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Autore: AstridxAndros    31/01/2013    1 recensioni
dimenticate tutto ciò che sapete sulla serie, questa storia parla dei nostri protagonisti alle prese con la loro realtà ambientata ai tempi nostri...
***
direi che avevo perfino paura a pubblicare questa storia, l'ho scritta tanto per, spero comunque che venga apprezzata, (resterà incompiuta probabilmente) baci!! e recensite!!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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Il giovane mi tirò a casa sua, suo fratello stava (cosa sorprendente) sistemando la casa.
-Itachi! Dove sono…?- il giovane non permise neanche al fratello di finire, gli indicò una stanza sulla destra di un lungo corridoio.
-nella scatola infondo all’armadio… prendi anche i miei per favore!- sorrise, non lo vedevo sorridere da quando io e Sasuke eravamo molto piccoli.
-grazie!- esclamò il mio amico trascinandomi sull’uscio della porta citata dal fratello poco prima. poi si infilò dentro l’armadio.
-ma si può sapere che stai facendo?- chiesi divertito, trovavo comica la scena di un Itachi che sistemava la casa e di un Sasuke pieno d’energia.
-cerco dei vestiti per questa sera!- esclamò tirando fuori dal grande armadio un grosso scatolo in plastica.
**********
-perché non sei rimasto a casa di Sakura?! Doveva medicarti lei, non io!- si lamentò il mio miglior amico\peggior nemico, fasciandomi le mani e tentando di medicare le svariate ferite sul mio corpo.
-perché volevo lasciarti campo libero fratello- ghignai io, lui arrossì violentemente. Quel giorno era stato pieno di cambiamenti per il mio amico, era la seconda volta che sorrideva e che arrossiva.
**********
-io quelle cose non me le metto!- esclamai indignato, avrei preferito rimanere in boxer piuttosto che uscire con quei vestiti.
-non fare l’idiota e vestiti!- mi rimproverò Sasuke, io non gli diedi ascolto,
-non metterò mai una cosa del genere! È più nello stile Uchiha! Naruto Uzumaki non vestirà mai a quel modo!- esclamai ancora più indignato. Loro non mi diedero ascolto e mi lanciarono i vestiti.
Giacca smanicata nera sopra una camicia bianca, cravatta nera messa lenta. Pantaloni attillati neri e cintura nera.
*********
Sbuffai uscendo dal bagno dopo essermi sistemato un po’ i capelli. Mi sentivo un idiota con quei vestiti. Non avevo mai messo cose del genere.
Sasuke invece era vestito con una giacca bianca a mezze maniche sopra una maglietta nera, pantaloni bianchi. Non avevo ancora capito perché ci eravamo vestiti in modo così stupido.
                               
 
Seguii svogliatamente i due fratelli, mi sentivo uno di quei damerini figli di papà, erano molti nella mia scuola.
-ehm… popstar… POSSO SAPERE PERCHE’ DEVO VENIRE CON VOI?!- chiesi avendo perso la pazienza, i due sghignazzarono. Cazzo non l’avevano mai fatto, non era un buon segno.
-non mi piacerà vero?- chiesi abbassando lo sguardo. Camminavamo coordinati, sul marciapiede che costeggiava il parco, io ero in mezzo ai due fratelli e mi sentivo in trappola.
In lontananza vidi l’unica, l’antica ed enorme sala ricevimenti della città. Sospirai rassegnato.
-è uno di quei noiosi incontri di “borghesi” vero?- chiesi camminando più lentamente,
-Borghesi? Oh, oh! Finalmente hai imparato cos’è un dizionario eh Testa quadra?- chiese pungente e sarcastico Sasuke. Era tornato quello di sempre, lanciai uno sguardo fugace al fratello. Sguardo severo e fiero, portamento da primo uomo. Sorrisi amaro, un ex (spero) drogato e probabile suicida che ti guarda dall’alto in basso non era da tutti i giorni!
*********
Una sala enorme, tutta gente importante all’interno. I nostri genitori ahimè facevano parte dell’ Élite di Konoha!
-oh che bello! I piccoli Huchiha!- esclamò una voce alle nostre spalle. L’ormai anziano proprietario della più grande banca della città sorrideva ai fratelli, Gato, arrivato in vetta grazie alla mala vita, che poi aveva abbandonato e combattuto.
-ha sempre sbagliato la pronuncia del nostro nome, mamma ci prendeva in giro per questo…- sussurrò Itachi con un piccolo sorriso dolce in volto. Anche il volto del mio amico per un attimo si addolcì, forse al ricordo della madre.
l’uomo abbracciò i due, poi il suo sguardo si posò su di me.
-non dirmi che tu sei il piccolo Naruto Uzumaki?!- chiese sbalordito, temei che potesse avere un attacco di cuore,
-ormai non più piccolo signore…- risposi. Ehi, ma da dove mi arrivava tutta quella educazione?!
l’uomo senza indugi abbracciò anche me,
-ormai sei un uomo! Somigli tanto a tuo padre! Mi spiace che tu sia dovuto crescere da solo…- ecco che arrivava la compassione! Era sempre così! O avevano paura, o provavano compassione! PREFEIVO LA PAURA!
*******
Quella ormai insopportabile conversazione venne abilmente interrotta da uno dei miei acerrimi nemici, Neji Hyuga. Camicia color sabbia, pantaloni neri. Alla sua destra la sua ragazza Tenten, vestitino rosso semplice.
Alla sua sinistra invece la mia Hinata, mi lasciò a bocca aperta. Vestitino sopra il ginocchio bianco, pieno di pizzi e merletti. I capelli sciolti sulle spalle, a contornare il suo viso angelico… inconsapevolmente arrossii.
Accanto a loro il mio secondo, non per importanza, migliore amico. “Gaara del deserto”. In un certo senso avevamo avuto una vita molto simile. Entrambi senza genitori, entrambi temuti da tutti e allontanati. Eppure eravamo cresciuti in due modi diversi, quando lo conobbi era… spregevole… un vero e proprio teppista senza scrupoli. Quasi un assassino, ma era cambiato molto… io avevo imparato da lui e lui da me e anche se non avevamo la possibilità di vederci molto eravamo comunque amici di sangue, e non per dire, come tra me e Sasuke c’era un tacito accordo, ci eravamo picchiati così tante volte che il nostro sangue si era mischiato!
Il rosso aveva una giacca nera sopra una camicia bianca. Mi rincuorai, non ero l’unico ad essermi vestito da idiota.
Accanto a lui una ragazza, Matsuri, non erano ancora fidanzati, ma ci mancava veramente poco.
***********
Sasuke alle mie spalle tremò, per capire la ragione mi bastò spostare lo sguardo alla destra del mio amico che mi aveva appena salutato. Sakura in tutta la sua bellezza stava accanto al rosso, era palese lo scarso interesse che aveva di lui, ma il mio amico non se ne accorse. Ridacchiai.
-Naruto amico mio!- esclamò Gaara abbracciandomi, io sorrisi,
-Gaara! Come vanno le cose in città?- chiesi, il mio amico era il discendente del più importante uomo d’affari della sua città.
-oh, ti dirò, non c’è male!- ridemmo, sembravamo due uomini d’affari vecchi e con tante esperienze alle spalle.
-scusatemi, ma vorrei andare a liberare Hina dalle grinfie di quel perfido- sorrisi ai miei amici e mi avviai verso Neji che stava discutendo con il preside delle medie.
-vogliate scusarmi… spero non vi dispiaccia se vi rubo Hinata per un po’ vero?- chiesi cordiale, Neji non poteva essere geloso davanti a così tante persone. La mia amica arrossì violentemente, e io me ne compiacqui.
************
Erano passate ore, i due Uchiha si stavano divertendo come matti, e la prova era che entrambi avevano un piccolo ghigno sul volto. E non era affatto poco per loro. Io mi stavo rilassando. Erano pochi quelli che dimostravano compassione per noi, e gli altri ci trattavano come i degni figli dei nostri genitori. Dopo poco avevo capito che erano stati invitati tutti i più importanti discendenti dei più importanti clan della regione. Ed in più le più grandi personalità del paese e i loro discendenti. 
  
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