03/02/2013
5 recensioni
Fun
Naruto - Masashi Kishimoto ©
«Che ti costa, Sasuke-Kun? E' tuo figlio!» Mentre la rosa pronunciava quelle parole, l'Uchiha poté giurare non esser mai stato tanto schifato in vita sua. Tutto, ma non quel nome! «Su, su, dillo, dillo!»
«Neanche per sogno! Come ti è saltato in mente?» Guardò Sakura torvo, sbuffando e chiedendosi perché non era andato lui all'ospedale invece di mandare quello stupido del Dobe. Itachi, doveva chiamarsi Itachi, non «Naruto, bah, che nome, sei proprio fastidiosa, Sakura!» Brontolò, sedendosi sul lato destro del letto dove, dopo il parto, Sakura accomodava sdraiata.
«Perché? Guarda che Naruto è il tuo migliore amico. Ha pianto quando ha scoperto che volevi dare al bambino il suo nome» Spiegò incerta, alzando i sopraccigli.
«Sakura cara, io non volevo chiamare il mio priogenito come l'Uzumaki, né il secondo, né il terzo e né il quarto, chiaro?» Si sfogò irritato, guardando negli occhi il fagotto che stringeva tra le mani. Occhi verdi, capelli scuri e una fronte molto larga. Carino.
Girò il suo sguardo verso la moglie che si era imbronciata tutta, sorridendo scettico. No, quel nome non andava affatto bene. Itachi Uchiha doveva chiamarsi il suo primo figlio, non Naruto Uchiha, stava di fatto che quest'ultimo stonava parecchio. Ma Sakura era sempre stata una ragazza molto, molto insopportabile, precipitosa quanto intelligente, quando si metteva una cosa in testa, nessuno poteva ostacolarla.
«Dillo, amore mio, dì Naru-Chan!» Quasi ordinò, con sorriso stampato sulle labbra. Non chiedeva né molto e né poco, questo Sasuke lo sapeva, ma proprio non riusciva a capacitarsi che suo figlio si chiamasse come quell'ignobile del suo migliore amico.
Tanto non c'è nessuno... pensò poco dopo, convincendosi.
Guardò il figlio negli occhi, ponendo i suoi a due fessure. «Ciao, Naru... Chan...» Disse con una smorfia bel visibile sul viso, voltandosi poi verso la sinistra disgustato. Per un attimo non gli fece né caldo e né freddo, anzi era stato parecchio semplice, almeno finché quell'usuratonkachi dell'Uzumaki non entrò piangendo e urlando, con una scia d'insopportabili amici dietro - persino la Yamanaka, dannato Dobe! - che ridevano e gridavano.
A Sakura, a contrario di Sasuke, non importò più di tanto. Era contenta che Sasuke avesse messo da parte per un attimo l'orgoglio, e che avesse persino accettato il nome del bambino. «Grazie» Sussurrò la rosa all'orecchio del marito. L'Uchiha rispose con un cenno e uno sguardo, per poi essere abbracciato da Naruto che ancora piangeva.
Eh, eh, che cos'è? Ve lo dico subito: stamattina stavo leggendo il quarto volume del manga NANA, che credo conosciate quasi tutte, e boh, ad un tratto mi è venuta quest'idea. Alle sette ho cominciato, alle otto era pronta a metà ed ora è tutta intera. Wow, è non è nemmeno chissà che cosa. E' raccapricciante il fatto che in ogni mia stramaledetta storia, io aggiunga sempre un 'grazie' da parte di Sakura, oppure da Sasuke. Credetemi, è spontanea la cosa, purtroppo. E' molto improbabile, perché Naruto Uchiha stona anche troppo.
Spero che almeno un pochettino vi sia piaciuta, ringrazio già chi recensirà (ho fatto la rima, lol)
Un bacione! <3