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Autore: Angie Angel    05/02/2013    3 recensioni
“…You made me happy every single day...
But now!
I've got to go awayyy! “
Solo alla fine della canzone Eva ritrovò la forza di parlare “Chi sono? “ chiese con un filo di voce(...) “Non li conosci??” Eva si sentì trafitta da quello sguardo ma fece semplicemente spalluccie e rispose “Se te lo chiedo…”.
L’altra ragazzina fece una risata luciferina e si tirò su a sedere “E io che credevo che fossi più evoluta degli altri…” prese una sigaretta, se l’accese e soffiando fuori il fumo disse “Sono i Led Zeppelin cara mia e faresti meglio a ricordarti questo nome che d’ora in poi credo proprio che ne sentiremo parlare spesso!”
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!
Il piccolo principeAntoine de Saint-Exupéry

 





Shotts è un piccolo paesino a metà strada tra Glasgow e Edimburgo che conta solo poche migliaia di anime, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale la gente del paese viveva soprattutto grazie alle miniere di carbone ma vennero tutte chiuse nel 1960. Negli anni 60 il paese esisteva ancora solo grazie alla linea ferroviaria che collegava le due grandi città della Scozia, ma agli abitanti non importava niente di quello che succedeva nel resto del modo, loro erano solo su una strada di passaggio tutto quello accadeva al di fuori non interessava.
Non importava che quelli erano gli anni della Contestazione giovanile, non importava della rivoluzione sessuale, non importava di quanto la droga fosse a buon mercato, non importava del rock e neanche del roll. Non importava a nessuno. Tranne che Aurora.

 

 

Aurora MacNeil era una bella ma inquietate bambina dai lunghissimi capelli neri e gli occhi spiritati. La sua famiglia era tra le più ricche della Scozia , suo padre era proprietario di una ditta di tessili e aveva fabbriche sparse per il mondo, sua madre invece era un’attrice teatrale di successo e con i suoi spettacoli aveva girato mezz’Europa. Quindi lei e la sorella maggiore, Beatrice, crebbero per lo più in compagnia delle nutrici visto che i genitori erano spesso via per lavoro. Per compensare la lontananza, alle bambine venne concesso tutto quello che volevano ma ciò le fece diventare piuttosto viziate ed arroganti. In paese tutti odiavano le MacNeil, e loro odiavano i paesani. Ma un giorno, durante la ricreazione, Aurora notò per la prima volta Evangeline.

 


 

Evangeline era una ragazzina gracile e pallida con i capelli rossi, stava saltando la corda da sola quando Aurora le si avvicinò. “Bella giacca!” esclamò Aurora. Eva quel giorno indossava un largo giaccone in pelle scura con delle lunghe frange .
“Grazie” rispose senza smettere di saltare “Era di mio padre”.
Aurora sorrise “Dopo scuola ti va di venire a vedere un film a casa mia? Mio padre mi ha recuperato la pellicola di Quattro bassotti per un daneseEva smise di saltare e disse con voce stridula “ Certo! E’ da un sacco che voglio vederlo!”
Così dopo scuola andarono a casa di Aurora (o meglio alla reggia) a vedersi Quattro bassotti per un danese, risero per tutto il tempo e il gatto di casa fece loro compagnia “Questo gatto è stupendo!” disse Evangeline. “Si chiama Merlino” rispose Aurora “In genere non si avvicina agli sconosciuti ma sembra che tu gli piaccia dovresti venire qui più spesso”
Eva ed Aurora cominciarono ad andare insieme a scuola e durante la ricreazione giocavano sempre insieme. La sera guardavano i film da Aurora o si ascoltavano i vinili rock che gli portava il padre Beatles, Rolling stones, Beach Boys, Velvet Underground, Who ecc. ecc… A volte si imbucavano alle festicciole clandestine che organizzava Beatrice dove Aurora fregava le sigarette e un po’ di alcolici. “Prova!” disse una volta ad Eva allungandogli una sigaretta mentre erano nascoste sotto un tavolo, Eva accetto ma appena fece il primo tiro si mise a tossire rumorosamente così vennero scoperte e immediatamente spedite a letto.
Il fine settimana le due andavano a giocare per i prati ed i boschi nei dintorni del paesino dove si rincorrevano, rotolavano e si arrampicavano sugli alberi, poi andavano a far merenda, tutte sporche e con le ginocchia sbucciate, da Miriam.
Eva viveva con Miriam in un piccolo motel ai limiti di Shotts, li Miriam ci lavorava come cameriera. Miriam era una bella donna di 35 anni sempre sorridente e quando le due ragazzine andavano da lei il pomeriggio faceva sempre trovare pronti in tavola degli squisiti biscotti fatti in casa con della marmellata di albicocche. “Vi somigliate un sacco”  fece Aurora mentre mangiava di gusto i biscotti, Eva si mise a ridere “Davvero? Curioso perché non è mia madre”.
In effetti era vero Miriam non era nemmeno sua sorella, zia o cugina. Tra lei e Eva non c’era nessun legame di sangue.
Miriam anni fà era sposata con Michael Grant, Michael lavorava nel mondo della musica e amava veramente la moglie ma spesso la tradiva con un’altre donne e un giorno la coppia si trovò una bambina appena nata davanti a casa con una foto di una giovane donna e dietro scritto il nome della madre originale. Miriam che amava con tutta se stessa il compagno crebbe la bimba come sua e la chiamò Evangeline.
Dopo pochi anni i due divorziarono per i continui tradimenti di lui, ma Miriam decise di occuparsi lo stesso della piccola alla quale era ormai profondamente affezionata anche perché Michael spesso doveva andare all’estero e l’ambiente in cui lavorava non era adatto per dei bambini.
Evangeline adorava suo padre anche se non lo vedeva spesso, e tutte le volte che l’andava a trovare gli portava un regalo. Una volta gli regalò il suo bel giaccone di pelle e Eva lo tenne come l’oro.
Quando Eva aveva nove anni gli arrivò la notizia della morte di Michael, un’overdose di cocaina, era stato trovato morto nella sua stanza d’albergo col sangue al naso. Miriam pianse tutto il giorno forse non aveva mai smesso di amarlo.
Un pomeriggio dopo scuola Eva andò a trovare Aurora che quel giorno era stata a casa per motivi di salute. La governante l’accompagnò fino alla camera di Aurora, una stanza cupa e in stile 800’, la trovò a letto con la testa nascosta dalle coperte.
Nella camera stava suonando uno dei tanti vinili rock di Aurora, ed Evangeline appena senti la prima nota della canzone si fermò ad’ascoltare. La musica era triste e potente e il testo era così malinconico… ma a quella frase del testo sentì chiudersi il cuore.

“…You made me happy every single day... 
But now! 
I've got to go awayyy! “

 
Solo alla fine della canzone Eva ritrovò la forza di parlare “Chi sono? “ chiese con un filo di voce. La testa di Aurora emerse lentamente da sotto le coperte, aveva gli occhi rossi doveva aver avuto un bel febbrone, e la guardò torva “Non li conosci??” Eva si sentì trafitta da quello sguardo ma fece semplicemente spalluccie e rispose “Se te lo chiedo…”.
L’altra ragazzina fece una risata luciferina e si tirò su a sedere “E io che credevo che fossì più evoluta degli altri…” prese una sigaretta, se l’accese e soffiando fuori il fumo disse “Sono i Led Zeppelin cara mia e faresti meglio a ricordarti questo nome che d’ora in poi credo proprio che ne sentiremo parlare spesso!”








Wow wow wow la mia prima fanfic!!!!!!
Credo che siano anni che mi gira in testa sta storia forse da quando ho ascoltato la prima volta i Led Zeppelin, bello condivederla finalmente con altri! 
Fatemi sapere se vi piace e segnalatemi gli eventuali errori che tendo ad'essere piuttosto sbadata a volte *sob* io cercherò di aggiornarla il prima possibile ma visto che sono pure masochista ho comiciata a scriverla in un periodo in cuio sono piena di lavoro fin sopra i capelli hahahahahaha *ride istericamente* va bhè a presto e commentante mi raccomando! Un abbraccione

   
 
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