Salve fandom amato *__*
Dopo mesi di silenzio sono tornata. Con questa cosa. Ehm. Forse sarebbe stato meglio rimanere in silenzio per un
altro po’ XD E sì, sono pronta ai pomodori che questa cosa riceverà, quindi sentitevi obbligati liberi di lasciare
insulti commenti :D
Buona lettura a chi vorrà sottoporsi <3
We all need that person who can
be true to you
But I left her when I found her and now I wish I'd stayed
Cause I’m lonely and I’m tired, I’m missing you again oh no,
Once again
[Avenged Sevenfold – Dear God]
Lo vedi indietreggiare lentamente, e il suo volto non
l’hai mai visto così. È tormentato. Dura per il più breve dei secondi, e poi
scompare, la maschera di fredda eleganza che lo rimpiazza una volta ancora.
Solo gli occhi azzurrissimi si sciolgono nel fuoco del dispiacere. E in quegli
occhi tu ti ci perdi, ci anneghi dentro, e non ti rialzi più.
Lo vedi indietreggiare lentamente, finché la sua
schiena non sbatte contro la porta dell’ingresso.
Scusami,
dicono i suoi occhi. Ma tu sei troppo arrabbiato, e non gli offri nemmeno la
più mera speranza, anche se in fondo al cuore sai che l’hai già perdonato.
Ti tremano le mani, la gamba fa male, e la tua testa
sembra incominciare a girare vorticosamente, l’adrenalina della sorpresa di
averlo rivisto che sfuma via, lasciandoti da solo a fronteggiarlo.
Prendi dei respiri profondi per calmarti, ma sai che
non ci riuscirai. Per questa sera andrà così. Il grande Sherlock Holmes non
riceverà il tuo perdono per una notte ancora.
Dopotutto, cos’è mai una notte, dopo che lui ti ha
lasciato indietro per tre anni?
Siete ancora lì, lui appoggiato alla porta principale
del tuo nuovo appartamento con quella maschera d’impassibilità sul volto e con
gli occhi che stonano in essa, e tu ad un metro di distanza, furioso, le mani
strette a pugni per evitare che tremino anche troppo.
« Va’ via », gli ordini. Non vorresti, vero John? In
realtà vorresti dirgli altro, vorresti insultarlo, vorresti prenderlo a pugni,
vorresti fargli male con le sole parole. Vorresti abbracciarlo, vorresti dirgli
che ti è mancato così tanto.
Ma non lo fai.
« Va’ via », ripeti. Lo fissi negli occhi, i tuoi colmi
solo di calda ira. Il perdono nelle profondità del tuo cuore non ha raggiunto
nemmeno la tua coscienza, figuriamoci essi.
Tutto
ciò che vedi, Sherlock, è un uomo infuriato e sull’orlo di un crollo, ma
bisognoso di spazio.
Forse una notte puoi concedergliela, Sherlock. Solo una. Domani andrà meglio.
I suoi occhi sono così chiari, vero John? Non sono
bellissimi? Non farti distrarre dalla sua mano che apre la porta e che
indietreggia, lui ti sta ancora guardando. Tu non lo fermi. Non sei capace di
fare altro, se non fissare i suoi occhi. Ancora.
Non perdi il contatto visivo nemmeno quando
indietreggia ancora, sul marciapiede, poi ancora più dietro. Sai che è sbagliato
tutto questo. Lo sai, John. Sai anche che dovresti fermarlo, eppure il tuo
corpo rifiuta di chiamarlo, di muoversi, continui semplicemente a guardare due
pozze azzurre incastonate dentro pelle chiara fasciata di nero.
E quando quel contatto viene a mancare ti ritrovi
spaesato, e per un attimo non respiri. Dov’è, John? Perché ti agiti così tanto,
John? Avrà battuto le palpebre. È solo un attimo. Adesso li riapre.
Aspetti con impazienza il momento in cui potrai bearti di quella vista ancora
una volta.
Ma l’attimo è lungo, vero, John? Perché ci mette così tanto?
Perché la gola ti brucia forte?
Ti rendi conto a malapena che ti sei fiondato in strada. Il tuo corpo trema.
Sherlock non c’è. Dov’è, John? Perché non è qui? Perché
ti nega quel contatto visivo di cui hai bisogno?
Io lo so, John. Mi dispiace, John.
Sherlock non starà più qui con te.
Non starà più con nessuno.
Disclaimers: I personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di sir A.C.Doyle che si starà rivoltando nella tomba e in
seguito di Moffat e Gatiss.
Non scrivo per scopi di lucro, mi diverto a ucciderli e basta.