Cinque cose.

''Dimmi cinque cose che ti piacciono, Haz''
Harry, dopo quasi tre anni di relazione con il suo ormai storico -e segreto- ragazzo, ancora non riusciva a capacitarsi della loquacità del suddetto.
Insomma, era una cosa incredibile. Si erano fatti una della più faticose -e sane- scopate degli ultimi mesi e Louis, appena il più piccolo era uscito da lui, aveva già le forze e, soprattutto, il fiato per parlare.
E la cosa buffa, era che, nonostante parlasse, il suo cervello era incredibilmente -ok, forse non troppo incredibilmente- scollegato.
Infatti, quando si accorse che la sua dolce metà non lo aveva degnato della benchè minima risposta, ripetè la domanda, come un pappagallo.
Harry si accorse allora che, se non avesse risposto, la scena sarebbe rimasta invariata per troppo tempo: lui e Louis, sdraiati, nudi e sfiniti, sul letto di una suite di un albergo superlusso in Costa Azzurra, con una domanda ripetuta.
Decise così, facendo appello a tutte le sue poche forze e a tutti i suoi pochi neuroni ancora funzionanti, di degnare il suo ragazzo di una risposta.
''I gatti...''
Ah, questa Louis di certo se l'aspettava. E proprio non riusciva a capire la fissa che il riccio aveva per quelle insulse palle di pelo.
''Uhm, lo speck...''
Ok, questa era davvero assurda. Nientre contro lo speck, ma di certo c'erano molti salumi migliori. Tipo il prosciuto. O il salame. Perfino la testa in cassetta.
Decise comunque che, visto che era riuscito a strappargli di bocca quelle poche parole, di certo non l'avrebbe interrotto.
''Il nuovo CD di Taylor Swift, decisamente!'' e, mentre lo diceva, un ghingo furbo si disegnava sulle sue labbra. Sapeva bene quanto Louis proprio non la sopportasse, quella là.
''I tatuaggi!'' disse poi, convintissimo.
''Ne manca una, cuppycake.'' gli fece notare un Louis con la testa sulle nuvole, riflettendo silenziosamente su come il suo ragazzo ostentasse la perfezione.
''Sai Lou qual è la mia cosa preferita al mondo?'' chiese il più piccolo. L'altro, che ora pendeva dalle sue labbra, scosse la testa per negare.
Così ''I toui occhi, Lou. La mia cosa preferita al mondo sono i tuoi occhi. Dio, potrei guardarli per ore senza mai stancarmi! Potrei quasi perdermici dentro, se non li conoscessi così bene!'' e, finito di parlare, posò il suo sguardo sul fidanzato. E, incredibilmente, lo vide arrossire ed andarsi a rannicchiare sotto il suo braccio.
Così , stringendo Louis a sè e stupendosi della sua stessa voglia di parlare, chiese ''E le tue?''
Il liscio parve pensarci un po', poi cominciò ad elencare.
''Le piume...'' disse, e Harry si lasciò sfuggire un versetto strozzato per soffocare una risata.
''I cappelli...'' continuò l'altro, e ora Harry stava davvero per scoppiare.
''Le scarpe!'' esclamò, e il riccio ormai aveva le lacrime agli occhi.
''E i giubbini di jeans, assolutamente!''
A quel punto il riccio scoppiò a ridere, tenedosi le mani sulla pancia per lo sforzo.
Dopo svariati minuti, passati a prendere in giro il compagno per le sue preferenze da donna, che lo rendevano incredibilmente ed inrecuperabilmente gay -come poi se lui non lo fosse stato, no?- , si calmò, dando modo al più grande di continuare.
''Però,'' disse, infatti, quello ''la cosa che preferisco di più in assoluto è la tua bocca'' concluse, guardandolo maliziosamente.
Ed Harry capì benissimo a cosa si riferisse il suo fidanzato, e fece in modo di accontentarlo subito.



ciaociaociaobelli: 
eccomi ancora qua con una mia one cavolata shot! spero vi sia piaciuta almeno un pochino.
vi lascio alla vostra vita, però voi lasciate a me una recensioncina?
se qualcuno avesse lo strano interesse di seguirmi su twitter, sono @xjonasmysaviors
PACE E AMORE!