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Autore: BluBabuska    24/01/2013    2 recensioni
E' la prima volta che scrivo in questo fandom, vediamo cosa è uscito fuori ;)
In un giorno normalissimo Vaniglia viene catapultata in un nuovo mondo. Lí scopre di essere una strega del buio, in un villaggio dove I magici del buio sono I peggiori nemici. Reduce da una guerra, Vaniglia non ha la forza di affrontarne un'altra perché si sente diversa e sola senza la sua Pervinca. Ma le cose non stanno proprio come crede, infatti in questo viaggio si scoprirà molto vicina a Pervinca.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Pervinca Periwinkle, Vaniglia Periwinkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come Pervinca


Vaniglia e Pervinca erano in camera e stavano giocando con la scacchiera che Jim aveva regalato a Babú prima di andarsene.

"Scacco" disse Vaniglia "Uffa!" sbottò Pervinca "Vinci sempre tu". Ví era cosí. Non aveva mai la pazienza di guardare bene la scacchiera e cercare una mossa che l'avrebbe salvata. Pervinca spostò la torre a casaccio. Allo "Scacco matto" di Babú, Pervinca uscí dalla stanza sbattendo la porta e io la seguii, sicura che a Vaniglia non sarebbe successo niente di male. Ma mi sbagliavo.

Vaniglia infatti, rimasta sola, iniziò a muovere I pezzi degli scacchi, pensando al suo Jim lontano e....

...improvvisamente la scacchiera si aprí e uscí un forte vortice che risucchiò Babú dentro la scacchiera, che si richiuse e tornò normale.

Intanto Vaniglia scendeva sempre piú giú. Era in un tunnell con le pareti piene di specchi e mentre precipitava, vedeva la sua immagine in tutti gli specchi. Aveva un vestitino arancione con un grande girasole al centro e una smorfia di paura sul viso.

Ad un tratto il tunnel finí e si ritrovò in un grande campo di grano, guardò in alto, ma non vide piú il tunnel, ma un immenso cielo stellato. "Strano" pensò Vaniglia "Credevo fossero le due del pomeriggio...". Si guardò intorno per capire dov'era finita, ma intorno a sé c'erano solo spighe di grano e, in lontananza, qualche ulivo.

Voleva alzarsi, ma all'improvviso si accorse di essere stanca, cosí si sdraiò e si addormentò nel campo.

Fu svegliata la mattina dopo dal lamento di un uccellino. Era ferito e cinguettava disperato. Vaniglia si avvicinò e mise le sue mani sopra la ferita per guarirlo. La ferita però non guariva, anzi, si allargava sempre di piú, finché ad un tratto l'uccellino smise di cinguettare. Vaniglia lo guardò, guardò le sue mani e si mise a piangere.

Le lacrime appena toccavano terra, bruciavano il grano, che diventava solo sterpaglia.

Vaniglia cominciava a capire, voleva fare la controprova, ma aveva paura. Paura di scoprire che la sua Luce l'aveva abbandonata. Alla fine si fece coraggio, mise le mani sopra la spiga e fece un incantesimo semplice per una Strega della Luce, che avrebbe fatto germogliare la spiga. Invece quella appassí.

Il dubbio di Babú divenne una certezza, ma sapere che non era piú una Strega della Luce, ma una Strega del Buio, non le fece cosí male come si era aspettata.

In fin dei conti sua sorella era una strega del Buio, e anche la sua miglior amica Flox.

Con questa consapevolezza si incamminò alla ricerca di un luogo abitato. Camminò e camminò finché giunse in un villaggio.

C'era una strana atmosfera, tutte le porte e le finestre erano chiuse e c'era un silenzio irreale, sembrava un villaggio disabitato.

Ad un tratto la porta si aprí "Vieni dentro che ci stanno attaccando" urlò una donna "Chi?" domandò ingenuamente Vaniglia "Che domanda!" sbottò la donna "I Magici del Buio, ovviamente".

"Cosí anche qui c'é una guerra" pensò Babú "Sei forestiera?" domandò la donna "Sí" ammise Babú "Mi spiegate cosa sta succedendo?" chiese "Talassa, cosí si chiama questo villaggio, é nuovamente attaccata dai Magici del Buio che vogliono aggiungerlo al loro oscuro impero, noi Magici della Luce non sappiamo piú cosa fare, allora ci barrichiamo in casa e ognuno di noi si auto-protegge" rispose la donna "E I Nonmagici come fanno?" chiese allora Vaniglia "Nonmagici?" la donna sembrò perplessa "La gente senza poteri" spiegò Vaniglia. La donna scoppiò a ridere "Vuoi farmi credere che esistono persone senza poteri?!". Vaniglia restò allibita, ma non ebbe il tempo di controbattere perché dal basso si udí una voce "Stella, con chi stai parlando?". Sulle scale apparve una vecchia "Cielo Stella, hai portato in casa una ragazzina!?" esclamò "Non potevo mica lasciarla fuori con questo pericolo" si difese la donna "E poi una strega in piú ci fa comodo". Si rivolse poi a Babú "Che sciocca, non mi sono ancora presentata! Io sono Stella e lei é mia madre Marina" disse "Piacere, io sono Vaniglia" rispose "Sei molto giovane, cosa ci fai da queste parti?"chiese Stella "Mi sono persa" disse Vaniglia, e in fondo era la verità "Beh, per ora starai qui, in camera con mia figlia" disse "Coralloo!!". Dalle scale scese una ragazzetta dai capelli rossi "Ti presento Vaniglia, per un po' starà con noi" disse la madre "Vaniglia, lei é mia figlia Corallo, seguila e ti farà vedere dove ti puoi sistemare".

Vaniglia era contenta e da un lato si sentiva accolta, ma dall'altro era anche molto a disagio perché non era piú una Strega della Luce, e questo a Talassa rappresentava un problema.

I primi due giorni passarono tranquilli, nessuno si era accorto che lei non era una Strega della Luce, Corallo le aveva addirittura prestato un suo vestito molto carino, con delle ampie maniche blu.

Al terzo giorno ci fu l'attacco. Vaniglia capí subito perché era stata scambiata senza esitazioni per una Strega della Luce; I Magici del buio infatti indossavano delle lunghe tuniche nere, che li coprivano tutti, fatta eccezione per il viso, che era scoperto. Vaniglia rimase atterrita, era brutto dover combattere contro degli umani come lei, e anche se l'aveva già fatto nell'ultima battaglia contro il Terribile 21, non era la stessa cosa, perché lí c'era Pervinca, su cui poteva sempre contare, mentre qui non conosceva nessuno. E non era neanche se stessa.

Per fortuna non dovevano lanciare attacchi offensivi, ma principalmente difensivi.

Vaniglia e Corallo avevano il compito di rinforzare le mura della casa, mentre Stella e Marina, davanti alla finestra, recitavano incantesimi per erigere un muro di arbusti intorno alla casa.

L'incantesimo che dovevano fare Vaniglia e Corallo era lo stesso che Tomelilla aveva usato nell'ultimo attacco del Terribile 21. Quandò però Vaniglia provò a farlo, sfondò il muro che aveva davanti "Ma sei impazzita!!" urlò Corallo "Dovevi fortificarlo, non distruggerlo". Vaniglia guardò sconsolata le sue mani. Era una Strega del Buio e non sarebbe riuscita a fare niente di buono per quel villaggio.

Nel frattempo erano sopraggiunte Stella e Marina, che avevano visto il muro cadere "Cos'é successo" domandò allarmata Stella "Vaniglia ha buttato giú il muro" spiegò Corallo "Non l'ho fatto apposta" tentò di giustificarsi Babú. Ma ormai Marina si era avvicinata al muro e aveva riconosciuto l'incantesimo di Vaniglia come un incantesimo oscuro "É una Strega del Buio!" urlò terrorizzata Marina "Guardate l'incantesimo che ha compiuto". Fu questione di un attimo, Vaniglia, smascherata, sentendo l'odio delle parole di Marina, divenne invisibile. Ciò che videro gli abitanti di quella casa, fu soltanto una porta che si apriva e velocemente si richiudeva. Vaniglia se ne era andata.

Vaniglia vagava per il villaggio protetta dal suo incantesimo di invisibilità.

Nessuno la voleva, nessuno l'avrebbe mai accettata. Rappresentava una sciagura da evitare.

Camminando ritornò al campo di grano da cui era partita. Chissà come aveva fatto ad arrivare lí, chissà se sarebbe mai tornata a Fairy Oak.

Vaniglia pensò a Pervinca. Come avrebbe voluto averla accanto, lei avrebbe trovato sicuramente il lato divertente della faccenda. Le mancava sua sorella e si sentiva persa. Anche quando Pervinca era dalla parte del nemico, Vaniglia sapeva che poteva contare su di lei, che non l'avrebbe mai tradita, che non l'avrebbe mai lasciata. Ora invece Pervinca non c'era e chissà dov'era.

Vaniglia sciolse l'incantesimo di invisibilità. Era sola e nessuno l'avrebbe discriminata. Com'era brutto sentirsi odiati dagli altri e vedere che avevano paura di te. "É come se fossi un mostro" pensava.

"Un mostro... Quando aveva detto una frase simile?". Imrovvisamente si ricordò di quell'inverno in cui Pervinca, sentendosi odiata da tutti gli abitanti di Fairy Oak, che avevano paura, era fuggita.

Lei aveva detto di capire come si sentiva sua sorella, tutti la guardavano come se fosse un mostro, ma era proprio in quel momento che si rendeva conto che il dolore di Pervinca non era neanche lontanamente simile a come se lo era immaginato. Solo ora la capiva veramente e comprendeva quanto stesse male. Provava le stesse cose anche lei.

Pervinca...

"Se Pervinca fosse qui di sicuro mi direbbe di non crogiolarmi nella disperazione, ma di agire" pensava Vaniglia "Eppure anche lei, siccome non ce la faceva piú, era fuggita. E sapeva anche dove andare. Io invece... Ho solo questo campo di grano".

Vaniglia si guardò intorno e guardò se stessa. Stranamente il suo bel vestitino arancione che proprio quel giorno si era rimessa era diventato nero.

Doveva agire, se non altro per preservare il ricordo di sua sorella.

Vaniglia si avvicinò agli ulivi che erano ai margini del campo. Erano un buon posto dove stare, cosí si arrampicò e iniziò a esplorare.

Finalmente trovò ciò che stava cercando, un punto in cui due rami si allargavano e lasciavano un notevole spazio. Soddisfatta ridiscese e si avvicinò ad un altro albero, un po' le dispiaceva, perché era stata una strega della Luce e aveva sempre guarito, mai ferito, ma il destino le aveva dato ora il potere del Buio e lei voleva usarlo al meglio, cosí tagliò e levigò alcuni rami dell'albero fino ad ottenere alcune tavole che poi dispose tra I due rami del suo albero per creare una piattaforma.

Ora che aveva un luogo dove stare poteva pensare al futuro. "Dopo" si disse Vaniglia. Era infatti molto stanca e, salita sull'albero, si addormentò.

Quella dormita le fece bene, infatti il mattino dopo Vaniglia si svegliò con la soluzione per risolvere la guerra.

In fin dei conti, ciò che accadeva a Talassa era simile a ciò che era accaduto a Fairy Oak. E poteva essere risolto allo stesso modo, o quasi.

É vero che non c'erano Magici del Buio buoni, ma c'era sempre lei. Una Strega del Buio con l'anima di una Strega della Luce.

Vaniglia sapeva creare e ora anche distruggere, non era forse questo l'infinito potere?

Bastava far capire ai Magici del Buio che I Magici della Luce non erano mostri da combattere, ma amici.

Cosí Vaniglia decise di unirsi ai Magici del Buio assedianti per capire le motivazioni del loro odio verso I Magici della Luce.

Allora Vaniglia si fece invisibile e raggiunse I Magici del Buio.

"Voglio parlare col vostro capo" disse Vaniglia al primo mago che incontrò "Chi sei?" chiese sospettoso "Una strega del Buio" disse lei e per dimostrarlo divenne invisibile "Cosa vuoi da lui?" chiese ancora "Voglio unirmi a voi" rispose Vaniglia. Il mago, che si chiamava Oleandro, come seppe poi Vaniglia, lo condusse dal grande capo Hocram, che l'accetto, anche se con una certa diffidenza perché era una femmina e per di piú forestiera. Vaniglia fu affiancata ad Oleandro e insieme distrussero una casetta nella periferia del villaggio.

Babú si sentiva male ad uccidere tutta quella povera gente e il suo animo di Strega della Luce si ribellava a ciò, ma si faceva forza pensando a sua sorella Pervinca.

Un giorno, qualche settimana dopo, Vaniglia chiese ad Oleandro come mai ce l'avessero cosí tanto con I Magici della Luce. Cosí venne a sapere che Hocram una volta era un Mago della Luce, ma un brutto giorno aveva scoperto di essere diventato un Mago del Buio. Aveva tanto sofferto per questo e aveva iniziato ad odiare I Magici della Luce, perché gli ricordavano troppo ciò che lui non era piú. Cosí aveva deciso di combatterli e aveva chiamato attorno a sé tutti I Magici del Buio, con la minaccia che li avrebbe uccisi se non si fossero uniti a lui.

"Quindi questa guerra é iniziata con il dolore di qualcuno, che non potendolo piú sopportare, l'aveva riversato su dei poveri innocenti" pensava Vaniglia. Cominciava a capire Hocram, poiché anche a lei era successa la stessa cosa, ma lei al suo posto non si sarebbe comportata cosí, non ci sarebbe riuscita, neanche volendo. "Come può un uomo sopprimere cosí la sua anima buona senza provare dolore?" si chiedeva Vaniglia. Cosí decise di andare a parlargli.

Sulle prime Hocram non voleva ascoltarla, ma quando Vaniglia gli disse che anche lei era una Strega della Luce, volle che gli raccontasse tutta la sua storia. Hocram si rivedeva in Vaniglia e quando lei le chiese di concludere per sempre quell'inutile guerra, lui accettò. Sapeva infatti che ora non era piú solo e che aveva finalmente trovato qualcuno che lo comprendesse davvero.

Quando al villaggio si seppe la bella notizia, la festa fu grande, tutti acclamarono Vaniglia come un'eroina.

I Magici del Buio tornarono dalle loro famiglie e Vaniglia scoprí che Oleandro era il padre della sua amica Corallo.

La settimana seguente Vaniglia tornò al campo di grano insieme ad Hocram. Per lei ricorreva un mese da quando era arrivata a Talassa, mentre per Hocram ricorrevano dieci anni.

Ad un tratto si aprí un vortice e I due furono risucchiati dentro a un tunnell. Salivano, salivano in quel vortice costellato da specchi e Vaniglia vedeva la sua immagine riflessa ovunque. Aveva ancora il suo vestitino nero con il girasole. Un altro vortice separò Vaniglia da Hocram e in un attimo lei tornò a Fairy Oak.

Subito corse ad abbracciare Pervinca, che non si lamentò. Vedeva infatti negli occhi della sorella tutta la sua storia, storia che ha raccontato poi anche a me.

Un'immagine che mi porterò sempre dentro é quella di una ragazzina ormai maturata, con un vestitino arancione, che abbracciava la sorella.

  
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