Attesa
E di tutto quel dolore, quell’attesa, quella delusione,
un giorno cosa ne sarà?
Saremo come filo spinato,
un giorno,
né il vento né la pioggia ci percuoteranno.
Ora siamo fili d’erba, nulla ci arresta,
guardiamo in basso e scambiamo il vento per tempesta.
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Okay, primo tentativo di poesia. Come avrete notato ho posto l’accento su “un
giorno”, che è la parola chiave di questo breve componimento. I due versi
finali sono stati separati per motivi estetici ma anche ideologici. Il titolo,
poi, è il messaggio-chiave: io credo che la vita sia fondamentalmente così… si attende continuamente, quando si ha qualcosa si
finisce per desiderare qualcos’altro. E quindi è una continua attesa, senza
sosta.
Nel finale, poi, ho voluto far riferimento a una citazione dantesca: “Io venni
in loco d’ogne luce muto, / che mugghia come fa mar
per tempesta […]. “La bufera infernal, che mai non
resta, / mena li spirti con la sua rapina” – V Canto
dell’Inferno.
Grazie a tutti coloro che leggeranno questo piccolo esperimento!
Kì.