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Autore: Vale17    28/01/2013    5 recensioni
Pascal diceva "Il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce".
Cavolo,aveva ragione..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                             GOODBYE CRISTELIER




20 Novembre,Mercoledì
 
Caro Diario,oggi con Harry ed Eleanor siamo andati a comprare le ultime cose per la stanza di Grace. E' stato divertentissimo comprarle le tutine,ed il suo primo pigiamino. E' strano,comunque,dover fare queste compere. Ed è strano che tra poco diventerò madre. Ho paura di non essere un buon genitore per Grace,dato che ho solo 19 anni e non ho nessuna esperienza. Per fortuna non sarò sola. Mia madre verrà presto a Londra,cosìcchè io possa avere un aiuto da parte sua. Non andremo a vivere subito nella nuova casa,aspettiamo di sposarci. Andremo il 2 Marzo,quando finalmente io diventerò Cristel Styles. Sta succedendo tutto così in fretta,ed io ho la testa pienissima. Posso dire però,di essere al settimo cielo e
 
Dolore. Dolore che stringeva dentro di me. Una stretta anche ai reni,come se mi stessero tirando qualche pugno. Assomigliava ai dolori mestruali del ciclo,solo che in forma più avanzata. Il quaderno dove stavo scrivendo mi cadde dalle mani,facendo un grosso tonfo a terra. Istintivamente,toccai la pancia e inspirai profondamente,volendo alleviare quel dolore. La mia mente era troppo presa da ciò che sentivo muoversi dentro di me,tanto da fare incombere una grossa paura. Capii subito di cosa si trattasse,ed ebbi la certezza quando notai che le lenzuola blu avevano assunto un colorito più scuro. Acqua,senza ombra di dubbio. Si erano rotte le acque. Automaticamente,il mio cuore inziò a battere più ritmicamente rispetto a prima,ed i dolori aumentavano ogni secondo che passava. Andai nel panico. Ma dovevo chiamare Eleanor nell'altra stanza. Dovevo farlo per forza. Era giunto il momento tanto atteso. Strinsi le coperte fortissimo.
- Eleanor!Eleanor aiutami! -,urlai con quanto fiato avevo in gola. Sentii all'istante dei passi,in una corsa,che venivano verso la porta,la quale si spalancò d'un colpo. Lei rimase paralizzata vedendo la scena,ma riuscì a scuotersi subito.
- Cris,respira. Avanti,respira -,mi ripetè lanciandosi verso di me. Afferrò di fretta il telefono,e compose un numero. Nel frattempo io serrai i denti,cercando di respirare profondamente. Il palmo della mano di Eleanor,andò sulla mia pancia e l'accarezzò,cercando di calmarmi. Sentivo che dentro di me lei continuava a muoversi ed aveva il bisogno di uscire.
- Harry,dannazzione corri subito qui. Cristel deve andare in ospedale!-,esclamò Eleanor. Non ricevette nessuna risposta,poichè Harry le chiuse subito dopo. Lasciò il telefono,cercando di concentrarsi solo su di me.
- El,El non ce la faccio -,parlai con una voce smorzata e tremante per il dolore. Lei afferrò la mia mano,guardandomi dritta negli occhi.
- Cris,ce la fai. Respira con me,coraggio -,iniziò ad espirare ed inspirare,incitandomi a fare la stessa cosa. Provai a seguirla,anche se quelle pene non passavano. Ed io non ero una persona che sopportava i dolori,e soprattutto cadevo nel panico e nell'ansia. Ma dovevo farcela. La mia priorità era Grace,e dovevo tranquillizzarmi. Lei poteva sentire la mia tensione e non faceva bene.
Percepivo però,che lei aveva il bisogno di uscire...di nascere. Non potevo più aspettare.
- Non posso aspettare. El...non posso...-,ansimai io,continuando a stringere i denti. La preoccupazione negli occhi verdi di Eleanor si fece evidente molto di più in quel momenoto.
- Ti porto in ospedale. Stai tranquilla,io sono con te -,ma proprio quando disse quelle parole,fu allora che il campanello suonò. Senza pensarci due volte,corse ad aprire,ed in meno di tre secondi esatti,mi ritrovai Harry e Louis in camera.
Harry era tremolante,un volto pallido e preoccupato,con un'agitazione che si poteva adocchiare anche da chilometri.
All'inizio,non seppe che fare,quindi fu Louis a soccorrermi con Eleanor. 
- Cris,cingimi il collo con il braccio,forza -,mi ordinò Louis. Feci come aveva detto ed abilmente,mi sollevò,portandomi in braccio. Quando Harry si risvegliò dal trans,aiutò Louis,mentre Eleanor apriva la porta.
- Harry... -,mormorai io,volendo tendergli la mano. Lui me l'afferrò non appena gliela tesi e mi sorrise,in modo rassicurante.
- Amore...sono qui,respira... -,la sua voce calda entrò nelle mie orecchie,dandomi sollievo. Con Harry mi sentivo sempre più sicura,sempre più serena. Metà delle preoccupazioni che avevo,svanirono. Harry mi diffondeva tranquillità,anche se lui era più scosso di me,in quel momento. Lo si vedeva dal volto pallido e due occhiaie enormi. La sua mano sudata,i suoi capelli scompigliati.
Arrivammo in macchina,ed io non capivo quasi più nulla. 
- Louis,sbrigati! -,sentii urlare da Harry,il quale mi appoggiò sullo schienale.
- Parti,parti! -,la voce squillante ma tesa di Eleanor,che gli indicava la strada.
 
Quel viaggio sembrò durare un'eternità. Sembrava non finire più,ed io non resistevo. Avevo paura per Grace,avevo paura di molte cose. Lei spingeva,ma io non potevo ancora fare nulla. Fu un inferno,davvero. Quando la macchina si fermò,tutti e tre aprirono di scatto lo sportello,la paura iniziò ad invadermi nuovamente. Mi appoggiai ad Harry,il quale mi stringeva per non farmi cadere. Con fatica,arrivammo all'entrata,dove all'istante una barella mi fu posta davanti. Fu allora che capii che non era più uno scherzo. Stavo davvero per partorire,stavo davvero per diventare madre. La mia vita stava davvero per cambiare. Non si trattava più delle bambole quando avevo cinque anni,non si trattava più degli scherzi stupidi quando ne avevo sedici. Si trattava di essere madre,ora.
- Non ci salgo! -,protestai infine,senza rendermene conto. La tensione stava superando tutto.
-Cris,devi andare! -,ribbattè Harry,cercando di farmi salire. Non ci riuscivo.
-Harry,no. No,ho paura!-. In quel momento non avrei mai voluto partorire. Volevo solo tornare a casa e far finta che non fosse mai successo. Purtroppo le infermiere mi costrinsero a salire sulla barella. L'agitazione salì fino alla punta dei capelli.
- Harry! Louis,Eleanor! -,li chiamai tutti e tre,volendo che loro mi aiutassero. Louis scattò come una molla e si avvicinò a me,chinando il capo. Mi lasciò un bacio sulla fronte.
- Andrà tutto bene piccola. Sei forte -,sorrise dolcemente,allontanandosi.
- Harry,portami a casa! -,gli supplicai mentre entravamo in sala parto.
- Amore mio,andrà tutto bene...qui ci sono io -,sforzò un sorriso,anche se la sua espressione diceva il contrario.
-Mi scusi,lei deve rimanere qui? -,le chiese l'infermiera,ed Harry annuì.
- Bene,ci siamo! -,annunciò il dottore,sporgendosi verso di me. Mi scrutò,dopodichè si misero tutti circolarmente. Grace spingeva. Era davvero giunto il momento. Sembrava tutto scuro in quel momento. Ogni cosa aveva un dolore,ogni cosa mi faceva male. Strette forti,la bambina che spingeva. Sentii i muscoli delle gambe indolenzirsi ed assumere una tensione maggiore. Il ventre si contraeva e serrai le mascelle.
- Spingi cara! -,mi incoraggiò l'infermiera. Cercai di spingere,ma faceva male. Troppo male.
-Fa male! Non ce la faccio! -,protestai nuovamente,sentendo una goccia di lacrima solcarmi il volto.
- Cristel? Questo è il tuo nome vero? -,mi domandò l'infermiera,ed io annuii -,devi spingere. La tua bambina ha bisogno di uscire. Coraggio -,mi incitò. Ma ancora nulla.
Troppe voci,troppe urla,troppo dolore. Infine fu come  una voce potente tra le tante,che penetrò nella mia mente. Un bagliore che illuminò la mia vista scura. La sua voce.
- Cristel,guardami... GUARDAMI! -,mi ordinò dolcemente Harry,facendomi voltare- Ti amo,e sono con te-. La sua voce così profonda,penetrò nelle mie orecchie e si ripetè all'infinito. Iniziò a sclaldarmi,a farmi sentire più forte di prima. La sua voce iniziò a rincuorarmi,a combattere di nuovo. Lui era l'unico che poteva salvarmi da quel dolore. Solo allora tornai a capire che stavo per far nascere nostra figlia. La nostra Grace. Fu lo stimolo maggiore. Harry mi tese la mano,che io prontamente strinsi. Digrignai i denti,mi concentrai bene e feci ciò che dovevo fare. Gocce di sudore rigarono il mio viso,un'ultima lacrima solcò il mio volto,un urlo forte ed infine un pianto....
....un pianto stridulo,ma anche infinitamente dolce. Un pianto di un bambino appena nato. La voce del mio piccolo angelo. Finalmente potevo sentirla piangere.
Esausta,poggiai la testa sul cuscinetto. Feci un ultimo respiro,ma non riuscii a rimanere sdraiata,ed ebbi la forza di sollevarmi. Ed eccola lì,in tutto il suo splendore,la nostra piccola Grace che si dimenava,muovendo le sue esili gambine. Gli occhi ancora chiusi,veniva tenuta da una delle infermiere. Harry mi aveva lasciato la mano,e come se fosse in uno stato di shok,si avvicinò alla bambina. La guardava estasiato e meravigliato. L'infermiera venne verso di me,mentre lui seguiva con gli occhi la sua bambina. Me la porse fra le braccia e,tremolante,quando la strinsi sentii una grande felicità invadermi il corpo intero. Mi sentivo un'anima leggera e vedevo davanti a me il frutto del mio amore con Harry. Non potevo desiderare di meglio. L'avevo aspettata tanto. L'avevo immaginata,sognata addirittura la notte. Ed ora potevo realmente vedere come fosse. Un angelo caduto dal Paradiso. Era così piccola ed infinitamente dolce e incantevole.  Tenerla fra le braccia fu l'emozione più bella che avessi mai provato. Un figlio è ciò che ti muta. Harry era ancora abbastanza incredulo di ciò che fosse successo;era anche lui sudato. I miei occhi,quando alzai il volto,incontrarono i suoi e notarono un finalmente grande sorriso. La sua pelle biancastra riprese colorito. Grace aveva smesso di urlare come prima. Harry si chinò,mentre delle lacrime scivolarono lungo la sua guancia,finendo sulla mia mano.
- Non piangere papà Styles -,sorrisi,facendolo avvicinare di più. 
- Grace AnneRose Styles -,sussurrò lui,con voce flebile. Purtroppo l'infermiera interruppe il momento,venendo a riprendersi Grace,per pulirla.
Harry appoggiò la fronte sulla mia,e sentii il suo respiro sul mio volto. La stanchezza con lui passava.
- Sei stata bravissima -,posò le sue labbra sulle mie,lasciandomi un dolce bacio.
La mia vita ora era completa. Avevo tutto e non desideravo più niente. Incastrai l'ultimo pezzo nel puzzle della mia vita. Finalmente avevo una famiglia e potevo vivere davvero....
 
3 anni dopo...
 
- Grace,corri,vieni qui! -,la incitai,allargando le braccia. Lei iniziò a correre,ridendo teneramente e si lanciò fra le mie braccia,le quali l'avvolsero completamente. Mi alzai,mentre lei si stringeva al mio collo,con l'espressione pimpante.
- Paaapà -,chiamò lei,puntando il dito sul riccio,che sorridente,si accingeva a raggiungerci.
- Piccola mia -,le labbra del riccio si posarono sulla pelle morbida di Grace,e le donarono teneri baci. Grace aveva gli stessi occhi di Harry. Un taglio tondo e due smeraldi al posto degli occhi. Era paffutella,i capelli ramati e ricci ed un sorrisone immenso.
- Che ne dite di fare quel saluto di cui vi avevo parlato? -,proposi io a tutti e tre.
- Sì,mamma,sì,sì -,Grace battè le manine,ed Harry annuì.
- Credo sia anche giunto il momento -,alzò le spalle Harry,malinconicamente. Non piaceva neanche a me quel che avevo da dire,ma ero comunque felicissima. Guardai un punto indefinito,anzi lo guardammo tutti e tre insieme...
 
... - Ciao ragazze!Era da molto tempo che volevo ringraziarvi. Voi,siete le mie sostenitrici numero uno e non potrei desiderare di meglio. Voglio dirvi grazie,oggi,per tutto il supporto a me dato. Con me,siete riuscite a sorridere,a fare discorsi abbastanza pervertiti e questo non può che rendermi felice.
So di non essere reale,so che non esisto per davvero e non ci sarà mai una Cristel Turner,ma spero davvero che voi non vi dimenticherete mai di me. E' vero,mai nessuna Cristel starà con Harry,ed Harry probabilmente non avrà una figlia alla quale darà il nome Grace. E quindi,anche la mia piccola Grace non è reale. Solo Harry lo è. Per cui vi dico: amate Harry al posto mio,siate le sue mogli e non lasciatelo mai. Harry non sa davvero chi sono e forse mai saprà di questa storia,ma conosce voi che siete le sue ragazze. Qundi amatelo,amateli tutti e cinque. Ed io dico a te,a te che stai ascoltando le mie parole,non abbatterti mai. Sii sempre forte,anche quando la gente di giudica per la musica che ascolti. Accettati sempre,perchè sei bellissima. Combatti e non arrenderti,io sarò sempre al tuo fianco,anche se non mi vedrai mai. E soprattutto credi in te stessa.
Io,sono giunta alla fine,ma non lascerò mai nessuna di voi. Vi voglio bene...Cristelier -....


Con affetto,
la vostra Cristel


  
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