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Autore: Lady Atena    26/01/2013    1 recensioni
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Dalla TonyPepper alla IronFrost, con intermezzi di pura amicizia tra gli Avengers.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Loki, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Battutacce di ghiaccio tra geni esibizionisti.'
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Tabella: Nero

01.Notte 02.Inchiostro 03.Corvo
04.Paura 05.Liquirizia 06.Scelta libera

Progressi: 6/6



Titolo: Change.
Autore: Lady Atena.
Fandom: The Avengers.
Personaggi: Banner; Loki; Tony.
Paring: Accenni Tony/Loki.
Genere: Introspettivo, Slince of life.
Rating: Giallo.
Tabella: Nero.
Prompt: Notte, Inchiostro, Corvo, Paura, Liquirizia, Morte.
Note: Ho finito. E speriamo sia finito anche il mio blocco dello scrittore, ho due fiction da aggiornare e almeno una da recensire <3

Nero.

Notte.

Loki sentì la porta cigolare, sollevò il capo dal libro e lo chiuse; piegò la testa di lato facendo ondeggiare qualche ciocca nera, sorrise ferino socchiudendo gli occhi.
“Stark. Mi sorprende vederti sveglio e sobrio a quest'ora di notte” disse.
Tony sbuffò, spinse la porta chiudendosela alle spalle e si poggiò al muro; incrociò le braccia sotto il reattore ARC, la luce bluastra gli illuminava il pizzetto e le guance.
“Lo so che è difficile, ma questa è casa mia. Sono libero di girare dove voglio all'orario che preferisco” disse.
Loki poggiò il libro sul comodino, si mise le mani in grembo intrecciandole tra loro e socchiuse le labbra, lasciando intravedere i denti bianchi.
“Noto un accenno d'inquietudine nella tua naturale ironia. Il tuo turbamento giunge quindi a questi livelli?”.
Tony si passò una mano tra i capelli castani, sbuffò e si avvicinò.
“Il punto, Psycho” iniziò “È che ancora non mi hai spiegato perché ti sognavo ogni notte”.
Loki scosse il capo, poggiò le spalle contro il muro e sorrise.
“Mi pare di avertelo già detto, Stark. Non puoi affermare con certezza che io abbia fatto qualcosa”.
Tony roteò gli occhi, si sedette sul letto e vi poggiò le gambe; mise la schiena contro il muro intrecciando le mani sopra il reattore. Sogghignò, si voltò verso Loki e socchiuse gli occhi.
“Vorrà dire che ti ricambierò il tormento notturno, piccolo cervo”.

Inchiostro.

Loki intinse la penna d'oca nell'inchiostro, la ticchettò contro il bordo del contenitore facendo colare qualche goccia nera; sollevò la penna portandola sul bordo del foglio rigato. Tracciò un semicerchio, risalì verso l'alto e tracciò un altro semicerchio. Staccò la penna dal foglio, sentì dei passi e alzò il capo. Tony guardò il foglio, la penna d'oca e il contenitore d'inchiostro; arricciò il naso sollevando le sopracciglia e si voltò verso Loki, un occhio era sgranato e l'altro socchiuso.
“Tu scrivi ancora con questo?” domandò.
Loki sospirò, poggiò la punta della penna sul foglio e tracciò una linea verticale; vi fece un trattino diagonale sulla punta.
“Più è primitivo lo strumento con cui si tracciano le rune, più efficiente è la magia. Non per nulla, l'inchiostro più adeguato è il sangue umano, Stark”.

Corvo.

Tony si ticchettò con il medio sul labbro inferiore, incassò il capo tra le spalle e piegò la schiena in avanti; strusciò un piede in terra sporgendo le labbra, mugugnò.
“Vediamo. È vero che puoi diventare un corvo?” domandò.
Loki socchiuse le palpebre, inspirò, alzò il capo e chiuse il libro; lasciandovi il dito indice al centro.
“Non hai più alcuna idea per tediarmi, se ti rifuggi in convinzioni di questo genere”.
Tony sogghignò, abbassò il braccio e poggiò le spalle contro lo schienale del divano; piegò il capo di lato.
“Non sottovalutarmi, piccolo cervo” disse.
Loki espirò pesantemente, chiuse gli occhi; poggiò il libro sul tavolino al suo fianco e si alzò, raggiunse Tony, si piegò in avanti e aprì gli occhi.
“Allora ponimi quesiti più accattivanti, Stark” sussurrò.
Tony sporse il capo, guardò il semidio negli occhi e accentuò il ghigno.
“Non posso chiederti se ti sei fatto un cavallo, Psycho. Mi hai dimostrato di essere più pudico di una vergine al primo amore”.

Paura.

Tony incrociò le braccia, socchiuse gli occhi e sogghignò; si piegò in avanti.
“Hai paura, Psycho” dichiarò.
Loki chiuse il libro con un tonfo, si alzò e lo lasciò sulla sedia; si sistemò una ciocca nera dietro l'orecchio avanzando a passi lunghi, sollevò il mento socchiudendo gli occhi.
“Avevo intuito tu fossi un avventato, Stark, ma non immaginavo possedessi tendenze masochistiche”.
Tony accentuò il ghigno, allargò le braccia.
“Non avrei ospitato uno psicotico con complessi d'inferiorità che ha quasi conquistato la Terra ed è arrivato a tanto così dall'eliminarci tutti, altrimenti”.
Loki strinse le labbra, inspirò e si fermò a due passi da Tony; si sporse in avanti guardandolo dall'alto, sogghignò.
“E sentiamo, Stark, di quale situazione dovrebbe possedere timore un Dio eterno come me?”.
Tony lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi, le iridi castane si scurirono tendendo al nero e avvicinò il volto a quello di Loki; le labbra tese e strette tra loro.
“Di legarti a qualcuno che invece non è eterno, piccolo cervo”.

Liquirizia.

Banner strinse le labbra e si piegò in avanti, portò una mano davanti alla bocca; lanciò un'occhiata a Loki seduto sul divano, si girò verso Tony, gli occhiali gli scivolarono sul naso e Banner socchiuse gli occhi.
“Sicuro di non essere sotto incantesimo?” sussurrò.
Tony sbuffò, roteò gli occhi e afferrò il bicchiere, il ghiaccio tintinnò contro il vetro quando lo piegò. Deglutì il liquido ambrato fino a svuotare il bicchiere, abbassò il braccio e sogghignò.
“Sicuro. Lo ospito da più di tre mesi oramai” disse.
Banner deglutì, si morse il labbro e guardò nuovamente Loki. Il semidio alzò il capo dal libro, assottigliò lo sguardo; sogghignò e inclinò la testa di lato facendo ondeggiare i ciuffetti neri. Riabbassò il capo tornando a guardare le pagine, Banner si portò una mano al polso.
“Non vorrei distruggerti casa, Tony” mormorò.
Tony scrollò le spalle, allungò la mano e prese da una ciotola tre gomme nere; le mise in bocca masticandole, sogghignò.
“Se ti fai venire la pressione alta non potrò offrirti la specialità del piccolo cervo, brother”.
Banner inarcò un sopracciglio, sentì un tonfo e dei passi, alzò il capo e Loki gli sorrise. Si chinò, prese una liquirizia dalla ciotola e la portò davanti agli occhi di Banner, tenendola tra pollice e indice.
“Stark trova che siano particolarmente buone, dottore. Le offrirei di usufruirne, ma sono sicuro che le sembrerebbe una provocazione”.
Tony inarcò un sopracciglio, afferrò una manciata di liquirizie e le ingoiò; deglutì, tossicchiò e arricciò il naso.
“Perché gli dai del lei? Non dirmi che discrimini il mio fratellino verde solo per il colore” chiese.
Banner si schiaffeggiò il volto, inspirò e scosse il capo. Loki sorrise.
“Esclusivamente poiché lui, contrariamente a te, ha un quoziente intellettivo, Stark”.

Scelta libera. Morte.

Loki sospirò, scosse il capo e socchiuse gli occhi.
“Thor è partito per il regno di Hel e non farà ritorno, sta volta” sussurrò.
Intrecciò le mani tra loro poggiandosele in grembo, sulle gambe accavallate. Tony si voltò, inarcò entrambe le sopracciglia e arricciò il naso; poggiò sul banco il cacciavite e il bracciale dell'armatura, si avvicinò a Loki.
“Hai un altro dei tuoi sdoppiamenti, Psycho? Ho visto Point Break solo ieri”.
Loki voltò il capo verso Tony, arricciò le labbra e le lunghe ciglia nere fremettero.
“Non immaginavo riuscissi a comprendere i riferimenti alla nostra cultura, Stark”.
Si portò una mano ai capelli, prese due ciocche corvine e le sistemò dietro l'orecchio.
“Ho incontrato Thor sta mane. Ha annunciato che mi perdona ogni torto ed è pronto a sopportare millenni di patimenti pur di pagare quelli che mi ha inflitto”.
Tony arricciò il labbro, inspirò e si piegò; incrociò le braccia sotto il reattore ARC socchiudendo gli occhi, schioccò la lingua sul palato e si piegò poggiandosi al tavolinetto.
“E quindi lo dai per morto? Non è molto carino”.
Loki chiuse gli occhi, strinse le labbra e scosse il capo.
“Stark, porresti mai termine alla tua fuga da ogni regola?”.
Tony ghignò, si sedette sul tavolinetto.
“Nemmeno morto! La faccia di Monocolo e Captain Ghiacciolo è troppo esilarante”.
Loki sospirò, aprì gli occhi e guardò Tony, arricciò il labbro.
“Forse hai ragione, Stark. Se Thor ha rinunciato alla sua tipica irruenza, è molto più che morto”.

 

 


  
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