunque donna ai suoi piedi. Peccato che alcuni sembrassero immuni al suo fascino, ma vista la commozione cerebrale, era meglio evitare di complicarsi la vita con certi ragionamenti poco adatti al momento.

Probabilmente doveva essersi addormentato, perché dopo tre ore si solitudine venne svegliato dall'odore di cipolla fritta che tanto amava. L'uomo aprì gli occhi e si trovò davanti un sacchetto con dentro un doppio cheeseburger al bacon, patatine e cipolle fritte formato maxi e una bella birra fresca. Il solito pranzo di tutti i giorni, ma a lui piaceva così. Forse fu merito del cibo, o forse della dose massiccia di antidolorifici che aveva ingurgitato quando Sam gli aveva lanciato il barattolino – testando che i suoi riflessi erano comunque ancora buoni -, comunque il suo umore migliorò nettamente, fino a che non arrivò il momento del dolce.

“Dov'è la torta?”

Sam sbarrò gli occhi e cominciò a sudare a freddo vedendo lo sguardo di Dean farsi sempre più sottile e minaccioso.

“Ti sei dimenticato di nuovo la torta?! E proprio il giorno del mio compleanno?!”

Sam cercò di schiarirsi la voce prima di fargli un cenno. Dean si girò verso la porta d'ingresso vedendo sulla soglia Castiel che reggeva tra le mani una torta di mele su cui era stato messo un numero imprecisato (e di sicuro inferiore a trentaquattro, ma quello non era un problema) di candeline verdi, rosa e azzurre – sicuramente riciclate, vista l'aria consumata che avevano - e con la fiammella tremolante.

Sam andò a chiudere al porta e fece segno di avvicinarsi a Dean. L'angelo fece quanto gli era stato detto e, dopo aver posato la torta sul tavolo, posò due dita sulla fronte di Dean, guarendolo all'istante.

“Grazie, Cas.”

“Non c'è di che, Dean.”

“Credevo te ne fosti dimenticato di nuovo” disse poi il maggiore dei Winchester in direzione del fratello.

“No... e questa era stata appena tirata fuori dal forno quando l'ho comprata.”

Dean si mise a sedere e prese il coltello a serramanico che teneva sempre in tasca.

“Non spegni le candeline?”

“Sammy...”

“Ci siamo anche impegnati per accenderle... almeno non rendere vani i nostri sforzi!”

L'uomo sbuffò e soffiò sulle candele.

“Ora possiamo mangiare?”

Sam annuì e andò a prendere dei tovaglioli mentre Castiel prendeva posto sul divano accanto a Dean. Quest'ultimo si voltò verso l'angelo e gli sorrise, con la bocca già piena di torta di mele... quel compleanno non era andato poi così male, dopotutto.


Note dell'autrice:

L'ho scritta in mezzora dopo aver ricevuto l'invito a partecipare alla gara dal gruppo di FB Le migliori citazioni di Supernatural. Voleva essere una cosa da 200 parole, non di più, giusto un breve dialogo. Ne ho scritte quasi 1.000, ma fa nulla XD Il titolo è un verso di Candles degli Hey Monday... semplicemente significa 'spegni le candele'.

Buon compleanno Dean Winchester! E così, oltre alla storia di Lizzie, ci ho messo un po' del mio, oh, sono contenta!

   
 
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