Buona lettura!
Epilogo: Casa
S si guardò attorno, tutto come sempre.
“Siete qui!” Si voltò sorpresa a guardare Q, sentì la mano di
Brittany irrigidirsi nella sua e portò d’istinto la
mano alla pistola. Q si bloccò stupita, “Cosa succede?” Chiese,
“Sei tu? Voglio dire: siamo a casa?”
“Cosa?” Chiese di nuovo lei ora decisamente confusa, poi il
suo sguardo si fissò sulle loro mani intrecciate e la ragazza sorrise, “Oh… le
cose si sono risistemate?” S arrossì mentre Brittany
annuiva,
“Sì, mi ama” Spiegò. S si morse un labbro mentre arrossiva
ancora, eppure non le dava fastidio no, era troppo felice,
“Questo lo sapevamo già” Disse Q per poi farle un occhiolino,
“Smettila subito, dov’eri finita? Dovevi aspettarci qua e
invece non c’eri!”
“Io? Ma se vi abbiamo cercato per due giorni!” S aprì la
bocca per ribattere ma intervenne Brittany,
“Q, ti raccontiamo poi tutto, ma ora io e San dobbiamo…
parlare…” S arrossì mentre un largo sorriso si apriva sul volto di Q,
“Va bene, capisco”.
“Non è come pensi tu!” Disse subito S, che a differenza della
ragazza sapeva che Brittany voleva davvero parlare,
ora che erano tornate a casa lei doveva riprendersi i suoi ricordi e…
“Ma certo, assolutamente, parlate pure quanto volete” Si
voltò ridendo ma S la richiamò,
“Q, c’è un'altra cosa prima…”.
Mentre si allontanavano una piccola esplosione si fece
sentire alle loro spalle. Degli specchi non rimaneva che polvere.
S si stava godendo un lungo bagno, purtroppo da sola. Brittany infatti era stata trattenuta al MIB, il loro
desiderio di rimanere sole era stato spazzato via non appena la Sy aveva saputo del loro ritorno. Avevano passato il giorno
sotto interrogatorio non solo della Sy ma anche dalle
macchine che le avevano analizzate sotto tutti i punti di vista.
“Fa male?” Non sobbalzò perché l’aveva sentita entrare, aprì
gli occhi e sorrise a Brittany che invece guardava
preoccupata la macchia verde che aveva sul petto.
“Un po’…” Non mentì, le faceva ancora male, poi sorrise di
nuovo, “Vieni…” La ragazza si sedette sulla vasca per poi piegarsi verso il suo
volto e baciarla dolcemente.
Rimase con gli occhi e la fronte appoggiata alla sua poi
sorrise,
“Sei tu…” Mormorò piano e S sorrise,
“Sì” Disse, poi alzò le braccia attorcigliando la cravatta al
suo polso, “Vieni” Ripeté.
Qualche minuto dopo Brittany era nuda contro di lei, l’acqua che le avvolgeva
rendeva la sua pelle ancora più morbida sotto le sue dita.
S la baciò, aveva voglia di lei, ma voleva che fosse dolce,
voleva cancellare da se stessa e da Brittany il
ricordo delle loro copie malvagie. Lasciò che le mani di Brittany
scivolassero tra i suoi capelli mentre lei le accarezzava la schiena e le loro
bocche si assaporavano.
Brittany abbandonò le sue labbra per scendere
lungo il suo collo, i suoi movimenti erano lenti, delicati, anche lei aveva lo
stesso desiderio di dimenticare. L’acqua in cui erano immerse non le permise di
scendere verso il suo seno con le labbra così Brittany
lasciò i suoi capelli e continuò la sua strada con una mano.
Il suo corpo si tese ma S non distolse lo sguardo dai suoi
occhi, le dita di Brittany scesero lentamente fino a
toglierle il respiro. Chiuse gli occhi e Brittany
scese a baciarla mentre le sue dita scivolavano in lei iniziando un movimento
dapprima lento ma che poi si fece più urgente. Improvvisamente l’acqua attorno
a lei fu bollente e S si lasciò andare al piacere. Quando riaprì gli occhi Brittany le sorrideva,
“Ti amo” Le disse. Avrebbe potuto dirglielo mille volte ma il
suo cuore avrebbe gioito come la prima volta. “Sai… se non vuoi riavere i
ricordi… non importa…” S alzò la mano posandogliela sulle labbra.
“Ogni momento, ogni singolo minuto con te, vale la pena di
essere ricordato.” Si tese e la baciò, come ad imprimere quel concetto con
forza. “So di amarti e ciò potrebbe bastarmi, ma voglio ricordare tutto lo
stesso, il nostro primo incontro, il nostro primo bacio, non importa se
ricorderò anche qualcosa di doloroso, non mi importa. Ho fatto una sciocchezza
quando ho chiesto a Q di cancellarmi la memoria e ora devo rimediare.” Le
accarezzò il volto poi si sollevò “Andiamo”.
“Aspetta… vuoi dire ora?” Chiese Brittany
mentre lei già usciva dal bagno, S rientrò osservandola, nuda e bellissima,
sorrise,
“Tra un po’…” Disse per poi tenderle la mano e condurla verso
il suo letto.
S osservò B stesa nel suo letto, era bellissima, come sempre.
Aveva una macchia verde sul petto. S fece una smorfia, lei ne aveva due e
l’idea che lo stesso dolore lo provasse anche lei la faceva infuriare.
“Perché non torni qui?” Le chiese con voce suadente B e lei
annuì.
Torno da lei e fu catturata dalla sua braccia, lanciò un
ultimo rabbioso sguardo verso l’armadio a cui era appesa una cravatta non del
tutto nera prima di dedicarsi completamente alla compagna.
“L’ho dimenticata lì!” S guardò Brittany
che si stava rivestendo,
“Cosa?” Chiese mentre stringeva il nodo della cravatta,
“La mia cravatta!”
“Come?”
“L’avevo lasciata agli specchi così se tu tornavi prima di me
l’avresti vista, per quello ne avevo una nera, ricordi?” S a cui il dettaglio
era sfuggito di mente tra tutti gli avvenimenti annuì,
“Sì, mi ricordo, per un attimo ho creduto che fossi l’altra…”
rabbrividì al ricordo,
“Mi piaceva…” Si lamentò Brittany
osservando la lunga fila di cravatte nere di S.
“Te ne comprerò altre dieci, vedrai, sfondo nero e tutti i
disegnini che vuoi”,
“Davvero?” Gli occhi di Brittany
brillavano, “Pensavo che non ti piacessero…”
“Oh Brit… a me piace tutto di te!” Si
sorrisero, poi il suo telefono squillo, “E’ Q…”.
Raggiunsero il MIB qualche minuto dopo, Q venne loro incontro
sorridente,
“Siete pronte per tornare al lavoro?”
“Certo… piuttosto, tu?”
“Io cosa?” Chiese lei distratta.
“Non hai nulla da dirmi? Perché sai, nel rapporto non ho
detto proprio tutto…”
“Non capisco a cosa ti riferisci” Rispose lei mentre digitava
una serie di codici,
“In un mondo aspettavi un bambino e San è sicura che è per
quello che non sei voluta andare da sola agli specchi” Spiegò Brittany.
“Brit! Così mi rovini il
divertimento!” Si voltò verso Q che aveva sgranato gli occhi sorpresa, “Questo
è un sì?” Chiese allora lei e la ragazza arrossì per poi sorridere,
“Sì”,
“Sì cosa?” La voce irritante di R interruppe la loro
conversazione,
“Non ti riguarda nana” S si voltò poi sgranò gli occhi,
“Oppure sì… Q, non è che tu e R…” E fece un cenno con la testa piuttosto
eloquente. Q arrossì se possibilmente ancora di più,
“No, no, certo che no!”
“In un mondo vi amavate e stavate assieme” spiegò di nuovo Brittany lasciando a bocca spalancata tutte e due.
“Ecco Brittany, ora sei stata
perfetta. Mi divertirò un mondo ogni volta che ripenserò alle vostre facce in
questo momento!” S sorrise compiaciuta poi si voltò, “Andiamo, abbiamo un
codice viola tra la settantaduesima e la novantatreesima”.
Note
E anche questa volta sono giunta alla fine!
Le fanciulle hanno ritrovato il loro mondo e il loro amore,
insomma il tanto sospirato lieto fine… prima o poi dovrò far finire male
qualche storia… ;-)
Avrei bisogni di qualche pagina solo per ringraziarvi, perché
ancora una volta siete state in molte a seguire e leggere la storia. Ovviamente
a voi che avete speso del tempo a commentare ogni capitolo va tutto il mio
amore! Siete fantastiche, gentilissime e una vera gioia da leggere! Davvero!
Scrivere è bello ma condividere è meraviglioso!
I mie progetti futuri… nel caso vi interessi posso dirvi che
presto ci sarà una nuova storia. In realtà come ormai sapete ho molti progetti
iniziati, ma questa è quasi giunta alla fine e mi piace molto, forse perché
adoro il libro da cui ho preso ispirazione (sempre la famosa ispirazione alla francese!)…
E’ un po’ diversa dal mio solito, almeno così mi sembra mi direte voi cosa ne
pensate, o almeno spero! ;-)
Ancora grazie a tutti per la pazienza con cui avete seguito
questa storia così confusa!!
Ciao ciao e a presto!