Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: jas_    26/01/2013    24 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





 

Prologo

 
 
«Molly non credo che sia una buona idea» ribadii per l'ennesima volta, mentre la mia migliore amica - un vero vulcano di energia - mi trascinava giù per le imponenti scale di casa mia.
Si arrestò di scatto, rischiando di farmi cadere a rotoli fino al piano inferiore, e poi si voltò nella mia direzione fulminandomi con i suoi occhi di ghiaccio.
«Senti Victoria» sibilò a denti stretti, «i miei non mi lasciano andare alla festa se non ci sei anche tu perché ti reputano una ragazza seria, responsabile e bla bla bla. Quindi tu ora ti fai sparire dal viso questa espressione più simile a quella di un deportato di Auschwitz, vai dai tuoi con un sorriso gentile ed educato e dici loro che vieni a dormire da me, okay?»
Sospirai alzando gli occhi al cielo, forse uno sforzo potevo farlo, pensai, infondo Molly mi era sempre stata d'aiuto quando volevo staccare un po' la spina da quell'ambiente così formale nel quale ero cresciuta. «Però che sia la prima e l'ultima volta» dissi decisa.
Molly si fece scappare una breve risata, «si vede proprio che non sei mai stata ad una festa di Tomlinson!» esclamò divertita, mantenendo comunque basso il tono di voce.
La guardai confusa, «che intendi dire?»
Molly mi osservò con uno sguardo che avrei osato definire compassionevole, prima di rispondermi.
«Louis organizza le feste migliori di tutta l'Inghilterra, ma che dico! Di tutto il mondo! Ti divertirai anche se non vorrai, te lo garantisco io.»
Più Molly andava avanti a parlare più ci capivo sempre meno. Perché mai le feste di questo Louis dovevano essere le migliori del mondo? Che poi come al solito Molly esagerava coi termini. E se questo Tomlinson era davvero un personaggio così popolare, perché io non avevo la minima idea di chi fosse?
Sospirai superandola e raggiungendo i miei in salotto, intenti a guardare un film dall'aria noiosa.
«Io vado a dormire da Molly...» li avvertii riluttante.
Mia madre annuì allegra, «l'hai preso lo spazzolino da denti?»
Alzai gli occhi al cielo divertita, «sì mamma.»
«Bene, allora divertiti ma ricordati che domani dobbiamo andare a messa!»
«Certo, sarò a casa per le dieci.»
Li salutai e tornai in corridoio dove Molly mi stava aspettando, «allora?» domandò curiosa.
Annuii poco entusiasta, «verrò alla festa, si fidano di me» borbottai mentre mi facevo trascinare fuori di casa.
 
«Molly non credo che il mio sia un abbigliamento consono alla situazione!» gridai, per sovrastare il rumore della musica assordante che mi rimbombava nei timpani.
«Vì siamo ad una festa! Quando potresti mettere un vestito del genere se non in occasioni simili?» ribatté, guardandosi in giro, molleggiando sulle gambe a ritmo della canzone in console in quel momento.
«Nel caso qualche giorno dovessi ritrovarmi a battere la strada» borbottai tra me e me, mentre cercavo di abbassare un po' il vestito con l'intento di coprirmi le gambe, ma senza risultati soddisfacenti.
Cominciai ad osservare la folla che occupava quella che doveva essere la pista, metà della gente non sapeva ballare - non che io fossi capace - ma loro sembravano un vero e proprio gregge di pecore. Erano ammassati in uno spazio decisamente troppo stretto, si strusciavano tra di loro tenendo i bicchieri più in alto per evitare di rovesciare il contenuto per terra. Trovavo quell'immagine alquanto raccapricciante, non per niente odiavo le feste.
«Vuoi qualcosa da bere?» mi domandò Molly, facendomi tornare alla realtà.
Ci pensai su un attimo, «dell'acqua» dissi poi.
Molly trattenne una risata, «acqua?» ripeté poi incredula, «non credo ci sia nemmeno dell'acqua qua!»
La fulminai con lo sguardo,  «esisterà l’acqua corrente, no?» ribattei stizzita.
Lei alzò gli occhi al cielo e prima che potessi dire qualunque cosa, sparì dalla mia vista. Mi guardai in giro spaesata, poi decisi di appoggiarmi al muro poco distante da me, ritentando invano di abbassare un po' quel mini abito che Molly mi aveva costretta ad indossare.
Pochi secondi dopo tornò con in mano un bicchiere, che non conteneva certamente dell'acqua, e una birra.
«Te l'avevo detto io che non c'era l'acqua!» cercò di difendersi lei, di fronte al mio sguardo poco contento.
«Però assaggia lo stesso» continuò Molly, prendendo un sorso da quello che doveva essere il mio bicchiere, prima di porgermelo.
La osservai scettica per alcuni istanti, «che cos'è?» chiesi poi, riluttante.
«Non ne ho idea! Non conosco la ricetta di un solo cocktail ma questo qua è buono, bevi un sorso e poi se non ti piace lo finisco io.»
Mi portai il drink sotto al naso e lo annusai, sapeva di fragola, e dovevo ammettere che l’odore non era male.
«Non è veleno» mi prese in giro Molly, vedendo la mia espressione poco convinta.
«Non ho detto questo» borbottai corrucciata.
Molly sospirò alzando gli occhi al cielo, «Vì ascolta, devi lasciarti un po' andare! Sei una ragazza bravissima, ma a volte anche un po' troppo! Divertiti, non pensarci sempre su dieci minuti prima di scegliere se fare una cosa o no! È la festa di fine anno, dannazione! La scuola è finita, ci aspettano tre mesi di totale relax, quale occasione migliore per festeggiare? Mi sembri un'ottantenne.»
«Non sono un'ottantenne!» ribattei.
«Appunto!» Molly rise, «allora cosa stai aspettando?»
Guardai quel liquido rosso contenuto nel bicchiere che avevo in mano e poi spostai lo sguardo sulla mia amica che mi osservava in attesa di un qualcosa.
«Oh, hai ragione!» esclamai, portandomi il bicchiere alle labbra e bevendo il cocktail in un sorso.
Dovevo ammetterlo, era davvero buono.
 
Mi guardai intorno alla ricerca disperata di Molly, ma sembrava essere sparita nel nulla. Mi appoggiai una mano sulla fronte e chiusi gli occhi cercando di fare mente locale nonostante la testa mi girasse, e non poco.
Ero a casa di Louis. Louis Tomlinson. Non avevo idea di che faccia avesse il tipo ma in quel momento quello era l'ultimo dei miei problemi. I miei erano tranquilli, sarei stata a dormire da Molly, l'importante era tornare a casa per le dieci, e anche quello era a posto.
Riaprii gli occhi di scatto, cercai di ignorare le luci colorate che sembravano funzionare ad intermittenza e feci scorrere lo sguardo su ogni volto che mi capitava sotto tiro. Non avevo idea di che ore fossero, ero arrivata alla festa verso le dieci, Molly mi aveva offerto un drink, e poi un altro ancora, assicurandomi sul fatto che non fosse forte. Poi ero andata io in cucina alla ricerca di qualcosa da bere, e ad ogni sorso che mandavo giù mi sembrava di sentirmi più leggera, libera e felice. Presi il telefono dalla borsa che avevo sempre avuto la coscienza di tenermi stretta e mi accorsi che fortunatamente non era nemmeno mezzanotte, ma di Molly nemmeno una chiamata. Forse era con un ragazzo, se l'avessi disturbata in quel momento probabilmente mi avrebbe uccisa. Mi passai una mano tra i capelli sforzandomi di far passare quel mal di testa che mi tartassava la mente come un martello pneumatico ma mi resi conto che non dipendeva da me. Finii in un sorso il liquido contenuto nel bicchiere che mi ero accorta solo in quel momento di avere in mano e cercai di allontanarmi dalla pista senza cadere per terra. Le persone che mi stavano intorno non si preoccupavano minimamente di non spingere o altro, mi sentivo stretta tra corpi di sconosciuti come una sardina ma allo stesso tempo venivo sballottata a destra e sinistra senza che potessi fare qualcosa. I tacchi vertiginosi che Molly mi aveva costretta ad indossare non facevano altro che rendere più difficile la mia impresa già ardua di rimanere in piedi, con l'equilibrio reso ulteriormente instabile dall'alcol che avevo ingerito.
Mi resi conto di essere quasi uscita da quella trappola, cercai di accelerare il passo per quanto mi fosse possibile ma sentii qualcuno prendermi per i fianchi, e poi il buio.


 

-



Eccomi qua con la nuova storia come promesso!
Il Prologo è un po' corto però volevo lasciarvi la suspence del non sapere cosa succede dopo, suspence che andrà avanti per un po', diciamo HAHAHA
Vi ho già detto troppo, spero che seguirete questa storia perché a me piace abbastanza :)
Non so che altro dire, se non di farmi sapere che ne pensate di questo inizio insignificante! La storia è già fatta e finita e dura 23 capitoli (o 24, non ricordo HAHAH) poi credo scriverò una one shot con gli stessi protagonisti ma non so ancora se avrà a che fare con la trama di questa long oppure no. Pooooooi, ci sarà anche un mini mini spin-off dal punto di vista di Zayn che posterò man mano che va avanti questa fan fiction per non spoilerarvi niente :)
Altra cosa - è l'ultima, giuro! - vorrei ringraziare di cuore Agata aka @breakfastataghs aka Egg___s per avermi fatto due volte il banner perché io sono una rompipalle, è stupendo, quiiiindi, grazie Agh ♥
Credo di avere finito, fatemi sapere che ne pensate, ci tengo molto!
Alla prossima,
Jas 

 

   
 
Leggi le 24 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: jas_