Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Nemia    30/07/2004    10 recensioni
E se una mew mew si innamorasse di un alieno nemico?
Sarà possibile il loro amore?
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pai Ikisatashi, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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Amore alieno

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Piccola legenda:

“” = pensieri

_ _ = discorsi

Zakuro Fujiwara = Pam del cartone

Ho cambiato il suo nome perché mi sembra più carino nel manga, e poi per non confonderlo con Pie o Paddy!!! Spero capiate in egual modo lo svolgimento della storia! Buona lettura!!! Ah, dimenticavo… i personaggi di Tokyo Mew Mew che compaiono in questa fic NON appartengono a me ma alle splendide autrici di questo manga: Mia Ikumi e Reiko Yoshida…

*** ***

*** Niente è impossibile per coloro che amano… ***

*** ***

 

 

Nel loro ultimo combattimento con gli alieni, Zakuro aveva osservato a lungo Pie; mentre le altre lottavano contro i chimeri, lei era rimasta immobile e si fissavano a vicenda negli occhi.

Aveva capito da molto ormai che fra lei e quell’alieno era nato qualcosa, eppure non avevano potuto parlarsi, costretti a combattere ad ogni incontro. Zakuro sentiva che lui le voleva confessare qualcosa… ma lei aveva bisogno di dichiarargli i suoi sentimenti, di amare quell’alieno anche se sembrava una cosa impossibile… ma doveva esserci pure un modo per trovare un accordo fra le due razze, umani e alieni… avevano entrambi vissuto su quella terra, in fondo, e la cosa avrebbe potuto tornare utile ad entrambi, invece di sprecare inutile tempo nel combattere…

Fu distolta violentemente dai propri pensieri da un chimero-pesce che la colpì in faccia (quando si dice “essere presi a pesci in faccia”… ^-^ NdA). Si risvegliò dallo stato di trance in cui era caduta e con un grido si gettò a capofitto su un chimero-polpo:

_ RIBBON ZAKURO PURE!!!! _ , disintegrandolo. Voltò di scatto la testa verso di Pie e spiccò un salto nella sua direzione.

Finse di colpirlo, mentre gli sussurrava: _ Pie, stasera vediamoci a casa mia _

L’alieno rimase alquanto sorpreso, poi, dando a credere di colpirla, rispose a bassa voce: _ Sì… ti devo parlare… ci si vede… _

La mew mew sorrise, mentre si lasciava cadere sulla banchina. Arrivata quasi a toccare a terra, atterrò con eleganza, piegando dolcemente un ginocchio. Osservò le altre mew mew mentre annientavano l’ultimo chimero.

_ Kish!!! _ gridò Strawberry rivolta all’alieno che sparì con la frase: _ Ci si vede, bambolina! _

_ Andiamo, è inutile rimanere se non c’è alcuna traccia dell’Acqua Mew… _ mormorò sparendo Pie, seguito da Tart che si esibì in una linguaccia, alla quale Paddy rispose.

CAFFE’ MEW MEW h. 18.30

Zakuro sedeva ad un tavolo, dato che non c’ erano clienti quel pomeriggio ed aspettava che arrivasse sera, cercando comunque di non far notare la sua impazienza: sapeva che l’avrebbero riempita di domande fino a scoppiare. Appoggiò il gomito al tavolo e, lasciando scivolare la testa sulla mano, osservò la solita lite fra Strawberry e Ryan. Un sorrisetto ironico le si dipinse in volto…

Strawberry: Non è giusto che dai sempre a me le faccende più impegnative, Ryan!

Ryan: Zitta e lavora che ti fa bene! Oh, guarda, è arrivato il tuo amichetto Mark!

Tutte le ragazze si voltarono verso l’entrata e videro un ragazzo dai capelli neri tagliati corti. Stranamente non indossava la sua solita tuta scolastica, ma dei blu jeans e una maglietta nera attillata e, stranamente non sorrideva, ostentando un’espressione seria. Mancava poco che Strawberry svenisse da quante esclamazioni: _ Che beeeelloooooo!!! _ aveva lanciato. Gli corse incontro saltellando.

S: _ Oh, ciao Mark! Come va? _ “Kami-sama quant’è figo con quella maglia!!!”

Sulla testa di Mark era spuntato un enorme gocciolone.

M: _ Bene… e tu? _ “Ma cosa diamine vuole?! Sempre tra i piedi ce la devo ‘avè?!”

Il gocciolone sparì lasciando spazio ad uno sguardo tagliente e scocciato più che mai. Strawberry sobbalzò: perché la guardava così? Cosa gli aveva fatto? (Bo! Forse a furia di rompergli i coglioni con insulse domande come: _Ciao, come stai?_ o _Dove vai? _ o tutte quelle cose cretine che gli dici, s’è stufato di te e ti vuol mollare… è__é NdAutrice-che-odia-e-ucciderebbe-volentieri-strawberry!!!)

S: _ Io? Be… bene… _

M: _ Mmh… anch’io _ “Ora che le ho risposto mi lascia in pace o no?!”

Lo sguardo di Mark si posò su Zakuro che osservava la scena con le ciglia corrugate. I loro occhi si incrociarono e la modella ebbe per un millesimo di secondo un’espressione meravigliata, poi si ricompose sotto la sua maschera gelida.

Zakuro: _ Vado a cambiarmi e torno subito _

La ragazza sparì negli spogliatoi, mentre lui seguiva ogni suo movimento con gli occhi. Strawberry fissò sbalordita la sua impazienza d’andarsene.

S: “Possibile? Possibile che abbia un appuntamento con Pam?!” _ Senti, Mark… non è che tu e Zakuro… _

M: _ Stiamo insieme? Certo che sì! Pensavi forse che mi sarei interessato ad uno sgorbietto come te? _

Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime a quell’esclamazione e le altre mew mew osservarono a bocca aperta mentre correva via nella cucina, da Kyle e Ryan.

M: _ Feh! Stupida! _

Esclamò il ragazzo, appoggiandosi mollemente ad un tavolino. Continuava a fissare gli spogliatoi, dove era ancora Zakuro. Sbuffò d’impazienza.

Mina: _ Ehy, tu! Pallone gonfiato! _

Mark la guardò dall’alto in basso (C’è una bella differenza d’altezza fra loro due… O_o NdA).

M: _ Cosa vuoi? _ “Oddio, ora devo litigare anche con le bambine?!”

Mina: _ Cosa voglio? Ma se hai appena fatto piangere Strawberry! _

Lory (intervenuta in difesa): _ E’ vero! Sei un essere senza cuore! _

M (accavallando le gambe): _ Ma che essere senza cuore ed essere senza cuore! E’ colpa di quella scema che piange per ogni scemenza! _

Ryan: _ Ed essere traditi dalla persona che si ama di più è una scemenza? _

Il ragazzo era arrivato dalla cucina. Si era fermato a poca distanza da Mark ed aveva incrociato le braccia, fissandolo con sguardo gelido. Mark sorrise e lo fronteggiò con lo stesso sguardo. In quel momento Zakuro uscì dalla stanza nella quale era rimasta chiusa per tutto quel tempo e si intromise fra i due, prima che passassero alle mani (Ryan aveva già alzato il pugno).

Zakuro: _ Ryan, calmati per favore _

Mark si voltò verso di lei. Indossava una gonna a pieghe corta quasi quanto una minigonna e una maglia attillata con le spalline fini. In testa aveva un cappelli alla far west, marrone chiaro. La guardò ed ammise fra sé e sé che era proprio bella. Le si avvicinò e, prendendola sottobraccio, uscirono dal locale.

 

 

Dopo un poco Strawberry si ripresentò alle amiche e si sedette piangendo su una sedia. Aveva gli occhi arrossati e gonfi ed era in uno stato a dir poco pietoso. Mina le si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla.

Mina: _ Su, Strawberry, sono sicura che c’è una valida spiegazione per come ti ha trattata… _

S: _ E quale per esempio? _

M: _ Bè, poteva avere un impegno importante con Zakuro e tu l’ hai distratto dai suoi pensieri… _

S: _ E doveva dirmi quelle parole? _

L: _ Bè, può sempre essere che fosse un po’ nervoso, no? _

Paddy (saltellando con i piatti nelle mani) CRACK! (se ne rompono tre) _ Dai Strawberry! Non abbatterti per quello lì! Non merita le tue lacrime! _

L e M: _ E’ vero! Domani gli chiederai spiegazioni, e vi chiarirete! _

S (esitante): _ E se… _

M (interrompendola decisa): _ Niente se!!! Domani lo incontri e vi chiarite! _

S (sorridendo, asciugandosi le lacrime): _ Grazie ragazze… _

Ryan (da fuori il locale): _ Forza ragazze! C’è da chiudere! _

S, M, L: _ Sì! _

M: _ Ehy, Paddy! Dove scappi?! _

Paddy, scappando dal locale vestita in stile Sherlock Holmes con tanto di lente d’ingrandimento: _ A spiare cosa combinano! _

***

Zakuro (guardandosi sospettosa intorno): _ Vai, ora puoi assumere le tue sembianze, Pie _

Pie scompare e riappare sotto le sue vere sembianze. Solo i vestiti sono quelli che indossava travestito da Mark. Eh, sì, cari lettori! Era proprio lui il Mark che ha fatto piangere Strawberry!

Pie tira un sospiro di sollievo, scompigliandosi i capelli. Poi guardò Zakuro.

Pie: _ Kami-sama! Questa è l’ultima volta che mi travesto per venirti a trovare! _

Z: _ E come vuoi fare? Arrivare tranquillamente al caffè con le sembianze di alieno dire: -Dov’è Zakuro che abbiamo un appuntamento?- e poi portarmi via con te? Non credi desteresti un po’ di sospetti? _

Pie: _ Bè… sì… _ per la prima volta non sapeva che dire, lui che era sempre con la battuta pronta. Arrossì appena.

Z: _ Tieni questo _ tirò fuori dalla borsetta sulla spalla una ciuccia nera e gliela porse: _ Mettitela per nascondere le orecchie _

Pie la guardò dubbioso, poi lo afferrò e se lo calcò in testa, sbuffando.

Pie (borbottando, infilando le mani nelle tasche): _ Ma te guarda che mi tocca fare per amore… _

Sorrise fra sé: fino a qualche giorno prima non l’avrebbe mai ammesso così apertamente di amare qualcuno, lui sempre così chiuso e taciturno. Volse la testa verso Zakuro che lo guardava sorridendo. Sì, ora SAPEVA di aver trovato colei che amava. La modella gli si avvicinò e, circondandogli il collo con entrambe le braccia, avvicinò il volto al suo. Posò dolcemente le labbra su quelle dell’alieno che ricambiò attivamente. Quello era il loro primo bacio, e non sarebbe di certo stato l’ ultimo! Ma per Pie, Pie che non aveva mai conosciuto l’amore vero, quello era il primo bacio in assoluto che fosse dato con dolcezza e sentimento.

Si separarono dopo quasi tre minuti, per riprendere fiato.

Z: _ Pie… tu mi ami? _

La ragazza fissava l’alieno con i suoi profondi occhi blu zaffiro (nel manga sono così, non come quello schifo di viola-fucsia che hanno sia gli occhi che i capelli! Ah, i capelli originali sono corvini… NdA) in quelli d’ambra dell’alieno (raga, mi spiace, ma non conosco il colore dei suoi occhi. Se qualcuno me lo dicesse, gliene sarò molto grata…NdA). Pie, le accarezzò una guancia e sussurrò: _ Sì, Zakuro… per sempre… _ e la baciò di nuovo.

Si trattennero dal prendersi per mano, essendosi accorti che Paddy li seguiva di soppiatto.

Z (sussurrando nell’orecchio di Pie): _ Mi sa che ci ha seguito finora… non vorrei avesse con sè una macchina fotografica… _

Camminarono affiancati mentre sulla testa di entrambi spuntavano due enormi goccioloni.

Paddy (da dietro il cespuglio, credendo di non essere vista, con uno sguardo diabolico): _ Uh uh uh! Allora ecco perchè se n’è andata via! _ (mettendosi una mano sotto il mento, con sguardo sospettoso) _ Ma che fine ha fatto Mark? _ (corre via come un razzo, diretta al caffè Mew Mew) _ STRAWBERRYYYYYYY!!!!!!!!!!!! _

I due tirano un sospiro di sollievo, non appena la bambina se ne va.

Z: _ Bè… scampato pericolo! _

Pie: _ Già… _

Z (dopo un po’): _ Siamo arrivati a casa mia… _

Davanti a loro si ergeva un grande condominio, con delle scale che portano ad un portone di legno. Le salirono quasi correndo. Arrivati al portone, Zakuro tirò fuori un mazzo di chiavi di tutte le misure e dimensioni e ne infilò una nella toppa.

P (guardandosi intorno): _ E’ casa tua? _

Z (aprendo la porta e spalancandola): _ No, io vivo in uno di questi appartamenti… su, entra _

Lo accompagnò per i corridoi, pavimentati di marmo bianco, mentre lui guardava freddamente avanti a sè. C’erano, ai due lati di una rampa di scale di marmo nero, dei contenitori per ombrelli, naturalmente vuoti e, poco distante, un’ ascensore. Presero quello nonostante il categorico rifiuto dell’alieno.

Pie ebbe un sobbalzo quando questo cominciò a muoversi ed esclamò: _ Ehi, ma che diavoleria è questa?! _

Zakuro (scandendo bene le parole, come se parlasse con un bambino): _ Un A-S-C-E-N-S-O-R-E. ASCENSORE, capito? _

Pie (aggrappandosi al palo che si trovava al centro, con gli occhi quasi strabuzzati): _ Io non lo prenderò mai più. Mai mai mai più! _

Finalmente le porte di metallo si aprirono e la ragazza dovette staccarlo quasi a forza dalla canna d’acciaio inossidabile alla quale s’era avvinghiato con entrambe le mani.

Z: _ Su, siamo arrivati al mio appartamento _

Aprì una porta di legno ed entrò. Sistemò sull’attaccapanni la borsetta e il cappello stile cow-boy che aveva sulla testa e si diresse in camera.

Pie entrò timidamente nell’appartamentino e lo osservò stupito: anche se era piccolo, era proprio carino! Le pareti erano dipinte di un azzurro opaco, e la zona salotto nella quale si trovava conteneva due poltrone di pelle, un tavolino di cristallo, due mobiletti addossati al muro pieni di cassette e DVD che si notavano attraverso il vetro, una televisione a schermo piatto. Una grande porta-vetro si affacciava sul balcone. L’alieno diede un’ultima occhiata al salotto e si introdusse silenziosamente nella camera dove Zakuro era sparita. Osservò la porta aperta ed entròPie le si avvicinò lentamente, mentre lei sorrideva. La abbracciò, baciandola dolcemente sulle labbra rosee, mentre gli circondava il collo con le braccia. Zakuro si separò da lui per un attimo e, sdraiandosi sul letto, sussurrò, afferrandolo per le spalle: _ Pie… vuoi fare l’amore con me? _

L’alieno sorrise e, spogliandosi, le bisbigliò facendo aderire il proprio corpo contro il suo: _ Mithiti ts’ ucarhy? (1) _

La modella lo baciò, toccandogli appena le labbra, poi rispose nella sua stessa lingua: _ Shi… l’ko jitte sem xiffu… u nuyn kiudo (2) _

Pie, per il tempo in cui, con dolcezza, gli sganciava il reggiseno, sussurrò: _ Akt ishu lijoo (3) … _ cominciò a baciarla languidamente dal collo, scendendo lentamente verso l’incavo dei due seni e sempre più giù, fino all’ombelico. Poi lentamente risalì mentre con le mani le sfilava gli slip. Sfiorò con la lingua i capezzoli, strappandole un gemito lieve, mentre il respiro le si faceva corto ed eccitato. Arrivò alla bocca e fissò quegli occhi blu come il mare… tempestosi e freddi allo stesso tempo, come i suoi… che l’avevano stregato. La ragazza divaricò le gambe, mentre lui entrava dentro di lei, piano e con dolcezza e incrociava le proprie dita con le sue.

Piena come una vela nell’uragano, turgida, dura e salda, tesa fino al limite, finchè esplose, andò a brandelli nel vento e scomparve, scomparve tutto. Il vento, la vela, la tensione e il desiderio, tutto. Rimase solo il grande nulla che è la pace. Delle gocce verginali avevano macchiato le coperte bianche. Il sangue, che è simbolo stesso della vita e della morte.

Zakuro si rannicchiò sul petto dell’alieno e gli cinse la vita.

Zakuro(sottovoce): _ E’ stato… bello _

Pie la osservò, accarezzandole i capelli corvini con dolcezza.

Pie (bisbiglio): _ Dovevi dirmelo di essere vergine, Zakuro… _

Una vena di dolore e consapevolezza gli attraversò i begli occhi d’ambra, mentre lei lo fissava toccandogli la guancia con le dita lunghe e affusolate. Pie sospirò.

Pie: _ Sei sicura della tua scelta, mijiimi? (4)_

Zakuro: _ Nu… (5) non preoccuparti _

Pie: _ Yii miji… (6) _

Zakuro: _ Anche se sai che il nostro amore è impossibile? _

Pie (sfiorandole il collo): _ Nhiì rol figiok gitth oot will… (7) _

Zakuro sorrise e lo baciò, assopendosi esausta, tenendolo abbracciato.

:::Continua:::

Allora… come primo capitolo? Vi sembra degno d’essere letto o fa proprio schifo? Bè, spero di no! Per gli amanti di Strawberry (poverini… -_-“”” ) cercherò di dedicarle almeno una fic. Questa è incentrata soprattutto su Zakuro (Pam) e Pie… ed è la prima in assoluto su Tokyo Mew Mew… un’altra sarà dedicata a Kishino (ammmmmmore mmmio!!! ^.^), una forse a Ryan (l’angelo dagli occhi azzurri…) e una a Kyle (l’altrettanto affascinante moro…)… forse è meglio se non mi spingo tanto in là… ed ora… un po’ di pubblicità! Se vi interessa il signore degli Anelli, ci sono due fic su fanfiction.it: Ali d’Angelo e le Iluwen entrambe con Legolas+personaggio mio come protagonista!!! Ah, lì il mio nome è galadriel2… a chi potessero interessare… che gli dia una sbirciatina e mi lasci un parere!!!

Bene, ho finito… dunque aspetto critiche, pareri, suggerimenti da tutti voi, perciò… COMMENTATE!!!!!!!

by =Nemia=

P.S.: cercherò di trattare quella frignona di Strawberry pietosamente (che angelo che sono… con tanto d’aureola)… ma non aspettatevi miracoli!!!

+++***+++

Piccolo vocabolario di lingua aliena:

(1) Sei un’esperta?

(2) No… l’ ho fatto solo una volta… e non completo

(3) Allora farò piano…

(4) Amor mio?
(5) Sì…
(6) Ti amo…

(7) Niente è impossibile per coloro che amano…

 

 

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