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Autore: Debbie    25/08/2007    3 recensioni
Hogwarts, durante un ipotetico settimo anno.
Tutto è tranquillo, e i due ragazzi più cocciuti della scuola sono ad un passo dal fare quello che non hanno ancora avuto il coraggio di fare: dichiararsi. Ok, è difficile per tutti, per loro poi non ne parliamo, ma ci sono quasi...
Che dite, ci riusciranno? Io non ci scommetterei troppo!
Leggete per sapere, e recensite in tanti! Bacioni
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO: dalle stelle alle stalle
Sala Comune, 10.30 di sera… Come al solito deserta, ed io sfinito non vedo l’ora di mettermi a letto... Promemoria mentale: mai più compiti in ritardo. Si si, come no… Sorrido tra me e me, poi nota un figura minuta fin troppo nota sul divanetto, di fronte alle braci morenti
-Hermione, che ci fai qui?-
La guardo con un’espressione perplessa, mentre lei si volta in mia direzione… Dio, com’è bella. Se non la vedessi non ci crederei. Passerei ore a guardarla… Che mi stesse aspettando?
- Oh, ciao Ron. Niente, stavo leggendo…- E ti pareva, aggiungerei io. Tuttavia, perché sprecare un’occasione? Mi avvicino, e mi siedo accanto a lei, sorridendole. E’ un po’ di tempo che tra me e lei funziona stranamente bene: poche litigate, molti sorrisi, più gentilezza. E si, devo ammetterlo, anche molti più momenti come questo, solo noi due. Non che mi dispiaccia, affatto!
Torno con la menta alla realtà, lei mi fissa stralunata -Qualcosa che non va?-
Per tutta risposta, inizia a ridere. La guardo leggermente offeso, poi lei si ricompone, sistemandosi un ricciolo ribelle -No dai scusa… E’ che eri così assorto, con un’espressione così buffa…-
Mi indica il viso, sembra una bambina. Un momento, buffo io?
-Cosa hai detto? Io non sono mai buffo, sempre bellissimo…- Sguardo ammiccante, poi le sussurro, facendomi vicino -E per questa bestemmia, signorina Granger, merita una punizione!-
Senza darle il tempo di replicare, l’afferro per la vita e la stendo sul divano, rapidamente. In un baleno le sono sopra, facendole il solletico ovunque le mie mani possano arrivare… Nei limiti consentiti, certo. Non sono un pervertito, io! Comunque, lei ride, scalcia, urla, fino a che mi si attacca per i capelli, e mi tira giù, avvicinando il mio viso al suo…
Il tempo di renderci conto della cosa, ed entrambi arrossiamo furiosamente. Io mi fermo, lei mi si stacca, eppure non riesco ad alzarmi, lo sguardo incatenato al suo. Quei due occhioni color nocciola sembrano invitarmi, dirmi che posso, e… E niente.
Miseriaccia, proprio adesso? Seamus e Dean entrano in Sala Comune, più precisi di un orologio svizzero, a rovinare l’incanto… Mi alza di botto, lei si ricompone leggermente, mentre cerchiamo di assumere un’aria innocente. Non credo che i due l’abbiano bevuta, fatto sta che Dean mi chiama: -Ehi Ron, ancora in piedi? Domani abbiamo pozioni…-
-Si giusto amico…- Mi gratto la nuca, faccio per alzarmi, ma mi volto, cercando il suo sguardo. Hermione mi sorride, scrolla le spalle, come a dire “Sarà per un’altra volta, stanne certo”. O forse, è quello che io ho voluto capire. Ma non mi importa, sono felice. Maledettamente felice. Qualcosa si è smosso, finalmente. E magari…
Le sorrido di rimando, mentre seguo i miei due amici su per le scale che portano al dormitorio maschile.

...::...

-RONALD WEASLEY, SEI L’ESSERE PIU’ STUPIDO ED INSENSIBILE CHE ABBIA MAI CONOSCIUTO!-
-Ma Hermione, lasciami spiegare, io… io…- balbetto, cercando di calmarla, tentativo inutile tanto mi urla in risposta
-TU! TU COSA? MI HAI ILLUSA… IO…- E stavolta smette di gridare, inizia a piangere… I singhiozzi la scuotono, quasi preferirei che continuasse a inveire contro di me. Non sopporto di essere io la causa della sue lacrime, io, quell’emerito idiota chiamato Ron Weasley.
Si calma un po’, e con una voce stranamente fredda mi dice –No, scusami, io mi sono illusa… Ho creduto che anche per te potesse esserci qualcosa tra noi, ma evidentemente non sono alla tua altezza. Addio Ronald, non credo che avremo altre occasioni per parlarci.-
E se ne va, lasciandomi qui, solo, in mezzo a questo corridoio pieno di studenti che hanno assistito alla scenata. Accanto a me Harry, Ginny e Neville, che mi guardano quasi schifati.
Ma non me ne importa, il mio sguardo segue Hermione fino a che non sparisce in aula.
Stavolta non credo si possa rimediare, e questa consapevolezza mi crolla addosso come un macigno…
  
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