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Autore: Lady of dark    24/01/2013    5 recensioni
Emily Breadford si risvegliò di soprassalto in una stanza sudicia, aveva le labbra incollate e ogni suo tentativo di aprirle si rivelava estremamente doloroso, sentiva un dolore lancinante sul fianco sinistro ma la sua posizione le impediva di osservare la causa di quel dolore.
Vivere o morire Emily fa la tua scelta
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Life or dead

Emily Breadford si risvegliò di soprassalto in una stanza sudicia, aveva le labbra incollate e ogni suo tentativo di aprirle si rivelava estremamente doloroso, sentiva un dolore lancinante sul fianco sinistro ma la sua posizione le impediva di osservare la causa di quel dolore.

L'effetto del sonnifero finì ben presto, ed Emily Breadford comprese di avere le mani legate con un filo spinato dotato di spine spesse e appuntite che le si infilavano nella carne dei polsi e delle caviglie strappandola e lacerandola ad ogni suo minimo movimento, dietro di lei era situata una lastra di ferro di notevoli dimensioni datata di piccoli, ma fatali aculei, davanti alla sua logora figura vi era una chiave di ferro, misera all'apparenza ma rappresentante della sua unica salvezza. Mosse le gambe, ma sentì anche in esse degli acuti dolori che la portavano a gridare, cosa che risultò dolorosissima a causa delle labbra incollate, il panico la afferrò corpo e anima, iniziò a muoversi febbrilmente incurante dei dolori del filo spinato, si sentiva un'animale in gabbia, sensazione orribile per un'animo libero come il suo.

Ad un tratto la piccola televisione davanti a lei si accese e Jigsaw apparve:

-"Salve Emily voglio fare un gioco con te, tu non mi conosci ma io conosco te, conosco il tuo astio verso la vita, nato da moltissime sofferenze che hanno costellato gran parte della tua vita e che ti hanno portato a tentare il suicidio. Ora ti trovi qui, tu e il tuo corpo che hai tanto disprezzato e violentato, imparerai ad apprezzare la vita, Emily, quest'oggi...La lastra di ferro situata dietro di te ha degli aculei apparentemente innocui, essi si infilzeranno letteralmente nella tua schiena e, grazie ad una mia eccellente invenzione, si curveranno in modo da strapparti la pelle e rimarrai cosi fino a che morte non soppragiunga. Naturalmente il mio metodo è molto più raffinato di cosi, infatti avrai la possibilità di salvarti. Vedi quella chiave davanti a te, essa rappresenta la tua salvezza e la tua rinascita, ma niente si ottiene senza sacrificio, le tue mani e braccia sono legate perciò mi pare ovvio che dovrai usare la bocca, ma aprirla non sarà affatto indolore... Hai un minuto a partire da ora. Vivere o morire, fà la tua scelta!"- Il televisore si spense, Emily Breadford doveva fare il suo gioco ora o mai più.

Il timer iniziò la sua fugace corsa che la divideva dalla morte, Emily urlò mentalmente più volte chiamando aiuto, ma ben presto comprese che doveva salvarsi in altro modo. Tentò di aprire le labbra, ma la pelle tirava da impazzire e il timer era tanto, troppo veloce. Doveva affrontare il dolore, superare i suoi limiti di sopportazione se davvero desiderava vivere, in quel fugace istante capì di amare la vita, di esserci profondamente attaccata e di non volerla perdere. Chiuse gli occhi, strinse i polsi violentemente e raccolse tutte le sue energie e la sua forza di volontà e con uno sforzo sovrumano iniziò a tirare le labbra, lentamente sentì la pelle strapparsi e il sapore del suo sangue pervaderle la bocca e causarle conati di vomito. Il timer intanto era arrivato quasi al limite:

Dieci...nove....otto "No!" pensò Emily "Manca poco devo farcela, devo lottare" cinque... quattro "maledizione no" tre... due... uno "No no ti prego no...." Emily sentì gli aculei penetrargli nella carne con violenza inaudita, li sentì curvarsi e pregò, chiese perdono per i suoi peccati, per le sue debolezze e per il suo mancato coraggio. La lastra le strappò la pelle, ma anche svariati pezzi di carne viva che volarono per la stanza, fino a posarsi a terra circondati da una pozzanghera di sangue, sentì un dolore indescrivibile e urlò con tale violenza che le sue labbra si aprirono, strappandole la pelle. Emily sentiva il sangue della ferita sulla schiena colarle lungo le gambe, caldo e viscido e insieme ad esso la morte che arrivava a portarla via da quella sofferenza.

Il corpo di Emily Breadford giace ancora in quella stanza chiusa e sporca in avanzato stato di decomposizione. Di lei rimane solo il suo corpo martoriato e alcuni pezzi di carne giacenti sotto a lei. Vivere o morire, per vivere bisogna avere una forza di volontà oltre ogni immaginazione ed Emily Breadford non l'aveva a sufficienza per salvarsi.

 
  
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