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Autore: Morgaine You    27/01/2013    4 recensioni
Ho pensato che fosse tutto uno stupido scherzo, un capriccio dettato dal tuo temperamento solitamente turbolento e ribelle.
Ma l’armadio vuotato da ogni tuo abito, di cui amavo inebriarmi del profumo, è diventato ora la triste metafora della mia vita.
[Kazuki x Byou]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Veleno
Painful, Dark, and I loved you
 
[Kazuki PoV]
Silenzio. In questa notte viva il mondo appare avvolto in un sottile quanto fragile velo di seta. Le fitte gocce di pioggia come trasparenti fili danzano ricamando deliziose figure intorno a me: attraverso di esse la città si mostra sottosopra.
Come mie uniche compagne in queste lunghe e solitarie ore con il loro scroscio impetuoso impediscono ai grevi rumori di Tokyo di arrivare al mio orecchio mentre ad una folle velocità corro lungo il marciapiede di un quartiere a me sconosciuto. Supero case, negozi e piccoli gruppi di persone intente a parlare tra loro; ma tutto mi sembra così incolore che volgo lo sguardo altrove.
E’ la Luna quella ci staglia alta nel cielo? In questa prigione d’acqua che insidiosa mi penetra negli abiti essa mi appare lontana ed irraggiungibile. Ma non è la Luna ciò che voglio.
Un dolore lancinante mi invade le tempie e mi desta da questo sogno irreale dove suoni e figure lentamente scompaiono non appena si ha l’impressione di averli raggiunti e toccati. E’ la Natura che lava il mondo dai suoi peccati.
Sotto questa pioggia incessante stringo con forza al petto un mero foglio di carta dove una singola parola scritta con flebile inchiostro lotta per non sbiadire tra le mie stesse mani. Mi aggrappo affannosamente ad essa, come la vittima al suo carnefice.
Ma una parole come questa è in grado di distruggere; eppure è diventata parte di me.
Addio.
 
Hai lasciato questa lettera sopra il mio letto, senza spiegazioni, cancellando tutto quello che ci è appartenuto un tempo.
Ho pensavo che fosse tutto uno stupido scherzo, un capriccio dettato dal tuo temperamento solitamente turbolento e ribelle. Ma l’armadio vuotato da ogni tuo abito, di cui amavo inebriarmi del profumo, è diventato ora la triste metafora della mia vita.
 Sayonara wa koko ni oite aruki dasou 
Mou nidoto miushinau koto wa nai 
 
Chi è il vero nemico?
Mi hai odiato così tanto da farmi impazzire, ma non abbastanza da farmi morire.
Sei crudele ed egoista, lo sei sempre stato, ed ormai il tuo sporco gioco ci sta lentamente trascinando in un abisso senza ritorno.
Quando toccherò il fondo, lo so bene, sarà troppo tardi.
Ma nonostante questa terribile pena che ora porto silenziosamente nel cuore ho ancora la forza  di alzarmi e agire, tentare di riprendere ciò che era mio, ciò che era nostro.
Non mi ferma il tempo, vero nemico dell’uomo, questa pioggia che colpisce e ferisce le mie spalle, le mie mani. Il freddo che penetra nelle mie pelle non è abbastanza risoluto da impedirmi di continuare questa corsa per le interminabili vie di Tokyo.
Una paura inaspettata però mi assale, e accelero ancor di più il passo. Mi guardo intorno, sentendomi soffocare; le luci si muovono solerti intorno a me, mentre vivido risuona nella mia mente il tic-toc di un orologio. Byou, aspettami.
Ho combattuto tutta la vita per realizzare i miei sogni, l’unica cosa che a mia esistenza ha mantenuto intatti nel tempo; non lascerò che anche tu svanisca come i leggeri granelli di sabbia al primo soffio di vento.
Questi sentimenti così forti, mai affrontati, mi invadono. E’ stata questa dunque la mia colpa?
Amarti così ciecamente da annullare me stesso e non vedere ciò in cui ti stavi trasformando. Sei tu che soffi sul fuoco dell’inferno.
Annegando nei miei amari pensieri arrivo, quasi senza rendermene conto, davanti al tuo vecchio appartamento; il cancello composto da rigide sbarre di ferro è chiuso, ma ben illuminate sono le numerose finestre dell’abitazione.
Vedo ombre che si muovono piano all’interno della casa. Diventerò pazzo.
Urlo più volte il tuo nome tra le lacrime, aggrappato a questo muro freddo come un condannato che non vuole lasciare le sbarre della sua vecchia prigione prima di raggiungere la morte.
Mi tenderai la mano?
Ma il volto che improvvisamente si affaccia al balcone del piccolo soggiorno non è il  tuo. E’ Jin.
E’ forse uno spettro, o solo l’ombra dei miei incubi?
Mi guarda con un fugace sguardo carico d’astio accompagnato da un doloroso ghigno di vittoria. Sente che ciò che lo attende è molto di più di una semplice notte tra le braccia di Byou. Jin ha sempre voluto vedermi fallire.
Ora capisco che combattere il Fato è completamente. Era scritto che dovessi morire per i tuoi occhi.
Parole e lacrime muoiono sul mio viso quando, avvilito e abbandonato dalle ultime forze residue, realizzo di essere caduto nella tua trappola mortale.
Dal primo giorno molti mi dissero di maledirti, ma ho trasformato io stesso questa passione in un potente veleno ipnotizzato dai tuoi occhi più misteriosi dell’universo.
Potesse la morte cogliermi ora, con il ventre squarciato da una cicatrice eternamente sanguinante.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve. Questa mia prima fan fiction sugli Screw è dedicata alla mia pupilla Sung Ji Hoon che come me si è innamorata follemente di Byou, Kazuki, Manabu, Rui e Ji. Lo so, avrei potuto fare molto meglio, ma questo è uscito in poco tempo.

Una cosa importante:i fatti narrati sono puramente inventanti e non hanno alcuna attinenza con la realtà, e nessuno pretende che siano veri.

*
Sayonara wa koko ni oite aruki dasou
Mou nidoto miushinau koto wa nai 

[Pledge – the GazettE]
   
 
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