Film > The Amazing Spider-Man
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Autore: RainPluffa24456    25/01/2013    2 recensioni
'Perchè è solo questa la soluzione del male. L'amore.'
Ecco sono tornata con la solita One Shot dolciosa! Stavolta sono Peter e Gwen, di 'The Amazing Spiderman'
film, che preferisco molto di più alla trilogia. I due....Beh capirete leggendo! ALT! Una considerazione, 'Smyth' è l'antagonista del videogioco, del medesimo film, ho usato solo una sua citazione, quindi si capisce tutto benissimo lo stesso. Bene, Buona lettura e recensite!!
Baci
RainPluffa.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siamo sul palazzo più alto di New York, è notte, stiamo serenamente ammirando il panorama. A zia May ho detto che sarei andato a dormire da un amico, così dopo aver lasciato Gwen a casa, sarei andato a "fare il mio lavoro". Già a svolgere il mio dovere. Quello per cui sono stato scelto io. Certe volte, mi chiedo perché proprio io. Perché devo essere io colui che deve proteggere il mondo dal male? Perché io? Cos'ho di così speciale da indurre a scegliere proprio me? Mentre faccio queste considerazioni, mi tornano alla mente le accuse di Smith "Ammettilo, senza poteri, sei solo il gracile Peter Parker" . Ho un piccolo sussulto e Gwen, che ha la testa appoggiata al mio petto, se ne accorge. Lei si accorge di tutto. Lei mi capisce. Lei è l'unica che capisce quando le mento e quando le dico la verità. Lei è l'unica che voglio al mio fianco. Lei è l'unica a cui potermi appoggiare. Lei è l'unica di cui potermi fidare. Lei è l'unica con cui sopporto il peso del mio segreto, della mia seconda vita. Lei è l'unica che amo. Siamo immersi da un silenzio piuttosto sereno da svariati minuti, quando lei sentendo il mio sussulto al ricordo di quelle parole, e lo interrompe. "Che c'è Peter?" mi chiede alzando la testa dal mio petto e sedendosi davanti a me per guardarmi in faccia. "….Niente……..Tranquilla." le dico esibendo uno dei miei sorrisi tirati, sperando di essere convincente. "Non mi freghi Parker, ti conosco troppo bene. Dai dimmi che succede." mi dice lei sorridendomi teneramente, tornando poi seria. Sospiro e poi mi rassegno al fatto che non potrò mai nasconderle qualcosa, mi conosce troppo bene. Torno serio anch'io ed inizio il mio discorso per risponderle."Gwen, da quando sono Spider-Man, ho sempre avuto paura di non essere abbastanza per le persone. Di non essere l'eroe che loro vogliono che io sia, che loro hanno bisogno che io sia. Ho avuto paura di non essere abbastanza come Peter Parker. Di non essere abbastanza come Spider-Man……..La settimana scorsa ho combattuto contro Smith, per salvare Connors, e di conseguenza, salvarci tutti. La sua frase mi ha fatto riflettere. Tu sai che cosa ha detto, perché so che eri in ascolto col telefono della Oscorp. Insomma, e se avesse ragione? Se senza i miei poteri fossi solo "il gracile Peter Parker"? Alla Oscorp mi ha tolto i poteri, non so come, ma l'ha fatto. Mi sono tornati da soli, e se il fatto che siano tornati fosse un male? Devo saperlo, Gwen. Devo sapere se….Se sei innamorata di me o……..O di Spider-Man."  le dico alzando lo sguardo, che per tutto il tempo avevo tenuto basso. Lei mi guarda intensamente negli occhi per alcuni secondi, poi mi prende il viso tra le mani. "Peter. Io ti amo per quello che sei. Per chi sei. Ti amo perché sei Peter Parker. Ti amo perché sei tu. Ti amo perché se ti succedesse qualcosa,  ne morirei. Ti amo perché sei la ragione della mia felicità e non esagero a dirlo. Ti amo per come mi proteggi. Ti amo per come mi ami. Ti amo perché ti amo e basta. E poi da quando ascolti quello che ti dice Smith?" conclude, sorridendomi. Io non sorrido, sono troppo perso dal suo discorso e dai suoi occhi. Riesco a pronunciare solo tre parole, mentre sospiro e mi avvicino a lei. "Ti amo anch'io……………..Ti………………..Ti amo anch'io." le dico per poi baciarla. Mentre la bacio, in quel bacio tenero e dolce che ci stiamo scambiando, la sento sorridere contro le mie labbra. Piano piano ci stendiamo per terra, sulla coperta che abbiamo steso, perché il pavimento era troppo freddo. Tra un bacio e l'altro le dico "Mh, hai ragione, non devo ascoltare Smith, ci sei già tu a farmi da grillo parlante." Le dico con un sorriso un po' beffardo. Mi arriva, ovviamente, un colpo in pancia. Quando ci separiamo, io sono ancora sopra di lei, e sento di amarla ancora di più e che questo amore non finirà mai, quindi voglio dirglielo. "Sai….Quando mio zio è morto, avrei voluto dirgli tante cose, ma non ho potuto, non ne ho avuto la possibilità. Il più delle volte si ha paura di rivelare certe cose alle persone e per ciò ti tieni tutto dentro, ma se lo fai devi essere consapevole che molto probabilmente non ne avrai più la possibilità, e io con te voglio averla. Voglio poter fare delle scelte, voglio poter decidere, voglio poter dirti le cose. Voglio che tu sappia che se mai mi dovesse succedere qualcosa" "Peter….." "Se mai mi dovesse succedere qualcosa, voglio che tu sappia quanto mi hai reso felice. Quanto hai reso la mia vita migliore." continuo mentre le accarezzo i capelli "Devi sapere che ti amo ogni giorno di più e non smetterò mai di amarti. Voglio………..Che tu lo sappia e che te ne ricordi sempre……Se non…….Se non dovessi esserci più ecco." concludo, ancora serio. Le scende una lacrima, che io prontamente raccolgo con il pollice. "Spero…..Siano di felicità….?" Gwen annuisce vigorosamente e si butta letteralmente tra le mie braccia. Rotoliamo di lato, con lei sopra di me. Capisco subito che le lacrime a seguire non sono di felicità. Sono tutte quelle che si è tenuta dentro finora. Quelle che non ha potuto liberare perché voleva essere quella forte della famiglia. Prende a piangere, e la lascio fare, forse ha bisogno di sfogarsi, però la conosco anch'io e so cosa pensa. "Gwen, ehi, guardami. Non è stata colpa tua. Ok?! Mi hai sentito?! Hai capito quello che ho detto?! Non è stata colpa tua. Vieni qui." dopo un paio di minuti la sentì parlare. "Giurami che non accadrà mai." mi dice mentre si pulisce i segni delle lacrime. "Cosa?" le chiedo io "Che ti accadrà qualcosa. Quello che hai detto. Giurami che non accadrà mai perché, ho bisogno di te, ho davvero bisogno di te, qui. Non mi servi nell'altro mondo mi servi qui, adesso e sempre." mi dice per poi abbassare lo sguardo. Le alzo il mento con due dita mentre raccolgo qualche lacrima persa per strada dal suo volto. "Non vado da nessuna parte. Sono qui e non me ne vado. Sono qui." le dico abbracciandola. Lei mi sorride e mi bacia. Rispondo al bacio con tutto l'amore che riesco a darle.  Perché è solo questa la soluzione del male. L'amore.

  
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