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Autore: leli sister    01/02/2013    2 recensioni
Salve a tutti!!!
Dal capitolo 1:
Erano passati più di due mesi dalla notte travolgente di Damon e Rebekah.
In questo periodo Elena aveva capito che l'amore della sua vita era Damon così, dopo aver rischiato di perderlo nella battaglia tra i Salvatore e i Mikaelson contro Finn e Esther, si era dichiarata a lui e si erano fidanzati.
Stefan inizialmente era deluso dalla coppia però poi capì che il vero amore non lo si può comprare ed era sollevato nel vedere il fratello così felice dopo il rischio che aveva subito per proteggerlo.
Si era avvicinato a Rebekah e uscivano di tanto in tanto.
Il rapporto tra le due famiglie si era alleggerito, non erano rose e fiori ma non si impalavano a vicenda. Damon e Kol avevano instaurato un buon rapporto e Elena e Rebekah non erano più in conflitto.
Una mattina di metà luglio Elena si alzò delicatamente per non svegliare il vampiro dagli occhi di ghiaccio e scese per preparare la colazione. Transitò davanti alla stanza di Stefan e vide che era vuota. Scese di sotto ma quando passò davanti all'ingresso sentì bussare e aprì la porta.
spero che vi piaccia... aggiornerò ogni MERCOLEDI...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Rebekah Mikaelson, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati più di due mesi dalla notte travolgente di Damon e Rebekah.

In questo periodo Elena aveva capito che l'amore della sua vita era Damon così, dopo aver rischiato di perderlo nella battaglia tra i Salvatore e i Mikaelson contro Finn e Esther, si era dichiarata a lui e si erano fidanzati.

 

Stefan inizialmente era deluso dalla coppia però poi capì che il vero amore non lo si può comprare ed era sollevato nel vedere il fratello così felice dopo il rischio che aveva subito per proteggerlo.

Si era avvicinato a Rebekah e uscivano di tanto in tanto.

 

Il rapporto tra le due famiglie si era alleggerito, non erano rose e fiori ma non si impalavano a vicenda. Damon e Kol avevano instaurato un buon rapporto e Elena e Rebekah non erano più in conflitto.

 

Una mattina di metà luglio Elena si alzò delicatamente per non svegliare il vampiro dagli occhi di ghiaccio e scese per preparare la colazione. Transitò davanti alla stanza di Stefan e vide che era vuota. Scese di sotto ma quando passò davanti all'ingresso sentì bussare e aprì la porta.

 

Elena: Ciao.

Rebekah: Ciao. – scoppiò a piangere.

Elena: Ehi. Che succede? – l'abbracciò. – Vieni. – ed entrarono.

Rebekah: C'è... C'è qualcosa di vivo dentro di me. – e riprese a singhiozzare.

Elena: Cosa!?! – disse sorpresa.

Rebekah: Si... Il problema è che l'ultimo uomo con cui sono stata era... Era Damon.

Elena: O mio Dio.

Rebekah: C'è un cuore dentro di me. Mi... Mi dispiace. – e si abbandonò tra le braccia dell'amica.

Elena: Da quando?

Rebekah: Da sta notte. Appena l’ho sentito sono scappata da casa. Mi dispiace.

Elena: E' un miracolo. – accarezzò il capo dell'amica. – Vado a chiamare Damon.

Rebekah: Ok. – si rannicchiò sulla poltrona ed Elena salì al piano superiore.

 

Elena: Damon. Amore. – gli accarezzò i capelli.

Damon: Mm... Buon giorno amore mio. – e la baciò.

Elena: Ciao amore. – lo ribaciò.

Damon: Cosa succede?

Elena: Devi scendere subito.

Damon: Tu stai bene?

Elena: Si.

Damon: Stefan?

Elena: Non è a casa. Vieni.

Damon: Si vengo.

 

Scesero ed entrarono nel salotto abbracciati trovando Rebekah sulla poltrona.

Damon: Ciao che succede?

Elena: Ascolta. – e seguì il consiglio di Elena.

Damon: Ma che diavolo...

Rebekah: Damon ti sembrerà strano, come per me o forse anche di più ma sei stato l'ultimo uomo con cui sono stata.

Damon: Quando... Quando... Insomma...

Elena: Quasi tre mesi. – sciolse l'abbraccio e si asciugò gli occhi. – Vai da lei. Vado a prendere le mie cose.

Damon: No!

Rebekah: No! Ele non devi. Se fossi veramente incinta sarebbe un miracolo ma sai che noi non ci amiamo. Siamo andati a letto insieme perchè eravamo sotto pressione. Non ti priverò di Damon, non so neanche le sue intenzioni.

Damon: Non è di Stefan?

Rebekah: No, usciamo soltanto. Ci amiamo si ma non fino a quel punto.

Damon: Mi prenderò tutte le responsabilità ma amo e amerò sempre Elena.

Rebekah: Certo. È giusto così. – si alzò e abbracciò l'amica.

Elena: Ti amo tanto Damon. Rebekah ti voglio bene.

Rebekah: Te ne voglio anche io. – e Damon le abbracciò.

Damon: I tuoi fratelli lo sanno?

Rebekah: Appena l’ho sentito sono scappata. Avevo paura.

Damon: Andiamo all'ospedale, soggioghiamo qualcuno per fare l'ecografia, torniamo qui e chiami a casa.

Rebekah: Ok.

Damon: Vado a vestirmi e andiamo. Vieni Ele. – la prese per mano.

 

Entrarono in camera e lei si sedette sul letto.

Damon: Ehi amore. – si sedette vicino a lei e l'abbracciò.

Elena: Probabilmente sarai padre. – e fece un falso sorriso.

Damon: Ehi non fare cavolate. Tu non raccoglierai un bel niente da questa casa.

Elena: Damon avrai un figlio. Un bambino deve crescere con i genitori. Lo sai meglio di me.

Damon: Amore dimentichi un'altra persona.

Elena: Chi?

Damon: Chi non è tornato a casa?

Elena: Stefan.

Damon: Si amano. Quindi adesso ti vesti e vieni con me.

Elena: Sicuro che mi vuoi?

Damon: Assolutamente. Ho bisogno di te.

Elena: Sono qui amore. Sarò per sempre qui.

Si prepararono e uscirono. Arrivarono all'ospedale e si accomodarono nella sala d'attesa dopo aver soggiogato l'infermiera. Dopo alcuni minuti...

 

Infermiera: Mikaelson?

Rebekah: Sono io.

Infermiera: Prego. – Damon e Rebekah si alzarono.

Elena: Io vi aspetto qui.

Rebekah: Non dire cavolate. Vieni. – la prese per mano ed entrarono nello studio.

Dottoressa: Buongiorno. Sono la dottoressa Durance.

Rebekah: Buongiorno dottoressa. Sono Rebekah Mikaelson. Credo di essere incinta.

Dottoressa: E' la prima visita?

Rebekah: Si.

Dottoressa: E' la prima gravidanza?

Rebekah: Si.

Dottoressa: Gli esami del sangue li hai fatti?

Rebekah: Non mi servono gli esami del sangue. – la soggiogò.

Damon: Sii gentile.

Rebekah: Non serve la cartella.

Dottoressa: Se sei incinta dovrai tornare per i controlli.

Elena: Ha ragione.

Rebekah: Ok.

 

Così rispose a tutte le domande per compilare la cartella.

Dottoressa: Prego accomodati sul lettino.

Damon: Dottoressa sa che tutta la conversazione deve dimenticarla?

Dottoressa: Si. Si avvicini.

Damon prese per mano Elena e si avvicinarono al lettino dove Rebekah si era distesa e aveva già sollevato la maglietta. La dottoressa prese il gel e l'ecografo e iniziò a muoverlo sul basso ventre della ragazza osservando il monitor.

Elena: Allora? – disse vicino a Damon.

 

  
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