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Autore: KissOfPayne    26/01/2013    1 recensioni
E quando senti che il mondo ti sta crollando addosso ho imparato a mie spese che non devi perdere le speranze, che si deve andare sempre e comunque avanti, guardare il cielo e avere la certezza che dopo una tempesta c'è un arcobaleno che illuminerà anche il nostro cielo...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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E DIRE CHE MI FIDAVO...



Va bene ammetto… Stare da sola in un bar alle dieci di sera non è il massimo per una ragazza di 21 anni, e ora che ci penso, mi farei offrire volentieri una birra da questo bel cameriere che mi gira attorno da quando sono entrata nel locale.
Kim, ma cosa pensi? Torna in te! Ricordati, tu sei qui solo perché stai aspettando tuo marito. Già, ero lì perché mio marito mi aveva dato un appuntamento per comunicarmi qualcosa di molto importante.
-Kim, scusa ma ho avuto un contrattempo e poi c’era traffico- disse Scott avvicinandosi a me con fare molto freddo e distaccato, avevo capito che c’era qualcosa che non andava ma cercai di non farglielo capire, tanto nell’ultimo periodo succedeva quasi ogni giorno, quindi non ci facevo più caso.
-Scott, che succede, ti vedo stravolto.
-E che sto lavorando molto in questi ultimi mesi- cercò di giustificarsi lui, ma no, questa volta non gliel’ avrei data per vinta.
-Scott, non sono una bambina, allora o mi dici quello che sta succedendo o mi dici quello che sta succedendo? Allora? Ti tocca una scelta facile.
-Ecco Kim…
-Ecco Kim un bel niente, smettila di fare il misterioso sul pisello e dimmi che diavolo succede!
-Ho incontrato un'altra.
-Ecco ci voleva tanto? Aspetta, tu hai fatto cosa?
-Si ho incontrato una ragazza che mi capisce e non mi assilla come invece fai tu.
-Oh scusa tanto se sono tua moglie.
-Già, ora ti renderai conto che è stato solo un enorme sbaglio che abbiamo commesso.
-Peccato che tu te ne sia accorto dopo tre anni.
-Non è colpa mia Kim.
-No, giusto, ora sarebbe colpa mia, vero?
-Sei tu quella che si comporta da pazza.
-Certo, perché io vado a lavoro, torno a casa ti preparo da mangiare, ti lavo i vestiti, faccio tutte le faccende che farebbe una normale casalinga e poi sei tu quello a cui non va mai bene niente.
-Si ma tu non mi lasci i miei spazi.
-Spazi? Quali spazi, visto che rientri alle dieci quanto tutto va bene. No, ma va bene così, vorrei sapere solo una cosa… Da quanto?
-Un anno.
-E in tutto questo tempo tu non mi hai detto niente, hai fatto finta che tutto andasse bene, mi guardavi negli occhi e mi dicevi che mi amavi. Sei solo un bastardo e ora sparisci dalla mia vista, e non avere il coraggio di ritornare a casa mia.
Lui non protestò e se ne andò, probabilmente aveva già portato via tutte le sue cose. Mi sentivo uno straccio, il mondo intero mi era crollato addosso e ora l’unica cosa che volevo fare era piangere, la persona che amava di più mi aveva tradito per tutto questo tempo pur facendomi la faccia lavata. Quanto posso odiare questo genere di persone! Perché devono giocare con i sentimenti della gente? Chi si credono di essere?
Poggiai il viso sul tavolo del bar, non ce la facevo più, quanto sentii qualcuno appoggiarmi una mano sulla mia, ma non volevo parlare con nessuno, tantomeno guardarli negli occhi.
-Non serve che tu dica niente- disse lo sconosciuto  e notai che aveva la voce più bella e roca che avessi mai sentito.
-E perché mai dovrei dire qualcosa?- dissi alzando lo sguardo.      
-Scusa, non volevo immischiarmi nei fatti tuoi.
-Fa niente, scusami tu, non dovevo prendermela con te, tu non c’entri niente. Comunque hai sentito qualcosa?
-Veramente ho sentito tutto.
-Ehh?
-Hai gridato così forte che ti potevano sentire benissimo da venti kilometri.
-Ohh, non me ne sono resa proprio conto.
-Vuoi che ti porto qualcosa?
-Si, una birra.
-Che ne dici di una cioccolata calda?
-Tanto se insistessi a dire che voglio la birra non me la porteresti lo stesso, vero?
-Risposta esatta!-detto questo se ne andò a ordinare la cioccolata calda.
Era un bellissimo ragazzo, anche se non  era proprio l’icona della responsabilità e della serietà, però sembrava un bravo ragazzo. Con due bellissimi occhi verdi, dei ricci che gli incorniciavano il viso e due belle fossette, le avevo potute benissimo notare, visto che faceva lo scemo per tirarmi su di morale.




SPAZIO AUTRICE
Ciau a tutte carotine mie!!!
Dovete scusarmi, ma è la prima FF che scrivo, quindi dovete scusarmi, ancora ci devo prendere la mano.
Mi raccomando, però recensite in tanti...
A presto amori mie!!!
Lei è la mia Kim...
  
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