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Autore: SHineRose    30/01/2013    2 recensioni
Una ragazza stava salendo su un palcoscenico a New York per un concerto.
Arrivata al centro della scena le luci evidenziarono solo lei, e una marea di applausi e fischi si alzavano.
Era vestita con un abito da sera blu elettrico, che fasciava perfettamente il seno, e a partire da quest’ultimo in giù andava allargandosi, arrivando fino un po' più su al ginocchio.
La musica partì, e la ragazza cominciò a cantare.
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RITORNO AL GIAPPONE!

Una ragazza stava salendo su un palcoscenico a New York per un concerto.
Arrivata al centro della scena le luci evidenziarono solo lei, e una marea di applausi e fischi si alzavano.
Era vestita con un abito da sera blu elettrico, che fasciava perfettamente il seno, e a partire da quest’ultimo in giù andava allargandosi, arrivando fino un po' più su al ginocchio.(A Line One Shoulder Short Tulle Blue Cocktail Dress E12062 for $113.00)
La musica partì, e la ragazza cominciò a cantare.
I suoi capelli ondeggiavano nell’aria e nessuno era intenzionato a smettere di lanciare grida.
La sua voce riecheggiava al microfono, le seguenti parole.


I feel oh, so glamorous
Lookin' super fabulous
Sometimes I'm insecure
Something I can't ignore
All the flashy cameras
Try my best to handle it
I'm just the girl next door
I can hear the rumors take off...

All the girls in the club got their eyes on me
I can tell by the look that they want to be
Be hot, hot, hot like that
But it's not, not, not like that
All the girls in the club got their eyes on me
They put me down because of jealousy
But I'm not, not I'm not that girl
And it's not, not, no, it's not my world

So many girls be checkin' my style
Checkin' my style, checkin' my style
So many girls be checkin' my style
But I don't even care, no
I move in mysterious ways, ways that got them curious
They're looking at what I'm wearing
Standing on the sidelines staring
Taking every chance I get
To find who I'm going with
I just wish they'd see, what I'm like in real life


So many girls be checkin' my style
Checkin' my style, checkin' my style
So many girls be checkin' my sytle
But I don't even care, no
What's good I'm weak no longer
In life it's making me stronger
What I like I'm a get that
Like a quick cat, no i won't quit that, you heard me
You'll find that I'm just like you
And I do the same things you do
The type of chick that hits spots, in my flip-flops
Listening to Hip-Hop, you feel me


So many girls be checkin' my style
Checkin' my style, checkin' my style
So many girls be checkin' my style
But I don't even care, no


Finita la canzone, tutti gli spettatori applaudivano, gridando il nome della loro cantante preferita.
Finito il concerto, la ragazza si dirige verso il suo camerino.
-Finalmente anche questo giorno è finito!- esclama togliendosi la parrucca.
-Honey! Sei stata bravissima, complimenti!- esclama il suo amico aiutandola a pettinare i capelli.
-I tuoi capelli sono morbidissimo honey!-
-Grazie.- dice lei semplicemente.
-Cos’hai?- chiede l’amico notando l’espressione infelice della ragazza.
-Nulla.-
-Non è vero. Puoi mentire gli altri, ma non me!-
La ragazza sospira, capendo che l’amico non le avrebbe dato pace.
-Mi manca la mia famiglia, ormai sono anni che non li vedo.-
-Ma vi tenete in contatto no?-
-Si, ma non li ho mai visti da anni.-
-Dimmi, tua sorella come se la passa lì in Giappone?-
-Bene. Da quanto ho capito, ha un fidanzato, un mezzo demone. La mamma e il papà non fanno altro che comportarsi da smielati ogni santo minuto. E il mio fratellino non fa che combinare guai. Ma a quanto pare ha una fidanzata.-
-Ma davvero?-
-Si!- esclama la ragazza felice. Ma si rabbuia subito.
-Io non ho una vita come loro.-
-Cosa intendi dire?-
-Loro si divertono ogni minuto che passa. Io non posso, perché devo sempre fare concerti, incidere cd, e come se non bastasse devo pure fare le coreografie. Insomma non ho un ragazzo, anche se non ne ho bisogno, e la mia personalità non è stabile!-
-Ricorda che tu hai scelto questa vita, nessuno ti ha obbligato!-
-Lo so.-
-E allora perché l’hai scelta?-
-Non volevo che la mia famiglia vivesse per strada. L’ho fatto per loro.-
-Hmm... vuoi rivederli?-
-Si, ma non posso!- risponde la ragazza afflitta.
-Penso proprio che tu stia sbagliando!- sorride furbo l’amico.
-Jakotsu che intenzioni hai?-
-Vedrai, Rin, vedrai.- detto questo Jakotsu esce dal camerino di Rin, e si avvia verso l’ufficio del loro capo discografico.


Dopo un’ora, Rin si era cambiata, con un vestito blu,con i bordi neri.
Una cintura argentata in vita, e una collana. Le scarpe con tacco color argento.
E i capelli lisci, che le arrivano fin sotto il seno.
-Dove sei andato?- chiese Rin appena entrò Jakotsu.
-Sono andato dal nostro capo, e ti ho fissato dei concerti in Giappone.-
-DAVVERO?!- la ragazza lo guardava incredula. Ha fatto questo per lei?
-Jako ti voglio bene!- disse saltandogli al collo, e stampandogli un bacio sulla guancia.
-Anch’io, ora vai a prepararti le valigie tra tre giorni si parte..-

 

Dall’altra parte del mondo una ragazza aveva appena finito di vedere il concerto di sua sorella.
-Certo che sul palco si sente a suo agio!- esclama la madre della ragazza.
-Chissà come starà!- si chiede la sorella mettendosi una mano sulla guancia.
-Mamma, credi che la sorellona ritorni da noi?- chiese un piccolo ragazzino accanto a lei.
-Un giorno verrà, e starà con noi, non devi preoccuparti Sota!-la tranquillizzò la ragazza.
-Kagome, e se non dovesse venire? Dopo tutto sono anni che non vuole venire!-
-Già e poi si è pure tinta i capelli! Le stava meglio il castano, non il biondo!- disse il fratello, assecondando la madre.
-Ah... Rin non si è tinta i capelli, quella è solo una parrucca!-
-Ah.-

 

I tre giorni passarono in fretta, e Rin non vedeva l’ora di abbracciare la sua famiglia.
Non aveva avvisato nessuno del suo arrivo, voleva fare a tutti una sorpresa.
Ma non poteva sapere che il destino le aveva riservato un sorpresa ancor più bella.
Salirono sull’aereo, e si rilassarono, leggendo un libro, giocando a carte, darsi i nomignoli più stupidi.
Dopo undici ore di viaggio arrivarono finalmente a destinazione.
Ma prima di andare dalla sua adorata famiglia, fece un salto in dei negozi.
Per Kagome comprò un mucchio di vestiti e scarpe.
Per Sota comprò un telefono, l’IPhon 5, e pallone da calcio.
Per la madre comprò semplicemente di profumi, e per il padre delle magliette.
Finiti gli acquisti si avviò verso casa Higurashi.
Fortunatamente con lei aveva le chiavi di casa, eh si! Anche dopo cinque anni teneva le chiavi della propria casa.
-Accidenti a te! Hai comprato tutto il negozio! Ti manca solo la ferrari!- si lamentò Jakotsu.
Tutti nella casa si presero un colpo, chi poteva esser entrato?
-Zitto e non ti lamentare!- tutti stettero immobili, Inuyasha e Inu no Taisho erano pronti a combattere.
Rin si avviò verso la cucina.
-Hey! Perché quella faccia? Non sono mica un rapinatore di case!- sorrise Rin alla sua famiglia.
Inuyasha e il padre guardavano la scena confusi, sull’identità della ragazza.
-RIN!!- gridarono i quattro contemporaneamente soffocando la povera arrivata in un caloroso abbraccio.


Dopo che la ragazza si sistemò meglio po tè finalmente respirare.
-Sapete, in questi anni siete diventati più.. si ecco più.. soffocanti!-
-Rin, come mai qui in Giappone?!- le chiese Kagome cercando di staccare Sota da Rin.
-Dai Kagome lascialo! Comunque sono qui in Giappone per stare un po' con voi!- disse la ragazza sorridendo e coccolando il fratello.
-Ma se non mi volete me ne ritorno a Boston, non c’è problema!- continuò Rin.
-NO! Devi restare con noi, sono anni che non ti vediamo! Caspita sei cresciuta e anche bene!-
-Grazie- dice Rin arrossendo.
-Non dille che ha un fisico da urlo, altrimenti vi ritrovate all’ospedale con i connotati ritoccati.- dice Jakotsu, che fino a mo’ se n’era stato zitto zitto.
-JAKOTSU!- lo rimprovera Rin.
-Lui chi è?- chiese Kagome curiosa.
-Lui è Jakotsu, un mio amico conosciuto al liceo!-
-Piacere di conoscerti Jakotsu, io sono Kagome!-
-Lo so, tua sorella mi ha parlato di te e del tuo fidanzato Inuyasha!- il ragazzo aggiunse una nota maliziosa sul nome di Inuyasha.
-Davvero?- chiese Kagome incredula. Non si aspettava che la sorella parlasse di lei a un ragazzo.
-Si! Ma il tuo fidanzato dov’è?- chiese dopo com più malizia, che tutti notarono.
-E no amico mio, non ci pensare neanche per scherzo! O giuro che ti spedisco dritto in ospedale!- lo minaccia Rin, capendo le intenzioni dell’amico.
-Uffa... - sbuffa Jakotsu infastidito.
-Comunque potete chiamarlo semplicemente Jako, a lui non da fastidio.-
-E chi te lo ha detto che non mi infastidisce il diminutivo del mio nome?-
-Ma Jako! Non fare l’innocentino! Ti facevi chiamare così da Bankotsu!-
-Bankotsu è un’altra storia! Tu sei tutt’altro che Bankotsu!-
-Ti stai rendendo conto che stai ripetendo il nome di tuo fratello trenta mila volte?-
-E tu ti stai rendendo conto che stiamo litigando davanti alla tua famiglia?-
-Ti stai rendendo conto che io non sto litigando con te, ma sto facendo una discussione?-
-Ti rendo conto che..che...- Jakotsu non sapeva che dire. Aveva esaurito le domande-risposta!
-Vedi.. alla fine vinco sempre io!-
-Non stai dimenticando qualcosa?- le chiede l’amico.
-Cosa?-
Jakotsu neanche risponde, ma indica delle buste colorate.
-JAKO!! Hai ragione!- Rin si avvia verso i piedi delle scale, dove c’è la sua valigia e tutto.
Prende le buste colorate e le prende, dandone una alla madre, due al padre, una a Sota, e tre a Kagome.
-Rin grazie!- dissero in coro la famiglia.

 

Dopo cena, Rin conobbe anche Inuyasha e suo padre.
Rin e il signor Taisho avevano stretto una grande amicizia.
-Rin cosa vuoi fare qui in Giappone?- le chiede Inu no Taisho.
-Beh, vorrei scoprire alcune cose riguardanti l’epoca Sengoku, dato che mia sorella ha detto che è molto affascinante.- rispose Rin con gentilezza.
-Potresti venire a casa mia, ho una piccola libreria che hanno informazioni su quell’epoca, potresti venire anche tu Kagome!-
-La ringrazio, ma non vorrei essere invadente!-
-Ma non ti preoccupare! Sei la benvenuta!- risponde Izayoi al posto del marito.
-Allora accetto volentieri!-
-Bene allora domani appena finisce la scuola venite da noi, ok?- propone Inu no Taisho.
-Ok!- rispondono entrambe le sorelle.
-Bene a domani!-
-A domani!- detto questo la famiglia Taisho se ne vanno.

 

Adesso la famiglia è al completo.
-Rin, come vanno i concerti?- chiede subito Kagome.
-Bene, ne dovrò fare quattro anche qui in Giappone!-
-Davvero?! E dove?-
-Uno qui a Tokyo, uno a Nerima, un altro a Okinawa e per ultimo a Yokohama.-
-Davvero? Possiamo venire anche noi con te?-
-Certo! Devo solo procurarmi dei biglietti VIP, così potrete entrare nel Back stage.-
-GRAZIE! Rin sei la migliore.-
-Puoi invitare cinque tuoi amici. Così sarete sei!-
-Ma la mamma e papà?-
-Purtroppo se non ricordi cara, noi non amiamo il volume messo al massimo!- le rammenta la madre.
-Hehehe hai ragione.- ridacchia nervosa Kagome.
-Immagino sarai stanca figliola, vai a dormire.-
-Ok, Jako tu vieni con me! Buona notte a tutti!-
-Notte- le fa eco Jako.

 

 

NOTE AUTORE!
Ciao a tutte questa è la mia prima fic su Inuyasha!
Mi chiamo Francesca e sono una grande fan della Sesshomaru/Rin e Inuyasha/Kagome.

Spero vi piaccia! La canzone è di Ashley Tisdale eccolo- 
Ashley Tisdale - Not Like That (Video) - YouTube
Dimenticavo di dirvi che ad ogni vestito di Rin metterò una sua foto tra parentesi, alla fine della descrizione del suo abbigliamento ( come fatto nel testo)

 Francesca ;)

   
 
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