Molto tempo fa, sulle Rupi delle Onde, si narrava una storia che raccontava le avventure di un mago di nome Esmerit. Egli era un uomo coraggioso, correva ogni rischio che la natura gli metteva davanti, non temeva nulla e veniva in aiuto a chiunque gliene chiedesse.
Un giorno vide una donna con un lungo abito e capelli corvini raccolti in una grande crocchia circondata da un nastro rosa che le scendeva sulle spalle. Esmerit si chiesa cosa potesse fare un donna di tale bellezza su quelle rupi cosi difficili da scalare, ma subito ebbe la sua risposta: cercava lui.
<< Scusatemi, siete voi il famoso mago Esmerit? >> e l’uomo, stupito della domanda, rispose << Si, come posso esservi utile? >>
<< Vede è da tre giorni che non vedo mio marito. Era partito per la Foresta Oscura, per prestare aiuto al re Gaste in un viaggio, ma non è tornato con sua maestà >> disse la donna, ormai in lacrime << dicono sia sparito dopo essersi avventurato nella palude >>
<< Entrate mia giovane donzella, e cercherò di fare il possibile per trovare vostro marito >> fece l’uomo invitando la donna dai capelli corvini ad entrare nella sua tenda << come si chiama vostro marito? >>. Questa era un’informazione necessaria per trovare la gente smarrita: con il nome, alcune caratteristiche della persona cercata e una cartina il mago sarebbe stato in grado di trovare chiunque egli cercasse, tranne in un caso: la morte.
I due entrarono nella tenda; questa vista dall’esterno sembrava potesse ospitare solo una sedia, ma all’interno era ben più grande di quanto sembrasse. Quando la donna chiese che cosa mai fosse quella stramberia, il mago le rispose che era una magia, una magia spettacolare. Tornando all’increscioso motivo della visita si sedettero su due sedie imponenti poste al centro della tenda, introno ad un tavolo altrettanto grande. << Scusatemi, ma non mi avete detto il nome di vostro marito >>
<< Oh, scusatemi, ma questa dimora mi ha distratta un attimo dal mio obbiettivo >>Intanto la donna si poneva mille domande, la più importante era: come è possibile distrarsi dalla scomparsa del proprio marito? Quel mago aveva qualcosa di strano, ma allo stesso tempo era affascinante, aveva qualcosa che la incuriosiva e la intimoriva contemporaneamente, qualcosa che lei stessa non si spiegava. Il misterioso mago invece non aveva dubbi, sapeva già in che si stava innamorando di una sconosciuta che implorava il suo aiuto per la ricerca dell’uomo che lei amava con tutta se stessa e di cui a breve avrebbe saputo il nome.
Dopo una lunga pausa due parole uscirono dalla bocca della donna: James Dolk. Esmerit allora prese un amuleto da un cassetto e lo posò sulla scrivania sulla quale era posta una cartina geografica da poco aggiornata, recitando parole incomprensibili tra cui il nome che la donna gli aveva detto poco prima. La donna il mago piena di speranza, ma lui al contrario si perdeva sempre più d’entusiasmo e man mano che l’incantesimo andava avanti capiva che l’uomo amato dalla donna era morto, ma non riusciva a capire come dire la verità alla donna, per la quale provava un interesse sempre più profondo, che prendeva la forma di un sentimento più intimo: l’amore.
<< Come vi chiamate? >> disse il mago per alleggerire l’atmosfera e la donna, risquotendosi dai suoi pensieri, rispose: << Elizabeth >>
<< Ecco, Elizabeth – prese a parlare il mago – c’è una cosa che dovreste sapere riguardo vostro marito, ma non so come dirvelo>> fu allora che lo sguardo Elizabeth si spense e capì quello che intendeva, ma volendone la certezza chiese << Mio… mio marito è morto, vero? >> disse in lacrime << Non posso esserne certo, ma credo che sia l’opzione più plausibile. L’incantesimo del ritrovo non mente mai e ora non mi ha dato nessun risultato: ciò vuol dire che l’anima del ricercato non giace più in questo mondo >> La donna scoppiò in lacrime, non riuscì più a trattenere le grida e si fiondò tra le braccia del mago che le era di fronte, sapeva di essere troppo sfacciata ma qualcosa le diceva che era la cosa giusta, che doveva abbracciare quell’uomo anche se non ne sapeva il motivo.
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spazio autrice
questa è la prima long che scrivo quindi vi prego di essere clementi se ho scritto in modo non corretto.
Questo capitolo mi è venuto un po' cortino, però spero di riuscire a fare gli altri più lunghi, ma soprattutto spero che almeno questo cpitolo vi sia piaciuto. Ho fatto correggere alcune ose ad una mia amica dato che non è che fosse grammaticlamente corretto :3
ora per favoooooore mi lasciate una recensioncine?? Accetto anche critiche purché siano costruttive baci: Lily