Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mimiwitch    02/02/2013    11 recensioni
Dal capitolo 4:
“Quindi che farai ora?” le domandò lui, forse per sviare dall'argomento amore.
“In che senso? Per il mio amore non corrisposto? Nulla” rispose sorpresa.
“Rimarrai ad ammirarlo da lontano? Senza dirgli nulla? Senza nemmeno provarci?” la interrogò incredulo.
“Sì, sì e sì. E' mio amico e la ragazza che ha invitato è una mia cara amica, una ragazza fantastica. Sono felice per loro. Anche se remotamente avessi delle speranze non mi metterei mai tra loro!”
I due rimasero in silenzio dopo l'affermazione di Katie.
Lei si sentiva in imbarazzo.
Dire cose del genere ad alta voce, di notte, a George.
Dal capitolo 28:
“Mi dispiace, Katie” esclamò dopo, serio.
“Per cosa?”
“Per averti ridotto in questo stato. Non sono stupido!” aggiunse interrompendola, dato che lei aveva aperto bocca per controbattere.
“Mi vergogno di quello che ho fatto, ma ho dovuto” continuò imperterrito.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Katie Bell, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Molly Weasley, nata Prewett, aveva perso molte persone amate nella sua vita, ma non aveva mai smesso di cercare la felicità. Perché lei era certa: la felicità sopravviveva anche al dolore più grande.

Guardò attraverso la tendina, cercando qualcosa nel cortile con lo sguardo, emozionata.
Sono arrivati, Katie! Trattienilo su per qualche minuto poi portalo qui! E' nella sua stanza!” sussurrò la donna sottovoce.
Katie salì le scale lentamente, erano così ripide e poco omogenee che ebbe paura di inciamparci. Arrivò davanti alla stanza di George e bussò.
Nessuna risposta arrivò da dentro.
Aprì piano la porta, un po' timorosa, col batticuore; ma di lui non c'era proprio traccia.

George?” chiamò titubante. Fece qualche passò incerta verso il centro della stanza. Non c'erano nascondigli, a meno che non fosse sotto ad uno dei due letti. Ma non ce lo vedeva George grande e grosso nascondersi lì sotto. O forse si?

Due mani apparvero dal nulla alle sue spalle e la afferrarono. Una voce profonda urlò: “L'ho presa capitano! E' la balena bianca!”
Katie pizzicò il braccio di George, offesa. Il mantello dell'invisibilità, non ci aveva pensato. Lui se lo tolse apparendo completamente, alto, in forma.
Aveva compiuto 27 anni, quel giorno.
Il volto radioso e sorridente si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla fronte.

Sai che scherzo, signora Weasley!” si scusò passando una mano sul ventre di lei, incinta di cinque mesi. “Sei una bellissima balena bianca!” aggiunse ridendo.
Katie sospirò rassegnata, ormai si era abituata.

Che cosa fai qui?” chiese guardandola con un lampo negli occhi.
Sei venuta a irretirmi?” continuò, avvicinandosi a lei, “vuoi costringermi a saltarti addosso nella mia vecchia camera da letto? Depravata!” Ormai l'aveva presa tra le braccia e adagiata sul letto.
Katie smise di ridere.
La baciò con passione, facendo attenzione al suo pancione. Quando riuscì a tenerlo alla larga abbastanza a lungo, Katie gli gridò:

A cuccia, George! Mi ha mandato tua madre a chiamarti! Non vorrai che salga a controllare e ci trovi nudi nel tuo letto?”
George parve afflosciarsi di colpo.

D'accordo,” mormorò lui mogio, “ma stasera riprendiamo da questo punto!”

Si diressero in cucina, George davanti per afferrarla se fosse caduta, e non appena entrarono si sentì un gran boato.
Sorpresa!” urlarono varie voci.
Un esplosione di fuochi d'artificio azzurri esplose nella stanza. Tutti i Weasley erano riuniti, sorridenti.

Bill teneva in braccio la piccola Dominique mentre Victoire faceva capolino dietro le sue gambe. Fleur, bellissima come sempre, era accanto a loro. Percy, teneva impettito un braccio attorno alla moglie, Audrey, con in braccio la piccola Molly; Charlie stava accanto a loro, sempre più segnato dalla vita all'aria aperta. Ron teneva in braccio un bambino coi capelli castani e gli occhi azzurri, sui quattro anni. Hermione al suo fianco aveva stretta al petto una bambina di poco più grande di un anno, rossa di capelli e con gli occhi castani.
Harry teneva per mano Teddy Lupin, coi capelli rosso Weasley quel giorno. Ginny teneva il piccolo James tra le braccia, radiosa. Il signor Weasley alle spalle di sua moglie era ancora più calvo.

Il piccolo tra le braccia di Ron scappò giù e si buttò tra le braccia di George.
Papà! Ti abbiamo fatto una sorpresa!” annunciò radioso, gesticolando. George gli baciò il collo facendolo ridere.
Sei stato bravissimo, Fred! Hai mantenuto il segreto!” lo adulò Katie andando a prendere la piccola dalle braccia di Hermione.
La figlia si aggrappò ai suoi capelli con forza.

Grazie per esservi presi cura di Fred e Joanne. La visita è durata più del previsto” si scusò con i cognati.

Allora? Di che sesso è questo?” chiese Hermione curiosa.
Katie buttò uno sguardo obliquo al marito.

E' un segreto” mormorò con sguardo furbo.
Dai George, diccelo!” insisté Ron. L'uomo lo fissò divertito, schivando le manine di Fred, che attirava la sua attenzione.
Non lo so nemmeno io, non me l'ha voluto dire” si scusò lui, “ma sono aperte le scommesse! Io dico maschio!”

Questo è l'ultimo, vero?” chiese dubbiosa Ginny, guardando l'enorme pancione della cognata.
Dovresti chiederlo a tuo fratello! Pare abbia intenzione di mettere su una squadra di Quidditch al completo!” sbottò Katie.
Allora farai sette figli come ho fatto io!” esclamò contenta Molly.
In realtà, ho cambiato idea” annunciò George serio. “Meglio quattordici, due squadre complete. Io farò l'arbitro!”
Katie ebbe l'impressione che non stesse scherzando.

Qualche bolide deve averti colpito forte durante la crescita, George Weasley!”

George le cinse le spalle e le baciò la punta del naso. Il piccolo Fred tra le sue braccia baciò il nasino di Joanne.
Su Katie, il procedimento è divertente, no?” la punzecchiò.
Katie arrossì.

Molly Weasley tirò l'orecchio sano del figlio.
Non mettere in imbarazzo Katie! E non dire certe cose davanti ai bambini, nella mia cucina!” lo sgridò la donnina, che doveva alzarsi in punta di piedi per arrivare alla testa del figlio.
Ahi, mamma! Così mi si staccherà anche questo! Sarò buono, promesso!” mugolò lui in protesta.
Il piccolo Fred prese a tirare l'orecchio del padre come aveva fatto la nonna.

Papà! Non dire imbarazzo ai bambini in cucina!” sbottò imitando Molly.

Scoppiarono tutti a ridere davanti alla faccia seria del bambino. George fece una finta faccia pentita.
Sarò buono, Fred, perdonami!” si lamentò l'uomo facendo la voce triste. Fred si sporse e gli stampò un grosso bacio appiccicoso sulla guancia.

Il pranzo di Molly fu sublime come sempre. La torta di compleanno era enorme, ricoperta di glassa blu.
Dopo il sontuoso pranzo uscirono tutti nel cortile, improvvisando una partita di Quidditch.
In realtà 'gli adulti' continuavano a dare fastidio ai bambini, con la scusa di insegnar loro a giocare. Fred, svolacchiando di qua e di là sulla sua scopa giocattolo, tirò più volte la pluffa in faccia a Ron, per sbaglio diceva lui. Katie lo vide prendere ogni volta la mira col visino concentrato per non mancare la faccia dello zio.
Joanne provava incerta e per la prima volta la sua scopa, tenuta per mano da George, rincorrendo l'altra pluffa in gioco.

Seduta sulla panchina vicina alla porta, Katie sorseggiava un tè. La sua gravidanza le impediva di partecipare. Ma non è che si sentisse la mancanza della Cacciatrice Bell: lì in cortile c'erano un Portiere, due Cercatori, un Battitore, e una Cercatrice-Cacciatrice di Grifondoro. Si sarebbe stupita se i suoi figli non fossero cresciuti col Quidditch nelle vene.

Osservando estasiata la scena, con troppa felicità nel cuore, ricordò quella stessa giornata di cinque anni prima, in cui tutta la sua vita era cambiata.
Un piccolo calcetto dentro la pancia la riportò alla realtà. Strofinando con amore il ventre ritornò a guardare la famiglia giocare in cortile.

Perché piangi? Ti senti male?” domandò allarmato George, avvicinandosi con Joanne. Katie alzò una mano e si toccò una guancia, umida.
Non seppe se avesse pianto ricordando il passato o per i calcetti.

Si sentono dei calci, George!” annunciò felice ed emozionata. Il marito si accucciò vicino a lei poi appoggiò l'orecchio sano alla pancia. Dopo pochi attimi dei piccoli calcini gli bersagliarono il viso. Ridendo a crepapelle chiamò il piccolo Fred e Joanne per sentire il fratellino o la sorellina muoversi.
Fred, che era troppo piccolo quando era incinta di Joanne saltò su emozionato, chiamando tutti per sentire i calci.
Katie si trovò al centro dell'attenzione, bersagliata di domande e congetture con mani che le poggiavano caute sulla pancia. Ron si teneva in disparte, rosso. Sembrava volesse sentire, come durante le altre gravidanze, ma che si vergognasse.
Molly intervenne a riportare la pace. Avendo avuto sei gravidanze sapeva bene che tutte quelle attenzioni e quelle mani invadenti, anche se affettuose, potevano dar fastidio.

E' ora di andare, chiudetevi bene nei cappotti. E portate le sciarpe. Tu, vieni qui a soffiare il nasino!” strillò a Fred che scappò via tirando su col naso.

La famiglia al completo scese giù in paese, chiacchierando e ridendo. Il piccolo Fred camminava mano nella mano con George, Joanne stava in braccio a Molly e Katie si reggeva sottobraccio al marito. Arrivarono al cimitero di Ottery St. Catchpole bagnato dal sole. Era un piccolo e suggestivo cimitero di campagna, con molto verde e molti alberi che ombreggiavano le tombe. I primi fiori spuntavano tra l'erba e i rami dando tocchi di colore. Arrivarono alla lapide in fondo, bianca, circondata da meravigliosi girasoli. Sulla lapide era scritto in nero:

Fred Weasley

Figlio e fratello amato

01/04/78-02/05/98

Giuro solennemente di non avere buone intenzioni”

Rimasero tutti in piedi a chiacchierare quietamente davanti alla tomba di Fred, mettendo regali, cambiando fiori. Molly Weasley aveva un maglione alla Weasley con una F come ogni anno. La rimpiccioliva con la magia e la appoggiava insieme alle altre, in un piccolo scrigno sotto i fiori. Dopo mezz'ora il gruppo ritornò silenziosamente al cancello.
George rimase indietro, per chiacchierare con Fred da solo. Katie dava la mano al piccolo Fred e con l'altra teneva Joanne, in braccio.
Lasciando un attimo il figlio sistemò meglio la bambina tra le braccia: il suo mega pancione non l'aiutava. Quando fece per ridare la mano a Fred trovò il vuoto.

Suo figlio era sparito. Sapendo benissimo dove cercarlo percorse la strada al contrario, dopo aver avvisato gli altri di incamminarsi.

Fred aveva manifestato, già dall'anno prima, curiosità per il fantomatico zio Fred che andavano a visitare al compleanno del suo papà. Ovviamente non capiva molto di quello che gli veniva detto, perciò continuava a fare sempre più domande. Arrivata in fondo un po' affannata, trovò l'uomo coi capelli rossi e il bimbo coi capelli castani seduti davanti alla tomba intenti a chiacchierare.
A volte lei stessa trovava che suo figlio sembrasse un piccolo Fred in miniatura, nel sorriso, nei gesti, nella camminata, ma mai come quel momento.

Qui dorme tuo zio. Mio fratello gemello” sentì George che spiegava calmo al figlio. La voce profonda scivolava nel cimitero senza turbare l'atmosfera.
Cos'è un gemello, papà?” chiese Fred guardandolo con occhi identici a quelli di suo padre. E di suo zio.
Gemello vuol dire che siamo nati lo stesso giorno e che eravamo identici. Io e Fred eravamo uguali in tutto” raccontò ancora al figlio curioso.
Anche lui non ha un orecchio?” chiese sbarrando gli occhi, incredulo.

Fred era sempre stato molto interessato alle diverse orecchie di George. Da quando aveva capito che lui, come tutti, aveva due orecchie, si era fissato con le orecchie asimmetriche del padre
George sorrise.

No. Zio Fred aveva tutte e due le orecchie.”
Tu vuoi bene a zio Fred, papà? Vieni a parlare sempre con lui.” Fred, come tutti i bambini, mischiava il passato e il presente, forse pensando anche che il grande Fred fosse ancora vivo.
Sì. Gli voglio un gran bene. Gli racconto tutte le cose che mi succedono e che non è qui per vedere.”

Il piccolo Fred con un faccino deciso si alzò in piedi, si avvicinò alla tomba e poggiò le manine sulla lapide.
Zio Fred, sono Fred. Papà è un bravo papà, e mi dice sempre le storie di te e di lui quando facevate gli scherzi. Io voglio diventare come te, fare scherzi per far ridere la gente e per far ridere papà. A volte lui è triste quando parla di te e piange. Io voglio che papà ride e basta” raccontò risoluto il bimbo.
George, sorpreso, aveva le lacrime agli occhi. Katie, alle loro spalle, aveva ascoltato tutto senza riuscire a trattenere le sue. Singhiozzò piano, ma George si accorse di lei; si voltò e le sorrise emozionato. Prendendole la bimba dalle braccia la fece avvicinare.

Per Katie era la prima volta che si trovava alla tomba di Fred con George. Era in genere un suo momento privato e non ci si era mai intromessa.
Lui si sedette per terra con Joanne, poi aiuto Katie a sedersi piano accanto a loro.

Mamma, tu conosci lo zio Fred?” chiese l'insaziabile girandola di domande.
Io e lo zio Fred siamo amici, grandi amici. Mi piace pensare che sia merito suo se io e tuo padre ci siamo sposati. Ehi zio Fred!” continuò diretta verso la tomba, “ce l'ho fatta alla fine! Ho sposato tuo fratello!”
George la guardò sorridente e innamorato.

Come puoi vedere, Fred, ci stiamo allargando. Questi sono i nostri figli e presto ne avremo un altro!” esclamò entusiasta l'uomo guardando i suoi tesori.

Katie deglutì nervosa. Quello era un buon momento.
Ne avremo due” mormorò fiocamente.
George la guardò incredulo, emozionato e sorpreso nello stesso istante.

Guardò prima il viso di lei, poi la pancia, poi ancora il viso, la tomba di Fred poi di nuovo la pancia. Saltò su con un ruggito di gioia, alcuni visitatori si girarono increduli a guardarli, poi sollevò Katie piano e l'abbracciò, Joanne in mezzo a loro che ridacchiava.
Due gemelli.
Era rimasta sorpresa anche lei quando la Guaritrice gliel'aveva detto, ma non c'erano dubbi. Due cuori e due battiti. Il sesso era sconosciuto. Fred saltellava su e giù anche se non aveva capito nulla, strillando.

La Guaritrice dice che c'è una percentuale molto bassa che siano gemelli identici come voi due. Quello è in genere un fattore ereditario nel ceppo femminile. Non è escluso che possano essere diversi tra loro e di sesso diverso” si scusò lei. Ma George non ascoltava, non importava. Avrebbe avuto due gemelli. Due figli in un colpo solo, da amare. Amava sempre di più Katie.
Mi è sembrato giusto dirlo a te e Fred insieme, prima di tutti gli altri” continuò lei.
Rimasero lì a chiacchierare per un po', scegliendo i nomi, immaginando le possibili combinazioni, l'aspetto.
Tutto sotto lo sguardo amorevole dello zio Fred che era, ed era sempre stato, un elemento chiave di quella famiglia. Era nel loro cuore, sempre.

Arrivarono alla Tana che il sole era già tramontato e finalmente diedero la notizia alla famiglia. Molly si commosse davvero tanto e non riuscirono a farla smettere di singhiozzare per tutta la sera; George l'abbracciava e le dava pacche affettuose sulla schiena.
Katie prese la mano di Ron e gli fece sentire i calcini dei suoi nipoti.; il giovane, con le orecchie rosse, sorrise quando sentì i colpetti, prima nervoso e poi entusiasta. Passò la sera a raccontarlo a Hermione. La giovane le disse che se Ron voleva un figlio subito era tutta colpa sua. Poi l'abbracciò grata.

Quattro mesi dopo, in Agosto, nacquero il piccolo Gideon e la piccola Felicia; il maschietto era identico a George, nei colori e nel viso, la femmina aveva i capelli e gli occhi castani come la madre.
George li strinse a sé felice quella sera di fine Novembre, appena tornato dal lavoro extra, poi li mise nei lettini, dando loro un bacio della buona notte. Raggiunse Katie, addormentata profondamente nel loro letto, sfinita dai gemelli. Si infilò sotto il lenzuolo e si accoccolò vicino a lei, cercando di non svegliarla, ma il suo istinto di mamma ormai la faceva sobbalzare per qualsiasi cosa.
Si tirò su allarmata.

E' tutto a posto. Dormono tutti, ritorna a dormire pure tu” sussurrò stringendola in un abbraccio rassicurante, mentre le strofinava la schiena.
Oh, George, ti prego moltiplicami” blaterò Katie assonnata, infilando il viso nell'incavo della spalla di lui, inalando il suo profumo.
Credevo l'avessimo già fatto” ridacchiò lui, alludendo ai figli.
Intendevo dire sdoppiami, triplicami. Sono sfinita” lo rimproverò senza molta convinzione.
Oh, mi piacerebbe. Un Harem di Katie. Allettante!”
Katie lo pizzicò piano sul braccio mentre lui le dava un bacio sulla fronte.

Sei un idiota, George!”
Ti amo anche io” ribatté l'uomo divertito. “I gemelli ti hanno fatto dannare?”
Non molto. A parte il fatto che se piange uno piange anche l'altro son molto buoni, sul serio. Se non fosse per Fred!” raccontò Katie. “Ha trovato la bacchetta di Zio Fred nel cassetto del tuo comodino e ha colorato i capelli di Gideon di castano e i suoi di rosso!”
Non c'è nulla da ridere!” disse, visto che George era scoppiato in una gran risata.
Scusami. Vuoi che ci parli?” domandò l'uomo cercando di contenere le risa.
No, l'ho già fatto io. Gli ho detto che non deve essere geloso dei suoi fratellini, perché io e te li amiamo tutti alla stessa maniera. Pare che si sia accorto che dedichi molte attenzioni ai gemelli.”

George sospirò nell'oscurità della camera, riflettendo.
Domani sera uscirò prima dal negozio e passerò un po' di tempo con Fred” concluse, contento della soluzione. Il piccolo entrò nella loro camera in quel momento, facendo entrare la luce del corridoio dallo spiraglio della porta.
I suoi capelli erano di nuovo castani, per merito di Katie.

Mamma? Posso dormire con voi?” domandò piano mentre stava ai piedi del letto, torcendo un angolo del suo pigiamino.
Katie si puntellò sui gomiti, per guardare il figlio.

Hai avuto un incubo?” chiese, mentre Fred già si infilava nel letto senza aspettare una risposta.
Sì. C'erano tanti cani zombie che mi inseguivano” raccontò infilandosi a forza tra loro due.
Hai guardato di nuovo i programmi della televisione che ti ho proibito?” domandò Katie con rimprovero.

La televisione, parte del bagaglio culturale di suo nonno, nato babbano, gli era stata regalata da poco dai bisnonni materni e Fred continuava a guardarla anche quando gli era proibito.
Un pochino, mamma. Ma ti giuro che non lo farò più!” mugugnò Fred che aveva percepito lo sguardo arrabbiato della madre anche al buio.
Sai cosa, Fred? Conosco una magia che ti proteggerà, se tornerai a dormire nel tuo letto” rivelò George punzecchiando il fianco del figlio, che si era voltato verso di lui.
Davvero?” strillò Fred, emozionato.
Amava la magia e amava che suo padre facesse magie per lui.

George afferrò la bacchetta dal comodino vicino al letto, poi con un colpo fece apparire un luminoso, argentato Fennec, che illuminò la stanza. Il piccolo vulpide si sedette sul letto e li guardò scrollando le orecchie, sotto gli occhi meravigliati di Katie e quelli emozionati di Fred.
Il piccolo saltò giù dal letto, rincorso dal Fennec, e corse verso la sua camera, senza nemmeno augurar loro la buona notte.
Ritornati al buio, George si ricoricò, soddisfatto.

George? Quello era il tuo patronus” strillò Katie avvicinandosi a lui. “Sei riuscito a produrre un patronus!”
Lo strinse a sé, felice.
George era un uomo completo ormai.

Non vuoi sapere qual è il mio pensiero felice?” domandò lui, visto che lei era rimasta in silenzio.
No. Mi basta sapere che ne hai uno” mormorò la donna, ricevendo per le sue parole baci e abbracci.
Siete voi. Tu sei stata il mio primo pensiero felice e poi me ne ha dato molti altri. Ti amo.”
Ti amo anch'io, George.”
Si baciarono, con amore.

La porta si spalancò per la seconda volta e Fred entrò nella camera col Fennec d'argento dietro, tenendo per mano Joanne.
Io voio” strillò la piccola indicando il Fennec. Fred era andato dalla sorella a vantarsi della magia, svegliandola in piena notte.
Katie e George li fecero coricare con loro nel letto, poi presero anche i gemelli e la donna fece apparire anche il suo Fennec.
Il lettone era pieno da scoppiare, sotto la luce amorevole dei due patroni, simili ma non identici, come due fiocchi di neve.

Come si fa a non essere felici?” sussurrò George nel suo orecchio, prima di addormentarsi.




Note:

The End!
Finito, ma nel migliore dei modi. George è tornato felice e completamente sereno, ha sposato la nostra Katie che lo ama per ciò che è, non come un pallido sostituto, e hanno dei deliziosi bambini.
Il piccolo Fred non sembra il nostro grande Fred? Si sarà reincarnato?

Vi ringrazio tutte per avermi seguito fino alla fine.
E' la prima storia che io abbia mai scritto e vedere la vostra partecipazione mi ha fatto enormemente piacere.
Grazie a tutti voi che avete recensito, regalandomi sorrisi in momenti inaspettati, a voi che avete seguito silenziosamente e magari almeno oggi, dato che è finito, volete farmi sapere cosa ne avete pensato; grazie a chi ha messo la storia nelle preferite, facendomi credere in me stessa.

Mi mancherete!
Al momento sto partecipando ad alcuni contest e ho tre o quattro storie per la testa...alcune di George e Katie. Li sopporterete ancora? :p
Di sicuro Fred e George scalpitano per tornare, dato che Fred pare abbia riscosso parecchio successo e pare che non voglia rinunciare alla ribalta tanto presto!
Questa storia è nata grazie alla mia Katiewow, alla quale è dedicata, che sento ormai poco perché studia Medimagia seriamente. In bocca al lupo!
Un ringraziamento speciale a Alice, amica specialissima, che ha sopportato la mia storia in anteprima, mi ha corretta, mi ha motivata quando ero sfiduciata e mi ha spinto a proseguire. Grazie dolcina! Senza di lei la storia non vi sarebbe piaciuta, credetemi!

Un abbraccio fortissimo a tutti! Spero a presto!
Con molto affetto
Mimì <3



  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mimiwitch