< Solo tu mi tieni ancora in vita,in questo mondo di merda>>.

Ed eccomi qui,rannicchiata tra le coperte del mio letto come sempre,da un a questa parte.Forse lui,il letto,capiva le mie lacrime come nessun altro.Almeno lui giudicava le mie scelte,il mio umore.Lui le accettava,ma era solo un oggetto,le persone non mi accettavano,non accettavano il mio modo di essere,il mio umore,il mio modo di ragionare e questo mi faceva stare male,ma non quel male che poi passa come quando ti tagli da bambino o quando vai a sbattere contro un mobile.Questo è un male diverso,è un male che
non si può rimarginare con qualche medicina o alcool
non si può rimarginare cercando di dimenticarlo
non si può rimarginare ignorandolo
non si può rimarginare pensando ''è un momento così,domani starai meglio''
Perchè non è vero,non è vero che il giorno dopo si sta meglio,non è vero.Si sta peggio.Perchè sai che ieri nessuno è venuto a sapere come stavi,nessuno si interessa a te veramente,perchè so che alla fine sono solo io contro tutti.So che questa è una battaglia,una prova.Ma io ho bisogno di qualcuno che mi aiuti che m'icoraggi invece no,devo sentire tutta questa gente che sparla di me ogni santo giorno,la mia presunta migliore amica che invece di aiutarmi si schiera dall'altra parte.Mia madre che come al solito non capisce niente e mi dice soltanto che devo ''impegnarmi'' di più a scuola.Ma lei non capisce che io ci sto provando ma non basta,ho bisogno dell'aiuto di qualcuno,di qualcuno che mi aiuti a superare tutto questo non gente che dice che dovrei ''impegnarmi'' di più.Non ho bisogno di queste persone,ho bisogno di qualcuno che mi capisca veramente,qualcuno su cui possa fidarmi ciecamente.Qualcuno che mi capisca solo con uno sguardo,che mi abbracci capendo che sto male senza chiedermi il perchè.Qualcuno che sappia amarmi per quello che sono,ecco di cosa avevo bisogno.Ma nessuno sembrava disposto ad aiutarmi,ora.
Ero stufa di tutto questo.
Volevo che finisse,il prima possibile.
E' per questo che ho cominciato a pensare di potermi suicidare.Tanto nessuno si sarebbe dispiaciuto della mia morte,anzi si sarebbe sentiti più felici senza di me.
Cominciai a cercare su internet cosa portava il bere della candeggina.C'era scritto che poteva danneggiare l'apparato gastrico e che se non si chiamavano i soccorsi c'era il rischio di morte.
Proprio quello che volevo,morire.
Avevo pianificato tutto,la notte sarei andata in cucina e avrei ingerito quel liquido tossico,aspettando che facesse effetto e così sarei,e saranno,stati più contenti.

Mentre mi alzo e andavo in cucina,nel cuore della notte dopo essermi assicurata che tutti dormissero,però mi assali un pensiero o meglio il mio pensiero andò a una persona.Forse l'unica che mi aveva aiutata in quel momento,solo con la sua musica.Demi.
Cominciai a pensare.
Lei era rimasta forte.
Si era autolesionata.
Soffriva di bulimia.
Soffriva di bipolarismo.
E non si è arresa,è rimasta forte sempre e si è saputa rialzare come un grattacielo.
Lei non sarebbe fiera di me,mi direbbe di continuare a lottare.
Mi direbbe che alla fine riuscirò a superare questo momento,come a fatto lei
Mi direbbe di non arrendermi ora.
Cominciai a piangere silenziosamente mentre ritornavo a letto.Non potevo credere di aver pensato una cosa del genere,me ne vergogno.
Devo essere forte,qualsiasi cosa succeda,come Demi,devo farlo almeno per lei.