Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: fumiko    24/08/2007    6 recensioni
One-shot. Sasuke, in gran segreto, si reca a Konoha, da una persona, che non ha fatto altro che aspettarlo. E' stanco di mentire a sè stesso. Non può resistere oltre. Deve andare da lei: questo è ciò che desidera. E' la mia prima SasuxSaku. Spero vi piaccia. Recensite!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho scritto questa one-shot di getto. Senza neanche pensarci tanto, in realtà. Infatti è anche molto breve.

Spero vi piaccia.

Recensite!!!

 o:p>

 

 

La notte mi copriva, mi nascondeva.

Nessuno mi avrebbe seguito, come al solito.

Ero silenzioso.

Ero la notte e il silenzio stesso.

E se qualcuno mi avesse sentito e seguito, avrebbe pagato con la vita.

Odiavo uccidere, ma sarebbe stato solo per proteggerla: avevo troppi nemici cui non mostrare i miei punti deboli. Se l’avessi messa in pericolo, non me lo sarei mai potuto perdonare.

 

Quando avevo abbandonato il villaggio della Foglia, era stato difficile lasciarla. L’avevo sempre amata, ma avevo una missione da compiere. Io ero un vendicatore. Uccidere Itachi era per me l’unica ragione di vita. Vivevo solo per questo.

 

Mi ero allontanato da lei, sperando di poterla dimenticare.

L’avevo messa da parte, ma quando, dopo tre anni, mi si parò di nuovo innanzi, capii che non potevo farne a meno.

 

Ad ogni novilunio, mi recavo a Konoha. Andavo da lei, che non mi aveva mai abbandonato, mai dimenticato, mai messo da parte, nonostante l’avessi fatta soffrire.

 

Ricordo la prima volta che entrai nella sua camera buia.

 

 

 

 

Dormiva tranquilla, avvolta tra le lenzuola.

Sembrava un angelo, anche se sapevo bene che non lo era. Sorrisi, ricordando i pugni, gli schiaffi e gli insulti che indirizzava a Naruto.

 

Ad un tratto la figura nel letto scomparve in una nuvola di fumo. Un kage-bushin?

 

- S-Sasuke…- quella vera era alle mie spalle.

 

Mi voltai a guardarla. Il kunai le cadde dalla mano.

 

- S-Sasuke…-

 

- Si, sono io-

Mi avvicinai.

Mi fissava immobile, a bocca aperta.

L’abbracciai.

Era da tempo che desideravo farlo, ma avevo sempre avuto paura, perché sapevo che, prima o poi, sarei dovuto partire. E allora, lei sarebbe stata ancora peggio.

Invece, allora, eravamo entrambi più maturi. Avrebbe compreso le mie ragioni.

 

Sakura, avvolta tra le mie braccia, cominciò a piangere.

 

- Tu…bastardo! Non sai neanche quanto ci sei mancato. Quanto mi sei mancato-

 

La strinsi ancora più forte.

Era meglio mettere subito le cose in chiaro.

 

- Non sono venuto per restare. Non posso rimanere e sai il perché. Sono venuto qui solo per te -

 

Lei allora mi guardò negli occhi, allibita. Poi sorrise, ricominciando a piangere.

 

-Shhh!- le dissi premendo il mio dito sulle sue labbra – Nessuno deve sapere che sono venuto, o saresti in pericolo-

 

Quella volta stipulammo un patto: una notte al mese. Solo noi due.

 

 

 

 

 

Ero finalmente arrivato. La finestra era aperta, nonostante fosse inverno.

Entrai e la chiusi.

 

Sakura mi cinse da dietro.

 

Quella notte, non servivano le parole. Quelle sarebbero arrivate dopo.

 

Mi voltai a guardarla. Sorrideva. Le sue labbra, tese, erano bellissime. Mi chinai sul suo volto e la baciai dolcemente.

 

Eravamo due ninja. Vivevamo di violenza.

Avevamo bisogno di quella dolcezza.

 

Poco dopo la mia mano scorreva lentamente sul suo corpo nudo, accaldato, che tremava al mio tocco.

Si avvicinò e mi baciò il collo, per poi risalire piano fino alle labbra.

Avevo trovato qualcosa che mi facesse venire i brividi. I suoi baci risvegliavano in me la voglia che avevo di lei.

 

Sapevamo che le difficoltà sarebbero state ancora tante, ma sapevamo anche che sarebbero finite. Allora saremmo potuti essere felici. Veramente felici.

 

 

In quelle notti, quando ero in lei, mi chiedevo come facessi a stare, un mese intero, senza i suoi sospiri, i suoi gemiti, i suoi baci, i suoi morsi, le sue carezze.

 

Poi, prima dell’alba, partivo comunque.

Lei, ormai, non soffriva più, perché era certa che sarei tornato.

Era solo preoccupata: temeva che presto sarebbe arrivato il mio scontro con Itachi.

 

Ora avevo un motivo in più per ucciderlo. Non mi sarei fatto battere.

Volevo la felicità, quella che, ormai da mesi, assaporavo con Sakura.

 

Sapevo che l’avrei potuta ottenere solo uccidendolo.

Ero pronto per continuare il mio viaggio.

Lo facevo per lei.

Lo facevo per noi.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: fumiko