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Autore: Keros_    28/01/2013    4 recensioni
Raccolta di OneShot in onore della Anderbros Week!
[...] Dopo qualche riflessione, Cooper pensò che forse quella volta l'aveva fatta davvero grossa: non doveva nascondere Mr Prip all'interno del suo armadio, sullo scaffale più alto; dove, anche se Blaine l'avesse visto, non ci sarebbe potuto comunque arrivare. [...]
• Day 1: Klaine Break up + Cooper: Niente che un biscotto non possa rimediare.
• Day 2: Disney!Anderbros: Mr Prip.
• Day 3: Scambio di Corpi: -
• Day 4: Cooper professional cockblocker: La vendetta di Cooper e l'uscita con Sebastian
• Day 5: Coming out: Video porno gay
• Day 6: Hogwarts!Anderbros:
• Day 7: Childern!Anderbros:
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Cooper Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niente che un biscotto non possa rimediare




"Blaine, stacca quel-", Cooper si interruppe da solo. Guardò l'orario dall'orologio che aveva allacciato al polso e ne restò stupito. Erano le tre e mezza passare e ancora lo stereo di casa Anderson non era stato acceso.

Da due settimane a quella parte, il piccolo Blaine sie era preso il vizio d'accendere lo stereo e cantare con la sua vocetta stridula le ultime canzoni di Katy perry, soprattutto una certa Teenage Dream; durante le ore di studio del fratello maggiore, che puntualmente si alzava dal divano, spegneva lo stereo e lo spintonava, facendolo cadere rovinosamente a terra.

Tuttavia in quel momento la villa Anderson era silenziosa, con qualche piccola imprecazione di Cooper, che usciva dalla bocca quando non riusciva ad imparare un paragrafo di storia, e del leggero russare proveniente dal piano di sopra, dove Alexandra Anderson faceva il suo riposino pomeridiano post-pranzo.

Cooper, ancora sorpreso dallo stereo stranamente spento, chiuse il suo libro di storia che teneva a mezz'aria e lo poggiò a terra vicino al divano, dove era comodamente stravaccato.

Si girò su un fianco per guardare meglio il resto del salone e il piccolo tratto della cucina che si vedeva attraverso la porta che congiungeva questi due vani.

Ma l'unica cosa che i suoi occhi azzurro cielo videro, furono soltanto giocattoli di suo fratello, il cappotto di sua madre e la sua adorata giacca di pelle nera caduta sul pavimento dall'attaccapanni.

Si stava per alzare a raccogliere l'indumento, quando la noia e il menefreghismo lo vinsero. L'avrebbe presa quando si sarebbe alzato, oppure l'avrebbe recuperata sua madre per lui.

Così, si rimise supino sul divano e riprese il libro da terra. Lo aprì a pagina 394,dove l'aveva lasciato, e cominciò a leggere a mente, nel tentativo di memorizzare le parole.

Venti minuti dopo, Cooper era arrivato fino al capitolo seguente; un gran bel passo avanti per lui che studiava dalle due e aveva si e no studiato una pagina e mezzo.

Era intento a leggere la seconda riga del terzo paragrafo, quando nel suo campo visivo entrò una figura sfocata, a causa della sua concentrazione sulla pagina, e piccola perché suo fratello era un nano da giardino.

Cooper spostò gli occhi  verso il bambino che stava attraversando la stanza guardando dritto davanti a sé, ancora vestito di tutto punto dalla mattina all'asilo. Non era una novità che Blaine portasse i capelli ingellati anche a casa, ma che restasse con il suo papillon preferito addosso, si.

Di solito si cambiava appena rientrava a casa, infilandosi il suo pigiamino di Superman preferito o, se era già pronto, aspettava dopo pranzo per cambiarsi; non succedeva quasi mai che restasse vestito per uscire, visto che si macchiava sempre, quindi Cooper non riusciva proprio a capire il motivo di tutto quell'abbigliamento.

"Blaine, stai uscendo?", gli chiese guardandolo da capo a piedi.

Lui si fermò di scatto, come sorpreso a compiere qualche guaio; dopo un attimo di apnea Blaine si guardò le scarpe ancora allacciate, rispondendo con un flebile e balbettato "no".

"Allora perché sei vestito?" chiese Cooper poggiando il libro sul costato. "Perché non ti sei cambiato?"

Blaine alzò le piccole spalle senza dare una risposta verbale e riprese a camminare, diretto in cucina.

"Blaine?"Lo chiamò di nuovo Cooper, con un ghigno in volte che però il piccolo non poteva vedere.

"Si?", domandò a sua volta Blaine, per farlo continuare. Si girò verso il fratello maggiore con un sorriso e l'aria un po' più allegra.

"Mi prenderesti la giacca ch'è lì a terra?", continuò Cooper spezzante di gioia, che pregustava già qualche sceneggiata da parte del più piccolo che poi avrebbe fatto mettere in punizione dalla mamma.

Ma invece Blaine non ebbe nessuna delle reazioni che aveva in mente; semplicemente annuì con la testolina e si diresse ciondolando alla giacca in pelle; la sollevò da terra e la ripose sul divano poco distante da lui. L'avrebbe pure appeso all'attaccapanni se l'altezza l'avrebbe aiutato.

Poi ancora ciondolante e con la testa bassa, uscì dalla stanza in silenzio; lasciando Cooper nel più completo stupore.

Sotto lo sguardo attento del fratello maggiore puntato sulle sue spalle, Blaine spostò la sedia del tavolo a cui arrivava a malapena, dove con non poche difficoltà si sedette sopra. Poggiò le braccia sul tavolo e restò lì a guardare fuori dalla porta a vetro della veranda.

Dopo qualche riflessione, Cooper pensò che forse quella volta l'aveva fatta davvero grossa: non doveva nascondere Mr Prip all'interno del suo armadio, sullo scaffale più alto; dove, anche se Blaine l'avesse visto, non ci sarebbe potuto comunque arrivare.

Ma poi non era mica colpa sua se Blaine lo aveva irritato nelle due settimane con un sorrisetto a trentadue denti sempre sulle labbra, gli occhi luminosi, la strana puntualità per l'asilo e quella canzoncina di Katy Perry che canticchiava e ballava in continuazione.

Così, si sistemò meglio sul divano e riprese il librone in mano, cacciando via i sensi di colpa.

Mentre Cooper stava rileggendo per la terza volta lo stesso rigo, arrivò alle sue orecchie uno sbuffo triste proveniente dalla cucina; a quel punto cedette alla tentazione di guardare il fratellino.

Blaine poggiò il viso sulla manina paffutella e meno di due secondi dopo aveva la bracia intrecciate sul tavolo, sistemandosi meglio sulla sedia. Non riusciva a star fermo un secondo; da quello che vedeva Cooper era irrequieto, triste, disperato.

Ma lui non aveva nessuna colpa; no, no, no. Blaine se l'era cercata e meritata; nemmeno tute le lacrime del mondo l'avrebbero convinto, non gli avrebbe ridato il suo peluche preferito; e la vocina nella sua testa poteva pure starsi zitta.


Blaine si portò una manina a fregarsi gli occhi e Cooper notò un piccolo broncio spuntare sulla labbra rosee e carnose del fratello.

Dopo un attimo di riflessione abbandonò definitivamente il libro a terra, si alzò dal divano e, cercando di non pestare con i piedi scalzi i vari lego sparsi sul pavimento, si diresse in cucina.

Da dietro, si avvicinò alla schiena del fratellino, afferrandolo dalle spalle e avvicinandosi al suo orecchio disse: "Hey, nanetto!"

Blaine scrollò le spalle per liberarsi dalla presa e rimase in silenzio. Cooper a quel punto, si inumidì le labbra con la saliva, poggiandole sulla guancia destra del fratellino, che immediatamente tentò di allontanarlo; ma Cooper era più forte e quando lo ritenne opportuno si allontanò da lui con un sonoro schiocco.

"Che schifo, Coopy!", si lamentò il piccolo, portandosi pesantemente la manina sulla guancia per ripulirsi della saliva, in segno di disgusto.

Cooper ridacchiò e si allontanò da Blaine, sedendosi a capo tavola, continuando a guardarlo con attenzione.

Blaine era di nuovo con la guancia poggiata alla manina a guardare fuori dalla finestra.

"Allora, Blainey", cominciò Cooper, tamburellando con le dita sulla superficie in vetro del tavolo, "Ch'è successo?"

"Niente," minimizzò lui, cambiando mano.

"E perché quel broncio se non è successo niente?"

"Non ho nessun broncio." Lo rimbeccò  Blaine, facendo per alzarsi; ma Cooper gli afferrò un avambraccio con la mano, costringendolo a restare.

"E' per Mr Prip?", Cooper si avvicinò con la sedia. "Non so dov'è finito," mentì spudoratamente.

Blaine alzò le sopracciglia e guardò il fratello, sorpreso; "Non è per Mr Prip.. ma tu come lo sai che è scomparso?"

"non lo so, infatti," rispose con molto nonchalance Cooper, nascondendo la sua sorpresa. "Chiedevo soltanto."

"Ok."Rispose il piccolo, rilassandosi e ritornando alla sua espressione triste di poco prima.

"Blaiiineey!" Lo chiamò Cooper per attirare la sua attenzione; e una volta avuta continuò:" mi vuoi raccontare che hai? oggi non hai nemmeno acceso lo stereo."

Blaine rimase in silenzio, come se non avesse sentito; poi portò le braccia sul tavolo e si girò verso il fratello maggiore, incatenandolo con gli occhi.

Cooper venne percorso da un brivido. Quegli occhietti non erano più luminosi come i giorni precedenti, ma tristi. Il caramello fuso, sembrava essersi congelato, le pagliuzze veder prato erano quasi scomparse, dando un colore morto a quelle iridi spente, che contrastavano con il rosso vivo del bulbo oculare; segno che Blaine aveva pianto.

Fu in quel momento che Cooper si sentì un vero idiota. Doveva capirlo fin da subito che era successo qualcosa. Deglutì rumorosamente, spaventato dal poter dire qualcosa di sbagliato e aprì la bocca per parlare, ma Baine, con la sua vocina stridula e triste, lo precedette.

"Due settimane fa.. è venuto un nuovo bimbo a scuola, e siamo diventati subito amici e poi-"

"Siete diventati migliori amici?", lo interruppe Cooper per facilitargli il racconto. Blaine, però non sembrava combattuto, come se non sapesse se affermare o smentire; poi annuì lentamente prima di ricominciare.

"E' bellissimo stare con lui, è divertente, simpatico, non gli piacciono le macchine ma si veste bene come me.."

allora non si sa vestire, pensò Cooper, ridacchiando tra sé e sé.

"..ma adesso non mi vuole più parlare, né giocare con me," gli occhi di Blaine si riempirono di lacrime," e io non voglio! gli voglio bene, Coopy! ma come glielo dico? non vuole più nemmeno ascoltarmi!"

Cooper era ancora shoccato da tutte quelle informazioni che spiegavano perfettamente il comportamento di Blaine. Ma c'era una domanda che gli rimbalzava in testa e senza perdere in considerazione l'eventuale reazione del fratellino, chiese: "tu cosa hai fatto?"

"L'ho tradito," una lacrima percorse la guancia di Blaine, mentre continuava a parlare. "Lui non è venuto a scuola per due giorni e io mi sentivo solo, così ho giocato con un bambino.. un certo Sebascian che mi chiedeva sempre di giocare; oggi l'ho raccontato a Kurt, noi ci diciamo tutto, e lui mi ha detto che non vuole più stare con me."

Blaine si lasciò andare ai singhiozzi e Cooper non seppe bene cosa fare. Era la prima volta che gli capitava una cosa del genere, di solito non consolava i suoi amici dopo una rottura con una ragazza; e ben che meno suo fratello di quattro anni perché un bimbo non voleva più essere suo amico. Che cuore grande e tenero che aveva il suo Blaine.

"Blainey, scolta, guardami," gli mise un dito sotto il mento e lo costrinse ad alzare il viso, facendo incontrare i loro occhi, "Non è la fine del mondo; so che adesso lo sembra, ma non lo è. Molto probabilmente domani tornerà da te e ti chiederà scusa per il suo comportamento esagerato e poi giocherete insieme."

"No, Cooper, non capisci.  Lui ed io eravamo molto amici. Abbiamo fatto dei disegni con la casa, il giardino e il sole; con noi due. Adesso quel disegno l'ha buttato. Ha detto che non vuole più venire alle elementari con me. E lui mi manca."

"Sai cosa ci vuole in questi casi?" Chiese Cooper, con un occhiolino; cambiando discorso. Blaine lo guardò accigliato e scosse la testa.

Cooper si alzò in piedi e si diresse alla credenza, poi aprì lo sportello, frugando nello scaffale centrare.  Poi afferrò un pacco di biscotti e richiuse lo sportello.

Girandosi, disse:"Biscotti. Non è niente che un biscotto non possa rimediare."Alzando il bacco che aveva tra le mani per mostrarlo a Blaine.

Questi sorrise raggiante e anche gli occhi parvero illuminarsi. Si mise in ginocchio sulla sedia, guardando il fratello riavvicinarsi al tavolo.

"Di norma non te li faccio mangiare perché sono i miei preferiti, ma questo è un evento eccezionale." Cooper si piegò su Blaine e gli accarezzò i capelli. "Quindi, che ne dici di sdraiarci sul divano, coprirci con la coperta e mangiare tutto questo pacco di Biscotti, mentre ascoltiamo la musica o guardiamo un film?"

"Siii", rispose subito Blaine, allacciando le braccia al collo del fratello maggiore, che lo sollevò passandogli un braccio sotto il sedere per tenerlo meglio, diretto in salone.




-

Un oretta dopo, erano entrambi accucciati sul divano a guardare 'Il re leone", con il bacco di biscotti vuoto buttato sul pavimento.

Blaine finì di cantare l'ultima strofa della canzone e guardò il fratello maggiore, che guardava a sua volta lo schermo della televisione, rapito.

"Coopy?", chiese incerto.

"Si, Blaine?", chiese in risposta Cooper, senza staccare gli occhi dal cartone animato.

"Grazie.", sussurrò il piccolo. Cooper, allora, si girò verso di lui con un espressione confusa, non capendo di cosa stesse parlando.

"Per cosa?"

"Adesso sto meglio", gli spiegò Blaine, aprendo le braccia con fare ovvio, sorridendogli raggiante.

"Ah. Te l'ho detto:  I biscotti risolvono tutto." rispose Cooper sorridendogli a sua volta. "Adesso 'sta zitto che voglio vedermi il film."

Blaine rise, perché il bimbo di quattro anno a volte sembrava essere lui, poi si rigirò a guardare la televisione.

Poco dopo, Blaine sentì il braccio di Cooper sulle sue spalle e si ritrovò attaccato al suo costato.

"Ti voglio bene, Cooper."

Blaine lo guardò speranzoso e Cooper capì di dover dire qualche in risposta. "Ah, si. Ti voglio bene anch'io."

"Coopy?"

"Che vuoi ancora?", chiese quest'ultimo, deformandogli i riccioli con le dita, passandole in mezzo.

"Stasera, dormi tu con me o mi aiuti a trovare Mr Prip?"

"Terza mensola, seconda anta."Rispose secco Cooper, allontanando Blaine da se, ma lui lo abbraccio ancora più forte, ridacchiando appena.













Buona Anderson Week a tutti!

Questa è la prima delle diverse OS che ho creato per questa fantastica settimana! La raccolta porta il nome 'Mr Prip' che farà la sua comparsa domani, in una Shot ancora più dolce :3 
So che dovevo creare qualcosa di più deprimente riguardante la vera Break-up, ma non ci sono riuscita e ho creato questa cosettina qui, Spero vi sia piaciuta.

Prompt:  Klaine Break up + Cooper .

Baci,

Keros_  

 
   
 
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