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Autore: Ultima stella    26/08/2007    1 recensioni
...Nulla dura in eterno...
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap

 

Cap. I

 

Il bersaglio ha appena oltrepassato il punto A,avete trenta secondi per prendere posizione…”

“Ricevuto,signore.”

“…non ammetterò errori questa volta,fate attenzione…”

“Sissignore.”

“…d’ora in poi mantenete il silenzio radio.”

“Come desidera,signore.”

 

L’altoparlante cessò di ronzare. L’uomo, nascosto dietro un cespuglio, lanciò uno sguardo verso l’albero alla sua destra,per assicurarsi che il suo compagno fosse pronto.Ricevuto un gesto di conferma,tornò a fissare il sentiero;mancava poco.

A distanza di secondi vide comparire un’ombra sulla strada,al limitare del suo campo visivo:era dannatamente veloce,anche se  non più di quelle che avevano visto la sera prima.

Imbracciò l’arma,portandola più vicina al viso coperto;una medaglietta su cui era raffigurata un’icona sacra dondolò nel vuoto per un istante,pendendo dal curioso marchingegno;fissò il volto di quell’uomo che,ignaro della loro presenza,percorreva di corsa il sentiero. Respirò.Gli chiese perdono.Il silenzio della foresta fu riempito da un tremendo accordo,che risuonò lontano,fra gli alberi,cupo e sconvolgente.

L’ombra cessò improvvisamente di muoversi,e cadde rigidamente al suolo.

Questa notte erano stati fortunati.

L’uomo si inginocchiò,posando la parte anteriore dell’arma al suolo,perché potesse reggerla con la sola mano destra. Guardò verso l’alto : il suo partner era ancora in posizione, e sorvegliava la strada. Con la mano libera riattivò l’altoparlante :

 

“Missione compiuta,signore,il bersaglio è stato abbattuto; attendiamo istruzioni.”

“Ben fatto,ragazzo.Rimanete in zona,potrebbero arrivarne altri.”

“Ricevuto,signore.”

 

Il ronzio cessò nuovamente.

Un terzo uomo si palesò dalla parte opposta del sentiero;in silenzio si avvicinò al corpo e lo trascinò lontano dalla strada.

Il primo uomo gli fece cenno di sbrigarsi.

Il ragazzo accovacciato sul ramo alla sua destra lo guardò,sorridendo.

“Si muore di freddo,stanotte;lo odio,questo posto”,disse,tentando di spezzare la tensione,ma le sue parole non parvero sortire l’effetto desiderato.

Con lo sguardo rivolto verso il basso,fissando la punta di quell’arma,l’uomo ne poggiò la parte posteriore contro il proprio addome,così da liberare anche l’altra mano.

“Sai bene che non possiamo farci niente.Dobbiamo obbedire agli ordini…”

Posò la mano destra sulla punta del congegno e,senza distogliere lo sguardo dal terreno,lentamente,la fece risalire,fino a toccare una piccola catenina.Chiuse nella mano la medaglietta che ne pendeva.

“Sicuro di sentirti bene?”,chiese quieto il ragazzo,continuando a fissarlo.

Non giunse risposta.

“Paus,”,continuò,”…lo so cosa ti passa per la testa e…”,sospirò,”sai come la penso”,esitò per un momento e riprese,più velocemente “ non puoi lasciare che le tue convinzioni religiose ti ostacolino sul lavoro,e poi lo sai,quelli non sono esseri umani,sono…mostri”.

Paus continuava a fissare il terreno.

“Si,”,rispose,”lo so,ma…”,la voce gli rimase in gola, ‘quando muoiono,le loro urla sono identiche alle nostre’,avrebbe voluto aggiungere;con la punta del pollice destro strofinava la piccola icona.

“Ma è il nostro lavoro”,riprese il ragazzo,” anzi,più che un lavoro,è un dovere;lo dicesti tu stesso…ricordi?”

“Sono cambiate molte cose da allora”

“Anche tu sei cambiato”

Solo allora Paus sollevò lo sguardo verso il suo compagno,per vedere che era tornato a sorvegliare il sentiero.

Trasse un profondo respiro.La spia rossa sulla radio si era illuminata;stavano tentando di contattarli.

Lasciò che la medaglietta dondolasse nuovamente nel vuoto,e attivò l’altoparlante:

 

Il bersaglio ha appena oltrepassato il punto A. Tenetevi pronti ad agire”

 

Più tardi,la stessa notte,da un anonimo terrazzo,un ragazzo insonne fissava il cielo con i suoi occhi azzurri,godendosi il fresco che la sera portava tra i suoi sempre spettinati capelli.

Aveva sentito delle voci,in paese,di misteriose sparizioni;non che ne fosse estremamente preoccupato,ma,comunque,non riusciva ad essere totalmente tranquillo.

La sua solitudine,comunque,non era destinata a durare ancora a lungo;con un silenzioso sbuffo di fumo,qualcuno si materializzò a poca distanza da lui.

Prontamente si voltò,trovandosi faccia a faccia con il più accanito lettore delle opere del maestro Jiraya.

“Sempre all’erta,eh?”,chiese l’uomo,scherzando.

“Ovviamente,maestro”

Kakashi si avvicinò alla ringhiera,e vi si poggiò,fissando il cielo.

“Cos’è,Naruto?Non riesci a dormire?”

“Sono preoccupato,maestro,sa…per quegli incidenti,nella foresta…”,rispose il ragazzo,portandosi alla destra del maestro;entrambe le mani sul metallo della ringhiera,lo sguardo verso la strada sottostante.

“Incidenti?…mi piacerebbe fosse così…stanotte altre due sentinelle non hanno fatto ritorno…”

Naruto lo guardò,in un misto di stupore e confusione.

“Allora è vero…c’è…c’è qualcosa nella foresta…”

Kakashi non rispose;respirò a fondo e si riportò in posizione eretta.

“Bisogna fare qualcosa”,riprese il ragazzo.”

“E cosa?”,chiese quietamente il maestro,”non possiamo permetterci un grosso dispiegamento di forze,potrebbe essere interpretato dagli altri paesi come l’organizzazione di un’offensiva nei loro confronti…si rischia un incidente diplomatico…”

“E allora?”,lo interruppe bruscamente Naruto,”non servono certo centinaia di uomini per perlustrare la foresta”

“Potresti lasciarmi finire di parlare?”

Naruto balbettò qualcosa di somigliante ad una scusa.

“Abbiamo provato ad inviare diverse sentinelle,ma,come ben sai,alcune di loro non hanno fatto ritorno;quelle che,invece,sono tornate al villaggio,non hanno avuto niente di anomalo da segnalare”

“Capisco”,disse Naruto,con un filo di voce.

“Comunque sono venuto anche per dirti che l’Hokage ha dato ordine di formare piccoli team di perlustrazione,e ho pensato che avresti voluto farne parte.”

“Ovviamente!”,rispose sorridendo,”si passa all’azione!Nonna Ts..”

Kakashi lo interruppe.”Non riferirti a lei in quella maniera”

Naruto chiuse la bocca.”Si,maestro”.

“E ora vedi di andare a riposare,si sta facendo tardi e domani farai bene ad essere in forma”

“Si ma…e lei non va a dormire?!”

Kakashi gli sorrise,e,con un elegante gesto,scomparve.

“Uff…”,sbottò Naruto,rivolgendo un ultimo sguardo al cielo,”tanto vale andare a letto”,e si incamminò verso la porta sulle scale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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