Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Nimueh    04/02/2013    2 recensioni
Questa non è una storia come le altre. Sasuke non è indifferente, Naruto non è il solito “ingenuo”, Hinata non è più un’ombra dietro un albero. Pagina dopo pagina loro cresceranno, diventeranno quello che sono destinati ad essere.
Hanno sempre vissuto insieme, formando una famiglia che non erano mai riusciti ad ottenere, ma mai si erano veramente compresi. Voltando pagina finalmente troveranno la retta via.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

12.   Orgoglioso di Me!?

-Tu, demonio! Lasciaci in pace! Vattene via!-.
-Non ti è bastato aver distrutto il villaggio? Insisti!?-.
-Il Kyubi...-.
-Shhh... sta zitta! Non ci è concesso nominare quel nome...-.
-Il Terzo avrebbe dovuto allontanarti dal villaggio...-.
Stavo quasi per concludere la mia solita passeggiata per il villaggio, quando all’improvviso li avevo sentiti: una moltitudine di persone urlava a squarcia gola una serie infinita di cattiverie. Come al solito, l’obbiettivo dei loro insulti era un povero bambino biondiccio.
-Lasciatemi stare, dettebayo!-.
-Ora ti porteremo dal Terzo, poi vedremo se sarai ancora così presuntuoso dopo una solenne punizione!-.
Non tolleravo quei modi su un bambino piccolo, così un’insolita rabbia e una strana determinazione incominciò a montarmi dentro. Dannazione, era solo una povera creatura!
Iniziai a correre, cercando di scalzare quella cortina di gente insensibile, pronte a tutto, forse anche a farsi giustizia da soli. Erano talmente in tanti che mi sembrava di affogare in quel muro umano!
Nonostante tutto, non lo sentivo piangere, anzi ascoltavo stupita la sua agguerrita difesa.
Dopo aver finalmente valicato quella muraglia, mi trovai davanti a lui. La testa alta, gli occhi spalancati senza alcun baluginio di lacrime, tutto dimostrava la feroce determinazione che lo animava. Veloce mi portai davanti a lui, proteggendolo con il mio corpo.
-Cosa fai? Spostati, non sei in grado di aiutarmi!- disse, cercando di allontanarmi. Sentivo il bisogno di aiutarlo, di stargli a fianco, nonostante tutte le difficoltà, ma il fato non sembrava aiutarmi. Volgendo il capo per controllare la situazione anche sull’altro fronte, intravidi gli occhi penetranti e contrariati di mio padre.
-Hinata...- incominciò a dire, ma era troppo tardi...
 
-NO!- esclamai tramante, zuppa di sudore, una volta risvegliatami dall’incubo.
Non era un sogno particolarmente pauroso, tuttavia una strana inquietudine faceva martellare furiosamente il mio cuore. Inoltre era brutto realizzare quanto l’opinione di mio padre contasse fin dentro il mio inconscio!
Rasserenatami, puntai involontariamente gli occhi sulla scrivania: quel quaderno, intrappolato nel muro di quella stanza, richiamava la mia attenzione con un lampeggiante.
Non sapevo che mia madre tenesse un diario, dove appuntava tutti i suoi pensieri. Inoltre, tra quelle pagine, erano custodite una serie di buste ingiallite, tutte aperte, con destinatari diversi, una delle quali indirizzata a me. All’interno, tuttavia, mancava la lettera.
Così, quasi per ripicca, lessi quella per mio padre: il suo contenuto era altamente romantico, degno di mia madre, con qualche vago riferimento ad Hanabi e a me. In particolare, lo sollecitava a proteggermi persino da me stessa.
A quanto pareva non aveva esaudito particolarmente bene le sue ultime volontà...
Tuttavia, mi sfuggiva la motivazione di quelle lettere: per quale motivo si aspettava di morire? e perché mancava all’appello la missiva per me?
Con queste domande mi ero addormentata turbata, rinunciando ad indagare su quel libricino. Svegliatami però, ritornò prepotente la voglia di scoprire, così mi accinsi a leggere.
 
I giorni passano e le mie bambine crescono sempre di più. Più le guardo e più comprendo che vita dura che le aspetta.
Hinata, povera la mia bimba, ha preso da me: troppo dolce e gentile per farsi rispettare dagli altri. Avrei dovuto fare di più per lei, ma persino per me è difficile trattare con Hiashi.
Hanabi, della stessa pasta del padre, è già alla sua tenera età arroccata in se stessa, già pronta a combattere contro il mondo. Ho tanta paura anche per lei: la sua infanzia è già volata via, mi sembra già un’adulta.
Spero solo che le mie bambine sappiano mitigarsi a vicenda: un po’ della sensibilità di Hinata sulla sua sorellina non farebbe male, e un po’ della forza di Hanabi non guasterebbe alla mia dolce figliola più grande. Un giorno, so che ne avranno bisogno.
 
Hiashi sta addestrando le nostre ragazze: sui loro visi riesco già a vedere il dolore.
Ho sempre pensato che l’infanzia fosse il momento dello svago, della spensieratezza, e le mie bambine se lo stanno perdendo. Non vivranno mai più questa età e la rimpiangeranno per sempre.
Mio marito dice che il dolore le aiuterà in futuro. Non so se sia tanto vero: continuo ad avere paura per loro.
Hinata poi... adesso lei è quella più svantaggiata. La sua indole pacifica dovrà essere duramente plasmata alla violenza, andando contro la sua natura.
Elder è appena tornato da una missione. Ci ha riferito che circolano voci inquietanti: ci stanno cercando.
 
I miei incubi non hanno fine. Sono terrorizzata per le mie piccole.
L’Akatsuki la sta cercando, e non si fermeranno davanti a niente; dal canto mio, non posso permettere che tocchino Hinata: lei deve vivere. A costo della mia vita, lei deve poter avere la possibilità di essere felice.
Da quanto vedo, nella nostra casa niente la rallegra. Il suo volto è sempre triste, le sue parole diventano sempre più stentate e la sua sicurezza è ormai scomparsa. Chi la proteggerà, ora che Hiashi le ha tolto tutto quello con cui poteva difendersi?
Devo pensare ad un piano: non posso aspettare niente, il tempo incalza e il nemico si avvicina sempre di più.
 
Questi erano alcuni estratti del diario, che più direttamente mi riguardavano.
Alla luce di questa conoscenza, mi parve lampante il motivo della morte di mia madre. Lei mi aveva protetta.
Se ero qui, dovevo ringraziarla, poiché quella donna aveva sacrificato i suoi giorni per i miei. Mi sembrava quasi impossibile da concepire: mio padre non avrebbe mai fatto tutto questo per me. Eppure, lui doveva aver letto queste parole: possibile che ancora non riuscisse a capire? che ancora non riuscisse a correggere i suoi errori? o c’era ancora qualcosa da sapere su di lui?
Fatto era che una qualche minaccia continuava a perseguitarmi, a quanto pareva. Sentivo che in qualche modo mia madre avesse messo fuori gioco il nemico per una manciata di anni. Riflettendoci quel tizio mascherato, all’inizio non mi aveva riconosciuta, invece dopo il colpo che gli avevo inflitto, il suo occhio mi aveva ben inquadrata. Che avessi modificato qualcosa? che mia madre avesse praticato un jetsu su di lui, che involontariamente avevo spezzato? Impossibile saperlo.
Altra bella domanda: cosa voleva da me l’Akatsuki?
La risposta probabilmente era scritta nella mia lettera, ma grazie a mio padre non avrei mai potuto leggerla. Tuttavia, nel diario si parlava di Elder, quindi il nonno doveva sapere.
 
-Ora deve spiegarmi che significa, caro nonno!- esclamai agguerrita, prendendo in considerazione uno dei consigli della mamma. Dovevo essere più forte.
-Devo proprio eh...- bofonchiò osservando il quadernetto che avevo sbattuto sulla sua scrivania. A quanto pareva l’aveva riconosciuto subito.
-Sì, credo sia venuto il momento... prima che sguinzagli Hanabi!- lo minacciai.
-Sai, ho ascoltato quello che hai detto a Ko: mi ha molto colpito. Va bene allora, siediti! Mettiti comoda: questa sarà una lunga storia- disse, spalmandosi su un vecchio divano, mentre io rimanevo ostinatamente seduta su una sedia. Non lo avevo mai visto così: le sue parole erano lievi e amabili, i suoi movimenti arrugginiti e liberi. Sembrava tutta un’altra persona.
-Credo che tu voglia sapere un po’ tutto e non solo quello che ti riguarda- iniziò guardandomi benevolo, come mai un membro della mia famiglia aveva fatto.
-Bene. Come avrai letto da quel libro che ti ho sequestrato, c’è un mistero su tua madre. Bhè, mistero è una parola grossa, in realtà non è niente di particolarmente interessante, ma penso che la storia ti piacerà.
Prima della nascita di tua madre, e prima ancora che il padre di tua madre sposasse tua nonna, io frequentavo Anko. La tua cara nonnina era una giovane all’epoca molto avvenente: non c’era uomo che vedendola riuscisse a non cadere ai suoi piedi. Essendo stato anche io un bel ragazzo, nonché un buon partito, le feci la corte. Non solo il suo fisico suscitava in me gradevoli attenzioni, ma il suo carattere mi aveva completamente rapito.
Tuttavia il padre, Yuuma, non vedeva di buon occhio il nostro clan, così, contro la stessa volontà della figlia, la fece sposare con tuo nonno, Hideki Sato. Entrambi fummo segnati da questo, e, nonostante i nostri matrimoni, continuammo a vederci di nascosto.
Come hai letto, morirono a causa di un attentato... non so bene perché, probabilmente per cercare di sterminare qualunque discendente del clan Uzumaki... come dicevo, morirono. La loro bambina, tua madre, tuttavia si salvò.
Io conoscevo Harumi e la consideravo al pari di una figlia, essendo parente della mia amata, così la presi sotto la mia protezione. Non esistono motivi particolari, anche se molti ci hanno ricamato sopra...-.
-Incredibile...- mormorai a bocca aperta. Mio nonno aveva dei sentimenti... Sbalorditivo!
-Non ti stupire troppo. Tutti in questa casa sono come me.
Devi capire, Hinata, che noi siamo persone speciali, perciò ricadono su di noi tante antipatie. Per sopravvivere l’unico modo è essere forti: tuttavia tuo padre non sa distinguere bene tra la sua famiglia e il suo clan, perché il clan è la sua famiglia. Lui è buono, ma, non essendo stato amato come si deve, non riesce a manifestare i suoi sentimenti,ma non per questo devi pensare che non li abbia- disse, facendomi l’occhiolino.
-Quindi sei stato tu combinare a il loro matrimonio?-.
-No, assolutamente. Se c’era una cosa che non mi importava affatto, era la scelta delle mogli per i miei ragazzi. Conoscevo sulla mia pelle il dolore di un matrimonio combinato, per imporlo anche a loro. Tuo padre scelse personalmente Harumi e lei Hiashi. Non so bene le dinamiche tra di loro quali fossero, tuttavia ero a conoscenza dei sentimenti di tua madre e sapevo che tuo padre non li ignorava. Non so cosa l’attirasse particolarmente, anche perché Hiashi è sempre stato abbastanza freddo... sarà stato il fascino degli Hyuuga!- finì ridendo, mentre realizzavo che io ero il frutto del loro amore, e non il frutto di un obbligo, come avevo sempre pensato.
-Ma allora perché era insofferente la mamma?-.
-Dopo il loro matrimonio sono sorte molte difficoltà: sei nata tu. Per quanto tuo padre fosse orgoglioso di te, eri una gemma grezza: doveva lavorare su di te, anche se ha sbagliato di molto il metodo. Credimi, non era nelle sue intenzioni farti tutto questo male, né nelle mie essere così glaciale, purtroppo facciamo cose che non avremmo mai voluto fare. Tra l’altro, per questo ti ha affidato a Kurenai: sperava che una donna potesse darti la forza che lui non era stato capace di darti.
Inoltre, era circolata la voce della tua nascita e le preoccupazioni per te, oltre a quelle per il clan, erano aumentate. Per questo c’era sempre un clima molto teso in casa, ma molti lo scambiavano per un conflitto tra coniugi...-.
Non riuscivo a crederci: mio padre era orgoglioso di ME?
-Che preoccupazioni, nonno?-.
-Tu, anche se non lo sai, sei una bambina molto speciale... Tutti abbiamo cercato di proteggerti, ma ora capisco che solo tu puoi difenderti una volta per tutte. Conosci la leggenda di Kaori?- mi domandò serio.
Le sorprese non erano destinate a finire, a quanto pareva. Avevo intuito di non essere una persona tanto normale, dopotutto mi era stato quasi sempre rinfacciato.
-Kaori? La mitica fondatrice del clan Hyuuga degli Uzumaki che- stavo dicendo, quando all’improvviso un violento boato mi interruppe, allarmandoci. Non avevo mai sentito un rumore così forte!
Dopo il suddetto suono, una mole inquantificabile di voci inquietati vibrarono nell’aria. Velocemente uscimmo dalla villa, guardando in strada con apprensione.
Esterrefatta vidi un enorme centopiedi sovrastare me e la mia casa.

 

Salve, salve ragazze! Eccomi qui!
Pensavo che non avrei postato fino alle vacanze di Pasqua, e invece c’è l’ho fatta! E’ una conquista per me! XD
Come vi vanno le cose? Spero bene :D
Questo capitolo è molto soft... anche perché Hinata, poveraccia, dovrà passare dei brutti momenti dal prossimo capitolo... Intanto, in occasione del mio imminente compleanno, vi regalo questo pezzettino di verità ;D
Ringrazio, come al solito, il mio diligente beta Ayumu_, che questa volta si è fatto un po’ desiderare, e tutti coloro che hanno letto e commentato :D
P.S.: Il prossimo aggiornamento non so veramente quando sarà. Se continuerò ad essere una bambina diligente, per inizio marzo potrebbero esserci delle possibilità, se invece no, ci sentiremo per Pasqua.

PUBBLICITA' :
-Fight, Resist, Wait for this Love - Narutohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=840084&i=1
-L'Amore si Odia, Angel's Friendshttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=542534&i=1
-Les Facettes dell'Amour, Romanticohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1460513&i=1
 
 
@ frisifra: Ciao! Benvenuta :D
Sono contenta che ti piaccia! Spero che dirai la tua anche su questo capitolo, ci conto! ;D Alla prossima!
 
@ thanks idols: Oddio! Scusami, spero di non averti spoilerato niente XD Ero così contenta di quello che era accaduto che non ho riflettuto sul fatto che non tutti seguono il manga. Comunque il capitolo del manga a cui mi riferisco, se ancora non lo hai trovato [ma ne dubito XD], è il numero 615. Alla prossima! ;D
 
@ arcx: Salve,salve! :D
Parto dalla cosa che mi preme di più rispondere: quella tra Sakura e Hinata non è una vera e propria pacificazione, più che altro una tregua. Non ho bene in mente quali saranno le scene tra di loro [tranne una che è ben stampata nella mia mente], ma di sicuro i loro comportamenti saranno più dolci, più disponibili alla reciproca comprensione, e meno intrisi di gelosia e invidia.
Comunque per le due rose, non metterci troppo il pensiero: Naruto è un uomo. Non ne ha presa una per non fare la figura del poveraccio davanti a Hinata che una principessa, ma solo due perché il suo portafoglio è al verde in tutti i sensi XD Fargli prendere un mazzo gigantesco di rose avrebbe reso Naruto un qualcuno che non è XD
Per quanto riguarda la scena del teatro, hai capito perfettamente a cosa serviva XD Non a caso sta per iniziare, cronologicamente parlano, la saga di Pain, quindi ecco la tempesta XD
Spero che quello che ha scoperto the new Miss Hinata Marple non ti abbia delusa, anche se effettivamente non ha ancora scoperto tutto :3
P.S.: Auguri anche a te, anche se in ritardo XD
Alla prossima! :*
 
@ Ayumu_: Ciao, ciao! Non so davvero da dove iniziare a parlare... anche perché ho dimenticato praticamente tutto XD Comunque, andando in ordine, ribadisco non ho particolarmente trattato Sai perché non sarà, credo, un personaggio molto importante in questa fan fiction. Nel caso dovessi cambiare idea, gli farò una caratterizzazione esemplare :3
Ma se vivessi in un villaggio della foglia, e durante una guerra mi vedo quest'Hinata che non sa prendere una immediata salda decisione, io la manderei a quel paese!”:  non ho capito a cosa ti riferisci, ma non insultare la mia Hinata! :Z Lei è perfetta com’è!
Riguardo Naruto, invece, adoro la sua ingenuità, perché solo chi non è solito fare le carognate, non le sa avvertire XD Non offendere nemmeno lui! :P
Stile canguresco!? Tu, brutto cactus, pensa alla tua prosa spinosa! :P Tu pensi che pecchi di artificiosità, ma in realtà io sono così XD Quel che tu intendi canguresco non è altro che il mio modo di pensare. Se tu potessi entrare nella mia mente trovereste la stessa situazione, ma il più delle volte, quando dici che scrivo costrutti pesanti, è soltanto perché scrivo di getto senza riguardarlo, perché questo è un compito tuo :3
Riguardo al modo di fare di Hinata con la famiglia, devi capire che quella non è una situazione semplice: ci sono segreti “di Stato” in ballo, che vanno custoditi gelosamente.
Non so dirti se sia “greca” Konoha... Mi viene più da pensare ad una ambientazione medievale, proprio come il manga un po’ fa intuire [secondo me, logicamente].
I due riferimenti al testo che hai fatto, nonostante la tua spiegazione, mi risultano ancora oscuri. Logicamente, c’è un riferimento alla mia vita, ma non è quello che pensi tu XD Il terzo riferimento è vero, è un po’ ambiguo, ma devi pensare che Hinata ne ha fin sopra le scatole della situazione con Sakura, inoltre era di fretta perché voleva tornare a casa, quindi è una di quelle sparate che si fanno di solito per consolare una persona.
Ora veramente mi sono rotta di scrivere, quindi addio! XD
P.S.: VUOI LA GUERRA? E GUERRA SIA! :P

Con Affetto Nimueh

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Nimueh