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Autore: Crissa    05/02/2013    1 recensioni
Alice Cullen. Dato che tipo la amo, la mia testolina bacata ha iniziato a fare strani ragionamenti su Alice, e mi sono messa a scrivere di getto questa cosa. Spero piaccia, recensioni ben accette!
Dal primo capitolo:
Abbassò le labbra lungo la sua giugulare, annusandola, cercando il punto giusto per affondare i denti.
-Mi dispiace tanto. Abbi cura di te, Alice-. Le sussurrò in un orecchio, poi la morse.
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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Quando Alice gli aveva detto della sua visione, il vampiro era rimasto allibito dalle sue parole. Ora, era sicuro dell’arrivo del segugio. Sapeva che il vampiro sarebbe arrivato, e l’avrebbe uccisa. Le continue sollecitazioni di Alice, che gli avevo chiesto di salvarla, lo portarono ad una drastica decisione. Non poteva portarla con sé, scappare, perché il segugio li avrebbe raggiunti. L’unica possibilità era trasformarla, e bloccare il segugio prima che arrivasse a lei. Sperava con tutto se stesso di poterla assistere al risveglio, di poterla aiutare a placare il fuoco nella sua gola, di poterla affiancare nella scoperta di quel nuovo mondo. Ma era impossibile, dato che il segugio l’avrebbe ucciso. Ne era sicuro, ma nonostante questo, era felice pensando che lei, l’umana più speciale che avesse incontrato, si sarebbe salvata. Morire per la sua salvezza, era la cosa più bella, nobile e giusta che avesse fatto in tutta la sua vita da vampiro. Doveva sbrigarsi, andare da lei e trasformarla. Non aveva paura di non riuscire a trattenersi, l’amore per quella ragazza avrebbe superato qualsiasi forma di frenesia, pur sapendo che il suo sangue era più che gustoso. Sfrecciò lungo i corridoi del manicomio, fino ad arrivare alla sua cella. Da dietro la porta sentì Alice che borbottava qualcosa riguardo all’elettroshock. Entrò in fretta e si sedette accanto a lei. Era rannicchiata in posizione fetale, con gli occhi vitrei. La guardò per un attimo, prima di parlare. Era magrissima, disidratata e sicuramente non mangiava da giorni. I capelli, rasati dalle infermiere al suo arrivo alla clinica, erano ricresciuti disordinati e corti, i suoi occhi azzurri fissavano il vuoto, come se non vedesse nulla. Le labbra erano tese, morse a sangue. Il vampiro la guardò, pensando che fosse la creatura più bella che avesse mai visto, per essere umana. Si accovacciò accanto a lei.
-Alice-.
-Fallo, non c’è più tempo, fallo!-
-Aspetta Alice..-
-No! No, tra poco arriverà l’infermiere, l’infermiere no, fallo, fallo..-.
-Alice sai cosa succederà?-
-Portami via! Fallo. L’infermiere poi lui, lui sta arrivando, io l’ho visto!- lo guardò negli occhi, trafiggendolo con quel suo sguardo ferito ma consapevole. Se fosse rimasta lì un mese in più sarebbe impazzita. I soprusi, le violenze da parte degli infermieri, gli elettroshock, lui aveva provato a evitargli il più delle volte tutto ciò.
-D’accordo, ti porterò via. Stai tranquilla, andrà tutto bene..-. prese tra le braccia il suo corpicino, esile e leggerissimo. La sentì rabbrividire sotto la sua pelle gelida. Uscì dall’istituto, sfrecciando velocemente sulle scale e sui corridoi. La portò nel posto più sicuro che conoscesse. Un vecchio magazzino abbandonato, un vero e proprio labirinto. Se l’avesse nascosta nei sotterranei, il segugio ci avrebbe messo un minuto in più a trovarla e l’avrebbe scovata in preda ai dolori della trasformazione.  Sperava di ritardarlo il più possibile, andandogli incontro e cercando di ucciderlo. Alice tremava tra le sue braccia. La guardò, i suoi occhi erano supplichevoli. Piegò la testa indietro e chiuse gli occhi. Probabilmente l’aveva visto mentre la mordeva. L’odore di Alice avvolse il vampiro, provocandogli una leggera fitta alla gola. Abbassò le labbra lungo la sua giugulare, annusandola, cercando il punto giusto per affondare i denti.
-Mi dispiace tanto. Abbi cura di te, Alice-. Le sussurrò in un orecchio, poi la morse. Il suo sangue era senza dubbio il più gustoso che avesse mai assaggiato e gli colò sul mento, per la foga con cui l’aveva morsa. Si staccò con molta forza di volontà dopo qualche secondo, per paura di dissanguarla. L’urlo di agonia della ragazza squarciò l’aria. Il vampiro rabbrividì, accarezzandola e cercando di calmarla. Restò con lei per una decina di minuti, poi la adagiò accanto ad un tubo di aria gelida, nascosta alla vista di chiunque fosse entrato nella camera. Dopo un ultimo sguardo alla sua amata, le posò un bacio leggero sulla fronte e se ne andò, determinato a fermare il segugio per il tempo necessario a lei di divenire più forte.
 
 NA: Hi guys! Allors, prima long in assoluto. questo è il prologo, si so che è cortino, ci sto lavorando. La storia in realtà e tutta dal punto di vista di Alice e al presente. Racconta dal momento della sua trasformazione fino all'incontro con i Cullen. Spero vi piacerà! Ringrazio chiunque legga, mi sento onorata. 
Bye, 
Crissa
  
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