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Autore: Charlie_Pace89    25/08/2007    3 recensioni
Due anni dopo la grande battaglia. Buffy è convinta che Spike sia morto e cerca di andare avanti con la sua vita. Spike lavora con Angel a Los Angeles ed è determinato a nascondere alla cacciatrice la verità. Ma il destino cambierà le carte in tavola... [leggeri spoiler per la quinta stagione di Angel]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III

Capitolo III

 

Angel rimase in silenzio. Era la cosa più assurda che poteva sentirsi chiedere da Buffy.

Ritrovare Spike. Lei voleva che lui la aiutasse a ritrovare quel dannato vampiro biondo che lo stava letteralmente facendo diventare matto vagando per quegli uffici da due anni.

“Angel, va tutto bene?”

Per un attimo fu tentato di non rivelare la verità a Buffy. Ma fu solo per un attimo. Non avrebbe mai potuto farle una cosa del genere, non avrebbe mai potuto tradire la sua fiducia. E lei aveva diritto alla felicità. Per quanto ritenesse improbabile che fosse Spike a donargliela, non voleva interferire con le sue scelte. E poi…lui adesso aveva Cordelia.

“Buffy…credo che troverai la mia risposta molto più strana della domanda…”

“hai intenzione di cercarlo?”

“Vedi Buffy…io non ho bisogno di cercarlo…io so benissimo dove si trova.

“Angel, ti prego…dimmi dov’è!”

“Lui è…”

Proprio in quel momento la porta si aprì con un gran fracasso, e un bel vampiro fece il suo solito ingresso trionfale

“eccomi qui a rapporto capo! Il demone è morto, la faccenda e risolta, e con tuo sommo dispiacere io sono ancora qui!”

Angel coprì la cornetta con le mani.

“Sono al telefono, razza di imbecille!”

“Oh…scusa! Sono mortificato! Spero di non aver interrotto qualche importante trattativa con qualche mostruoso cliente!”

“Taci!”

Riprese a parlare al telefono, mentre Spike si buttò su una poltrona.

“Angel, ci sei ancora?” La voce di Buffy suonava nervosa.

“Si scusa…stavo dicendoti che lui è…proprio qui, davanti a me”

 

La cornetta le cadde dalle mani. Spike era a Los Angeles! Era alla Wolfram&Hart! Il fatto che Angel glielo avesse confermato rendeva la notizia reale! Lui era davvero vivo! Una sensazione strana si impadronì di lei. Una sensazione che non provava da molto tempo…era felice.

Sapeva cosa doveva fare, prendere un aereo e catapultarsi a Los Angeles!

All’improvviso si ricordò di Angel, e riprese il telefono tra le mani.

“Angel, ci sei ancora?”

Si Buffy, sono qui”

 

Al suono di quel nome Spike scattò su come una molla. Dall’altra parte di quel telefono c’era lei. La sua Buffy. La sua piccola riccioli d’oro. E cosa diavolo significava quello che Angel aveva appena detto?

È qui, davanti a me.

Buffy aveva chiamato per lui? Aveva scoperto che era lì? Dannazione, questo non doveva succedere! Lei sapeva che era vivo, questo cambiava tutto! Non era previsto che succedesse! Il suo sacrificio non aveva più importanza adesso. Lui era di nuovo solo Spike. La spalla su cui piangere, la valvola di sfogo della cacciatrice…niente di più.

Eppure un barlume di speranza gli si era acceso nel petto. Buffy lo aveva cercato. Voleva vederlo. Doveva pur significare qualcosa!

 

“Angel…potrei…”

Capì subito cosa la ragazza voleva chiedergli. La conosceva alla perfezione.

“Vuoi parlare con lui?”

“Mi piacerebbe molto…si”

 

Spike iniziò a gesticolare in direzione di Angel, che lo guardava confuso. Scuoteva la testa e faceva segno di no. Era in preda al panico. Si sentiva spaccato in due. Una parte di lui voleva scappare e nascondersi da qualche altra parte, terrorizzata dal dover affrontare Buffy, mentre l’altra parte non desiderava altro che sentire la sua voce.

 

A Buffy tremavano le mani. Tra pochi secondi avrebbe potuto parlare con lui. Avrebbe sentito di nuovo quella voce calda. Quella voce che tante volte l’aveva aiutata ad andare avanti, che tanto spesso le aveva sussurrato ti amo…avrebbe ascoltato la voce del suo uomo.

 

Angel non sapeva che fare. Si sentiva messo in mezzo ad una situazione assurda. Da un lato, Buffy che telefonava a lui per parlare con Spike, e dall’altro quell’idiota che faceva dei gesti assurdi e sembrava sull’orlo di una crisi di nervi. Pensando di essersi ritrovato improvvisamente in una qualche dimensione parallela molto confusionaria, decise di seguire la via più semplice.

“Buffy, mi dispiace, Spike è uscito prima che avessi il tempo di dirgli che eri al telefono. Ma volevi che lo ritrovassi, e l’ho fatto. Spike lavora qui.”

 

Cosa accidenti voleva dire Spike lavora qui?! Lei credeva che fosse andato alla Wolfram&Hart per cercare lei. Non per cercare lavoro! Perché stava perdendo tempo il quel posto quando doveva stare accanto a lei?

“Angel…tu sai come…come ha fatto…a tornare?”

…il medaglione, è arrivato qui, allo studio. E lui si è materializzato nel mio ufficio. Credo che il suo spirito fosse rimasto intrappolato lì dentro…e dopo qualche mese ha riavuto il suo corpo, anche questo arrivato per posta”

“Un paio di mesi?? E a nessuno è venuto in mente di dirmelo?”

Buffy era scioccata. Erano mesi che Spike era vivo e lei non ne sapeva niente!

“Buffy…vedi, questo era qualcosa che riguardava lui…”

“Forse ha solo aspettato di riavere il suo corpo, prima di tornare da me…”

Stava ragionando ad alta voce, dimenticandosi completamente del vampiro all’altro capo del telefono…

 

Spike non capiva. Cosa diavolo stava succedendo?

Cos’era che dipendeva da lui? Dannazione! Era così confuso! Cosa avrebbe fatto Buffy adesso? Una vocina, in fondo al suo cuore, diceva qualcosa che suonava tipo: Verrà qui da te. Tornerà da te, e finalmente potrete stare insieme…Ma Spike non era così ingenuo da credere a quella vocina. Sapeva che non c’era lieto fine, per quelli come lui.

 

“Buffy, credo che tu debba sapere una cosa…”

Angel non sapeva bene come dirlo. Aveva la sensazione che le avrebbe spezzato il cuore.

“Vedi…non sono solo un paio di mesi che Spike lavora qui…sono due anni.

 

Buffy sentì qualcosa che le si spezzava dentro. Due anni. Spike era vivo da due anni e non la aveva cercata, non aveva fatto nulla per cercarla. Aveva trovato un lavoro. Magari adesso era felice. Senza di lei. Lei che aveva passato gli ultimi due anni a combattere contro il suo ricordo, distrutta dal dolore, senza riuscire ad andare davvero avanti. Ma se lui non la amava più, se lui non voleva più starle vicino…allora con che diritto adesso irrompeva di nuovo nella sua vita, confondendola e distruggendo le fragili ancore di salvezza che si era costruita? L’amore di Spike era stato il suo unico vero punto fermo. E adesso era crollato. Lui era vivo. Ma non voleva averla accanto.

 

Spike si sentì gelare. Un freddo diverso da quello a cui era abituato il suo corpo morto. Un freddo che gli stringeva il petto. All’improvviso, aveva capito. Buffy lo aveva cercato. Appena aveva scoperto dalla rossa che lui era vivo, lo aveva cercato. Mentre lui, per due anni, era stato nascosto nell’ombra. Lui credeva di fare la cosa giusta. Lei si sarebbe rifatta la sua vita senza quel peso che lui era sempre stato. Le aveva regalato la libertà, e credeva che lei volesse viverla nel ricordo dell’eroe che amava, lontana da quel vampiro che le aveva causato tanto dolore. Ma adesso non era più così sicuro di se. Lui l’aveva abbandonata. Anche se lei non lo amava, lui era sempre stato lì per lei. E adesso l’aveva abbandonata. L’aveva abbandonata per paura di non essere amato. Per paura di tornare indietro. Era stato egoista. Lei aveva bisogno di quella spalla su cui piangere. Lei aveva bisogno di quello sfogo…

 

“Grazie di tutto,Angel”

Buffy chiuse il telefono. Provava troppe cose in una sola volta. Era felice, perché Spike era vivo, ma era distrutta dall’idea che lui l’avesse abbandonata. Ed era anche molto, molto arrabbiata. Sapeva cosa doveva fare. Doveva andare da lui ed affrontarlo.

Sarebbe partita per Los Angel subito. Giusto il tempo di fare i bagagli.

Non poteva permettere che finisse così. Loro erano incompleti. E la loro storia se la meritava una conclusione. Che fosse felice o no.

 

Ecco qui il terzo capitolo…scusate il ritardo nell’aggiornare ma si sa, le vacanze estive assorbono tempo ed energie ^^

Spero che sia di vostro gradimento. E nel caso in cui non lo fosse, state tranquilli, dal prossimo capitolo la storia entrerà nel vivo. Promesso!

 

  
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