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Autore: ljttledreamer    28/01/2013    15 recensioni
-“Allora bionda per la relazione abbiamo una settimana di tempo quindi oggi non facciamo niente”
-“E perché allora mi hai fatta venire qua?”
-“Perché volevo stare con te”
-“Ma se stiamo insieme quasi ogni giorno”
-“Intendevo io e te da soli”
Genere: Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il volo proveniente da New York era in ritardo a causa mal tempo e così, mi trovavo rinchiusa dentro quest’aeroporto da ben due ore. Non ce la facevo più ad aspettare, volevo solo che quel fottutissimo aereo arrivasse, volevo solo andarmene da questa città, volevo scappare.
Da che cosa?
Dall’amore. Già, proprio cosi. Stavo scappando dall’amore. Non volevo o meglio non riuscivo a sopportare quella situazione cosi pesante. Io ero innamorata persa ormai da anni, ma Lui mi vedeva solo come una semplicissima amica. La cosa peggiore forse però era che per un momento mi ero illusa di potergli piacere. Anzi no, era stato Lui con quel suo modo di essere perfetto a farmi illudere. Spazientita mi sedetti e più guardavo quel biglietto e più mi convincevo che quella che stavo facendo era la cosa migliore.

**

-“Signorina Scott. Signorina Scott”

Dopo non so quanto tempo, mi accorsi che quella strega di storia dell’arte mi stava richiamando con la sua voce stridula e irritante.

-“Signorina Scott, saprebbe rispondere alla domanda che ho appena posto?”
-“Ehm..io..non ho capito la domanda”
-“Forse perché era immersa nel mondo dei sogni. Per questa volta lascio correre, ma alla prossima si prende un bel due.”
-“Mi scusi signora Darbus non succerà più”

Dopo abbondanti  venti minuti finalmente quella maledetta campanella segnò la fine di quella noiosissima ora. Riposi le mie cose nella borsa tracolla e mi avviai verso l’uscita dell’aula per dirigermi verso l’armadietto e prendere i libri dell’ora successiva. Durante il tragitto incontrai Martha stremata per l’ora appena finita. Lei era la mia migliore amica fin dai tempi dell’asilo, sapeva ogni cosa di me ed io di lei. Era impossibile nasconderci qualcosa, ci capivamo anche solo con uno sguardo.

-“Allora come ti è andata storia dell’arte?”
-“Bene, se non fosse che quella strega della Darbus stava per mettermi due”
-“Che hai combinato?”
-“Niente, ero solo nei miei pensieri. Piuttosto a te chimica com’è andata? Ti vedo parecchio stremata”
-“Compito a sorpresa ! Io a quella la odio, lasciamo perdere che è meglio. Comunque indovina con chi esco oggi?”
-“Non dirmi che esci con Derek!”
-“Sii. Ieri sera ci siamo sentiti e mi ha chiesto di uscire! Non puoi capire quanto sono contenta !”
-“Ed io lo sono per te ! Però ti prego datti un contegno ci stanno guardando tutti !”

Martha era cosi. Bella, solare, simpatica, era energia pura. Sapeva sempre come tirarti su di morale ed era pronta a spaccare il mondo nel caso in cui qualcuno ti facesse soffrire. Era spontanea, diceva sempre ciò che pensava e non se ne vergognava affatto, era orgogliosa di sé. Era una tosta e spesso si era ritrovata ad affrontare delle risse; diceva che oggi per farti rispettare dovevi dimostrare di avere un bel carattere. In tutti questi anni non l’avevo mai vista piangere una sola volta. Io, beh ero completamente l’opposto. Calma, timida, dolce, sensibile. Volevo dimostrarmi più dura, ma non ci riuscivo. Quello era il mio carattere e tale sarebbe rimasto per sempre.

-“Hei Charlie!”

Quella voce. La sua voce .

-“Hei Joe!”

Joseph Adam Jonas. La mia forza, il mio sorriso, il mio tutto. Ci conoscevamo dal primo anno di liceo e inizialmente i nostri rapporti non erano dei migliori. Lui mi odiava ed io lo odiavo. Il motivo? Beh, a dire la verità neanche noi lo sapevamo, era come dire una cosa a pelle, non ci parlavamo quasi mai e se per caso qualche volta capitava erano solo frecciatine. Alcuni credevano che in fondo tra di noi ci fosse dell’amore, ma fidatevi se vi dico che non era affatto così. Poi un giorno durante il secondo anno di liceo, le cose cambiarono completamente. Eravamo a scuola di pomeriggio per un corso formativo e alla fine della lezione andai al mio armadietto per prendere alcune cose e tornare a casa. Quel giorno al corso c’era anche Alex il mio ex ragazzo che da quando l’avevo lasciato continuava a tormentarmi e delle volte addirittura mi minacciava. Ecco, quello era uno di quei giorni. Mi prese per un braccio e mi sbatté al muro iniziando a baciarmi, ma io lo respinsi disgustata; mi aveva tradito più di una volta come poteva pensare che mi facessi anche solo sfiorare da lui? Cercavo di opporre resistenza, ma lui era chiaramente più forte di me. In quel momento arrivò Joe e mi liberò dalla sua presa per poi piazzarsi davanti a me e dire ad Alex di sparire. Quest’ultimo gli chiese chi fosse e Lui rispose con “Sono il suo ragazzo”. Rimasi davvero sorpresa da quel gesto e gli chiesi perché si comportò cosi dato che mi odiava. Lui mi rispose con “Io non ti odio e neanche tu”. Capii che in fondo aveva ragione, noi non ci odiavamo, ma semplicemente ci stavamo studiando perché in qualche modo sapevamo che saremmo stati perfetti per essere grandi amici.

-“Senti per la relazione di scienze hai già un compagno?”
-“No, non ancora”
-“Bene adesso ce l’hai. Ci vediamo oggi pomeriggio a casa mia. Cosi passiamo anche un po’ di tempo insieme ok?”
-“Ehm..certo..ok”
-“Ti voglio bene bionda”
-“A-anche io”

Mi lasciò un leggero bacio sulla guancia e si volatilizzò verso non so quale aula.

-“No scusa com’è che adesso balbetti davanti a Joe?”
-“Non ho balbettato”

Martha mi guardò storta e poco convinta dalla mia affermazione.

-“Ok va bene, forse un pochino, ma solo perché mi ha colta alla sprovvista e non sapevo che dire”
-“Forse invece perché ti piace”

Scossi la testa per poi prendere i miei libri e dirigermi verso l’aula di spagnolo. Joe non mi piaceva ne ero sicura. Era una cosa a mio parere praticamente impossibile.

**

-“Allora bionda per la relazione abbiamo una settimana di tempo quindi oggi non facciamo niente”
-“E perché allora mi hai fatta venire qua?”
-“Perché volevo stare con te”
-“Ma se stiamo insieme quasi ogni giorno”
-“Intendevo io e te da soli
-“Ah o-ok. Va..va bene”

Stavo balbettando di nuovo. Non mi era mai successa una cosa del genere, non con Joe. Avevamo una confidenza talmente grande che non mi vergognavo di niente. Perché all’improvviso mi comportavo così?
Forse Martha aveva ragione, forse Joe mi piaceva e neanche poco direi. Ultimamente non facevo altro che pensare a Lui, motivo per cui molto spesso ero distratta come per esempio in classe. Avevo le idee cosi confuse in quel momento. Volevo solo delle conferme.

-“Hei sei con me o sei nel tuo mondo?”
-“No, ci sono”

Passammo l’intero pomeriggio a ridere e scherzare come due bambini e tornai a casa solo per l’ora di cena.
Nei giorni successivi poi dovemmo iniziare a lavorare alla relazione di scienze e cosi passavamo molto più tempo insieme di quanto già non facessimo prima. Più passavano i giorni e più mi rendevo conto che quella che avevo nei confronti di Joe non era una semplice cotta, ma era amore. Amore vero e stava andando avanti da parecchio tempo; dovevo solo ammetterlo a me stessa. Mi stavo innamorando di Lui e forse era sbagliato perché ero sicura che non avrebbe mai ricambiato.

-“Che c’è? Perché mi fissi?”
-“Stavo solo pensando”
-“E a che pensavi Scott?”
-“Niente di poi cosi interessante Jonas”
-“Secondo me stavi pensando a qualche ragazzo”
-“Ti sbagli Joe, non mi piace nessuno”
-“Devo crederci?”

No, non devi crederci perché in realtà c’è una persona che mi piace da morire e sei tu. Odio dovermi tenere dentro le cose e non poterle dire. E’ pesante.

-“Sai, sei una persona fantastica e sei davvero molto carina”
-“Che-che cosa?”
-“Dico sul serio Charlie. Meriti di essere amata”

Sentivo le mie guance andare a fuoco, segno che probabilmente stavo diventando rossa come un peperone. Era una situazione strana, mai successa prima, però per quanto mi riguardava era bella. Sentirmi dire quelle cose per me significava tanto. Non solo perché a dirmele era stato Joe, ma perché io non mi sentivo affatto sicura di me, ed il fatto che qualcuno invece mi ci facesse sentire era bello. La situazione diventò ancora più strana quando Joe mi spostò una ciocca di capelli e poggiò le sue labbra sulle mie. Un semplice bacio, casto ed innocente, ma che fece accelerare il battito del mio cuore. Nessuno disse niente, ma semplicemente tornammo alla nostra relazione di scienze ed una volta finita tornai a casa. A scuola c’erano sguardi e sorrisi diversi dal solito che mi facevano ben sperare ma poi..

-“Charlie senti dobbiamo parlare di quel bacio”
-“Si lo credo anche io”
-“Per te che cosa ha significato?”

Ok, era arrivato il momento giusto per dirglielo, non potevo più tenerlo nascosto.

-“Ehm..Joe senti io..cioè insomma”
-“Ho capito. Non ha significato niente, ma tranquilla lo immaginavo e poi neanche per me è stato importante quindi. Adesso devo andare a matematica, ci vediamo e grazie ancora per l’otto in scienze”

No Joseph, tu non hai capito niente !!

**
Le cose tra me e Joe erano improvvisamente cambiate di nuovo. L’amicizia che c’era sembrava piano piano svanire. Avevo provato più volte a parlargli e dirgli che in realtà per me quel bacio era molto, ma ogni volta trovava una scusa. Mi tormentavo cercando di capire perché si comportasse così e poi finalmente lo scoprii. Si trattava di una ragazza. Quando lo seppi, sentii il mio cuore come frantumarsi e si frantumava di più ogni volta che li vedevo mentre si scambiavano baci e carezze. Mi chiese più volte di conoscerla, ma non volevo. Non mi interessava affatto conoscere la fidanzata del ragazzo che amavo e poco mi importava se c’era rimasto male. Visto che ormai le mie possibilità con Lui erano andate perse, provai più volte a togliermelo dalla testa, ma era inutile e così decisi che dovevo fare qualcosa. Bastava solo resistere un altro mese e poi me ne sarei andata.
I miei erano divorziati e mio padre un pò per dimenticare mia madre e un pò per lavoro, si trasferì lontano. Riuscivo a vederlo solo durante le vacanze e per me che ero davvero affezionata a lui era terribile questa situazione e allora mi promise che se avessi fatto bene gli esami sarei potuta stare con lui per quanto volevo. Un’ultima valigia ed ero pronta.

-“Hei Charlie !”
-“Ma sei stupido? Mi hai fatto prendere un colpo !”
-“Scusa non volevo”
-“Che diavolo ci fai qui Joe?”
-“Mi ha aperto tua madre. Sono venuto per parlar.. Che stai facendo?”
-“Sto preparando le valigie non lo vedi?”
-“Vai in vacanza?”
-“Starò per tutta l’estate in Florida da mio padre e poi probabilmente rimarrò a studiare là”
-“Stai scherzando vero?”
-“Perché dovrei? E poi che te ne importa?”
-“Me ne importa perché io ho bisogno di te Charlie, ti devo avere vicina”
-“Certo immagino”
“Io ed Anne abbiamo rotto”
-“Oh ecco adesso si spiega tutto ! Prima mi lasci nel dimenticatoio per mesi e poi quando lei se ne va, torni magicamente da me sperando che ti accolga a braccia aperte. Beh sai mi dispiace ma non sono un comodino hai proprio sbagliato persona. E adesso lasciami stare ho da fare prima parto prima dimentico”
-“Che intendi dire scusa?”
-“Proprio non capisci vero? Perché sei così stupido? Ti prego Joe esci da questa stanza e lasciami sola. Anzi, non cercarmi per tutta l’estate, non cercarmi proprio più”

Lo spinsi via chiudendomi la porta alle spalle per poi lasciarmi andare in un lungo pianto



Una voce mi distolse da tutti questi miei pensieri e mi resi conto che era lo speaker ad annunciare l’arrivo del mio volo. Finalmente. Ero pronta. Pronta a partire, pronta a dimenticare, pronta a tutto. Mi diressi verso l’imbarco guardando tutto questo per un’ultima volta. La fila di persone che doveva salire su quell’aereo, sembrava non finire più.

-“Charlie ! Charlie, Charlie aspetta !”

Mi voltai e me lo ritrovai davanti. Molto probabilmente era stata Martha ad avvisarlo del giorno della partenza e del ritardo aereo.

-“Sbaglio o ti ho detto di lasciarmi stare?
-“Ho capito tutto Charlie”
-“Non ti seguo”
-“Adesso sei tu però che non capisci”
-“Joe si può sapere che…”

Non feci in tempo a finire la frase che trovai per la seconda volta le sue labbra sulle mie. Stavolta però era un bacio diverso. Non era un semplice bacio a stampo, era molto di più. Le mie labbra si schiusero così come le sue e ci trovammo ad affrontare un bacio molto approfondito.

-“Perché Joe? Voglio dire la storia e di Anne e..”
-“Abbiamo tutta l’estate per chiarire”
-“Che intendi?”
-“Che parto con te. Charlie Alice Scott io ti amo”
-“Non potevi dirmelo prima invece di farmi soffire?”
-“Ci ho provato, ma non mi hai dato modo di farlo”
-“Scusami. Ti amo anche io Joseph Adam Jonas

E con un altro bacio arrivò poi il momento di salire su quell’aereo. Insieme. Pronti a vivere forse una delle estati più belle di sempre.

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Buonaseraaaa :D Eccomi arriva anche in questo fandom. Seguo i Jonas ormai da 4/5 anni e per me
sono davvero importanti. Sono cresciuta insieme a loro e sono un pò la mia infanzia, ma anche il mio
presente ed il mio futuro. Li adoro davvero. 
Parliamo della storia: avevo in mente già da un pò di farla, ma non avevo idee poi invece sono venute ed
è uscita questa cosa. Non ne sono convinta al 100% però. Spero di esser riuscita a farvi capire che la parte scritta
più piccola è una specie di flashback che ha Charlie mentre aspetta l'aereo. Ok, adesso la smetto di annoiarvi grazie per
averla letta ed essere arrivata fino a qui. Fatemi sapere che ne pensate :)
Un abbraccio
-Ale;

   
 
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