A me stessa.

A tutte quelle persone che non si rendono conto della gioia che mi danno.

Ai miei genitori.

I'll fly with you

Prendeṛ da te quello che vuoi darmi, senza pretese.

"Sei entrato nella mia vita casualmente, in punta di piedi, con la leggerezza di un abbraccio

Tu hai avuto il potere di stravolgere e plasmare la parte più profonda del mio essere; come un uragano, un giorno, improvvisamente, hai sconvolto completamente la mia esistenza, le mie categorie di interpretazione, spazzando via le mie vecchie certezze, ma ponendo i presupposti per il nuovo."

-- Francesco Ianń

Harry ha paura. Se ne sta seduto sul divano a guardare la televisione. Di cosa ha paura?

Harry ha paura della reazione del suo ragazzo. Si alza e cammina veloce verso la cucina: Ha sete. Poi, con calma e lentezza, si rimette sul divano.

Eccola, la maniglia della porta, si muove. Louis e' tornato. Posa la giacca sulla sedia e si avvia per il corridoio, che porta alla sala da pranzo. Poi, lo vede. Vede il suo piccolo angelo, la piccola creatura che ha in un certo giudato nella vita. Quant'e' oramai? 3 anni, sono 3 anni che si amano, 3 anni in cui, si sono nascosti, 3 anni, in cui, non possono amarsi. Ma Louis, non e' arrabbiato. Louis, e' stanco.

E' stanco di dover far finta di amare una ragazza, e' stanco di non poter toccare quello che per lui, da 3 anni, e' la ragione della sua vita. Perche', davvero, Louis senza Harry, non ci sa stare. Sono come una persona soltanto. Harry, molto spesso, in realta', rappresenta il piu' maturo. Louis, sa essere un vero bambino. Ma Harry, lo accetta e gli perdona tutti i suoi capricci, semplicemente perche' lo ama, ama anche quella parte di lui. 

Louis, sa benissimo cosa ha fatto Harry, anzi, forse lo sa tutto il mondo, calcolando che su Tumblr e Twitter  ci sono gia' le foto. Ma non e' arrabbiato, perche' sa che Harry, e' stato costretto a farlo. Sa che se Harry lo ha fatto, e' solo per loro. Per concedergli un po' di tregua. Cosi', senza alcun rancore, accende la luce della sala e trova il suo ragazzo quasi in lacrime.

"Ehi.." sussurra avvicinandosi.

"Mi dispiace Lou, lo sai. Non lo avrei mai fatto...io.." cerca di giustificarsi il piu' piccolo. Louis, scuote la testa e si avvicina al divano.

"Lo so Harold, lo so. Lo hai fatto per noi.."

"Si, ma non giustifica il mio comportamento..."

"No, e' vero, non ti giustifica. Ma se hai detto quelle cose, di sicuro, non e' perche' le pensi.." Harry annuisce.

"Ecco, quindi, tranquillo.."

"Quelle ragazze, hanno capito tutto Louis, non potevo assecondarle o non rispondere. Dovevo negare, era l'unica cosa che in quel momento avrei potuto fare.." dice e gli accarezza la mano.

"Si, lo so Haz, lo so..anche io avrei fatto lo stesso.."

"No Louis, non e' vero. Tu le avresti sorriso.."

"Tu non lo hai fatto?"

"E' difficile sorridere mentre nego cio' che mi rende vivo.." ammette e sa di aver colpito di nuovo Louis in pieno. Sa di avergli fatto venire i brividi, sa di averlo reso felice, fiero di quello che sono, quello che sono stati e di quello che sicuramente saranno.

"Vieni qui.." mormora e Harry, si butta tra le sue braccia. E li', in quella culla, in quella sensazione travolgente, si addormentano. Si addormentano immaginando il mondo migliore, un mondo in cui, non verrebbero giudicati. Harry, si lascia cullare sul respiro caldo e dolce di Louis, che riesce sempre a renderlo felice. E li', in quell'abbraccio, cominciano come ogni sera, a costruire la loro vita. Il loro mondo segreto.

E volano, volano insieme. Contro tutti e tutto. Volano liberi sulle onde dei mari piu' celesti, che non saranno mai piu' belli degli occhi di Louis.

Loro volano insieme, mano per mano. E se ne fregano del mondo che fa schifo, perche' loro si amano. E se la felicita' non viene da Harry e Louis, saranno Harry e Louis ad andare dalla felicita', fregandosene delle conseguenze.

**

La mattina seguente, Harry, preparera' la colazione. Poi, andra' a svegliare il suo ragazzo dolcemente con una tazza di the' al limone appena fatto, come piace a lui. Come ogni mattina, Louis, invitera' Harry a farsi la doccia con lui e come sempre, Harry, non rispondera', bensi', si buttera' con tutti i vestiti sotto il getto dell'acqua bollente, come piace a Louis. Poi, usciranno in giro per Londra. Ma stavolta, a differenza degli altri giorni, Harry, prima di entrare nello studio, baciera' Louis davanti a tutti.

"Per un gay che si dichiara, ce ne sono dieci che non lo fanno, e cento che non l'hanno mai confessato a se stessi."

-Marguerite Yourcenar, Il giro della prigione, 1991

Salve bella gente!  Che dirvi di questa OS? A me, stranamente piace. L'ho scritta di getto e spero vi sia piaciuta. Ci ho messo tanto di me, lasciate una recensione, tanto per vedere cosa ne pensate ragazze! Mi raccomando, buona notte dolcezze, vi amo. Grazie, di essere arrivate fino a qui.

Martina.