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Autore: mey chan    25/01/2013    6 recensioni
Bilbo, possessore di grande altruismo, finisce per inoltrarsi nel bosco alla ricerca di Kili e Fili, preoccupato per la loro incolumità. Sarà proprio Bilbo invece, smarrita la strada, a vagare invano in mezzo ad alberi e cespugli. Per fortuna, Thorin riuscirà a trovarlo... e ad avere una quasi civile conversazione con lui.
- Thorin/Bilbo, Fili/Kili accenni
“Direi che… è stato un racconto interessante, davvero,” cominciò Bilbo, tremando appena al ricordo dell’improvviso aumento di voce da parte del nano “gli orchi non devono affatto essere facili da sconfiggere, certo, ammetto di non essere esperto dei suddetti esseri, tuttavia credo di poter affermare che—”
“Ahia! Kili, era la mia mano quella!”
“Lo so!”
“Aspetta che ti prenda e—”
“Devi prima riuscirci!”
Fu una questione di attimi; Bilbo potè quasi affermare di aver visto Kili alzarsi in piedi di scatto e correre verso l’entrata del bosco, seguito a ruota dal fratello che, nel frattempo, gli lanciava epiteti poco carini. Le loro grida si persero nel giro di quasi un minuto e il povero Hobbit, ormai solo, si strofinò i piedi fra loro.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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“… e dopo aver scorto anche l’ultimo orco, mi sono lanciato all’attacco e…SBAM!”
Bilbo emise un basso lamento, stringendosi nelle spalle.
“O forse era più THUMP, Fili?”
Il suddetto ci pensò un poco, per poi sorridere al fratello.
“Thump è più azzeccato. Si tratta pur sempre di una freccia scagliata, no?”
“Allora... THUMP! L’orco cadde a terra, esanime. Mi avvicinai adagio per controllare che fosse effettivamente morto, facendo ben attenzione a un possibile contrattacco e… nulla. Non respirava più. Ed è così che io, Kili, posi fine all’attacco di quei maledetti orchi!”
Finì il discorso alzandosi in piedi e compiendo un accennato inchino, rendendo grazie a immaginari spettatori in preda agli applausi.
“Avete gradito la storia, Mastro Baggins?” domandò, ridacchiando appena.
“Oh, sì… sì! Assolutamente, mi complimento per la vostra bravura!”
“Troppo gentile, davvero!”
“Già, ma ormai ti sei montato la testa, fratello…”
“Sia mai, Fili, non sono mica come te!”
In breve tempo il minore, istigato da una boccaccia del fratello, balzò con le mani aperte al collo dell’altro, simulando un soffocamento.
“Direi che… è stato un racconto interessante, davvero,” cominciò Bilbo, tremando appena al ricordo dell’improvviso aumento di voce da parte del nano “gli orchi non devono affatto essere facili da sconfiggere, certo, ammetto di non essere esperto dei suddetti esseri, tuttavia credo di poter affermare che—”
“Ahia! Kili, era la mia mano quella!”
“Lo so!”
“Aspetta che ti prenda e—”
“Devi prima riuscirci!”
Fu una questione di attimi; Bilbo potè quasi affermare di aver visto Kili alzarsi in piedi di scatto e correre verso l’entrata del bosco, seguito a ruota dal fratello che, nel frattempo, gli lanciava epiteti poco carini. Le loro grida si persero nel giro di quasi un minuto e il povero Hobbit, ormai solo, si strofinò i piedi fra loro.
“Beh, immagino che… siano capaci di tornare indietro. Abbiamo percorso quel bosco stamattina per giungere fino a questa radura… inoltre è pomeriggio e il sole ancora non è calato… sono responsabili, no?”
Assalito da dubbi e un poco dal senso di colpa per essere stato ancora una volta inerme al susseguirsi degli eventi, Bilbo sospirò pesantemente, alzandosi a sua volta e stiracchiando le gambe.
“Spero solo che non si siano allontanati troppo.”





“Il bosco, avete detto?”
“Sì! Mi sono preso la mia rivincita!”
Kili sbuffò, massaggiandosi il collo.
“Se non mi fossi distratto, allora non saresti riuscito a prendermi!”
“A prenderti e a strozzarti, fratello.”
“D’accordo, d’accordo, vi siete divertiti.” Disse Balin, scuotendo la testa.
“E Bilbo? L’avete lasciato solo?”
I due fratelli puntarono gli occhi verso Bofur, diventando d’un tratto pensierosi.
“Beh, dato che avevamo stipulato che avremmo ripreso il cammino domani mattina, avevamo chiesto a Mastro Baggins di accompagnarci vicino al bosco per rilassarci un po’…”cominciò Kili, annuendo alle sue stesse parole.
“Poi tu mi hai aggredito perché non ho apprezzato le due fantomatiche doti da arciere,” lo scimmiottò “e ti ho rincorso dentro il bosco. Poi siamo venuti direttamente qui.”
“Pensavamo che fosse tornato qui da voi già da prima!” concluse Kili.
“Probabilmente sarà ancora dove l’avete lasciato, ad aspettarvi. Andate, e portatelo qui, che è pronta la cena.”
“Sì, Balin!”





“Di qui non sono già passato… oppure sì?” domandò flebile Bilbo, guardandosi attorno con aria studiosa.
“Kili… Fili?” chiamò ancora, osservando come quegli alberi paressero tutti uguali.
“Devo mantenere la calma… probabilmente sono qui vicino, oppure mi stanno aspettando fuori dove eravamo prima… sì, certo, altrimenti li avrei già trovati. Allora devo solo,” rabbrividì, come un uccello nero emise uno strano verso “… tornare indietro.”





“Che cosa vuol dire che è scomparso?”
“Quello che ho detto, Bofur! Non c’è! Abbiamo controllato ma non c’era più!”
“Siete sicuri?”
“Sì, Balin, sì!”
“Ma è ora di cena, dove può essere andato?” domandò Bombur, impensierito.
“Il bosco.” Pronunciò per la prima volta Thorin, facendo porre l’attenzione immediatamente alla sua persona.
“Il bosco, ma—”
“Thorin ha ragione,” continuò Balin “probabilmente si è preoccupato e vi è venuto dietro, sperando di trovarvi.”
“Ma noi non l’abbiamo mai visto!”
“Deve aver percorso un altro sentiero.”
“E adesso…” azzardò Fili “dov’è?”
I nani tacquero, finché Thorin non riprese parola.
“Ancora nel bosco. Avrà per certo smarrito la strada.”
“Per fortuna non ci sono animali feroci qui! Dobbiamo assolutamente ritrovarlo!”
Balin frenò lo spirito di Kili, lanciandogli un’occhiata ammonitrice.
“Adesso è buio e non è prudente aggirarsi da soli nei boschi. Non senza un’esperienza alle spalle capace di non farti smarrire la strada.”
“Qualcuno dovrà pur—”
“Vado io.”
Kili girò la testa verso Thorin, ansioso.
“Mi dispiace.” Disse poi, abbassando il capo per l’avviso di vergogna che sentì affluirgli al viso.
“Dispiace anche a me.” aggiunse Fili, guardandolo con espressione dispiaciuta.
Thorin squadrò i nipoti, accennando uno sbuffo.
“Non ci metterò molto.”
“Vuoi che qualcuno di noi ti accompagni?”
“Ho accumulato l’esperienza necessaria per andare da solo, Balin. Cominciate a mangiare.”





“Dunque, se proseguo da questa parte, dovrei esserci quasi.”
Il ramo appena calpestato per sbaglio gli fece arcuare le spalle.
“Non è niente! Bilbo Baggins, calmati, non è niente.” Ripeté a se stesso, respirando lentamente.
“Devo solo… mantenere la calma. Riuscirò a uscire da qui.”
Con in testa queste parole, e nella mente l’immagine dei suoi bizzarri compagni di viaggio, specie l’espressione truce che Thorin gli avrebbe sicuramente elargito al suo ritorno, Bilbo proseguì il cammino, sperando in cuor suo che quella fosse la volta buona per intravedere l’uscita di quel fitto bosco.












Ambientata con non-precisione in una tappa immaginaria del viaggio; probabilmente più vicino all’inizio ma non troppo, per creare un’attrazione tra i due un po’ sviluppata. Bilbo non ha avuto nessun’esperienza con gli orchi e la compagnia non ha subito nessun attacco da parte dei suddetti orchi. Il racconto a cui accenna Kili è inventato. Gandalf al momento non c’è, però apparirà. Spero di riuscire ad attenermi all’IC il più possibile, però ho solo il film su cui fare affidamento. Spero comunque che vi sia piaciuta fin qua ^^
Grazie per la lettura, al prossimo capitolo!
  
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