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Autore: P h o e    27/01/2013    7 recensioni
REDMOON
«Cosa devo fare per farmi notare da te?»
Shade alzò gli occhi riflettendo gli astri dipinti sul cielo nel cobalto delle sue iridi
«Quando vedrai delle gocce di pioggia solcare il mio Regno vorrà dire che i tuoi sentimenti saranno ricambiati»
Fine sorrise, ce l'avrebbe fatta.
Sarebbe riuscita a far piangere il deserto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le lacrime del deserto



«Cosa devo fare per farmi notare da te?»
Shade alzò gli occhi riflettendo gli astri dipinti sul cielo nel cobalto delle sue iridi
«Quando vedrai delle gocce di pioggia solcare il mio Regno vorrà dire che i tuoi sentimenti saranno ricambiati»
Fine sorrise, ce l'avrebbe fatta.
Sarebbe riuscita a far piangere il deserto.







«Ti prego Fine!» cantilenò per l'ennesima volta la voce supplichevole di Rein
Le due principesse del Regno Solare erano state invitate al ricevimento in onore del Lago Stella, nel Regno della Luna, nel periodo estivo gli astri riflessi su quella limpida distesa d'acqua uscivano allo scoperto, cavalcando il tappeto blu del cielo, uno spettacolo mozzafiato, uno spettacolo a cui erano stati spediti inviti ad ogni principe e principessa del Pianeta, era per quel motivo che Rein insisteva tanto: stare sotto le stelle, di notte, in compagnia del suo amato Bright, avrebbe allettato ogni ragazza innamorata, ma Fine non la pensava esattamente come la sorella, dopo la sconfitta del Cristallo Oscuro era riuscita a trovare il coraggio per dichiararsi a Shade, non avrebbe mai affrontato un simile passo se non fosse stata sicura dei suoi sentimenti, ma ciò che le provocava Shade quando si trovava anche solo a pochi metri era la conferma che i suoi sentimenti fossero anche troppo chiari.
Era finalmente riuscita ad arrivargli di fronte, guardandolo sinceramente con gli occhi lucidi per l'emozione, le mani sudate, quasi vittima di un'attacco di convulsioni e le gambe molli, non c'era Rein, non c'era nessuno a sostenerla in quella difficile impresa, ma l'aveva deciso lei: ce l'avrebbe fatta da sola, anche con quegli occhi indagatori addosso. Aveva semplicemente preso un lungo sospiro e si era dichiarata e ancora oggi si domandava come fosse riuscita a sostenere quello sguardo indecifrabile che la stava squadrando, avrebbe pagato oro per capire quali pensieri stessero attraversando la mente del principe, non sapeva come prenderlo, Shade era l'unica persona con cui la principessa aveva dovuto faticare anche solo per guadagnarsi la sua amicizia.
Ed era tornata a casa in lacrime quando lui l'aveva respinta, consapevole che se prima c'era anche solo una punta d'amicizia nel loro rapporto ora anche quel grammo si era disperso come gran parte della sua ilarità.
Si, perchè nessuno da quel giorno aveva più visto il sorriso di Fine, nessuno.
Ed ora si ritrovava lì, combattuta e indecisa se accontentare le supplichevoli preghiere della sorella e farla felice consapevole che avrebbe ricontrato gli occhi blu di Shade, prendendo parte a quell'evento, oppure sentire i sensi di colpa per aver agito da egoista. Naturalmente non esisteva una seconda opzione, Fine era fatta così, avrebbe dato la vita pur di vedere sua sorella felice.
Emise un lungo sospiro di resa, ripromettendosi che Rein avrebbe avuto un debito da saldare dopo quest'episodio.
Decisamente.

Fine ogni tanto lanciava qualche sguardo fuori dal finestrino per controllare dove fossero arrivate, era da molto che non veniva nel Regno della Luna, dopo quella dichiarazione si era ripromessa che non ci avrebbe più rimesso piede, ma infondo non era cambiato, era sempre il solito vecchio Regno ricoperto in gran parte dalla sabbia e pitturato di quell'aurora che donava un tocco magico all'ambiente.
Le mancava la dolcezza di Milky e la gentilezza della Regina Maria, di tanto in tanto le due gemelle organizzavano brevi gite per i Regni e Rein ogni volta si ritrovava nel Regno della Luna senza la gemella, che, rifiutando l'invito, aveva preferito ritornare a casa con la solita vecchia banale scusa del sono stanca, per oggi basta.
Forse entrambe conoscevano il vero motivo, ma nessuna si era mai decisa a parlare.
«Siamo arrivate!» esclamò Rein facendo pressione sulle manovre e atterrando, se non altro meglio degli anni passati.
Fine deglutì un'abbondante quantità di saliva e lasciò che Rein scendesse per prima, avrebbe pagato oro pur di non dover scendere da quella maledetta mongolfiera.
A dividerla da quel crudele destino c'era l'entrata, che si spalancò per ordine delle guardie. L'interno come al solito mostrava un colore tenue, tendente al blu, tuttavia le decorazioni previste per quella sera, dove si sarebbe celebrata una piccola festa prima del grande evento, parevano riflettere i raggi dell'aurora anche all'interno del palazzo. Impressionante.
«Benvenute, sono felice che abbiate deciso di prendere parte alla festa!» a ridestarle da quell'ammaliante visione fu proprio la Regina Maria, che le accolse con un caloroso benvenuto. Le principesse accennarono un'elegante inchino.
Quando entrambe rialzarono il capo si ritrovarono di fronte al principe Shade, che le stava gentilmente invitando a seguirle nelle loro camere, Fine sebbene si sforzasse non riusciva a distogliere lo sguardo dal ragazzo, lei era rimasta allo "Shade" di qualche anno fa, vederlo un pò cresciuto era un'emozione tutta nuova, dopo quella batosta subita era sicura di esserselo tolto dalla mente, ma ancora una volta si ritrovava ammaliata dalla sua bellezza maestosa.
Il ragazzo non indossava più la solita veste regale come se la ricordavano entrambe, portava una semplice camicia nera che si sposava perfettamente coi suoi capelli color iolite, i lineamenti avevano abbandonato quelli da ragazzino per lasciar spazio a quelli adolescenziali. Fine sospirò, era bello, e lo sarebbe stato per sempre.
Emise un lungo sospirò e seguì la sorella, che, allegra si diresse verso i corridoi, impaziente di vedere il suo amato Bright.

«E' carino vero?» ammiccò Rein provocando la curiosità della sorella che si girò a guardarla come se le fossero appena spuntate due orecchie da alieno. Shade, carino? Shade era un Dio, ma non l'avrebbe mai detto così pubblicamente, sapeva che Rein la stava provocando, sapeva quanto ci tenesse a vederli insieme, qualche volta se ne usciva con frasi del tipo: sareste una bella coppia oppure perchè non ci riprovi?, e ogni volta Fine congedava quell'argomento cambiandolo o inventandosi una scusa. In questo momento però, avrebbe veramente preso per il collo Rein per strangolarla: Shade avrebbe potuto sentirla! Considerato che era avanti a loro di qualche metro, ma purtroppo erano appena arrivati di fronte alla loro camera, Shade lasciò passare Rein, che curiosa, si fiondò dentro, ammaliata dall'affascinante stile del palazzo
«E' stupenda!» esclamò cominciando a girarvici dentro
Fine fece per seguirla, ma rabbrividì quando il ragazzo dischiuse le labbra per parlare «non vuoi vedere la tua stanza?» un sussurro, un fiato, una stretta sul cuore furono quelle parole. Avrebbe dovuto dormire separata da sua sorella? Non era un problema, però era già lontana da casa, nel palazzo del Regno della Luna, sotto lo stesso tetto di Shade e la cosa non la confortava. Ma avrebbe fatto una figuraccia rifiutandosi, così annuì senza nemmeno guardarlo in volto, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento e aspettando che fosse lui a fare strada.
Tuttavia non si aspettò che le strappasse di mano il suo cambio per portarglielo «Veloce, ho da fare» secco, distaccato, freddo, ma quel gesto, nonostante le sue parole, riuscì a far sorridere la principessa, anche se ovviamente questo lui non lo notò.

Fine sbuffò.
Sentiva già il vociare della folla attraversare i corridoi, spargendosi in ogni angolo del palazzo, doveva sicuramente esserci tutta Wonder e questo per lei era un disagio: non aveva mai amato le feste, quando i suoi genitori le organizzavano cercava sempre una scusante per non parteciparvici e l'unico motivo che la spingeva a prenderne parte, solitamente, erano le varie prelibatezze servite sulle grandi tavole, questa volta invece i motivi erano due, uno di questi si chiamava Shade.
Imprecò contro la cerniera di quello stramaledetto vestito, ancora un pò più forza e l'avrebbe spaccato, e allora addio festa, fortunatamente però riuscì in quell'impossibile impresa senza riportare danni al vestito, infondo sarebbe stato un peccato romperlo, Camelot aveva fatto i salti mortali perchè le principesse potessero risultati ad altri occhi splendide.
Ma Fine sentiva che quell'aggettivo proprio non le apparteneva, lei era tutto fuorché splendida: era impacciata, a volte timida ed estremamente goffa, era certa che là, in mezzo a tutte quelle persone avrebbe fatto una delle sue solite figuracce, si sarebbe limitata a guardare le persone danzare, con la grazia che a lei mancava, in mezzo alla pista da ballo. Non avrebbe mai domandato a Shade un ballo, sapeva che la sua insicurezza, la sua inesperienza in questo campo avrebbe solo messo in ridicolo anche lui, inoltre Shade era un ballerino eccezionale, meritava una compagna altrettanto brava, le avrebbe assegnato Altezza, nonché indiscussa regina della danza, se non fosse che era già impegnata con Auler.
Spostò lo sguardo sul pendolo, accorgendosi che era in ritardo, si infilò un fermaglio a forma di rosa tra i capelli per fermare lo chignon e, alzandosi gli angoli del vestito, cominciò a correre verso il grande salone.
Passò per una piccola entrata, cominciando a sentire le luci battere sulla sua pelle, era tutto meraviglioso, ogni angolo era arricchito di luci che giocavano tra loro, alcune scure, altre più chiare, alcuni invitati erano già al centro del salone a volteggiare con il proprio compagno o compagna e l'atmosfera che si respirava metteva il buon umore. Non era così male, infondo.
Cercò con gli occhi i capelli celesti di sua sorella e la trovò a parlare, alternando le parole con una risata e gesticolando elegantemente, con Bright. Non si smentiva mai. In un primo momento pensò di raggiungerla, ma poi pensò che sarebbe stata di troppo tra loro due e poi Rein sembrava così felice.
Cercò una via alternativa, sperando di trovare almeno Lione o Mirlo, così da non fare la figura della statua, ma non trovò nessuna delle due, Altezza e Auler stavano già danzando come la metà degli invitati e Sophie non era potuta venire perchè era ammalata. Fine non la considerava fortunata, però le avrebbe volentieri fatto compagnia, considerato che tra tutte le persone che conosceva aveva visto solo Shade, il ragazzo stava parlando con alcuni invitati, probabilmente li conosceva, ma notava tra quelle persone e il principe una vaga somiglianza.
Fine fece per girare i tacchi, consapevole che avrebbe passato tutta la serata in compagnia della sua solitudine, quando lo sguardo di Shade incrociò il suo e le fece segno di avvicinarsi.
Si morse il labbro, non voleva, non voleva passare la serata con Shade, aveva paura, paura di non riuscire a reprimere i suoi sentimenti e di scoppiare a piangere, però non poteva fare finta di niente, Shade non le avrebbe più rivolto la parola, così deglutendo rumorosamente si avvicinò, quasi tremando.
«E quest'incantevole fanciulla chi sarebbe?» domandò l'uomo sulla quarantina, facendo il baciamano a Fine, che, in difficoltà per la situazione trovò lo sguardo della signora affianco anch'essa doveva avere circa una quarantina d'anni, non di più, somigliava molto alla Regina Maria.
«Lei è Fine, principessa del Regno Solare» la presentò Shade rivolgendosi subito a lei «loro sono i miei zii»
Ecco perchè si somigliavano, anche se non di molto! Quella donna doveva sicuramente essere la sorella della Regina Maria
«E' stato un piacere conoscerti Fine» sorrise l'uomo guardando subito il nipote posandogli una mano sulla spalla «sai, sareste una bella coppia» a Fine mancò il respiro, mentre Shade rimase muto, lanciando occhiatacce eloquenti allo zio «ora vi lasciamo, andiamo a salutare Maria, a presto Shade e salute anche a te Fine»
I due si congedarono, lasciando tra Shade e Fine un'aria abbastanza pesante da reggere, Fine aveva il cuore che batteva come un tamburo per quello che aveva detto lo zio di Shade e per calmarlo cercò di poggiarvici sopra una mano, con scarsi risultati.
Perchè doveva essere tutto così difficile? Perchè non poteva andare da Shade e salutarlo come salutava Bright, Auler o Tio? Perchè?
«Beh, pare che siamo rimasti da soli» mormorò Shade portandosi una mano tra i capelli e assumendo un espressione vaga, era così bello il modo in cui piegava le labbra.
«G-già...» convenne Fine imbarazzata, cos'avrebbe dato per interrompere quell'imbarazzante momento.
Gli occhi di Shade, nel frattempo, si posarono sulla sua esile figura, non ne capiva il motivo ma questa sera trovava che la bellezza di Fine fosse esplosa, che tutto lo splendore racchiuso in quella ragazza si fosse disperso e l'avesse avvolto con le sue spire. Neanche si accorse di starle fissando incessantemente le labbra piene e cercò di ricomporsi alla svelta, non era da lui...
«Balliamo?» domandò tutto d'un fiato Shade, cercando di smorzare l'imbarazzo, visto che quella stupida aveva intenzione di fare scena muta. Ok, l'aveva rifiutata, ma non poteva di certo togliergli il saluto, era insensato!
Lei lo guardò interrogativa «io e...te? Insieme?»
Shade alzò un sopracciglio scettico «e con chi altrimenti?»
Fine abbassò ancora una volta la testa «non so ballare» confessò cercando di non guardare nella direzione di sua sorella e Bright che danzavano divinamente. Rein era sempre stata un passo avanti nella danza rispetto a Fine, lei anche dopo lezioni su lezioni era riuscita solo a diminuire quell'assurdo vizio di pestare i piedi al compagno, non sarebbe mai stata al passo di Shade...lui era bravissimo!
«E' il compagno che deve tener su la compagna non viceversa, ti guido io» insistette prendendole la mano e conducendola in pista.
Fine sussultò di fronte a tutto questo, la mano di Shade intrecciata alla sua, la sua insistente proposta e fra pochi minuti un ballo. No, altro che inesperienza, si sarebbe sciolta come un ghiacciolo al sole, non osò nemmeno immaginare il suo colorito in quel momento.
Sperò solo di non svenire in mezzo a tutta quella gente.
Una volta al centro Shade cinse la vita sottile di Fine con la sua mano e con l'altra strinse il palmo della ragazza, come se non volesse più lasciarla andare, si avvicinò con il suo corpo a lei, fino ad unirsi completamente.
«Seguimi» le sussurrò cominciando a muovere un piede e poi l'altro, alternandoli e girandosi verso altre direzioni, fino a comporre un raffinato valzer, tenendo ben salda la mano sulla schiena di Fine per evitare che inciampasse.
La ragazza intanto lo fissava negli occhi, senza riuscire a distoglierli, senza mai sentire la vergogna farsi largo fra i suoi pensieri, come se gli occhi di Shade fossero il suo sostegno, come se tutta quella sicurezza che lui aveva la stesse sorreggendo, le sembrava di volare grazie alla leggerezza con cui Shade la stava guidando in contrapposizione con la forza che ci metteva per tenerla a sè. La mano di lui, aperta sulla sua schiena era un sollievo, un piacevole tocco angelico.
E i loro occhi intrecciati, riflessi l'uno nell'altro annullavano tutto il mondo attorno.
Ora c'erano solo loro due.
E Fine desiderò che quella realtà durasse per sempre.






«Shade» lo chiamò Fine invitandolo a guardarla, ora nel cielo non si vedevano più riflessi gli astri com'era di consuetudine notare.
«Mh?» fece lui senza nemmeno guardarla, sapeva quello che stava per dire, infondo Fine aveva ragione, si aveva sempre avuto ragione, diamine!
«Sta piovendo».








N/A

Finalmente anche questa one-shot è stata fatta : )
Era da un pò che ci lavoravo, è stata dura, perchè è lunghissima e spero vivamente che vi piaccia
Un bacione da Alice
  
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