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Autore: Tamar10    05/02/2013    3 recensioni
Piccola raccolta di One-short di momenti di famiglia, dai più seri ai più stupidi.
Ci saranno legami di tutti i tipi (fratelli, cugini, genitori, zii e chi più ne ha più ne metta) di vecchia, media e nuova generazione. Spero apprezzerete ^^
-Rose&James
-Albus&Lily
-Ted&Andromeda
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, James Sirius Potter, Sirius Black, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Rose&James
Erano dieci minuti che James stava spiando sua cugina Rose piangere ai piedi delle scale.
Era nel bel mezzo di una delle sue malandrinate, in questo caso specifico si trattava di riempire di nani da giardino l'aula d'Incantesimi, quando aveva sentito dei singhiozzi provenire dal corridoio alla sua sinistra. Svoltato l'angolo aveva visto sua cugina accovacciata sull'ultimo gradino della scala che iniziava ai suoi piedi ed era rimasto lì dieci lunghissimi minuti a fissarla, come pietrificato.
Non sapeva cosa fare. Una parte di lui avrebbe voluto togliersi il Mantello dell'Invisibilità di dosso e andare a consolarla, ma sapeva che quella sera toccava a lei fare la ronda per i corridoi e, piangente o ridente, la Prefetta non avrebbe esitato a togliere una caterba di punti a Grifondoro.
Rose Weasley non era bella come sua cugina Dominique, né simpatica come sua cugina Roxanne; non era brava a giocare a Quidditch come sua cugina Lily, né fine ed educata come sua cugina Molly. Eppure James sentiva che era la più speciale fra tutte le sue parenti.
Era legato a lei come solo le persone con animi totalmente diversi possono essere legate.
Lui era sfacciato, affascinante e trovava divertente infrangere le regole, mentre lei era studiosa e insicura, ligia al dovere. Ricordava ancora con felicità tutti gli scherzetti che si divertiva a farle quando erano bambini e la sua espressione, fra l'esasperato e il divertito, quando lui le chiedeva aiuto per finire i temi di Pozioni. Ma per quanto si sforzasse non ricordava di averla mai vista piangere nonostante la conoscesse da quando era nata; sembrava così fragile lì in lacrime ai piedi delle scale, niente a che vedere con la Rose che gli urlava dietro un giorno sì e l'altro pure.
Scese piano le scale e quando solo un gradino lo separava da lei si tolse il Mantello.
-Tutto ok?- chiese facendola sobbalzare.
Geniale James! Sta solo piangendo disperata, quanto vuoi che vada bene?! pensò il ragazzo.
-Cosa...cosa ci fai qui?- gli la cugina chiese cercando di ricomporsi.
-Cos'è successo?- insistette James ignorando la domanda.
Rose lo guardò negli occhi indecisa.
-A me puoi dirlo.- cercò di rassicurarla il ragazzo mentre si sedeva sul gradino accanto a lei.
-Scorpius mi ha lasciata.- rispose tutto in un soffio ricominciando a piangere.
-Non fare così, Rosie...- tentò di consolarla il cugino, -Aspetta! Se ti ha lasciata voleva dire che stavate insieme?! Con Malfoy?- esclamò come fulminato quando capì quello che gli aveva appena detto.
La ragazza si limitò ad annuire affondando la faccia nella divisa di James.
-Quel maledetto! Rimpiangerà di essere nato, e soprattutto di essere nato come una schifosissima serpe!-
-No, James. Non voglio che nessuno sappia di questa storia.- lo supplicò, -Manterrai il segreto?-
-Per Grifondoro la mia parola è oro, il segreto che mi hai dato non verrà mai rivelato.- recitò solennemente James la filastrocca che ripeteva sempre da bambino.
Rose fece un debole sorriso.
-Non hai più sette anni, James.-
-Ma certe cose non cambiano mai. Io sarò sempre qui per far sorridere la mia cuginetta preferita.-
Rose lo strinse in un abbraccio mentre si asciugava le lacrime.
-Non dirlo a Dominique.- aggiunse il ragazzo facendole l'occhiolino.
I due Grifondoro si incamminarono verso la Sala Comune.
-Ah! Dimenticavo...- disse Rose, che si era un po' ripresa, quando arrivarono al ritratto della Signora Grassa, -Dieci punti in meno a Grifondoro, te l'ho detto miliardi di volte che non devi andare in giro per i corridoi la notte.-
James si finse offeso, ma in fondo se lo aspettava.
-A proposito, cosa stavi facendo?- chiese la cugina con un tono da Sherlock Holmes.
-Vedrai.- rispose il Malandrino con un sorriso.
 
La mattina dopo quando Rose entrò nell'aula di Incantesimi e la vide piena di nani da giardino alti più o meno come il professor Vitious, che faceva del suo meglio per arginare l'ilarità generale, non si trattenne dallo scoppiare in una fragorosa risata, di quelle che fanno bene al cuore.
Era vero, suo cugino James riusciva sempre a trovare un modo per farle tornare il sorriso.


Autrice:
Ebbene sì.
Anzi che finire le storie che ho già iniziato mi vengono queste idee strampalate in mente...
Però una raccolta sulle parentele... mi stuzzicava troppissimo!
Secondo me James e Rose sono due cugini tenerissimi :3
Ho dovuto inserire un po' di Rose/Scorpius per dare un senso al pianto di Rose, anche se io non me li ci vedo così male insieme...
Grazie a chi lascerà una recensione :)
Alla prossima storia!
  
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