Epilogo
Harry Potter pov.
«Harry!
C’è una visita per te!»
L’urlo
di Ginny mi fece sussultare, mentre, seduto sul divano di casa mia, stavo
sfogliando La Gazzetta del Profeta.
«Chi è?»,
chiesi, ma la mia domanda non ebbe bisogno di risposte dato che una sorridente
Hermione spuntò dalla porta di fronte a me, venendomi incontro.
«Ciao,
Harry!», mi salutò la mia migliore amica, abbracciandomi goffamente.
«Hermione!
Come stai?»
Si
sedette accanto a me, le mani in tasca, probabilmente fuori doveva fare ancora
freddo, ma mentre la osservavo notai che c’era qualcosa che non quadrava,
sembrava nervosa...
«Tutto
b-bene...»
«Non
sembri convinta» le feci notare, vedendola arrossire.
Erano
due mesi che non ci vedevamo, dopo la fine della scuola avevamo continuato a
vederci e a parlare, ma non era più come un tempo, quando eravamo inseparabili,
anche perché le cose erano cambiate.
Mi ero
sposato con Ginny, la mia Ginny da
più di un anno.
Sospirai
ricordando quel giorno e quanto l’amassi ogni istante di più.
«Harry,
ti ricordi l’ultimo anno a scuola, vero?»
«Sì»,
risposi distrattamente, fissandola e chiedendomi il motivo della sua visita.
«Ti
ricordi anche la promessa che ti avevo fatto?»
«Promessa?»
Alle sue
parole cominciai ad allarmarmi, chiedendomi quale promessa mi avesse fatto e come
avrebbe potuto influire sul presente...
«Non ti
ricordi? Quel pomeriggio in Guferia, tu dovevi mandare una lettera al signor
Weasley e poi sono arrivata io... tu mi hai parlato di cosa avevi sentito in
Biblioteca» a quella parole la vidi arrossire: «E io ti ho fatto quella promessa».
Mi ricordavo
quel giorno, anche se la memoria non mi permetteva di delinearne i
particolari...
...«Quello che vorrei sapere e come mai?
Insomma... c’è “qualcosa” tra di voi?»
«Certo che no! Semplicemente ogni tanto si
siede nel posto davanti a me a fare i compiti e cerchiamo di non scannarci a
vicenda e l’altro giorno mi si è slacciato un bottone della divisa e lui ne ha
approfittato per farmi domande imbarazzanti per mettermi in difficoltà! Sai
com’è fatto, no? È solo un bambino viziato...»
«Mi dispiace di aver dubitato di te, è solo
che era molto fraintendibile come conversazione... comunque se anche ci fosse
qualcosa tra te e Malfoy preferirei che me ne parlassi, insomma lo potrei
accettare, penso... infondo tra amici ci si sostiene a vicenda, no?»
«Se Malfoy dovesse propormi di sposarlo
saresti il primo a venirlo a sapere, tranquillo»...
Oh,
cavolo!
Adesso si
che avevo capito!
«Harry,
Malfoy mi ha chiesto di sposarlo e gli ho detto di sì! Anche se non posso
ancora crederci...»
La vidi
tirare fuori dalle tasche le mani e mostrarmi con entusiasmo l’anello d’oro bianco
con incastonati dei piccoli diamanti.
Ecco spiegato
il motivo per cui le aveva tenute nascoste tutto quel tempo...
«E
volevo chiederti anche un’altra cosa... vuoi essere il mio testimone?»
Inutile
mentire, quella domanda non la sentii, perché ero già svenuto.
Draco Malfoy pov.
«E poi
è svenuto...»
Sorrisi
alle parole di Hermione, cercando però di non farmi notare, sapevo quanto
tenesse ai suoi amici e non volevo che mi lasciasse in bianco per settimane
solo perché avevo osato ridere di uno di loro. Mi era già successo e non era
stata una bella esperienza.
«Per
fortuna dopo poco è arrivata Ginny con del tè che ha fatto tornare Harry come nuovo
e alla fine ha accettato!» disse, sorridendo e passandomi le bracia intorno al
collo, avvicinando il suo corpo al mio fino a farli entrare in contatto
interamente.
Erano cinque
sere che rifiutava le mie avance per vari motivi sempre ricollegabili al
lavoro: “Scusa, ma sono stanca morta, amore” oppure “Ora non posso, sto
lavorando!” oppure ancora “Domani sera, va bene? Ora non sono dell’umore
giusto...” e ormai la voglia che avevo di lei era arrivata alle stelle.
Avrei potuto...
oh, sì...
La strinsi
ancora di più a me, senza pensare a quanto mi sentissi un animale in quel
momento, in mente solo il desiderio che sentivo per lei e il suo profumo troppo
vicino a me per poter resistere.
«Draco»,
la sentii sussurrare, come se volesse fermare la mia lenta avanzata con le mano
lungo la sua schiena, morbida e bollente.
«Non ci
provare», mormorai contro il suo collo, mentre assaggiavo la sua pelle bianca: «Non
ho intenzione di fermarmi».
Mi guardai
intorno con una strana frenesia, avevo bisogno di una superficie piana per...
«E
invece dovresti fermarti», la sentii sussurrare, irrigidendomi infastidito.
«Perché»,
quasi piagnucolai, mentre spostavo le sue mani sul davanti della camicetta che
indossava e gliela strappavo letteralmente di dosso.
«Malfoy!»,
la sentii rimproverarmi, mentre stringeva tra le dita una ciocca dei miei
capelli e mi faceva abbassare alla sua altezza: «Vedi di aggiustarla all’istante
e poi dopo parliamo»
«Parliamo?
L’unica cosa che voglio sentirti dire è: “Sì, amore, continua, non fermarti!”
per il resto puoi anche...»
La sentii
sbuffare e appoggiarmi un dito sulle labbra: «Prova per un istante a non pensare
con l’amico dei piani bassi, ma con il cervello e ascoltami!»
Misi il
broncio, mentre mi lasciavo sospingere verso il divano.
«Peccato
che l’amico dei piani bassi, come lo chiami tu, sono giorni che non riesce a
sfogarsi e sta diventando incontenibile. E tu sai cosa intendo...»
La vidi
ridere sotto i baffi: «Serietà, concedimi due minuti di serietà e poi puoi farmi
ciò che vuoi...»
Non avrebbe
potuto dire parole migliori per attirare la mia attenzione.
«Io ho
accettato la tua proposta di matrimonio perché ti amo, ma voglio sapere che
idea hai tu del matrimonio. So che ne abbiamo parlato tante volte, ma voglio
sapere se le tue idee sono cambiate o se...»
«Cosa
vuoi sapere? Hai ragione, ne abbiamo già parlato tante volte, ma se vuoi posso
ripetermi ancora una volta...»
«No,
aspetta. Dimmi cosa cambierebbe; è questo che mi spaventa del matrimonio...»,
ammise, giocherellando con i bottoni della camicetta che le avevo aggiustato
con un incantesimo.
«Nulla,
insomma, saremo sempre io e te, Hermione. Il nostro amore, i nostri continui
litigi, le tue occhiate assassine quando dimentico in giro le mie cose, la mia
rabbia quando fingi di stare bene, ma in realtà mi stai nascondendo qualcosa...
sono cinque anni che conviviamo e penso di conoscerti abbastanza bene da sapere
che è te che voglio per il resto della mia vita, accanto a me, se no non ti
avrei mai proposto il matrimonio, lo sai! E poi... potremmo cominciare a
pensare di allargare la famiglia» a quelle parole la vidi diventare rossa e
mordersi il labbro, forse era a questo che voleva arrivare con le sue parole: «Non
subito, c’è ancora tempo per decidere... ma se vorrai...»
«Certo
che lo voglio, Malfoy!», mi gettò di nuovo le braccia al corpo, questa volta
sembrava più felice di prima: «Scusa se ho avuto un momento di dubbio e
cedimento. Non accadrà più. Sai che ti amo e sì, cavolo, che voglio allargare
la nostra famiglia!»
Rimanemmo
a ridere e a baciarci per minuti interi, prima che cominciassi a sentire la mia
voglia di lei aumentare di nuovo e tornare d invadermi.
Dovevo averla.
«Voglio
un bambino con i tuoi occhi», mi sussurrò all’orecchio mentre le strappavo di
nuovo la camicetta di dosso e mi perdevo nel suo meraviglioso profumo di
vaniglia.
«Io
invece ne voglio una con i tuoi ricci indomabili», confessai, lasciandole la
possibilità di privarmi dei vestiti.
Prima saremmo
rimasti nudi prima avrei potuto affondare in lei.
«Maschio»,
la sentii sussurrare.
«Femmina»
ribattei e dentro di me speravo che si zittisse una volta per tutte.
«Non te
la darò vinta», la sentii gemere, mentre le baciavo l’ombelico.
«Taci»,
sussurrai, sentendola ridere.
Hermione Granger pov.
«Ho
vinto, Malfoy, devi rassegnarti»
«Non è
ancora nato Granger, come fai a sapere che non è una femmina?»
«Farò
di tutto pur di non lasciarti vincere»
Lo sentii
sospirare: «Ti va bene che il dottore ha detto di non contraddirti troppo e di
non stressarti, se no continuerei all’infinito e lo sai».
«Quindi
me la dai vinta così, senza fare nulla?»
Sospirò
di nuovo: «Ti amo»
«Non
cambiare argomento! Lo sai che non ti sopporto quando fai così!»
«E anche
quello è uno dei motivi per cui ti amo».
«Che
rabbia!», urlai chiudendomi in bagno nel vano tentativo di sbollire la rabbia,
ma sentendo un dolore acuto ovunque che mi fece accasciare contro la doccia.
Oh, cazzo!
«Draco!»,
lo chiamai, con una nota di panico nella voce.
«Cosa...?»,
chiese entrando e sbarrando gli occhi, sconvolto.
«Mi si
sono rotte le acque»
Venti minuti dopo eravamo all’ospedale dove un medimago con un aria professionale fece nascere Scorpius e Dabih Malfoy, entrambi con gli occhi grigi del padre, ma la bambina aveva i capelli lisci e biondi, mentre il fratello li aveva castani e ricci come me.
E chi l’avrebbe
mai detto che sarebbero nati due gemelli?!
The End
**************************************************************************************Ciao a tutti! :D
E anche l'epilogo è ormai finito, spero che vi sia piaciuto! xD
Questa avventura è giunta al termine e mi mancheranno tutte le vostre belle recensioni, tanto che a volte tornerò a leggermele e mi ritroverò a sorridere come una cretina, spero di non aver deluso nessuno con la mia storia e che sia riuscita a farvi emozionare almeno la metà di quanto i vostri commenti siano riusciti a rendermi felice! *.*
Sono così triste della fine di questa storia che sto seriamente pensando di scrivere al più presto qualcos'altro e speroanche in quel caso di trovarvi di nuovo a commentare ogni capitolo!
Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito, che mi hanno inserita tra le ricordate e le preferite, siete stati di supporto tutti, anche quelli che silenziosamente hanno continuato a seguirmi fedelmente! :)
Spero che recensiate anche quest'ultimo capitolo per farmi sapere che ne pensate, contente del lieto fine? =)
Mando a tutte un grosso bacio e un grazie di cuore! ;)
Sig, mi sto commuovendo come una cretina... va beh, vi auguro tanta fortuna e spero di risentirvi presto!
Se volete leggere anche qualche altra mia storia vi avverto che sono quasi tutte dramioni e poche altre one-shot romantiche, quindi se volete lasciare un commento anche a lì mi farebbe piacere! ^^
Grazie ancora di tutto! C:
Lazysoul