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Autore: bells swan    27/01/2013    4 recensioni
Bella Swan, ragazza carismatica, è fidanzata con Jacob Black.
Edward Cullen, stimato uomo d'affari, è sposato con Tanya Denali.
Cos'hanno in comune Bella e Edward? Niente, a parte poche ore di sesso settimanali...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buona domenica a tutti (:
Ebbene, rieccomi con la pubblicazione di questa mia vecchia storia. Ve lo avevo promesso, e pian pianino sto mantenendo la mia promessa ^.^
Come al solito, lascio il testo della storia uguale a quando l’ho cancellata: ci saranno anche le vecchie note, quindi.
Spero riprenderete la lettura di questa storia con passione. Ci tengo molto a questa, e presto ri-pubblicherò anche You Changed My Life :)
 
 
 
La prima volta che ho visto Edward avevo diciassette anni, ero una bambina, non avevo un fidanzato, ed ero ancora vergine.
La seconda volta che ho visto Edward avevo diciotto anni, ero una ragazza, non avevo un fidanzato, ed ero ancora vergine.
La terza, e definitiva, volta che ho visto Edward è stato ieri, ho diciannove anni, non ho un fidanzato, e non sono più vergine. Grazie, Edward.
 

Tre anni dopo

 
Il vestito che ho indossato per il matrimonio di Carmen è lungo, di colore nero, con ricami e con un’ampia scollatura sulla schiena e modesta davanti. I capelli li ho legati in una bassa coda morbida che ricade su una spalla e ho preferito un trucco molto leggero e naturale ad uno più ricercato. Scarpe dal tacco quindici e borsetta coordinata.
Davanti allo specchio, accarezzo i miei fianchi per sistemare eventuali pieghe del vestito, decidendo che sì, sono perfetta. Almeno stasera.
Il campanello suona, facendomi irrigidire per un solo secondo.
Con lentezza, senza preoccuparmi di far attendere il mio accompagnatore, scendo le scale dirigendomi in salotto. Prendo lo scialle e, borsetta in mano, apro la porta.
Jacob è lì, davanti a me, con un meraviglioso smoking nero. È stupendo, come sempre d’altronde.
“Bella, sei bellissima” annuncia, lasciandomi un breve bacio sulle labbra.
Gli sorrido, chiudendo la porta dietro di me. “Tu non sei da meno, amore” rispondo, seguendolo verso la macchina.
Jacob, da perfetto cavaliere qual è, mi apre immediatamente la portiera, invitandomi ad entrare in auto. Assicuratosi che la portiera chiusa non abbia toccato il vestito sgualcendolo, fa il giro salendo anche lui.
“Ti ho già detto che sei bellissima?” chiede, riaccendendo il motore.
Sorrido, rivolgendomi a lui. “L’hai detto tre secondi fa” ribatto languida.
Sorride divertito. “Non è colpa mia.” Mi lancia una veloce, maliziosa occhiata. “Sei davvero troppo bella per non fartelo dire una seconda volta. O una terza, amore mio.”
Sorrido soddisfatta. Era proprio quello che volevo sentire.
 
Il matrimonio di Jane con Dimitri si svolgerà a casa loro, la loro enorme casa. Alice, la sorella di Edward, si è occupata di tutto, essendo questo il suo mestiere. La ragazza è riuscita a mettere a nostra disposizione un posteggiatore che si occupasse delle nostre macchine.
Il ragazzo è un biondino davvero attraente, e benché faccia un lavoro così umile possiede un linguaggio molto ricercato. Se non l’avessi visto in divisa, probabilmente l’avrei scambiato per uno di noi.
Jacob gli affida le chiavi della macchina, scendendo e poi aiutando me a scendere. Mano nella mano con Jacob, entriamo in casa Volturi, sorridendo agli altri invitati. Poco a poco, stanno per arrivare tutti.
“Isabella, tesoro.”
Mi giro verso quella voce femminile, sorridendo quando scopro Sulpicia, la madre di Jane, avanzare verso di me. Mi abbraccia e io ricambio. “Come sta, Sulpicia?” chiedo, educata, Jacob sempre al mio fianco.
Dopo aver dato un bacio a lui, si rivolge a me sospirando. “Benissimo, cara. Mia figlia si sta per sposare e la cosa non potrebbe rendermi più felice” spiega sorridendo.
Annuisco alle sue parole. “E suo marito? Aro è con lo sposo?” domando, guardandomi intorno.
“No, in realtà è con Edward. Contrariamente a quanto ci aspettavamo, Edward è riuscito a liberarsi dei suoi impegni e, oltre a partecipare al ricevimento, parteciperà anche alla cerimonia nuziale.”
Annuisco ancora, improvvisamente pensierosa. Edward è già qui. Sinceramente, non so se esserne felice o meno.
“Oh, cara, devo andare. Alice mi ha chiesto di portarle il bouquet, credo che mi ucciderà visto il ritardo!” esclama, ridendo agitata.
“Non si preoccupi, Sulpicia, noi ci vediamo dopo.”
“Sì. Ah, sono appena arrivati i tuoi genitori. A presto, Jacob.” Se ne va così come si è presentata.
Mi volto verso la direzione indicata da Sulpicia, scoprendo i miei genitori intenti a parlare tra loro.
“Andiamo dai tuoi?” chiede Jacob.
Annuisco, prendendolo per mano.
“Tesoro, sei uno schianto” esclama mia madre vedendomi.
“Grazie mamma. Papà, ti trovo bene” aggiungo ridendo.
Sbuffa, abbracciandomi. “Ignora il mio abito. Comunque, tua madre ha ragione. Sei splendida.”
“Grazie” mormoro soddisfatta.
“Tra quanto credi inizierà la cerimonia?” continua.
“Tra mezz’ora, credo, ma non ne sono tanto sicura.”
“Oh be’, allora tanto vale sederci e restare in attesa.”
 
Edward non si è fatto vedere, al momento. Io, Jacob e i miei genitori abbiamo preso posto per assistere alla cerimonia nuziale, così come tutti gli altri ospiti. Di lui, però, nemmeno l’ombra.
Ma non appena ho la sensazione di sentirmi osservata, un brivido corre giù lungo la schiena. È arrivato. Non ho bisogno di voltarmi per dar credito ai miei pensieri, so che è così. Ma la curiosità è troppa. Sposto gli occhi dall’altare alla mia destra, essendo seduta a sinistra, e non rimango delusa.
Edward sta parlando con Sulpicia, il sorriso seducente sulle labbra e l’espressione convinta. Dopotutto, sa di essere bello quindi perché non vantarsene? Vicino a lui, sua moglie Tanya, che sorride gentilmente ascoltando i loro discorsi, l’espressione imbarazzata. Edward le cinge i fianchi, protettivo, e lei è appoggiata contro il suo petto, desiderosa di stargli vicino.
Una volta ero come lei: goffa, imbarazzante, ingenua… e con un malsano desiderio i compiacere quell’uomo. Una volta.
Sposto lo sguardo quando sento una mano accarezzarmi languidamente la schiena, chiudendo gli occhi quando brividi di piacere iniziano a percorrere il mio corpo. Alzo lo sguardo, sorridendo a Jacob.
Jacob ha la mia età ed è innamorato di me. Purtroppo, io non lo sono di lui. Ma non ha importanza; è bravo a letto e mi fa sentire bene, questo mi basta.
E poi, gran parte delle coppie presenti in questo matrimonio sta insieme solo per convenienza, per abitudine, per affetto… Edward e Tanya in primis.
Povera, lei mica sa che suo marito fino a ieri sera mi ha fatto venire tre volte…
 
“Bel matrimonio, non credi?” chiede Jacob, porgendomi una flûte di Champagne.
“Carino” concordo disinteressata, bevendo un sorso dalla e osservando annoiata in giro. Odio i matrimoni.
“Ma che piacevole sorpresa.”
La voce possente, leggermente roca e altamente mascolina di Edward si insinua fra me e Jacob, facendomi desiderare di essere nella doccia, a fare esattamente ciò che facevamo ieri notte io e lui.
Mi volto verso di lui, osservandolo con sufficienza. “Vorrei poter dire la stessa cosa, Edward” sussurro.
Edward ghigna, Tanya arrossisce, Jacob mi rimprovera. È una cosa successa talmente tante di quelle volte da risultare ormai noiosa.
“Isabella, sei stupenda questa sera.” Tanya cerca di alleggerire l’atmosfera facendomi un complimento e sorridendomi gentile.
“Lo so. Grazie comunque.”
Si scoraggia immediatamente. Imbarazzata, annuisce.
“Tanya, lasciala stare. Isabella certamente saprà di essere bellissima… Una ragazzina come lei passa sempre metà del tempo occupato per prepararsi a guardarsi allo specchio” mi deride Edward.
Non rispondo a questa provocazione, mi limito solo a fissarlo seriamente, facendogli capire la portata dei miei pensieri. Odio puro verso di lui.
Come ogni altra volta, Edward ricambia lo sguardo.
“Edward, andiamo?” sussurra Tanya, fissandolo ansiosa.
“Sì, Edward. Andate” li sprono, il tono di voce derisorio.
Edward stringe più forte Tanya, scoccandomi un’occhiata di fuoco. “A presto, Jacob.”
“Arrivederci, signor Cullen.”
Edward non mi saluta, né mi lancia una seconda occhiata. Se ne va via, portando con sè Tanya.
“Bella, ma perché fai così? Stavolta il signor Cullen non ha fatto nulla di male.” Jacob cerca di farmi, come sempre, la paternale alla fine di ogni incontro ma oggi non la voglio sentire.
Mi volto lentamente verso di lui, pronta a rispondergli. Non appena mi sento nuovamente osservata, però, opto per un’altra cosa. Utilizzare la bocca in modo più piacevole che parlare. Abbasso il viso di Jacob, baciandolo appassionatamente, la lingua che gioca con la sua. Jacob mi attira a sé, dimentico già di tutto.

 
 

Spazio autrice

 
Mmh… nemmeno il tempo di terminare una storia che già ne creo un’altra.
C’è da dire che mi piace l’Edward misterioso e tuttavia non puttaniere, credo che abbia molto fascino. E una Bella che sappia ciò che vuole, senza aver paura di prendersela e delle conseguenze che questo può portate mi piace ancora di più.
Scommetto non avrete capito molto di loro due, in questo capitolo, ma non vi preoccupate. È quello che volevo io. Posso solo dirvi che Bella è rimasta molto ferita – è questo che l’ha portata ad essere così fredda e cinica nei confronti dell’amore, un po’ come accade a Edward in varie altre storie − e che Edward è stato il suo primo uomo.
Non ci saranno aggiornamenti regolari, tutto dipende dall’ispirazione del momento.
 
 
   
 
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