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Autore: Tigre Rossa    06/02/2013    4 recensioni
“Come mai siete da queste parti?” chiese Frodo, incuriosito.
I sei amici si erano seduti ormai da molto tempo e dopo ore e ore di chiacchiere, finalmente, Frodo manifestò la sua curiosità, incapace di aspettare un minuto di più.
Gimli si tolse la pipa dalla bocca e soffiò prima di rispondere. “Speravo che quasta domanda arrivasse il più tardi possibile, Frodo. Ma tanto vale rispondere, visto che non si può evitare la realtà. Siamo qui con la compagnia maggiore di Aragorn, o per meglio dire, del Re Aragorn. Siamo venuti per prendervi. Dobbiamo raggiungere subito gli altri.”
“Perché? Cosa è successo?” chiese Sam, spaventato.
Legolas alzò lo sguardo da terra e, guardando gli Hobbit uno per uno negli occhi, rispose "Siamo in guerra. E abbiamo bisogno di voi.”
Il suo sguardo cadde su Frodo e continuò lentamente “Abbiamo bisogno di te.”
Una guerra terribile rischia di travolgere La Terra di Mezzo e il Mondo di Narnia. Una guerra che le distruggerebbe. Frodo, Sam, Pipino, Merry e gli altri riusciranno a salvare nuovamente la Terra di Mezzo? Il coraggio, l'amicizia, l'amore, la speranza e la saggezza riusciranno a evitare la distruzione totale?
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frodo, Merry, Pipino, Sam
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Brutte notizie

 

 
Ci misero tredici giorni ad arrivare a Brea, dove la Compagnia Maggiore del Re Gemma Elfica era accampata in attesa di ordini. Tredici giorni di paura, tensione e preoccupazione.
 
Quando giunsero all’accampamento dei soldati di Sua Maestà i cuori dei quattro piccoli Hobbit ebbero un fremito.
Gli sembrò per un momento di tornare indietro nel tempo, ai terribili giorni della Guerra dell’Anello, dove tutto era confuso tra armi, bandiere e sangue, dove non c’era un solo viso allegro, dove le anime erano spezzate e i cuori gonfi dalla preoccupazione.
I soldati del Re erano tutti silenziosi, seduti tristemente intorno a grandi fuochi che non riuscivano però a scaldare i loro cuori, e alzarono appena lo sguardo al loro passaggio, per controllare che fossero guidati da persone autorizzate, per poi tornare a guardare sconsolati le braci ardenti.
“Per la barba del Vecchio Tuc, ma cosa è accaduto di così grave per trasformarli così?” esclamò Pipino, che ne conosceva molti.
Legolas e Gimli si lanciarono uno strano sguardo e l’Elfo rispose per entrambi :” Ve ne parlerà il Re. Entrate, è in questa tenda.” Così dicendo indicò una grande tenda scarlatta, sulla quale c’era lo stemma del Re.
Gli Hobbit scesero dai loro pony e piano piano, in modo umile e silenzioso, si avvicinarono alla tenda ed entrarono.
 
Sentivano che qualcosa non andava, ma non si immaginavano quello.
 
Lì, in mezzo alla tenda, c’era un grande letto immacolato. Tra le candide coperte c’era un viso giallastro, ricoperto da piccole macchie violacee, triste, sofferente, ammalato, consumato.
 
Era il viso di Aragorn.
 
“Grampasso!” i quattro mezzuomini si lanciarono verso di lui, increduli e spaventati.
Aragorn gli sorrise e li accolse tra le sue braccia, stringendoli forte a se, per quanto le sue deboli braccia glielo permettessero.
Non sembrò accorgersi del fatto che Sam non era stato convocato, né che quel gesto non era indicato per un re così importante e grande, né che le lacrime che scivolavano dagli occhi dei suoi piccoli amici inzuppavano la sua camicia.
In quel momento non era il grande monarca che aveva riportato al pace nella Terra di Mezzo, non era la Gemma Elfica, non era nulla di tutto ciò che era.
In quel momento era solo un uomo che rivedeva gli amici che erano stati lontani da lui per tanti anni, e questo gli bastava.
 
“Grampasso! Cosa . . . come . . . perché . . .” domandò Frodo, staccandosi dall’abbraccio per ultimo.
Aragorn cercò di sorridere ancora, ma un’ombra attraversò il suo sguardo.
“È bello rivedervi dopo tanti anni.” rispose “Sono felice di vedere che state bene. Soprattutto tu, Frodo.” Il suo sguardo si posò su di lui, osservandolo attentamente. “Quanto tempo, non è vero? Eppure tu, Frodo, sembri sempre lo stesso. Più saggio, ma sempre lo stesso.”.
Lo guardava in modo così insistente e profondo che Frodo dovette abbassare il suo, di sguardo.
“Sire . . .” iniziò Merry, ma fu interretto “Chiamatemi Grampasso, Merry, come avete sempre fatto. È un dolce suono per le mie orecchie ed ormai nessuno mi chiama più cosi.”.
Merry annuì, anche se non in modo molto convinto, e continuò :” Grampasso, cosa vi è mai accaduto? Perché siete . . . siete . . .”
“Ridotto in questo stato?” finì per lui il re “È una storia lunga e noiosa, ma se proprio volete ascoltarla . . .” rispose indicando lo spazio libero sul letto “ sedetevi.”
 
E così iniziò a spiegare, con voce inespressiva, la misteriosa vicenda della sua malattia.
 
“Ho iniziato a sentirmi poco bene un mese fa, all’incirca. Mi sentivo debole e consumato, come se avessi come minimo duecento anni. Inizialmente pensavo che fosse una cosa passeggera e che si sarebbe risolta da se, ma più i giorni passavano e più non riuscivo a adoperare le mie energie, fino a quando, due settimane fa, non sono più riuscito ad alzarmi da letto.
Nel frattempo la mia temperatura corporea si alzava e si abbassava all’improvviso, facendomi sudare giorno e notte e non concedendomi alcun riposo. Iniziarono a formarsi strane macchie viola su tutta la mia pelle, macchie dolorose, come ferite appena inferte, che iniziavano a sanguinare all’improvviso, e la testa iniziò a dolermi, come se ci fossero mille spade conficcate nel mio cranio. Tuttora sento questi forti dolori  e sono assalito da mali sempre nuovi . . . ma che non preferisco raccontare.”
“Ma nessun Guaritore è riuscito a trovare una cura per il vostro male, Grampasso?” domandò Sam, scioccato.
Lui sorrise tristemente “Ho contattato i guaritori più abili, gli Elfi più saggi e tutti coloro che sono capaci di guarire una qualunque ferita, ma nessuno è riuscito a donarmi il benché minimo conforto. Comunque non perdo le speranze e spero di potermi rialzare dal mio letto, prima o poi.”.
“E Gandalf? Non avete chiesto a Gandalf? Di solito lui ha sempre una risposta a tutto.” Chiese Pipino.
Il volto del re si fece scuro e disse, abbassando lo sguardo :”Gandalf è scomparso.”
 
 
“Scomparso?!” esclamarono in coro gli Hobbit, non credendo alle loro orecchie.
Aragorn annuì “È sparito un mese fa. Non ho alcun’idea di dove sia, nessuno ne ha.” Si prese la testa fra le mani con rabbia e disperazione “Proprio adesso che il suo aiuto sarebbe stato indispensabile! Alla vigilia della guerra, lui sparisce! Che un fulmine possa cadere sul suo capo e rinfrescargli per bene le idee!”.
Frodo gli toccò timidamente un braccio, cercando di confortarlo “Sono sicuro che tornerà al momento opportuno, come sempre del resto. È sempre uno stregone, no?”.
Aragorn alzò lo sguardo su di lui “ Siamo in pericolo, Frodo, e abbiamo bisogno di lui adesso. La sua presenza era indispensabile, ora che non posso più muovermi. Ricomparirà, certo, e quando ciò accadrà gli farò ricordare i suoi doveri verso la Terra di Mezzo, ma non posso aspettare i suoi comodi. Siamo quasi in guerra, e bisogna agire ora.”
Pipino esclamò, un po’ stizzito “Tutti a dire che siamo in guerra, ma nessuno che si degna di dirci contro chi, o perché! Spiegatecelo, per una buona volta! “ poi, accorgendosi del poco rispetto che aveva espresso, aggiunse arrossendo e abbassando il capo “Con tutto il rispetto, Vostra maestà.”.
Aragorn sorrise all’imbarazzo di Pipino e rispose, rifacendosi cupo in volto :”Un mese fa, esattamente, è arrivato un messaggio da Narnia, una terra a noi alleata che voi, Pipino e Merry, avete conosciuto nei mesi passati grazie al vostro ruolo di rappresentanti, ma penso che anche voi, Sam e Frodo, dobbiate aver sentito parlare del Regno Del Grande Leone e dei Quattro Troni.”.
“Oh, si!” esclamò Sam illuminandosi. “Mi hanno detto che è una terra meravigliosa!”.
“Si, meravigliosa da visitare, ma terribile da combattere, Sam.” rispose triste Aragorn “Il messaggio dei quattro sovrani di Narnia affermava che erano venuti a conoscenza di un complotto da parte nostra contro di loro; questo li ha molto sorpresi e delusi, e hanno proclamato rotta la nostra alleanza e guerra contro di noi.”.
“Cosa?” esclamarono all’unisco Merry e Pipino “Non è possibile! I quattro sovrani non crederebbero mai ad una menzogna simile, soprattutto la regina Lucy! E Lidya, poi, non penso proprio che abbia deciso di farci guerra!”.
“Sono sorpreso anche io, ma purtroppo le cose stanno cosi. Però sono riuscito a convincere le due regine e i due re ad avere un incontro con loro nella loro terra per dimostrare la nostra innocenza e a impedire la guerra che, se avvenisse, sarebbe distruttiva per noi, che ancora non ci siamo ripresi del tutto dall’ultima guerra che ha travolto la nostra terra.” spiegò il re.
“Ma Grampasso, se non riuscite neanche ad alzarvi, come potete recarvi al incontro con i quattro sovrani?” chiese perplesso Merry.
Lui sospirò “Non posso. Dovrò mandare dei rappresentanti, senza di me, però. Uno rappresenterà me, Legolas il popolo degli Elfi, Gimli quello dei Nani, Faramir rappresenterà il popolo degli Uomini e voi, Merry e Pipino, vorrei che rappresentaste i soldati di tutta la Terra di mezzo. È per chiedervi questo che vi ho convocato.” Abbassò lo sguardo su di loro “Farete questo, per me e il vostro mondo, coraggiosi Hobbit?”.
I due Hobbit scesero dal letto e, deponendo le loro spade ai suoi piedi, si inchinarono e risposero “Per voi, Sire, faremo questo ed altro.”
Aragorn sorrise e la luce tornò a illuminare il suo sguardo “Vi ringrazio dal profondo del cuore, amici miei. Tutta la Terra di mezzo vi sarà riconoscente, e io sarò sempre vostro debitore per questo.”
“Grampasso” si intromise Sam, esitante “ma allora perchè avete chiamato il signor Frodo e me, se dovevate conferire solo con Merry e Pipino?”.
Aragorn si voltò verso di lui e rispose in tono di rimprovero “Veramente ho chiamato solo Frodo, e non te, Sam, perché sapevo che saresti venuto anche senza convocazione” a queste parole Sam arrossì e Frodo sorrise, trattenendo una risata “ e volevo chiederti di rappresentare, per il viaggio verso Narnia, il popolo degli Hobbit. Te la senti, avventuroso giardiniere?”.
Sam si inchinò proprio come i suoi amici e rispose “ Certo che si, sire.”.
Ma rialzandosi manifestò la sua più grande preoccupazione ”E il padron Frodo?”.
Aragorn posò il suo sguardo su Frodo e lo hobbit, per un attimo, senti il cuore smettere di battere per la preoccupazione.
“Frodo Baggins, io e la Terra di Mezzo dobbiamo chiederti ancora una volta tanto, ma solo tu puoi adempiere al compito più importante di tutta la missione. Non mi fiderei a lasciare il destino della Terra di Mezzo a un altro.”
Gli occhi del re erano fissi nei occhi azzurri dello hobbit, mentre gli poneva la grande domanda
 ” Frodo Baggins, Hobbit coraggioso e saggio, sarai il mio rappresentante nell’ultima missione a cui ti chiedo di prendere parte?”.
Frodo si alzò e rispose, lentamente “Se ritenete che io possa essere utile per la salvezza del nostro mondo, Sire, farò tutto ciò di cui sarò capace per difenderlo in vece vostra, anche con la vita.”.
Poi, lentamente, fece per inchinarsi al suo sovrano, ma la sua mano lo fermò “ Te l’ho già detto una volta, Frodo. Non inchinarti mai di fronte a nessuno. Non tu, che hai preso sulle tue spalle fardelli molto, troppo grossi per un qualunque essere vivente.”.
E così dicendo si inchinò al piccolo hobbit che, ancora una volta, aveva accettato di rischiare tutto per la salvezza di coloro e di ciò che amava.

La tana dell'autrice

Eccomi! Scusate il ritardo, ma ultimamente sono un po' giù di corda e non riesco a scrivere nè a fare altro. Qualche bella recensione mi aiuterebbe di sicuro, eh già!

Allora, eccoci finalmente a fare un po' di chiarezza (spero infatti di essere stata chiara, ma se non ci sono riuscita ditemelo pure). A Frodo, naturalmente, ho voluto dare un ruolo importante per mostrare meglio le sue grandi capacità. Mi scuso con le fan e i fan di Aragron, ma che volete, doveva essere moribondo per non farlo partire!
Lidya è un personaggio di mia invenzione, una guerriera di Narnia di cui parlerò meglio in futuro e una grande amica di Merry e Pipino.

Spero che vi piaccia. Aspetto recensioni! Ah, un bacio per quelli che non festeggiano san valentino! Questo è dedicato a tutti noi!

  
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