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Autore: Nipotina    25/01/2013    5 recensioni
Dorcas Meadowes, Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, ha diciassette anni.
Sirius Black, Malandrino della Casa di Grifondoro, ha tredici anni.
Al cuore non si comanda, giusto? Ma a volte la differenza d'età si fa sentire. A volte.
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-Capitano- disse, esibendosi in una sorta di inchino.
-Ciao Sirius- rispose Dorcas, guardandolo negli occhi.
Era cambiato: non era più il ragazzino che andava in giro a fare scherzi e che si intratteneva con lei alla fine degli allenamenti. Era cresciuto ed era finalmente diventato grande.
Mentre si sorridevano a vicenda Dorcas pensò che, forse, adesso sarebbe potuto arrivare il momento giusto per lei e per Sirius. Dopotutto, com’era quel detto Babbano che le aveva detto Julia? CBCR: Cresci Bene Che Ripasso.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, James Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Anche se con leggero ritardo, tanti auguri Wynne.
Ti voglio bene.

 
 
 

CBCR: CRESCI BENE CHE RIPASSO

 
 
 
-Più veloce James!-
A quell’incitamento James si appiattì ancora di più sulla sua scopa, sfrecciò zigzagando tra i suoi compagni e prese al volo la Pluffa lanciatagli dal suo Capitano.
Senza alcuno sforzo evitò un Bolide diretto a lui e si diresse verso i tre anelli protetti dal Portiere. Caricò il braccio e tirò con tutte le sue forze.
-Sì!- gli giunse alle orecchie il grido di gioia di Sirius.
La Pluffa si infilò nell’anello centrale passando proprio tra le braccia del Portiere.
Al fischio del Capitano planò lentamente a terra insieme a tutta la squadra. Dorcas Meadowes li fissava con uno scintillio negli occhi, la soddisfazione stampata in volto.
-Ottimo lavoro, veramente, a tutti voi! Questo è stato decisamente l’allenamento migliore di sempre e credo di non essere troppo presuntuosa nell’affermare che alla prossima partita i Corvonero non avranno scampo!- disse la ragazza ai suoi giocatori, che per tutta risposta ruggirono con entusiasmo.
-Perfetto, direi che potremmo terminare qui l’allenamento. James, ricordarti di fare più attenzione a quello che fanno gli altri giocatori, e anche tu Robin. Paul, Harry, ottimo lavoro con quei Bolidi. Andate tutti a farvi una doccia, qui sistemo io-
Ridendo, scherzando e dandosi vigorose pacche sulla schiena la squadra di Quidditch rientrò negli spogliatoi, lasciando al suo Capitano il compito di rimettere via le palle.
Dorcas sorrise guardandoli allontanarsi. Era orgogliosa della squadra che allenava e ancora di più del legame che era riuscita a creare tra tutti loro: una buona intesa dentro e fuori dal campo era l’ingrediente fondamentale per vincere, e arrivata al suo ultimo anno di scuola la ragazza aveva una maledetta voglia di poter alzare al cielo la coppa con le sue mani.
-Ehi Capitano!-
Sentendosi chiamare Dorcas si girò e, quando riconobbe il suo interlocutore, sorrise.
-Sirius. Allora, che ne dici della nostra squadra?-
Con un colpo di bacchetta attirò a sé l’ultimo Bolide e lo spinse con forza nella cassetta di legno che giaceva ai suoi piedi.
Sirius si avvicinò a lei e la guardò dall’alto in basso finché lei non si rialzò. La situazione non cambiò molto perché, pur avendo lei diciassette anni e lui tredici, era già alto quasi come la ragazza.
-Dico che Grifondoro è il migliore, come sempre. E James anche- rispose lui con un leggero ghigno.
-Guardalo come gongola per il suo amico… ma hai ragione, James ha un talento naturale: non ho mai visto nessuno volare così-
Dorcas prese una maniglia della cassa e Sirius l’altra. Lei lo ringraziò con un cenno della testa.
-Come va? Sei poi riuscito a copiare il tema di Pozioni da Lupin?- chiese la ragazza all’altro, riferendosi alla sera prima, quando l’aveva visto pregare il compagno di aiutarlo nei compiti.
-No, ma non importa. Lumacorno ha troppa stima della mia famiglia per arrabbiarsi veramente con me- rispose Sirius noncurante.
-Datti meno arie ragazzino, non la passerai sempre liscia- lo prese in giro Dorcas, sorridendo della sua aria sfrontata.
Era dall’inizio dell’anno scolastico, precisamente da quando James era entrato nella squadra di Quidditch, che Sirius non si perdeva un singolo allenamento. Dorcas aveva finito per abituarsi alla sua presenza, e guardava all’amicizia tra i due ragazzi con una certa commozione. A furia di vederlo non meno di due volte alla settimana Dorcas aveva cominciato a conoscere il ragazzo, stupendosi di come volesse sempre sembrare superiore a tutto quello che lo circondava e scuotendo la testa divertita davanti ai suoi atteggiamenti da grand’uomo.
Aveva solo tredici anni, eppure lei si trovava bene insieme a lui.
-Non sono un bambino. Ho già dormito insieme a una ragazza- ribatté Sirius con aria superiore.
Dorcas alzò un sopracciglio e lo guardò scettica. Lui rimase un attimo in silenzio prima di sbuffare sconfitto.
-Va bene, era mia cugina e non eravamo nello stesso letto. Però conta comunque!-
 

***

 
“L’incantesimo Estensivo Irriconoscibile consiste nel…”
In che cosa consisteva l’incantesimo Estensivo Irriconoscibile? Sbuffando Dorcas consultò il libro che giaceva aperto accanto a lei e scorse qualche riga per poi ricominciare a scrivere.
“…applicabile su qualsiasi contenitore, anche se preferibilmente su quelli piccoli, l’incantesimo permette di…”
-Ehilà Capitano!-
-Ciao Sirius- rispose lei senza staccare gli occhi dalla pergamena.
-Compiti?-
-Mhm. Sono rimasta indietro a causa degli allenamenti, e adesso mi mancano ancora due rotoli di pergamena da finire- rispose Dorcas sospirando e guardando il ragazzo.
Sirius era tranquillamente svaccato su una poltrona vicino a quella dove sedeva lei.
-Mmm niente, volevo solo fare quattro chiacchiere ma vedo che sei impegnata. Alla prossima Cap!-
Così dicendo si alzò e se ne andò. Dorcas lo seguì con lo sguardo finché non intercettò le occhiate eloquenti della sua amica Julia. Sbuffò esasperata e tornò a concentrarsi sul suo tema.
“Una volta applicato l’incantesimo Estensivo Irriconoscibile sarà possibile inserire dovunque una quantità considerevole di oggetti, anche molto grandi. Utile per viaggiare…”
Dannazione a Julia e alle sue stupide insinuazioni! Secondo la sua migliore amica il piccolo Black si stava prendendo una considerevole cotta per lei, ma Dorcas non aveva tempo né voglia per pensare a questa eventualità. Le sembrava improbabile pensare che Sirius potesse innamorarsi di lei con tutte le ragazze che c’erano a Hogwarts. Lei era più grande di quattro anni e lui questo ce l’aveva ben presente… giusto?
 

***

 
-Dorcas, ascolta, non sto dicendo che lui è innamorato di te, sto solo osservando attentamente. Ti sembra normale che un ragazzino di tredici anni passi così tanto tempo con una di diciassette?- chiese Julia con un’occhiata penetrante
-Lui non passa così tanto tempo con me… ci vediamo agli allenamenti e ogni tanto in Sala Comune. Fine della storia. E comunque non c’è niente di male- borbottò Dorcas imbronciata.
-Certo che non c’è niente di male! Non dubito che Sirius sia simpatico e tutto, né voglio che rompiate la vostra amicizia, ma voglio solo darti un consiglio. Alla sua età è facile affezionarsi a una ragazza piuttosto che a un’altra, e di sicuro Sirius si sente lusingato che una del settimo anno presti così attenzione a lui-
-Presto attenzione anche a James- cercò di difendersi Dorcas.
-Non nello stesso modo. Tesoro… io voglio solo evitarti l’imbarazzo di doverlo rifiutare, perché so che ci staresti male. Lo faccio per te e per lui- insistette Julia teneramente, dondolansi accanto a lei.
Le due Grifondoro rimasero per un po’ in silenzio, limitandosi a osservare il baldacchino rosso del letto di Dorca. Alla fine, quest’ultima sospirò.
-Una ragazza di diciassette anni non potrebbe mai stare con uno di tredici, vero?-
C’era amarezza nelle sue parole, e l’amica la abbracciò stretta.
-Dipende. In amore l’età non conta, ma dipende. Non tanto per la differenza di anni in sé, quanto per il fatto che si vogliono cose diverse e si provano cose diverse… Sirius non potrebbe mai capirti fino in fondo, e d’altra parte tu, anche se indubbiamente gli vuoi bene, lo vedi più come un fratello che come un possibile fidanzato-
Dorcas sciolse l’abbraccio e si lasciò cadere sul letto, le mani dietro la testa. In effetti, per quanto tenesse a Sirius, non avrebbe mai potuto stare con lui. I suoi pensieri andavano ai M.A.G.O., a quello che avrebbe potuto fare dopo la scuola, al futuro che le si prospettava nel mondo degli adulti… lui era ancora fermo agli scherzi ai Serpeverde, alle scorribande con gli amici.
-Beh, potresti sempre sbagliarti- commentò.
-Potrei. E in ogni caso sai cosa dicono i Babbani in questi casi?- le chiese Julia.
Dorcas scosse il capo.
-CBCR- affermò pomposa l’amica.
-Ossia?-
-Cresci Bene Che Ripasso!-
 

***

 
Dorcas salutò con un bacio sulla guancia Dean Seanos, il ragazzo con cui era andata a Hogsmeade quel pomeriggio. Era carino, simpatico, ma niente di più.
Lo guardò raggiungere i suoi amici Tassorosso che lo aspettavano nella Sala d’Ingresso e poi cominciò a salire le scale verso la torre. Mentre rimuginava tra sé e sé non si accorse che qualcuno le camminava a fianco.
-Non posso essere geloso- disse Sirius seriamente, ma con una nota di tristezza che non gli si addiceva per niente.
-Eh? Cosa? Sirius, ehi, non ti ho sentito arrivare…- esclamò Dorcas, sorpresa di trovarselo accanto.
-Non posso essere geloso- ripeté lui, tenendo lo sguardo fisso a terra.
Dorcas sentì qualcosa di strano attanagliarle le viscere. Paura?
-Non posso perché non ne ho nessun diritto, ma volevo comunque che lo sapessi-
Detto questo accelerò il passo e sparì, veloce come era comparso. Dorcas rimase ferma in mezzo alle scale, senza accorgersi che si stavano spostando e che per questo avrebbe dovuto allungare la strada.
Cosa voleva dire tutto questo?
 

***

 
Dorcas e Sirius sedevano vicini nel prato di Hogwarts, lei con le ginocchia rannicchiate al petto e lui con le gambe distese davanti a sé.
-Lo sai che non possiamo stare insieme. Sei troppo piccolo per me- disse Dorcas in un sussurro, odiandosi per ogni parola.
-Lo so. Non ho mai pensato che avrei potuto è solo… è solo che tu sei sempre stata così carina con me e… sei così grande e bella. Volevo finalmente essere apprezzato da qualcuno che non fossero i miei amici- ribatté Sirius in tono monocorde, vergognandosi quasi per tutti i sentimenti che stava mettendo in mostra.
A quelle parole Dorcas non poté impedire alle lacrime di uscire. Si odiava, si odiava a morte perché lo stava facendo soffrire ed era maledettamente ingiusto. Fece un grosso respiro e poi si voltò a guardarlo, costringendolo a fare altrettanto.
-Sirius, tu sei una persona fantastica, ed è per questo che mi sono sempre trovata bene con te. Non pensare che non tenga a te, perché non è così, e mi detesto per il male che ti sto facendo, ma devi capire: sei un ragazzo meraviglioso, ma sei troppo piccolo per me. Questo è il mio ultimo anno a Hogwarts e poi mi aspetta un nuovo mondo fatto di… lavoro, crescita e adulti. Tu sei ancora troppo lontano da questa mentalità, non certo per colpa tua, e non sarebbe giusto se io mi mettessi con te. Tu però devi promettermi che non ti abbatterai. Te l’ho già detto, sei un ragazzo fantastico e sei anche bello: faranno la fila per te. Sappi comunque che io per te ci sarò sempre, se lo vorrai-
Sirius stette in silenzio per tutto il tempo, ma alla fine sorrise. Dentro di sé sapeva che Dorcas aveva ragione, e d’altronde il suo amore era solo l’attaccamento di un tredicenne: le voleva troppo bene per potersi arrabbiare con lei. Per questo le sorrise e rimase lì con lei fino a che non fu ora di andare a cena.
Più tardi avrebbe detto ai suoi amici che Dorcas Meadowes era la migliore ragazza che esistesse al mondo, ma che era ora di andare avanti. James si stupì di questa maturità nel suo amico ma non fece domande, limitandosi a dargli una vigorosa pacca sulle spalle.
Più tardi Dorcas avrebbe confessato a Julie di sentirsi uno schifo, ma che Sirius Black era il ragazzo migliore esistente al mondo, perché nonostante tutto avrebbero ancora potuto essere amici.
 
 
Cinque anni dopo…

Crac!
Dorcas si Materializzò nel quartier generale dell’Ordine della Fenice.
-Sei in ritardo- osservò Benjy Fenwick.
-Lo so, ma c’era qualcuno che mi seguiva e ci ho messo un po’ a seminarlo- sbuffò la ragazza, togliendosi il mantello scuro.
-L’hai riconosciuto?- le chiese l’altro, preoccupato.
-No, indossava un mantello come me e comunque era troppo buio per vederci bene… cercherò di stare più attenta. Le nuove reclute sono arrivate?-
-Un quarto d’ora fa. Silente le ha già presentate agli altri-
Dorcas seguì Benjy lungo il corridoio ed entrò in una stanza largamente illuminata. Con un moto di sorpresa vide, intenti a chiacchierare con la McGranitt, Lily, Peter e Remus. Guardandosi intorno, e con un ulteriore sobbalzo, notò anche James e Sirius.
-Non ci posso credere- disse ad alta voce con un enorme sorriso.
A queste parole i ragazzi si voltarono verso di lei e le sorrisero a loro volta.
-Dorcas!- esclamò felice James, correndo ad abbracciare il suo vecchio Capitano.
-James! Non avrei mai creduto che le nuove reclute foste voi!- disse lei, ricambiando l’abbraccio.
-E invece eccoci qua. Siamo matti, eh? Ma d’altronde siamo Grifondoro- rispose lui facendole l’occhiolino.
Dorcas scoppiò a ridere, liberandosi della tensione che l’aveva afferrata durante l’ultima ronda.
A quel punto Sirius si fece avanti, sorridendo malandrino.
-Capitano- disse, esibendosi in una sorta di inchino.
-Ciao Sirius- rispose Dorcas, guardandolo negli occhi.
Era cambiato: non era più il ragazzino che andava in giro a fare scherzi e che si intratteneva con lei alla fine degli allenamenti. Era cresciuto ed era finalmente diventato grande.
Mentre si sorridevano a vicenda Dorcas pensò che, forse, adesso sarebbe potuto arrivare il momento giusto per lei e per Sirius. Dopotutto, com’era quel detto Babbano che le aveva detto Julia? CBCR: Cresci Bene Che Ripasso.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
My Space.
Bene bene bene, buona sera. Questo sgorbio è, come scritto sopra, per il compleanno della mia cara Wynne. L’idea mi sembrava l’ottava meraviglia del mondo, il risultato sinceramente mi fa un po’ schifo, ma come si dice? E’ il pensiero che conta.
Sinceramente temo che Sirius sia un po’ troppo OOC, ma in fin dei conti qui ha solo tredici anni. E… va beh, avrei mille cose da dire ma mi dilungherei troppo, quindi taccio =P
Niente, spero che questa versione un po’ alternativa di Dorcas e Sirius vi sia piaciuta… prometto che prima o poi scriverò su loro due qualcosa di più decente di questo -.-
Au revoir!
Nip
 
P.S. Non posso credere di aver usato un titolo così stupido xD
  
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