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Autore: xswiftsbreath    29/01/2013    1 recensioni
All Too Well è una one shot CrissColfer ispirata all'omonima canzone di Taylor Swift, presente nell'abum RED.
"Dopo quella lite con Darren non riusciva più a pensare ad altro se non a lui. Rimaneva a fissare il bianco intonaco, perso nei ricordi. Nei ricordi di quando andava tutto troppo bene."
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALL TOO WELL.

 
Dopo quella lite con Darren al telefono non riusciva più a pensare ad altro se non a lui.
Rimaneva a fissare il bianco intonaco, perso nei ricordi. Nei ricordi di quando andava tutto troppo bene.
Di quando quella prima sera, quando si conobbero, pur avendo percepito il vento freddo e sferzante sulle sue guance, si sentiva a casa. Lui e Darren avevano subito stretto un legame, un legame speciale.
Fin dal primo istante la complicità e la chimica tra di loro era saltata agli occhi di tutti.
Parlavano fitto fitto, a cena, di Harry Potter e di tutte le altre passioni che avevano appena scoperto di condividere. Avevano riso tanto, in quelle poche ore, e lui si sentiva talmente intiepidito dal loro rapporto nascente che non aveva sentito il bisogno di rimettersi la sciarpa all’uscita dal ristorante, tenendola in mano. Così, per una semplice dimenticanza, l’aveva lasciata nella macchina di Darren ed era sicuro che lui la conservasse ancora in un cassetto, perché gli ricordava l’innocenza del loro primo incontro.
Nelle settimane seguenti la loro amicizia si era rafforzata sempre di più, e ormai erano inseparabili. Passavano già tantissimo tempo insieme sul set, poi, quando Darren lo riaccompagnava a casa, spesso si fermava da lui a guardare un film Disney e a mangiare sushi. Durante i tragitti in macchina cantavano a squarciagola, dimenticandosi di tutto. Chris per tutto questo tempo aveva dato per scontato questo dettaglio, ma si pentiva di non aver saputo apprezzarne ogni secondo.
Ora che tutta quella magia tra loro era finita, lui si sentiva perso. Le sue giornate erano vuote, ma voleva dare l’impressione di star bene, e quindi sorrideva.  Ma la realtà era un’altra.
La realtà era che non riusciva proprio a dimenticarlo. Non riusciva a dimenticare la brillante sfumatura dorata dei suoi occhi, il suo sorriso, quel sorriso che poteva illuminare un’intera città, la sua dolcezza e la sua gentilezza. Per non parlare della sua risata, della sua goffaggine e delle frasi italiane che ogni tanto usava per farlo sorridere.
Ricordava quando Darren lo aveva presentato ai suoi genitori, e di come le sue guance si erano tinte di un lieve rosa cui aveva attribuito una ragione completamente sbagliata. Gli aveva raccontato del suo passato, perché pensava davvero che lui fosse il suo futuro.
“Mmmh. Ti sbagliavi, Darren” sospirò, immerso negli innumerevoli ricordi.
Pensava davvero che non potesse salvare la situazione. Che non avrebbe mai potuto. Tutto ormai era andato perso.
Non c’era più tempo per recuperare il ricordo di loro due che ballavano nel bel mezzo della notte per chissà quale bizzarro motivo; ora non poteva più sentire la sua risata mentre si raccontavano a vicenda quell’episodio, finendosi le frasi reciprocamente.
Ma dopo mesi e mesi in cui aveva vissuto nelle sue illusioni, Chris aveva conosciuto la verità. In un modo brusco, il peggiore. Quando vide Darren baciare con trasporto Mia, si sentì crollare il mondo addosso. Credeva davvero che nel loro rapporto si potesse celare di più che una semplice amicizia tra colleghi di lavoro, ma capì che aveva chiesto troppo. Il loro rapporto era qualcosa di speciale, di perfetto… e Darren l’aveva rovinato. Per sempre.
Dopo una settimana di totale silenzio da parte di Chris, Darren si decise a chiamarlo. Ma anche solo sentire la voce squillante del collega lo fece sentire come un foglio accartocciato e buttato via. E tutto questo solo perché ricordava momenti speciali che per Darren probabilmente non erano mai esistiti.
Ora Chris sentiva come se il tempo non passasse mai, come se fosse paralizzato. Sarebbe voluto tornare a essere il ragazzo che Darren conosceva, ma sapeva che non ci sarebbe riuscito. Restava sdraiato sul letto a guardare il soffitto, a pregare che Darren si accorgesse di aver perso una delle persone più importanti della sua vita, che si rendesse conto che il loro rapporto era raro e prezioso. Ma soprattutto pregava che questa sofferenza cessasse, ma sapeva anche che non sarebbe mai finita se ricordava tutto così bene.



 
                                                                                                                                                       Spazio dell'Autrice.
Credo abbiate capito che è la mia prima one shot. Perchè fa schifo. Ma vi ringrazio se l'avete letta fino alla fine. Spero davvero di migliorare, e lo farei molto più velocemente se voi mi aiutaste con delle recensioni, di qualsiasi tipo.
Con affetto.
Gab.
  
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