-Bill!- L’urlo arrivava dalla più piccola dei Weasley che aveva appena superato la porta di ingresso rovesciando il portaombrelli al suo passaggio.                                            
– Bill, come hai potuto nascondermi che Harry è stato qui? – Disse battendo i pugni sul petto del fratello.                                                                                                                                 
– Gin, calmati – rispose l’altro cercando di trattenerle le mani. Era uno scricciolo al suo confronto, ma nascondeva la forza di un Troll infuriato.   
 – Insomma vuoi fermarti? –
- No che non mi fermo! Avresti dovuto mandarmi un gufo, un patronus… Qualcosa! –. La ragazza, col viso paonazzo, era evidentemente fuori di se.
– GINEVRA! – Non gli era mai piaciuto usare quel tono con la sorella, ne chiamarla con il suo nome completo, ma non le aveva lasciato altro scelta. Lei si bloccò sul posto i pugni ancora alzati, l’espressione sorpresa e confusa di chi non capisce dove si trova e cosa sta facendo.
 Non diede neanche il tempo al fratello maggiore di appellare una sedia che ci crollò sopra a peso morto come se fino a quel momento avesse sopportato il peso del mondo. Anche Bill prese una sedia e le si avvicinò posizionandosi di fronte a lei, per poterla guardare negli occhi.
– Mi spieghi come mai sei qui? E soprattutto come hai fatto ad entrare? – Chiese il giovane preoccupato che l’incanto fidelis fosse stato spezzato in qualche modo.
Ginny sospirò sconfitta – Stavo origliando le conversazioni dei gemelli con le orecchie oblunghe, quando ho sentito dire a Fred … o forse era George, non so, ero troppo agitata per distinguerli … comunque dicevano che Harry era stato catturato e che per miracolo era riuscito a scappare ed era venuto a villa conchiglia. – Bill fece per interromperla, ma la ragazza lo pregò con lo sguardo di non farlo, ben sapendo che non sarebbe più riuscita a ritrovare il filo del discorso. - Mi sono sentita come quando Vol … scusa, volevo dire tu-sai-chi mi ha posseduta, ero poco consapevole di quello che facevo, e non sono sicura … ma credo di aver rubato un po’ di Veritaseum dalla scorta di gemelli e di aver versato la pozione nella burro birra di papà, per farmi dire la collocazione di villa conchiglia … poi mi sono trovata qui … il resto lo sai … Mi dispiace. –
Concluse con le lacrime agli occhi. Bill aveva la mascella serrata. Sembrava quasi che gli uscisse il fumo dalle orecchie. Era sempre stato un ragazzo pacato e tranquillo, la sorella non lo aveva mai visto così prima di allora.
- Tu hai fatto cosa? – Disse quasi urlando. – Bill … mi dispiace … io … - Disse ancora più mortificata la ragazza. Lui scattò in piedi, questa volta urlando sul serio – Ginny! Come hai potuto essere così irresponsabile, avrebbero potuto individuare le nostre posizioni, o ancora peggio avrebbero potuto prenderti in ostaggio! - .
- Io … ho avuto tanta paura - Osò la ragazza con un filo di voce, gli occhi fissi al suolo.
Il fratello udì appena, prese un respiro profondo e si abbassò di nuovo al livello della ragazza.
– Mi spieghi perché sei corsa qui? – Chiese con dolcezza. Le lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi della piccola Weasley – Io lo amo Bill! Amo Harry e non so dov’è! Lo amo non so se lo rivedrò … Lo amo e non so se sta bene, o se qualche altro Mangiamorte lo ha catturato. Lo amo, e non so se avrò mai la possibilità di dirglielo. – Concluse in un sussurro incapace di trattenersi oltre.
In un attimo si ritrovò stretta al fratello maggiore in un abbraccio quasi soffocante.
Le parlò piano avvicinando la bocca all’orecchio – Tornerà. Se è intelligente anche solo la metà di quello che si dice in giro, tornerà. Nessuno con un briciolo di cervello potrebbe lasciarsi sfuggire tanto splendore racchiuso in un' unica persona. -